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Estratto del documento

Divan: il consiglio imperiale

• Consiglio supremo presieduto dal

Gran Visir, composto da visir, capo

degli ulema (Sheikh al-Islam),

tesoriere e comandanti militari.

Il Gran Visir

• Massimo funzionario esecutivo dopo

il sultano, amministrava lo stato,

presiedeva il Divan e controllava

esercito, giustizia e finanze.

Sistema del devşirme

• Tributo di ragazzi cristiani balcanici

convertiti all’Islam, addestrati come

funzionari (Enderun) o soldati

(giannizzeri), fedeli solo al sultano.

I giannizzeri

• Corpo d’élite di fanteria permanente,

creato nel XIV sec., controllato dal

sultano e dal Gran Visir, cuore

dell’esercito ottomano fino al XIX

sec.

Organizzazione territoriale

ottomana

• L’Impero era diviso in province

(eyalet), governate da beylerbey,

suddivise in sanjak sotto sanjak-bey,

responsabili fiscali e militari locali.

Il sistema timar

• Concessione di terre (timar) ai sipahi

(cavalieri) in cambio di servizio

militare. Il timar non era ereditario,

garantendo fedeltà al sultano.

Sipahi: cavalieri ottomani

• I sipahi erano cavalieri feudali con il

compito di amministrare terre timar,

raccogliere tasse e fornire cavalleria

all’esercito imperiale.

La Sublime Porta

• Termine per designare il governo

ottomano, sede del Gran Visir e della

Cancelleria imperiale a Istanbul,

centro decisionale dell’Impero.

La millets system

• Sistema comunitario che garantiva

autonomia giuridica e religiosa ai non

musulmani (cristiani ortodossi,

armeni, ebrei) sotto capi religiosi

propri.

Fiscalità ottomana

• Basata su tasse fondiarie, doganali,

tributi personali sui non musulmani

(jizya) e entrate commerciali,

amministrate dai defterdar

(tesorieri).

Il Sheikh al-Islam

• Massima autorità religiosa, capo

degli ulema, emetteva fatwa (pareri

legali) e controllava tribunali religiosi

e scuole coraniche.

I tribunali ottomani (Kadi)

• I kadi erano giudici religiosi nominati

dal sultano, con competenze civili,

commerciali e penali secondo la

sharia e le leggi imperiali (kanun).

Codificazione ottomana:

Kanun

• Insieme di leggi laiche emanate dal

sultano per integrare la sharia,

riguardanti tasse, esercito,

amministrazione e questioni non

religiose.

Forze armate ottomane

• Includevano giannizzeri, sipahi,

artiglieria, cavalleria leggera

turcomanna e flotta militare,

garantendo la supremazia militare

mediterranea e balcanica.

Diplomazia ottomana

• Gestita dal Reis Efendi (ministro degli

esteri), usava ambasciatori, trattati

di capitolazioni con potenze europee

e matrimoni dinastici regionali.

Declino istituzionale

ottomano

• Dal XVII sec. corruzione, ereditarietà

dei timar e indipendenza dei

giannizzeri indebolirono l’apparato

statale, favorendo autonomie locali

(ayan).

Tanzimat (1839-1876)

• Riforme istituzionali per

modernizzare l’Impero: abolizione

timar, esercito regolare, uguaglianza

legale dei sudditi, codici civili ispirati

a modelli europei.

Interpretazione storiografica

• Gli storici vedono l’Impero ottomano

come monarchia burocratica

teocratica multinazionale, capace di

integrare diversità etniche e religiose

per secoli.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
24 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simonecarie1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pellicciari Igor.