Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 235
Igiene generale con laboratorio Pag. 1 Igiene generale con laboratorio Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 235.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Igiene generale con laboratorio Pag. 41
1 su 235
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FALSI POSITIVI

La validità del test è influenzata anche dallo stadio e dalla gravità della malattia e

dalla presenza di altre condizioni.

Ci sono altri valori legati alla predittività dei test di screening. Si parla di valore

predittivo dei risultati positivi e valore predittivo dei risultati negativi. Quanti sono

i veri positivi tra tutti quelli positivi al test? Quanti sono quelli sani tra tutti quelli

negativi al test? Il valore predittivo positivo dipende da quanto è frequente la

malattia nella popolazione.

Per valori di prevalenza molto bassi il valore predittivo di tutti i test si avvicina a

zero; tanto più la malattia è diffusa, il test non riesce ad individuare tra tutti i

positivi i veri positivi. In queste condizioni, qualsiasi test diagnostico diventa

virtualmente inutile a scopo diagnostico.

pag. 28 Più alta è la prevalenza della malattia, più è probabile che un risultato positivo al

test sia predittivo di malattia. 17

pag. 29 Il VALORE PREDITTIVO DI UN TEST indica la capacità di un test di segnalare come

malato un individuo malato e come sano un individuo sano.

Il valore predittivo positivo è rappresentato dalla proporzione di malati tra i positivi

al test.

# Proporzione dei soggetti positivi al test che risultano malati # Probabilità che un

soggetto positivo al test sia malato

Il valore predittivo negativo è rappresentato dalla proporzione di sani tra i negativi

al test.

# Proporzione dei soggetti negativi al test che risultano sani # Probabilità che un

soggetto negativo al test sia sano

Si lavora su una riga

2)LA SUA RIPRODUCIBILITÀ O AFFIDABILITÀ. Per affidabilità generalmente

s’intende la capacità di un test di offrire sempre lo stesso risultato nel corso di

misurazioni ripetute, cioè se dà gli stessi risultati quando viene eseguito dallo

stesso soggetto per più volte nelle stesse condizioni. Questa è pertanto una

caratteristica intrinseca al test e dipendente dalla bontà dello strumento e/o

dell’operatore . I fattori che condizionano la ripetibilità sono: la variabilità

inerente al metodo e gli errori dell’osservatore.

STABILITÀ DEI REAGENTI FLUTTUAZIONI DELLA SOSTANZA MISURATA,

ERRORI DI LETTURA, VARIABILITÀ TRA OSSERVATORI DIVERSI, VARIABILITÀ

DELLO STESSO OSSERVATORE.

3)LA QUANTITÀ DI MALATTIA IDENTIFICATA NELLA POPOLAZIONE. Utilizzando un

test ideale, tutti i soggetti sani dovrebbero risultare negativi al test e

analogamente tutti i malati dovrebbero risultare positivi. Lo screening permette di

mettere in evidenza una malattia ancora non identifica.

È influenzata da diversi fattori:

i. PREVALENZA DI MALATTIA NON ANCORA RICONOSCIUTA dipende dal

livello di cure mediche di un paese (scarsa diagnosi pregressa di

malattiascreening molto utile)

ii. SENSIBILITÀ DEL TEST deve essere elevata perché il test sia utile

iii. SCREENING MULTIFASICO è talvolta conveniente applicare più test di

screening per diverse malattie nella stessa visita

iv. FREQUENZA DELLO SCREENING la frequenza ideale varia da malattia a

malattia

v. PARTECIPAZIONE ALLO SCREENING E AL FOLLOW-UP la malattia sotto

studio deve essere percepita dalla popolazione da sottoporre allo

screening come una seria minaccia alla salute personale, minaccia che

può essere annullata dalla partecipazione al programma di screening

VALUTAZIONE DI EFFICACIA DELLE CAMPAGNE DI SCREENING : A fronte

 di investimenti economici ingenti nelle campagne di prevenzione secondaria

condotte su larga scala, occorre valutare il reale beneficio apportato

dall’introduzione del test di screening in termini di:

1.Riduzione dell’incidenza della malattia specifica

2.Riduzione della mortalità della malattia specifica

pag. 30 18

pag. 31 Fonti di dati epidemiologici

ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO

OSSERVAZIONI DI MEDICI

SPECIALISTI DIAGNOSI CLINICHE

CARTELLE CLINICHE

DENUNCE DI MALATTIA

CERTIFICATI DI MORTE E STATISTICHE DI

MORTALITÀ QUESTIONARI

INCHIESTE

DOMICILIARI DATI DI

LABORATORIO

Le informazioni sulla popolazione generale vengono

estrapolati dai censimenti: ogni 10 anni, vengono forniti al

comune e all’ISTAT. Schede di morte:

medicocomuneAUSLISTAT

Certificato di assistenza al parto:

ospedalecomuneAUSLISTAT Notifica di malattie

infettive (5 classi)+ reti sentinella

Quando si effettua un’analisi epidemiologica occorre partire dalla raccolta dati, fare una

elaborazione statistica per capire se i dati sono generalizzabili e in fine fare una

interpretazione. L’anamnesi o l’osservazione dei medici specialistici sono essenziali come

le diagnosi cliniche. Bisogna stare attenti che medici con diversa preparazione non usino

metodi diversi per arrivare alla stessa diagnosi. Ci aiuta la classificazione internazionale

delle malattie, codice sistema ICD9.

