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INTERVENTI:

  • restrizione dell'introito di liquidi;
  • monitoraggio neurologico;
  • valutazione dei segni/sintomi;
  • stretto monitoraggio della sodiemia;
  • eventuale somministrazione di un diuretico dell'ansa;
  • rassicurazione del paziente e familiari/caregiver (aspetto psicologico molto importante).

NECESSARIO UN ATTENTO MONITORAGGIO INFERMIERISTICO!!

Fase post-operatoria:

Dopo 2 ore dal rientro dalla S.O.:

  • se è avvenuta la ripresa sensitivo-motoria degli arti inferiori (dopo anestesia spinale), il paziente può iniziare ad assumere liquidi.

Alla sera:

  • il paziente si può alimentare con dieta libera (in base alla tempistica dell'intervento) se non presente PONV;
  • in base alle caratteristiche del LV, questo può essere sospeso temporaneamente e il paziente si può mobilizzare.

Ripresa delle ADL: mobilizzazione il paziente deve essere mobilizzato il prima possibile: è una responsabilità.

infermieristica!cosa ricordare al paziente?

  • muoversi con calma e sicurezza, sfruttare punti di appoggio
  • tenere il capo sollevato e guardare dritto di fronte a lui
  • fare respiri profondi
  • avvertire se ha dolore, capogiri, malessere (attenzione a lipotimia)
  • la mobilizzazione deve essere graduale e progressiva

Fase postoperatoria e dimissione:

A partire dalla 1a GPO:

  • eventuale controllo degli esami ematochimici (Hb, Na, K, Crea)
  • può essere sospeso il lavaggio vescicale in base alle caratteristiche delle urine
  • educare il paziente sull'importanza dell'igiene del meato e del CV
  • ad alcuni pazienti, previa abbondante cistolusi (a palloncino sgonfio), può essere rimosso il catetere vescicale
  • il paziente può già essere dimesso (con CV a dimora o senza)

A partire dalla 2a GPO:

  • se l'adenoma prostatico era di piccole dimensioni (TURP) e le urine sono chiare (TURP- TURBK), previa abbondante cistolusi, il CV viene rimosso

cistolusi va effettuata a palloncino sgonfio- una volta accertata la ripresa della minzione spontanea, il paziente può essere dimesso dopo 4-6 ore dalla rimozione del CV- prima della dimissione del paziente, educarlo nella gestione di eventuali segni/sintomi (cosa fare in caso di ematuria, uretrorragia, ritenzione urinaria, febbre).

La clinica infermieristica al pz sottoposto a nefrectomia/tumorectomia renale rappresenta una proporzione variabile tra il 2 e il 5% (a seconda dell'età) di tutti i tumori.

Nel genere maschile ha una frequenza quasi doppia rispetto a quello femminile (rischio stimato è 1 su 40 negli uomini e 1 su 91 nelle donne).

La probabilità di sviluppare questo tumore cresce con l'aumentare dell'età (il picco massimo di insorgenza è intorno ai 60 anni).

In Italia il tumore del rene e delle vie urinarie è al 9° posto in termini di frequenza, (circa 13.400 nuovi casi attesi nel 2018); nell'85% del totale si

Il testo tratta di tumori a carico del parenchima renale.

Fattori di rischio:

  • Stile di vita: fumo (rischio aumentato del 50%)
  • Fattori occupazionali: esposizione cronica ad alcuni metalli e sostanze (amianto, cadmio, fenacetina e torotrasto)

Altre condizioni di rischio:

  • Obesità
  • Ipertensione arteriosa
  • Ingestione di moderate quantità di alcool
  • Dialisi di lunga durata

Forme ereditarie molto rare quali la sindrome di Von Hippel-Lindau, trasmessa con il gene VHL.

Isotipi:

  • Carcinoma a cellule chiare: origina dal tubulo contorto prossimale; è di gran lunga il tipo più comune di cancro al rene (70-80% dei casi) ed è l'istotipo maggiormente aggressivo.
  • Carcinoma renale papillare (10-15%).
  • Carcinoma cromofobo (5%).
  • Sarcomi del rene (liposarcomi, leiomiosarcomi, rabdomiosarcomi, angiosarcomi, fibrosarcomi), che originano in tessuti diversi (nella capsula oppure nelle strutture che circondano il rene).

Segni e sintomi:

  • Al tumore renale

localizzato non corrisponde alcuna sintomatologia specifica (asintomatico), con riscontro ecografico occasionale.

  • La triade classica è presente solo nel 10% dei casi ed è espressione di malattia in fase avanzata.
  • TRIADE CLASSICA:
    1. dolore
    2. ematuria
    3. massa palpabile al fianco

Segni e sintomi nella fase avanzata:

  • Calo ponderale
  • Sudorazione notturna
  • Febbricola serotina
  • Ipertensione arteriosa (20%)
  • Improvvisa comparsa di varicocele dx (più raro a sx)
  • Dolore osseo, sindrome neurologica (per localizzazione metastatica)

Indagini diagnostiche:

Esami strumentali:

  • ecografia addome
  • TC/RNM addome
  • RX torace (per stadiazione e preintervento)
  • ECG (preintervento)

Esami ematochimici-urinari:

  • routine ematochimica completa (con gruppo sanguigno e type&screen)
  • esame urine completo + clearance creatinina (raccolta urine 24h)

Trattamento chirurgico:

