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TRIAGE

Definizione e storia

  • Il Triage (dal francese trier scegliere) presenta radici lontane e nasce durante le Guerre Napoleoni quando un chirurgo organizzò i soccorsi ai soldati feriti sul campo di battaglia, scegliendo di soccorrere per primi quelli che avevano subito lesioni meno gravi ed erano quindi più rapidamente recuperabili per la battaglia.
  • Nella sua versione moderna il triage prende corpo negli anni Sessanta negli Stati Uniti.
  • Le prime esperienze di triage infermieristico in Italia sono iniziate nei primi anni Novanta in pronto soccorsi a elevato volume di utenza.
  • Tale concetto rappresenta una vera rivoluzione, in quanto ridistribuisce i tempi di attesa in base alle condizioni cliniche del paziente.

Nel corso degli anni assistiamo a un'evoluzione che ha attribuito all'infermiere la competenza di effettuare questa attività, dopo aver ricevuto una formazione adeguata e specifica.

Con l'introduzione del numero 118 si assiste alla nascita di...

Un nuovo ambito dove questa attività poteva essere eseguita Il concetto di triage, quindi, si estende dal Prontosoccorso alle Centrali Operative da qui sul territorio, nel soccorso extraospedaliero fino alle maxiemergenze;

Obbiettivi del Triage

Gli obiettivi fondamentali del triage in PS sono:

  1. Identificare rapidamente le persone che necessitano di cure immediate e garantirne il tempestivo avvio al trattamento;
  2. Attribuire a tutti gli assistiti un codice di priorità in relazione alla criticità delle loro condizioni ed al possibile rischio evolutivo;
  3. Contribuire all'ottimizzazione della persona assistita all'interno del processo di cura del PS anche attraverso l'attivazione e l'inserimento del paziente nel percorso di valutazione e trattamento;
  4. Sorvegliare le persone in attesa e rivalutarne periodicamente le condizioni;
  5. Fornire assistenza ed informazioni pertinenti e comprensibili agli assistiti.
edaccompagnatori riducendo l'ansia e garantendone una adeguata e costante presa incarico; La funzione di Triage non riduce i tempi d'attesa di tutti gli utenti, ma li ridistribuisce a favoredi chi ha necessità di interventi urgenti. La funzione di triage deve essere attiva presso tutte le strutture di PS che ne garantiscono lo svolgimento continuativo nelle 24 ore. 16ottimizzare l'attività di triage ▪ Ogni PS deve sviluppare uno specifico progetto per garantendo il rispetto dei criteri nazionali e il miglior adattamento possibile alle esigenze della realtà locale. A tal fine è necessaria l'attivazione di gruppi multiprofessionali, (medici ed infermieri esperti) che collaborano con i responsabili medici ed infermieristici del servizio nel verificare il proprio sistema di triage, elaborare ed implementare strategie di miglioramento; L'area di triage deve essere progettata per tre tipologie di pazienti, in quanto appare requisito di

Qualità dell'organizzazione suddivisa in Triage per pazienti barellati, rilevante per pazienti deambulanti e per pazienti pediatrici. L'organizzazione del Triage deve salvaguardare sia le esigenze dei pazienti non autosufficienti, sia le esigenze dei pazienti autonomi. Vanno individuati spazi e locali per l'attesa dei pazienti affetti da malattia contagiosa frequenti in età pediatrica come uno standard minimo di qualità.

Chi è il responsabile del Triage? Un infermiere esperto, specificatamente formato che opera sotto la supervisione del medico, responsabile dell'attività, e secondo protocolli approvati dal responsabile del servizio.

I 4 codici:

  • Codice colore Pronto soccorso Intervento
  • Rosso: compromissione / rischio imminente di compromissione di una o più funzioni vitali - Accesso immediato
  • Giallo: rischio concreto di evoluzione peggiorativa di un quadro clinico - Presa in carico entro
  • Verde: rischio basso di evoluzione peggiorativa di un quadro clinico - Presa in carico entro
  • Bianco: rischio basso di evoluzione peggiorativa di un quadro clinico - Presa in carico entro
10 minutiQuadro clinico che necessita di prestazionemedica differibile.Verde Paziente con parametri vitali nella norma estabili.Prestazione sanitaria che non sottendealcuna urgenza, con probabilità peggiorativeBianco estremamente basse.Problematica gestibile mediante percorsialternativi. nato con l’obiettivo di identificare primariamente i pazienti cheQuesto modello di Triage,giungono al PS in emergenza oggi è in grave difficoltà!Non consente di differenziare nell’ambito dei “codici verdi” i soggetti che hanno- realmente bisogno dell’assistenza offerta da un PS;Nelle ore diurne, nei giorni prefestivi e festivi, in particolari periodi dell’anno (mesi- invernali, epidemie), il maggior afflusso è rappresentato da accessi non urgenti pernell’ambitopatologie di criticità clinica medio bassa che potrebbero trovare una rispostadelle cure primarie: i Codici Bianchi ed una parte dei Codici Verdi; 17- Appare quindinecessario utilizzare un nuovo sistema di Triage, in linea con le più moderne esperienze internazionali; Per ottenere una sempre maggiore affidabilità e validità sono state sviluppati altri modelli di Triage. Altri paesi adottano da anni un Triage a 5 livelli di priorità, con modelli diversi fra di loro e costantemente perfezionati: - 1994 Australia Australian Triage Scale - 1997 Canada Canadian Triage and Acuity Scale - 1997 Inghilterra Manchester Triage Scale - 2000 USA Emergency Severity Index Il Manchester Triage System si sviluppa nel 1994 in Gran Bretagna, sulla base della sempre più incalzante necessità di standardizzare i vari sistemi di Triage presenti sul territorio inglese unitamente alla necessità di sviluppare una documentazione veloce, semplice, ma scientificamente validata. Il Manchester Triage Group (MTG), composto da personale medico ed infermieristico dei reparti di medicina di emergenza ed urgenza di 8 ospedali a Manchester.vienecostituito con l'obiettivo di sviluppare una metodologia operativa standardizzatanell'esecuzione del triage clinico. - Il MTG ha raccolto e confrontato i differenti protocolli e procedure operative dei variospedali locali, analizzando agli aspetti comuni ed identificando le sostanziali differenze.Nel 1995 ha elaborato un "sistema pilota", implementato prima a Manchester per poi- diffonderlo capillarmente ad altri ospedali nazionali. - Un anno dopo, nel 1996, il modello viene esportato a livello internazionale (Irlanda, PaesiBassi). - Oggi, nella sua 3 edizione, il Manchester Triage System è uno dei migliori sistemi ditriage a livello internazionale, con decine di pagine di letteratura scientifica che ne hannoanalizzato l'efficacia e l'affidabilità. - Il MTS è un protocollo di Triage ormaiconsolidato in diverse realtà internazionalicome Austria, Brasile, Finlandia, Germania,Olanda, Messico, Norvegia, Portogallo,Spagna, Svezia.18