LE SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA sono da considerarsi attendibili per

 quanto riguarda la numerosità dei ricoveri. Hanno uno scopo amministrativo per

il pagamento per le prestazioni erogate (DRG): per l’ospedale costituisce il

documento di rimborso da parte della regione per le prestazioni erogate

(accurato perché soggetto a verifiche) → diagnosi più remunerative. Non sono

troppo affidabili sulla precisione.

Contengono: • Dati anagrafici del paziente • Caratteristiche della degenza (giorni

di ricovero, procedure diagnostiche, interventi terapeutici, trasferimenti di reparto)

• Diagnosi dimissione • Eventuali patologie concomitanti.

È possibile valutare l’accesso ai servizi sanitari di una regione e le prestazioni

erogate. Sono dati aggregati: non forniscono informazioni sui singoli individui →

più ricoveri per la stessa diagnosi di dimissione. Non sempre sono

rappresentative della popolazione realmente ammalata. In ospedale ci vanno

solo i gravemente ammalati.

SISTEMA DI NOTIFICA DELLE MALATTIE INFETTIVE: ogni medico che

 diagnostica un sospetto di malattia deve compilare una scheda di notifica è

possibile calcolare le statistiche relative all’incidenza. Le malattie infettive

sono divise in 5 classi:

CLASSE 1. Malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché

soggette al regolamento Sanitario Internazionale o perché rivestono particolare

pag. 32 interesse (Colera, febbre gialla, peste, poliomielite, botulismo, rabbia, influenza

con isolamento virale, tetano, ecc.)

CLASSE 2. Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi

di controllo 19

pag. 33 (diarree infettive da Salmonelle, epatite virale A, B, NANB (né A né B), tifo,

legionellosi, MPR, pertosse, meningite, listeriosi, ecc.)

CLASSE 3. Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni (AIDS,

lebbra, malaria, tubercolosi)

CLASSE 4. Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del

medico deve seguire la segnalazione alla ASL solo quando si verificano focolai

epidemici (dermatofitosi, scabbia, infezioni, tossinfezioni di origine alimentare

ecc.)

CLASSE 5. Malattie infettive e diffusive notificate alla ASL e non comprese nelle

classi precedenti, zoonosi (trasmesse dall’animale all’uomo) indicate dal

regolamento di polizia veterinaria di cui al DPR 320/54

CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO: Informazione su gravidanze, nascite,

 morti fetali, malformazioni congenite → eventuale assistenza sanitaria. Per legge

è compilato dall’operatore sanitario che assiste al parto → registra ufficialmente

la nascita quando viene depositato presso la direzione sanitaria o l’Ufficio di

stato civile del comune.

1. Dati amministrativi (anagrafici dei genitori, luogo e data del parto) → attendibili

2. Dati sanitari (peso, tipo di parto) → attendibili

3. Altri dati non attendibili: settimana di gestazione, tipo di presentazione fetale, nato

deforme

E’ compilato sia per i nati vivi che per i nati morti: fornisce la natimortalità e la

mortalità perinatale

CERTIFICATI DI MORTE E STATISTICHE DI MORTALITÀ Anche nei certificati di morte

 si verificano limiti ed inaccuratezze (ad es. diagnosi di tipo clinico). In ogni caso

essi costituiscono una raccolta di informazioni sulle malattie ad esito mortale che

può essere usata per studiare la frequenza di tali patologie a livello locale,

nazionale o internazionale. Il problema è che spesso più malattie possono aver

contribuito alla morte del paziente, e magari ne viene riportata una sola.

Attenzione al cambiamento nei criteri di classificazione delle cause di morte

(possibili artificiosi aumenti o diminuzione dell’incidenza di certe patologie come

cause di morte). → CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE (ICD)

Per chi muore dopo il 1° anno di vita viene indicato il luogo del decesso, è morto

per cause naturali o per cause violente. Viene indicata la causa iniziale

intermedia o terminale che ha contribuito al decesso. Per morte violenta viene

definito se è di tipo accidentale, omicidio, suicidio… il tipo di causa, modalità che

ha provocato il traumatismo…

QUESTIONARI: preparati per interviste. A seconda di chi raccoglie il dato ci sono

 sistemi di registrazioni diversi. A volte nell’intervista faccia a faccia potremmo

non avere una risposta reale se causa imbarazzo. Hanno alti costi. Ci sono anche

indagini telefoniche o questionari autosomministrati. Domande aperte o chiuse,

uso di un linguaggio semplice..

REGISTRI OSPEDALIERI: elenchi di prestazioni erogate in determinate unità

 operative

• Registri operatori (singole sale operatorie) • Registro nazionale sale parto •

Registro nazionale IVG • Registro nazionale pronto soccorso • Registro

nazionale prestazioni ambulatoriali e di laboratorio

REGISTRO DI PATOLOGIA: permettono di ricavare il numero di nuovo casi di

 malattie NON infettive

• Registri Tumori → importante per lo studio di incidenza dei tumori. È

compilato su base locale (50% della popolazione al Nord, 25% al Centro e il

pag. 34 18% al Sud) - specifici per singola patologia. Collaborazione tra strutture

pubbliche e private e del personale → occorre un’unità centrale di raccolta dati

che differenzi nuovi casi (per l’incidenza ) dalle recidive: • Registro nazionale

AIDS 20

pag. 35 • Registro nazionale ipotiroidei congeniti • Registro nazionale malattia di

Creutzfeldt-Jacob

• Registro regionale per malformazioni congenite

Altre fonti:

 • INAIL: Istituto Nazionale Assicurazione contro Infortuni sul Lavoro

• INPS: Istituto Nazionale Previdenza Sociale (invalidità temporanee e

Dettagli
A.A. 2020-2021
235 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luciano.zambito7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bechini Angela.