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Gestione dei presidi

TAAA OPEN

  • 2 CVP
  • 1 CVC (sede giugulare)
  • Catetere arterioso radiale e femorale
  • Intubazione oro-tracheale
  • SNG
  • Catetere peridurale
  • Derivazione spinale esterna
  • Catetere vescicale
  • Emorecupero
  • Circolazione extra-corporea
  • Ipotermia terapeutica
  • Accesso chirurgico: toraco-freno-laparotomia

TAAA ENDOVASCOLARE

  • 2 CVP
  • Catetere arterioso radiale
  • Anestesia loco-regionale
  • (Derivazione spinale esterna)
  • Accesso percutaneo o chirurgico arterioso femorale

GESTIONE DEI PRESIDI

Jackson-Pratt

Il drenaggio di tipo Jackson-Pratt è un drenaggio chirurgico che si compone dal tubo di drenaggio e dal bulbo di raccolta. Ha la capacità di mantenere una lenta e continua aspirazione. Può essere utilizzato anche "a caduta". Quando voglio vedere quanto materiale c'è devono clampare e aprirlo. Si utilizza anche a caduta. Sono ancorati con i punti alla cute.

Drenaggio toracico

Il drenaggio toracico è un drenaggio che...

può essere posizionato chirurgicamente o con tecnica percutanea. Esistono diverse tipologie di drenaggi toraci e diversi sistemi di raccolta. Generalmente vengono posizionati tra il 2°/3° spazio intercostale (alto se c'è aria) o tra il 5°/6° spazio intercostale (basso se c'è sangue o liquido). Come si fa a scoprire dove vanno i drenaggi? Si legge il verbale operatorio. Esistono due tipi di posizionamento: chirurgico (durante intervento) o percutaneo (il paziente viene tirato su il braccio, si fa anestesia locale e si posiziona). Il sistema di drenaggio toracico con valvola ad acqua si avvale di un sistema a tre camere: - Camera di raccolta dei fluidi drenati: posta a valle del tubo di drenaggio, consiste in una camera graduata avente il fine di misurare i volumi. - Camera di controllo della pressione di aspirazione: questa camera viene riempita con acqua sterile fino al livello standard di 20 cm di acqua. - Camera con valvola ad acqua: ha funzione di sicurezza impedendo all'aria diritornare nel torace quando il paziente inspira grazie all'unidirezionalità della valvola. Il sistema di drenaggio toracico con valvola di Heimlich non prevede l'impiego dell'aspirazione. La valvola di Heimlich è una valvola unidirezionale: permette all'aria/liquidi di fuoriuscire dalla cavità toracica durante la fase espiratoria e impedisce all'aria di rientrarvi in fase inspiratoria. Drenaggio toracico Monitoraggio del materiale drenato Controllo della pervietà del drenaggio Controllo delle connessioni Controllo della quantità d'acqua all'interno delle camere (se bulau) Controllo del funzionamento dell'aspirazione (se in aspirazione) Controllo dell'ancoraggio del drenaggio alla cute - controllo del sito di inserzione Corretta registrazione del quantitativo drenato - in cartella clinica e sul sistema di raccolta Sostituzione del sistema di raccolta con tecnica sterile Valutazione del

dolore

Assistenza durante la mobilizzazione

PRIMA DI ESEGUIRE LA DISCONNESSIONE

DEL CIRCUITO TRA DRENAGGIO PLEURICO E SISTEMA DI RACCOLTA: CLAMPAGGIO DEL TUBO DI DRENAGGIO – RISCHIO DI PNX (indipendentemente dalla tipologia di drenaggio toracico)!!

DSE e deliquoratore

La derivazione spinale esterna è costituita da un piccolo catetere posizionato con tecnica percutanea nello spazio subaracnoideo (dove c'è il liquor).

La DSE è un presidio che permette il drenaggio del liquido cefalorachidiano, ed è connessa ad un sistema di drenaggio chiamato deliquoratore.

Esistono derivazioni ventricolari interne che si posizionano chirurgicamente.

Si compone dal catetere (derivazione) e deliquoratore.

Due metodiche per deliquorare:

- sistema di bekcer= metodica manuale, l'infermiere deliquora il pz

- deliquoratore automatico (Liquoguard)

Si deliquora in base alla pressione del liquor, quando la pressione è elevata significa che all'interno del canale

c'è pressione elevata. Il trasduttore (si trova alla fine del catetere) è in grado di trasferire l'impulso in numero. Tutte le pressioni invasive per essere lette correttamente c'è bisogno che il pz e trasduttore siano messe in un certo punto: per leggere il liquor il pz deve stare supino e il trasduttore deve essere posizionato a livello dell'ascella. Il pz con deliquoratore può fare tutte le ADL ma quando il pz è seduto o in piedi si deve chiudere. Quando si rimuove il catetere il pz deve stare per molte ore supino. Tutte le derivazioni hanno un sistema chiuso che deve essere sterile perché se il liquor si infetta si crea meningite o encefalite. In base alla pressione si ha anche quanti ml/h deliquora (8-10 ml/h). Monitoraggio: Controllo della quantità e qualità del liquor (liquor ha un colore giallo chiaro) Controllo della pervietà della DSE (derivazione spinale esterna) Controllo delle connessioni Controllo

del sito di inserzione della DSE

Controllo delle medicazioni della DSE

Controllo del funzionamento del deliquoratore automatico

Gestione degli allarmi

Controllo della velocità di deliquorazione

Controllo delle pressioni del CFS

Controllo del corretto posizionamento del trasduttore

Assistenza durante la mobilizzazione

Monitoraggio dei segni/sintomi correlati ad una ridotta o eccessiva deliquorazione

Controllo delle linee di infusioni del paziente: soluzioni endovenose non possono essere somministrate nella linea della DSE!!

