Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Illuminismo Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il Secolo dei Lumi

Nel periodo conosciuto come Età dell'Illuminismo, l'Europa del XVIII secolo fu testimone di notevoli cambiamenti culturali, caratterizzati, fra l'altro, da un esame critico della fede e delle strutture del potere dispotico. Ma ciò non significa né che l'Illuminismo nasca come anti religioso né come anti monarchico. Le dottrine religiose istituzionalizzate vengono contrastate con l'esaltazione di valori da esse non riconosciuti. Il laicismo, con i suoi principi razionalistici, libertari e gnoseologici, concorre a determinare un'ottica illuministica che tende alla progressiva emancipazione dell'uomo dalle tenebre ideologiche in cui era stato tenuto dalla religione, dal potere dispotico e dai criteri assiologici di classe. Le idee prevalenti dell'illuminismo sono perciò: libertà, uguaglianza, fraternità (o fratellanza), diritti umani, scienza, pensiero razionale, autonomia del potere.

politico e laicità dello Stato. Non essendo l'illuminismo fondamentalmente anti monarchico né anti religioso, esso poté accogliere apporti sia dal mondo aristocratico che da quello cattolico. Molti nobili furono degli intellettuali illuministi, e preti missionari in paesi ancor più dispotici della Francia, portano nei loro resoconti opinioni critiche che concorrono ad alimentare le idee illuministe. Ad esempio i resoconti dei viaggi dei preti cattolici in Cina, servirono come modello per un secolarizzato despota illuminato. Non è esistito alcun rapporto diretto tra le idee illuministe e quelle rivoluzionarie, poiché l'ideale illuminista è essenzialmente riformista, guardando perlopiù alla monarchia inglese come modello da seguire. Allo scoppio della Rivoluzione, nel 1789, i grandi illuministi sono già tutti morti, tutt'al più viene strumentalizzato e plagiato il loro pensiero. Solo Voltaire e RousseauIlluminismo fu un movimento intellettuale che si sviluppò nel XVIII secolo in Europa. I suoi principali esponenti erano filosofi, scienziati e letterati che promuovevano l'uso della ragione, la libertà di pensiero e la diffusione della conoscenza. Illuministi come Voltaire, Rousseau e Montesquieu criticavano il potere assoluto dei monarchi e sostenevano l'idea di un governo basato sulla separazione dei poteri e sulla volontà popolare. Queste idee influenzarono le rivoluzioni americana e francese, che portarono alla nascita di nuovi stati e alla diffusione dei principi illuministi in tutto il mondo. L'Illuminismo fu anche un periodo di grande sviluppo scientifico e tecnologico. Gli illuministi promuovevano l'uso del metodo scientifico e sostenevano l'importanza della scienza e della tecnologia per il progresso della società. Inoltre, l'invenzione della stampa a caratteri mobili e la diffusione di libri e giornali permisero la circolazione di idee e informazioni in modo più rapido ed efficace. L'Encyclopédie, pubblicata in Francia tra il 1751 e il 1772, fu una delle opere più importanti dell'Illuminismo. Curata da Denis Diderot e Jean le Rond d'Alembert, l'Encyclopédie raccoglieva conoscenze in tutti i campi del sapere, dalla filosofia alla scienza, dalle arti alla tecnica. Questa enciclopedia rappresentava un vero e proprio compendio del pensiero illuminista e contribuì alla diffusione delle idee dell'Illuminismo in tutta Europa. In conclusione, l'Illuminismo fu un movimento che influenzò profondamente la società europea del XVIII secolo. Le idee degli illuministi riguardo alla ragione, alla libertà e al progresso scientifico e tecnologico hanno avuto un impatto duraturo sulla storia e sulla cultura occidentale.concetto o una conoscenza che precede l'esperienza). In Inghilterra, l'illuminismo si sviluppò principalmente attraverso il pensiero di filosofi come John Locke, che sosteneva l'importanza dell'esperienza sensoriale nella formazione delle idee, e David Hume, che criticava la razionalità e l'esistenza di verità assolute. La Francia, invece, divenne il centro principale dell'illuminismo grazie alla sua influenza