Il processo di Triage intraospedaliero

Valutazione soggettiva: intervista

  • Identificare il/la paziente: Come si chiama?
  • Sintomo principale: Cosa è successo?
  • Dolore (parametro dolore): Utilizzo scale di valutazione
  • Sintomi associati
  • Terapia domiciliare
  • Accertamenti già effettuati
  • Anamnesi e fattori di rischio
  • Tempistica della sintomatologia

Valutazione oggettiva

  • A-B-C-D + E (quando necessario e possibile)
  • Parametri vitali (PAO, FC, SaO2, FR, TC, AVPU: NEWS)
  • Stato emotivo
  • Aspetti psico-sociali, religiosi e culturali dopo l'assegnazione del codice di Attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici

L'infermiere, assegnato il codice di Triage, può attivare il percorso diagnosticoterapeutico assistenziale (PDTA) più appropriato tra quelli previsti, fra cui vi possono essere dei percorsi rapidi per prestazioni a bassa complessità quali: il paziente è accolto in un'area

specifica del PS dall'infermiere, che- See and Treat:in autonomia valuta l'appropriatezza dell'accesso, ed attua le procedure previste dai protocolli, fino alla dimissione;

- Fast Track: nelle urgenze minori di tipo mono-specialistico, si attiva nella fase di Triage un percorso che prevede la consulenza specialistica e la dimissione diretta del paziente da parte dello specialista, salvo i casi che necessitano della presa in carico da parte del medico del PS;

Altri aspetti: il Triage nelle condizioni di fragilità- Maltrattamenti e abusi su minori, donne ed anziani, Disturbi della sfera psichica nell'adolescente e nell'adulto- L'infermiere di Triage concorre ad identificare tali condizioni, rileva gli indicatori anamnestici e clinici di sospetto abuso, ed attiva dai primi istanti un percorso di sostegno personalizzato

20APPROCCIO E TRATTAMENTO AL TRAUMATIZZATO IN FASE PREOSPEDALIERA E NELLA PRIMA FASE INTRAOSPEDALIERA

Cos'è un trauma? Un

trauma è una lesione fisica derivante dall'esposizione acuta a energia (termica, elettrica, chimica o radiante) in quantità tale da superare la soglia di tolleranza fisiologica. In alcuni casi (es. annegamento) il trauma deriva dell'insufficienza acuta di elementi essenziali per la vita.

Le conseguenze del trauma sono dovute a due fattori: da un lato l'effetto diretto della fonte di energia su un'area del corpo (danno primario), dall'altro dell'applicazione l'insieme dei danni secondari che si determinano in conseguenza di alterazioni delle funzioni vitali e che sono legati a fenomeni come l'ipossia, ipovolemia, ipotensione, ipercapnia e manovre di soccorso corrette.

Cause di trauma grave: Oltre il 90% è vittima di un evento accidentale. Gli incidenti stradali sono la causa più frequente di ricovero per trauma grave, seguiti dai traumi da caduta e precipitazione.

Sede e frequenza delle lesioni: Il 70% dei traumatizzati...

riporta un trauma cranico, spesso severo. Torace, arti e addome rappresentano nell'ordine gli altri distretti più frequentemente coinvolti. Criteri Trauma Maggiore: - Cadute da altezza maggiore di 3 metri (e comunque da più della propria altezza nel paziente di età < 14 anni o > 65 anni); - Incidente veicolo cabinato (auto, camion, caravan, ecc.) con: vittima sul posto, eiezione dal veicolo, deformazione significativa dell'abitacolo che richiede estrazione meccanica del ferito, incendio del veicolo o circostante; - Incidente motoveicolo/bicicletta: velocità d'impatto >30 Km/h, separazione guidatore-mezzo con eiezione dello stesso, deformazione significativa del casco protettivo; - Investimento pedone e/o
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviavar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in area critica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Ambrogi Federico.