Deliquorazione manuale: chiudere la linea di deliquorazione quando ci si allontana dal paziente!!

Diagnosi: compromissione midollare correlata a ischemia midollare secondarie a intervento chirurgico di TAA/TAAA open.

Principali segni e sintomi di ischemia midollare:

Ipoestesia/anestesia degli arti inferiori

Parestesie degli arti inferiori

Paresi degli arti inferiori

Plegia degli arti inferiori

Dolore alla schiena

Incontinenza urinaria

Incontinenza fecale

Ritenzione urinaria

Priorità assistenziale: Rilevare e riferire precocemente una compromissione della mobilità.

Indicatori di risultato: paziente mostrerà i segni di un'adeguata perfusione agli arti superiori e inferiori, ai reni, all'intestino e al midollo spinale, diuresi pari o superiore a 60 ml/h, normali caratteristiche delle evacuazioni, movimenti spontanei dell'estremità, cute secca e calda entro 24-48h dall'intervento chirurgico.

Il paziente manterrà una pressione arteriosa media >70 mmHg entro 24-72 h dall'intervento.

Ogni eventuale complicanza sarà individuata, riferita prontamente e trattata in maniera appropriata entro 24 h dall'intervento chirurgico.

Interventi:

  1. Rilevare l'insorgenza di ischemia midollare. Monitorare la funzionalità sensitiva e motoria nelle prime 24 - 72 h.
  2. Monitorare la funzionalità urinaria nelle

prime 24 – 72 h.c. Monitorare la funzionalità intestinale nelle prime 24 – 72hd. Valutare la presenza di doloree. Comunicare tempestivamente i dati raccolti

Motivazione–L’ischemia midollare può manifestarsi con paraplegia,dolore e disturbi della funzionalità urinaria.Un rilevamento precoce dei segni e sintomi di ischemia midollarepermette un potenziale trattamento tempestivo.

2. Monitorare il funzionamento del deliquoratore e della DSE

  1. Monitorare le pressioni del CFS
  2. Monitorare il quantitativo di CFS drenato e le sue qualità
  3. Monitorare corretto posizionamento del trasduttore per larilevazione della pressione della DSE
  4. Monitorare la velocità di deliquorazione
  5. Valutare il corretto posizionamento della DSE
  6. Valutare la pervietà della DSE

Motivazione– L’eccessivo o l’insufficiente drenaggio di CFS, e la suavelocità di drenaggio, può comportare compromissione dellamobilità, parestesie, cefalea.

adequata e prevenire danni al midollo spinale. Per garantire una corretta valutazione e gestione della pressione intracranica, è importante posizionare correttamente il trasduttore. In caso contrario, potrebbe verificarsi una misurazione errata della pressione del liquido cerebrospinale, con conseguente drenaggio inadeguato del liquido. Al fine di mantenere una perfusione adeguata, è necessario: 1. Rilevare i parametri vitali, come la pressione arteriosa. 2. Valutare la presenza e le caratteristiche dei polsi periferici. 3. Valutare il tempo di riempimento capillare delle estremità. 4. Valutare la temperatura e il colore della cute. 5. Somministrare farmaci vasocostrittori prescritti. 6. Somministrare liquidi e/o emocomponenti prescritti. 7. Comunicare tempestivamente le variazioni emodinamiche al personale medico. Una pressione arteriosa adeguata è fondamentale per garantire un'adeguata irrorazione del midollo spinale. L'ipoperfusione sistemica può favorire lo sviluppo di problemi al midollo spinale, come l'ischemia. Riconoscere precocemente i segni e i sintomi di ipoperfusione consente di intervenire per mantenere una perfusione adeguata e prevenire danni al midollo spinale.

ottimale. Assistenza infermieristica al pz affetto da seno-insufficienza valvolare sottoposto a chirurgia valvolare

La parete del cuore si compone di tre tonache sovrapposte. Quella di gran lunga preminente e per spessore e significato funzionale è la tonaca media, detta miocardio. La tonaca esterna, che ricopre in superficie il miocardio, è detta epicardio e rappresenta il foglietto viscerale del pericardio sieroso. La tonaca intermedia, denominata endocardio, riveste il miocardio internamente, cioè in corrispondenza delle cavità del cuore.

Il pericardio è un ampio sacchetto fibroseroso che avvolge il cuore e le radici dei grandi vasi. Consta di due parti: l'una esterna, che è detta pericardio fibroso, e una interna detta pericardio sieroso.

Tra il foglietto parietale e il foglietto viscerale c'è la cavità pericardica, che contiene normalmente 10-20 ml di liquido pericardico. Il liquido pericardico ha lo scopo di ridurre

L'attrito tra le superfici opposte agendo quindi come lubrificante.

Il cuore possiede quattro cavità: due superiori, che sono l'atrio destro e l'atrio sinistro, e due inferiori, che sono il ventricolo destro e il ventricolo sinistro.

L'atrio destro e il ventricolo destro sono intercomunicanti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
136 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alemgg01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in chirurgia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Vita-Salute San Raffaele di Milano o del prof Brignoli Federica.