culturale e alla presenza di importanti filosofi come Voltaire, Rousseau e Montesquieu. Questi pensatori francesi si concentrarono sulla critica alle istituzioni sociali e politiche dell'epoca, promuovendo idee di libertà, uguaglianza e separazione dei poteri. L'illuminismo si diffuse in tutta Europa, influenzando anche altri movimenti nazionali. Ad esempio, in Germania si sviluppò l'illuminismo tedesco, caratterizzato da una maggiore attenzione alla filosofia e alla cultura. In Italia, l'illuminismo si manifestò attraverso il pensiero di filosofi come Cesare Beccaria, che si occupò di temi come la giustizia penale e i diritti umani. In conclusione, l'illuminismo fu un movimento di dimensioni europee, ma con radici principalmente francesi. Tuttavia, è possibile analizzare i diversi movimenti nazionali che si svilupparono in risposta all'illuminismo, o che furono influenzati da esso, evidenziando le specificità di ciascun contesto culturale.conoscenza che si acquisisce prescindendo dall'esperienza, cioè mediante il solo ragionamento deduttivo). Tratti comuni alle dottrine empiriste sono l'attenzione per i dati empirici come si presentano nella percezione, l'uso del metodo induttivo rispetto a quello deduttivo, la riduzione dei concetti universali a semplici nomi o rappresentazioni mentali, l'anti-metafisica, lo sperimentalismo. Dalla "filosofia sperimentale" dello scienziato inglese Newton gli illuministi assunsero una concezione del pensiero scientifico secondo la quale, la ragione umana, attenendosi all'esame dei fenomeni, procede verso i principi, fino a pervenire, come dimostrava la scoperta della legge della gravitazione universale, a un quadro unitario del mondo fisico. L'illuminismo ebbe per precursori anche pensatori razionalisti come il francese Cartesio, del quale i filosofi del XVIII secolo rifiutavano la pretesa di una conoscenza deduttiva derivante da idee innate e daprincipi noti a priori, ma facevano propria l'esigenza di "chiarezza e distinzione" delle idee, rifiutando il tradizionale principio d'autorità. Molti illuministi, rifiutando la metafisica, cercarono la conferma di una visione naturalistica e laica (ma non necessariamente atea: piuttosto diffuso fu invece il deismo, ovvero una credenza religiosa completamente razionalizzata, caratterizzata dalla credenza nell'Essere Supremo, chiamato anche Grande Architetto dell'Universo) della realtà, propugnarono la tolleranza e polemizzarono contro le superstizioni e i pregiudizi. Sulla base di questi presupposti, non pochi autori e intellettuali teorizzarono un anticlericalismo e un attacco alla Chiesa, soprattutto quella cattolica, che, in non pochi casi, come ad es. con Voltaire, assunse contenuti e toni molto efficaci e potenti, in particolare per la polemica contro il dogmatismo e il fanatismo, proprio di tutte le religioni positive. Nell'illuminismo siincontrarono aspetti eterogenei, della filosofia e della cultura moderne, dalla rivoluzione scientifica avviata da Copernico e Galilei alle ripercussioni culturali indotte dalle esplorazioni geografiche, dal razionalismo di Descartes all'empirismo di Locke. L'illuminismo fu portavoce del moderno spirito scientifico, che rifiutando l'autorità di Aristotele e della Bibbia rivendicò l'osservazione diretta dei fenomeni e l'uso autonomo della ragione. La fiducia nella ragione, coniugandosi con il modello sperimentale della scienza newtoniana, sembrava rendere possibile scoprire sia le leggi del mondo naturale, sia quelle dello sviluppo sociale. Si pensò allora che, usando saggiamente la ragione, sarebbe stato possibile un progresso indefinito della conoscenza, della tecnica e della morale. La scienza si diffuse soprattutto nel campo dell'astronomia e della fisica, ma anche in quello dell'ascente biologia, degli studi sulle piante, sulla

formazione dei ghiacci ed altro. La cultura che nel'600 si era manifestata con l'arte barocca, si esprimeva ora in un movimento, l'Illuminismo, così chiamato per la sua fede nei lumi della ragione umana, che potevano "sconfiggere" le tenebre dell'ignoranza ritenute tipiche del Medioevo.

