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PAROSSISTICASOPRAVENTRICOLARE(TPSV)

Aritmia caratterizzata da un'improvvisa tachicardia che origina dall'atrio.

  • Assenza onde P
  • Ritmo regolare
  • Elevata FC > 150 batt/min

FLUTTERATRIALE

Tachiaritmia sopra ventricolare con attivazione atriale sincronizzata e tendenzialmente regolare. L'impulso non parte dal nodo del seno atriale ma in altre zone a livello atriale.

  • Elevata FC > 100 batt/min
  • Presenza di onde caratteristiche a "dente di sega"

BLOCCHI ATRIO BAV 1^ GRADOVENTICOLARI

Caratterizzato da un prolungato tempo di conduzione AV. disturbi di conduzione tra gli atri e i ventricoli a livello del nodo PQ regolare ma > 0.20 secondi atrioventricolare.

BAV 2^ GRADO

Caratterizzato dalla mancata conduzione di alcuni impulsi atriali al nodo atrio ventricolare. Rappresenta una condizione potenzialmente pericolosa in quanto può progredire in blocco cardiaco completo. Caratteristico è che non tutte le onde P sono seguite da un complesso.

QRS.Possono passare ai ventricoli:
Impulsi con ritardi crescenti
Impulsi ogni 2,3,4 impulsi atriali (rapporto di blocco 2:1, 3:1, 4:1)
Tipo Mobitz 1/Luciani Wenckebach.
Progressivo allungamento del P-R fino a che un'onda P non viene condotta.
Tipo Mobitz 2.
Intervallo P-R costante; casualmente la P non viene condotta.
BAV 3^ GRADO AVANZATO/COMPLETO
Vi è una completa dissociazione tra atrio e ventricolo.
Onda P non seguita da QRS
Non si può determinare una regolarità
ASISTOLIA Inattività del muscolo cardiaco. Non vi sono impulsi.
RITMO NON DEFIBRILLABILE!!! INIZIARE RCP!!!
Assenza di attività elettrica.
TACHICARDIA Aritmia caratterizzata da un aumento della frequenza cardiaca ventricolare in particolare i ventricoli si
VENTRICOLARE contraggono troppo rapidamente e in maniera disorganizzata rispetto agli atri non riuscendo a riempirsi(con o senza adeguatamente dunque si riduce la quantità di sangue pompata in circolo ad ogni battito, si

riduce la pressione arteriosa e con essa la quota di sangue che ossigena e nutre il cuore. Può evolvere in fibrillazione ventricolare. RITMO DEFIBRILLABILE!!!
  • Elevata FC
  • Complessi QRS allargati e simili tra loro
  • Intervallo R-R regolare
FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE Aritmia caratterizzata da contrazioni rapide, inefficaci ed irregolari dei ventricoli. Vi è una disorganizzazione totale dell'attività elettrica del cuore, con aree dei ventricoli che si depolarizzano casualmente. Ne deriva una severa compromissione della gittata cardiaca, tale per cui la fibrillazione ventricolare è considerata tra le cause principali di arresto cardiaco o di morte improvvisa cardiaca. RITMO DEFIBRILLABILE!!! Non ci sono veri e propri complessi QRS ma ondulazioni della linea isoelettrica. INSUFFICIENZA CORONARICA Situazione che si instaura quando le coronarie vanno in sofferenza di sangue ossigenato. La sofferenza può essere temporanea ma, se si protrae a lungo e non viene trattata, può portare a danni permanenti al cuore.

non viene ripristinato rapidamente il flusso di sangue ossigenato, può portare a necrosi del tessuto non irrorato. L'area infartuata, priva di sangue, diviene elettricamente morta producendo una lacuna elettrica nel miocardio. La sintomatologia consiste in:

  • Pallore e sudorazione fredda della cute
  • Cute cianotica
  • Dispnea
  • Sincope
  • Dolore toracico
  • Dolore toracico tipico
  • STEMI: infarto del miocardio con elevazione del tratto ST
  • NSTEMI: infarto del miocardio senza elevazione del tratto ST che può essere sotto elevato o con T invertite

