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Montesquieu: la separazione
dei poteri
• Nell'Esprit des Lois (1748),
Montesquieu teorizzò la divisione tra
potere legislativo, esecutivo e
giudiziario come garanzia di libertà
politica.
Il modello inglese di
Montesquieu
• Montesquieu ammirava la monarchia
costituzionale inglese post-Gloriosa
Rivoluzione come esempio di
equilibrio tra re, Parlamento e giudici.
Voltaire: il dispotismo
illuminato
• Voltaire sostenne monarchi illuminati
che applicassero riforme razionali
dall’alto, garantendo tolleranza,
giustizia e progresso senza
rivoluzioni violente.
Rousseau: il contratto
sociale
• Jean-Jacques Rousseau teorizzò che
la sovranità appartiene al popolo
intero e deve essere espressa come
volontà generale, anticipando la
democrazia moderna.
Rousseau e la critica alla
proprietà
• Rousseau vedeva l’origine della
disuguaglianza nella proprietà
privata, promuovendo
un’uguaglianza civile e politica
radicale per il suo tempo.
Beccaria e la giustizia
penale
• Cesare Beccaria, ne 'Dei delitti e
delle pene' (1764), criticò torture e
pena di morte, promuovendo un
sistema penale razionale e
proporzionato ai reati.
Il giusnaturalismo
razionalista
• Teoria che i diritti derivano dalla
natura razionale umana, non da
tradizioni o religione rivelata, base
filosofica dell’Illuminismo politico.
Enciclopedismo e politica
• L’Encyclopédie (Diderot e
d’Alembert) diffuse idee di riforma
politica, economia liberale, scienza
applicata e critica del dispotismo
tradizionale.
L’economia politica
illuminista
• I fisiocratici (Quesnay) e Smith
promuovevano il laissez-faire,
sostenendo che l’economia si
autoregola grazie alle leggi naturali
di mercato.
Adam Smith e la ricchezza
delle nazioni
• Smith (1776) propose la divisione del
lavoro e il libero mercato come
fondamenti della prosperità,
criticando il mercantilismo
assolutista.
Il dispotismo illuminato in
Europa
• Monarchi come Federico II di Prussia,
Caterina II di Russia e Giuseppe II
d’Austria applicarono riforme
razionali mantenendo potere
assoluto.
Le riforme del dispotismo
illuminato
• Abolizione della tortura, codificazioni
giuridiche, tolleranza religiosa,
riforma dell’istruzione, ma senza
concessioni alla partecipazione
politica.
Critiche illuministe
all’assolutismo
• Gli illuministi denunciarono la
concentrazione del potere,
l’inefficienza fiscale e l’arbitrarietà
giuridica dei monarchi assoluti
europei.
Illuminismo e Rivoluzione
americana
• Le idee di Locke e Montesquieu
ispirarono la Dichiarazione
d’Indipendenza (1776) e la
Costituzione americana (1787),
fondate su libertà e separazione dei
poteri.
Illuminismo e Rivoluzione
francese
• L’Illuminismo preparò il terreno
ideologico per la Rivoluzione
francese, che tradusse in realtà
politica i principi di uguaglianza e
sovranità popolare.
Interpretazione storiografica
• Storici vedono l’Illuminismo come
matrice del costituzionalismo
liberale, del diritto naturale moderno
e delle istituzioni democratiche
contemporanee.
Eredità istituzionale
dell’Illuminismo
• Costituzioni scritte, codici civili
(Codice Napoleonico), abolizione dei
privilegi feudali e diritti civili derivano
dalle teorie illuministe.