Aspetti controversi e leggende illuministe

L'atteggiamento dell'illuminismo nei confronti della religione non fu uguale dappertutto: se in Inghilterra i problemi legati alla lotta contro l'assolutismo monarchico si erano già in parte risolti, seppure faticosamente, con l'editto di tolleranza del 1689, che poneva fine ufficialmente alle persecuzioni religiose e relegava la fede all'ambito soggettivo-individuale, nell'Europa continentale (se si escludono in parte i paesi germanici) la Chiesa cattolica fu il primo bersaglio delle riforme volute dalla maggior parte dei cosiddetti "despoti illuminati".

Venne soppresso innanzitutto il

"foro ecclesiastico", cioè il tribunale con cui la Chiesa giudicava i propri religiosi, che d'ora in poi saranno sottoposti alle leggi dello Stato. I religiosi furono poi esclusi dall'insegnamento nelle scuole, che lo Stato cominciò a rivendicare per sé solo. Numerose persecuzioni subirono gli ordini religiosi, in particolare i gesuiti, intransigenti difensori del papato, che vennero espulsi da quasi tutti i paesi europei: in Portogallo imprigionati a centinaia, in Spagna vennero deportati in massa; i loro beni furono espropriati dallo Stato; il papa Clemente XIV nel 1773 fu infine obbligato a sopprimere il loro ordine, la Compagnia di Gesù.

Fu inoltre in questo periodo che iniziarono a sorgere delle "leggende nere" volte a denigrare la Chiesa e la storia del cristianesimo in generale, presentata come un'epoca buia e irta di superstizioni. Sviluppatesi a partire dall'ambiente culturale francese, si diffusero poi in tutta

Europa, come ad esempio la credenza che nel Medioevo vigesse lo ius primae noctis, o che fosse una pratica diffusa l'utilizzo della cintura di castità. L'Inquisizione venne descritta come il luogo per eccellenza nel quale, tramite ripetuti crimini e torture, si esprimeva l'autentica ortodossia cattolica, spesso peraltro resa un tutt'uno con quella protestante. Risale all'Illuminismo anche l'idea che la magia e le pratiche esoteriche sviluppatesi in Europa a partire dal Rinascimento risalissero invece al Medioevo, e non fossero affatto condannate dalla Chiesa. I roghi e le caccia alle streghe furono anch'essi collocate in un'epoca diversa da quella effettiva, e circonfuse da un alone di leggenda nera. Ancora, agli inizi dell'Ottocento, quando oramai la cultura illuminista iniziava a cedere il passo a quella romantica, si sviluppò la credenza che alla fine del X secolo la gente fosse dominata dal terrore dell'anno mille, o che allora

circolasse la convinzione che la terra fosse piatta.
L'Encyclopédie
L'Enciclopedia è una vasta enciclopedia pubblicata nel periodo illuminista, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Diderot e D'Alembert. Essa rappresenta un importante punto di arrivo di un lungo percorso teso a creare un compendio universale del sapere, nonché il primo prototipo di larga diffusione e successo delle moderne enciclopedie, al quale guarderanno e si ispireranno nella struttura quelle successive.
Diffusione dell'Illuminismo
L'illuminismo si diffuse rapidamente in Europa e nelle colonie nordamericane, ma la Francia enumerò molti spiriti eminenti. Il giurista e filosofo della politica Charles de Montesquieu, uno dei primi esponenti del movimento, esordì pubblicando scritti satirici contro le istituzioni Lettere Persiane, seguiti anni dopo da uno studio sulle istituzioni politiche, Lo spirito delle leggi, il suo

Il testo più importante scritto. A Parigi Denis Diderot, autore di numerosi trattati filosofici, incominciò la pubblicazione dell'Encyclopédie nel 1750, avvalendosi della collaborazione del matematico D'Alembert.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Schiavone Giuseppe.