Nefrectomia radicale / nefroureterectomia

  • Tumorectomia renale: accesso laparotomico mediano, lombotomico, laparascopico
roboticoGestione preoperatoria: accertamento 1 livello
  • Quali segni/sintomi hanno condotto il paziente a rivolgersi al medico?
  • Indagare se presenti i fattori di rischio: fumo, obesità, fattori occupazionali.
  • Indagare comorbidità e patologie concomitanti: diabete, ipertensione, iperparatiroidismo, malattie cardiovascolari.
  • È fondamentale una condivisione del progetto di cura!
Interventi:
  • Educare e preparare il paziente alle procedure perioperatorie e accertare il consenso alle cure:
    • elencare i presidi del quale sarà portatore al rientro dalla sala operatoria;
    • esercizi di respirazione profonda;
    • sede della ferita e come contenerla per tossire;
    • movimento arti inferiori dopo l'intervento;
    • utilizzo delle scale di valutazione del dolore.
Obiettivi:
  1. Educazione preoperatoria: migliorare la conoscenza del paziente relativa al percorso terapeutico.
  2. Prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza (SSI, UTI/IVU, BSI): è
  • Prevenzione delle complicanze postoperatorie: emorragia, perforazione rettale nel corso dell'intervento, infezione, ileoparalitico, tromboflebite/ TVP
  • Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico:
    • Tricotomia EBP (se serve usa il clipper)
    • Antibioticoprofilassi
    • Normotermia
    • Normoglicemia
  • Preparazione fisica del pz:
    • Non è necessaria alcuna preparazione intestinale.
    • Tricotomia: dalla linea sottomammaria al pube + coscia monolaterale con clipper.
    • Riduzione carica microbica cutanea mediante doccia con acqua e sapone (NO antisettico).
    • Sempre più delegata al PERSONALE DI SUPPORTO: competenza e supervisione?
  • Alimentazione preoperatoria:
    • Dieta leggera la sera prima.
    • Digiuno dalla notte precedente
    • Il paziente può bere liquidi chiari fino a due-tre ore prima dell'intervento.
    • La vacuità gastrica è abbastanza sicura dopo sei ore dall'assunzione di
cibo solido nell'adulto o due ore per i liquidi. Preparazione per la sala operatoria: - Identificazione attiva paziente (presenza braccialetto identificativo). - Posizionamento camice pulito + calze elastiche antitrombotiche (soprattutto nei pazienti già a rischio: anestesia prolungata > 3 ore, pazienti obesi, con immobilizzazione prolungata, con patologie venose, varici venose arti inferiori). - Rimuovere protesi dentarie mobili, gioielli/effetti personali. - Controllo del paziente con CHECK-LIST per la sicurezza in sala operatoria. - Predisposizione unità di degenza, ambiente sicuro e garanzia di microclima adeguato. Gestione postoperatoria: accertamento 2 livello - Stato di coscienza, risposta agli stimoli. - Riflesso della deglutizione, protezione vie aeree. - Controllo del respiro, polso, pressione, perfusione periferica, diuresi. - Temperatura. - Dolore (scale valutazione). - Valutazione medicazione. - Consultare documentazione S.O. (cartellino anestesiologico). - Presidi: Il pazientesottoposto a nefrectomia/tumorectomia renale rientradalla sala operatoria con i seguenti presidi:
  • catetere venoso periferico (oCVC) con terapia infusionaleidratante
  • pompa siringa per PC di terapia antalgica generalmente infusione epidurale con ropivacaina + sufentanil (Naropina® +Disufen®) in alternativa PCA con morfina;
  • SNG a caduta (a volte rimosso già in sala operatoria)
  • 1-2 drenaggi addominali;
  • catetere vescicale (Foley) a 2 vie con urinometro.
Esami ematici:
  • Emocromo
  • Elettroliti sierici
  • Creatinina
Quando? al rientro dalla S.O., se indicazione anestesiologica o medica; - in 1/2/3 GPO SEMPRE Ripresa ADL:
  • Idratazione: inizio assunzione di liquidi per os dopo 6 h dal rientro in UO.
  • Mobilizzazione: dalla prima giornata postoperatoria.
  • Alimentazione: graduale, dalla prima giornata postoperatoria (in base a canalizzazione e condizioni generali del paziente).
La mobilizzazione precoce in 1a GPO e la deambulazione assistita la sera.della 1a GPO o il giorno successivo, sono incoraggiati nella maggior parte dei pazienti operati. La prima mobilizzazione postoperatoria deve essere gestita dall'infermiere garantendo al paziente la massima sicurezza e educandolo ad una mobilizzazione progressiva. Fase postoperatoria: Dalla 1a GPO può essere rimosso il CV. In 2-3a GPO viene rimosso almeno un drenaggio. Dalla 4a-5a GPO il paziente può essere dimesso. Complicanze: - Emorragia - Shock - Insufficienza renale acuta - Atelectasia - Polmonite - Infezione - Tromboflebite/TVP - Ileo paralitico Dimissione: - Ripresa delle normali attività, incluse le limitazioni previste - Raccomandazioni dietetiche e cura della ferita - Riconoscimento insorgenza complicanze - Scopo, dosaggio e modalità di somministrazione dei farmaci da assumere dopo la dimissione e loro eventuali effetti collaterali da segnalare al medico. Follow-up (rimozione punti di sutura, esami)ematochimici e strumentali di controllo.
Attivazione assistenza domiciliare se necessaria.
Problemi prioritari del postoperatorio:
DOLORE ACUTO: correlato a lesione tissutale, edema o spasmo dopo l'intervento.
RISCHIO DI SQUILIBRIO IDROELETTROLITICO: correlato a diminuzione della riserva renale e passaggio di liquido nel
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
75 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alemgg01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in chirurgia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Vita-Salute San Raffaele di Milano o del prof Scaduto Vitalba.