DEFIBRILLAZIONE = il paziente non ha polso

CARDIOVERSIONE = il paziente ha polso

SAPER GESTIRE LE PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE

  • TACHICARDIA SINUSALE: FC elevata. Bisogna trovare e risolvere ciò che causa la tachicardia.
  • BRADICARDIA SINUSALE: FC bassa. A meno che non dia sintomatologia importante non si tratta. Nella maggior parte dei casi non è patologica. Può essere dovuta a tre cause principali:
cuore sportivo 2. riflesso vagale (paura, dolore, procedure sanitarie,…) 3. farmaci (es: B-bloccanti)
  1. FIBRILLAZIONE ATRIALE: rischi di formazione di trombi all'interno degli atri

No onde P, ritmo irregolarmente irregolare, solitamente FC elevata

CASO 1 Preparazione del paziente e dell'ambiente alla scarica elettrica:

PAZIENTE =

  • Consenso informato
  • Paziente supino con torace nudo
  • Completamente steso
  • Rimuovere monili, occhiali, dentiere
  • Monitor
  • 2 accessi venosi di grosso calibro
  • Infusione di Na Cl 0,9% da 500 cc collegata al paziente, presenza di almeno 1 rubinetto
  • Preossigenazione con maschera ad alti flussi
  • Posizionare il paziente con le mani sotto le natiche
  • Posizionare le piastre adesive o le piastre manuali

AMBIENTE =

  • Defibrillatore al lato sinistro del paziente
  • Controllare che l'aspiratore funzioni e assicurarsi che ci sia un tubo di aspirazione rigido
  • Avere pronto il carrello delle emergenze (con materiale per la gestione di base e avanzata delle
  • vie aeree)o Ambu collegato ad ossigeno
  • Analgosedazione:
    • SEDATIVI: Propofol e Midazolam (vs Flumazenil)
    • ANALGESICI MAGGIORI: Fentanyl e Morfina
  • EROGARE LA SCARICA!
    • Riposizionare l'ossigeno
    • Controllare che ventili se sedatocon Midazolam valutare lasomministrazione di Flumenazil
    • Continuare a monitorare il paziente
  • CASO 2
  • CASO 3
  • CASO 4
  • TACHICARDIA PAROSSISTICA SOPRA VENTRICOLARE: tra i rischi troviamo ischemia miocardica e scompenso cardiaco.
  • No onda P, ritmica, FC elevata
  • Terapia 1: MANOVRE VAGALI
    • MANOVRA DI VALSALVA:
      1. Spiegare la procedura al paziente
      2. Posizionare il paziente semiseduto
      3. Chiedere la paziente di fare un respiro profondo e di spingere con la pancia
      4. Premere con una mano sulla pancia del paziente in modo da creargli un contrasto e migliorare la sua spinta
    • MASSAGGIO DEL SENO CAROTIDEO:
      1. Spiegare la procedura al paziente
      2. Far girare la testa al paziente verso il lato non dominante
      3. Localizzare il polso carotideo
      4. Usare 2 dita della mano dominante
esercitare una pressione su e giù per 5-10 secondi 5. Massaggiare il seno carotideo anche longitudinalmente 6. Rifare il massaggio per 2-3 volte RACCOMANDAZIONI:  Mai simultaneamente da entrambe le parti  Eseguirlo dal lato dominante del paziente  Non farlo a pazienti con vasculopatia AVERE SEMPRE PRONTE A DISPOSIZIONE ATROPINA E ADRENALINA Terapia 2: ADENOSINA 1. Preparare 1 fiala pura di Adenosina (Krenosin) 6 mg 2. Preparare 20 mL di NaCl 0,9% in siringa da usare come flush (lavaggio) 3. Iniettarli uno di seguito all'altro rapidamente 4. Registrare con l'elettrocardiografo 5. Se con l'iniezione di 1 sola fiala di adenosina la TPSV non si risolve riprovare con 2 fiale (12 mg) sempre seguite da un flush di 20 mL di NaCl 0,9%. Terapia 3: CARDIOVERSIONE  FLUTTER ATRIALE FC elevata, presenza di onde caratteristiche a "dente di sega" Rischi: formazione di trombi all'interno degli atri. Il trattamento è lo stesso della FIBRILLAZIONE ATRIALE, le due

aritmie possono essere considerate simili. Cambia solo l'energia di scarica nella cardioversione elettrica sarà uguale a quella della TPSV.

BAV 1: Non ci sono rischi particolari. Non c'è nessun trattamento da fare in urgenza.

BAV 2 (tipo Mobitz 1/Luciani Wenckebach): Progressivo allungamento del P-R fino a che un'onda P non viene condotta. Non ha particolari rischi. Viene considerato stabile e non si fanno trattamenti in urgenza.

BAV 2 (tipo Mobitz 2): Intervallo P-R costante; casualmente la P non viene condotta. Rischi: bradicardia e asistolia. Viene considerato e trattato come un BAV di 3° grado.

BAV 3: Onda P non seguita da QRS. Non si può determinare una regolarità. Rischi: bradicardia e asistolia.

ASISTOLIA: Assenza di attività elettrica. Iniziare la rianimazione cardiopolmonare.

TACHICARDIA VENTRICOLARE/FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: Elevata FC. Complessi QRS allargati e simili tra loro. Intervallo R-R regolare. Attenzione a valutare il polso!

Ci sono veri e propri complessi QRS ma ondulazioni della linea isoelettrica.

INIZIARE A PENSARE ALLE CAUSE REVERSIBILI:

  1. IPOVOLEMIA: Diminuzione della massa di sangue circolante (volemia). Si può verificare per emorragie interne o esterne, perdita di acqua e sali dalle vie escretrici (reni, intestino) o dalla cute (grandi ustioni). In caso di diabete, morbo di Addison o eccesso di diuretici l'aumento della produzione di urina determinerà una ipovolemia. Dall'intestino si possono perdere grandi quantità di liquidi con vomito o diarrea. L'ipovolemia può instaurarsi lentamente permettendo la compensazione con meccanismi di ritenzione. Il primo di questi è l'escrezione di scarsa urina altamente concentrata (sistema renina-angiotensina-aldosterone). Se l'ipovolemia si
instaura repentinamente si configurerà lo shock ipovolemico caratterizzato da bassa pressione arteriosa, tachicardia, pallore cutaneo, sudorazione fredda. Se non corretto rapidamente con infusione di liquidi lo shock ipovolemico porta a morte per insufficienza respiratoria ed acidosi. Nei soggetti con scarsi meccanismi di compenso (bambino, anziani, pazienti immunodepressi) anche minime perdite di liquidi corporei (sudorazione, diarrea) possono determinare grave ipovolemia. CAUSE: emorragie interne/esterne, disidratazione (problemi gastroenterologici, ustioni), posizione supina ingravida, sepsi/anafilassi (ipovolemia relativa) SEGNI E SINTOMI: PAO bassa, FC elevata, diuresi contratta, sudorazione fredda COME RISOLVO: infusione di sangue, infusione di liquidi, giro la paziente gravida sul fianco sx, trattol'allergia/sepsi IPOSSIA L'ipossia è una condizione di carenza dell'ossigeno a livello dei tessuti dell'organismo. Può trattarsi di un fenomeno acuto.che compare rapidamente, o cronico che si sviluppa in un lasso di tempo maggiore e può riguardare una specifica area dell'organismo (ipossia tissutale) o l'intero corpo (ipossia generalizzata). In particolare, si parla di ipossia ipossica quando la condizione dipende da una carenza di ossigeno nel sangue. Fra le sue cause sono inclusi problemi respiratori associati, ad esempio, all'asma, a un cancro ai polmoni o a una broncopneumopatia cronica ostruttiva, ma anche il mal di montagna può essere causa scatenante di questo problema.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
46 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susinella10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in area critica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zanovello Marta.