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ERRORE

fallimento nella pianificazione e/o nell’esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato

raggiungimento, non a/ribuibile al caso, dell’obie8vo desiderato.

EVENTO AVVERSO

evento ina/eso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e

indesiderabile.

EVENTO EVITATO

errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso che non si verifica per caso fortuito o perché

interce/ato o perché non ha conseguenze avverse per il paziente.

Ogni a/o medico si può scomporre in varie fasi: per ognuna si valutano i pun; cri;ci, cioè i rischi di errore

e si studia il modo per eliminarli, eseguendo ogni passaggio in modo corre:o, affinché l’intero

procedimento fili liscio.

Un esempio: i farmaci, ma anche i vaccini, LASA “Look-Alike/Sound-Alike” sono quelli che si assomigliano

nell’aspe:o o il cui nome suona come uguale a quello di altri la cui funzione e/o uHlità è del tu:o diversa.

PROCEDURA DI STERILIZZAZIONE A VAPORE

La (autoclave) più consolidata in le:eratura e che in ogni

caso può differire a seconda delle singole realtà operaHve è la seguente:

- raccolta/trasporto su apposiH contenitori

- decontaminazione in apposita vasche:a con disinfe:ante di alto livello

- lavaggio manuale: detersione – spazzolatura – risciacquo - asciugatura

- lavaggio in vasca ad ultra-suoni con disinfe:ante di alto livello

- lavaggio automaHco con lava-strumenH (per ambulatori ad alta complessità)

- controllo e manutenzione dei disposiHvi medici

- confezionamento in apposite buste termo-sigillate

- carico autoclave

- sterilizzazione a vapore (autoclave almeno di classe "B", che assicura la sterilità di corpi cavi e/o porosi)

- test da eseguire all’autoclave prima dell’avvio del processo di sterilizzazione (prova del vuoto, Helix test

che consente di rilevare la forza di penetrazione del vapore all’interno della camera e la totale espulsione

dell’aria al suo interno, indicatore chimico e/o biologico di sterilità)

- scarico del materiale sterile e conservazione dei disposiHvi medici sterili in maniera prote:a

- tracciabilità del procedimento

- registro dei test di controllo (conservazione degli scontrini generaH dall’autoclave, anche su pen-drive USB

e dei test eseguiH ad inizio giornata)

- disposiHvi di protezione individuale (DPI) da indossare (es. mascherina, guanH, camice)

- igiene ambientale e norme comportamentali (locale dedicato con procedura affissa) 43

2 AMBULATORIO CHIRURGICO (OSPEDALIERO ED EXTRAOSPEDALIERO)

Spazio dedicato alla chirurgia ambulatoriale. Con tale termine si intende la possibilità clinica, organizzaHva

ed amministraHva di effe:uare interven; chirurgici od anche procedure diagnosHche e/o terapeuHche

invasive e semi-invasive praHcabili senza ricovero, in anestesia topica, locale, loco-regionale e/o analgesia

su pazien; accuratamente seleziona; comprese le prestazioni di chirurgia odontoiatrica in anestesia loco-

regionale e tronculare effe:uabili negli ambulatori/studi odontoiatrici, in quanto comportanH trascurabile

probabilità di complicanze.

Per la selezione pre-operatoria dei pazien;, si propone l'u;lizzo della classificazione della American

Society of Anesthesiology che consente di definire le categorie dei pazien; in funzione della presenza o

meno di alterazioni organiche o funzionali.

Si individuano i pazien; afferen; alle classi ASA 1 e ASA 2 come possibili candida; alle prestazioni di

chirurgia ambulatoriale e alle prestazioni effe/uabili nei presidi extraospedalieri di day surgery (DM

70/15).

AMBULATORIO CHIRURGICO A BASSA COMPLESSITÀ

Le procedure effe:uate devono consenHre al paziente autonomia motoria e piena vigilanza entro le due

ore successive all'intervento e non necessitare di assistenza con;nua;va post-intervento. Pertanto, nel

corso di tali intervenH devono essere uHlizzate metodiche anestesiologiche tali da consenHre all'utente un

rapido recupero delle funzioni vitali e della deambulazione.

Nella stru:ura a bassa complessità sono eseguibili intervenH in anestesia topica, locale, locoregionale,

tronculare e/o analgesia con una sedazione secondo la scala RASS da O a -3 (moderatamente sedato) che,

per complessità dell'a:o chirurgico ed anestesiologico, nonché per Hpologia dei pazienH, richiedono di

regola un periodo di osservazione breve e non superiore alle due ore dal termine della procedura.

AMBULATORIO CHIRURGICO ALTA COMPLESSITÀ

Le procedure effe:uate devono consenHre al paziente autonomia motoria e piena vigilanza entro le tre

ore successive all'intervento e non necessitare di assistenza con;nua;va post-intervento . Pertanto, nel

corso di tali intervenH devono essere uHlizzate metodiche anestesiologiche tali da consenHre all'utente un

rapido recupero delle funzioni vitali e della deambulazione.

Nella stru:ura ad alta complessità sono eseguibili interven; in anestesia topica, locale, locoregionale,

tronculare e/o analgesia, con una sedazione secondo la scala RASS da O a -4 (sedazione profonda) che,

per complessità dell'a:o chirurgico ed anestesiologico, nonché per Hpologia dei pazienH, richiedono di

regola un periodo di osservazione breve e non superiore alle tre ore dal termine della procedura e, nelle

prime fasi, una maggiore assistenza. Sono eseguibili, inoltre, intervenH che necessitano di un più elevato

grado di sicurezza igienico ambientale dell'area operatoria.

È fa/o espresso divieto di uso della anestesia generale con intubazione orotracheale.

Tali Presidi devono essere localizza; in aree facilmente accessibili ai pazien; e ad eventuali mezzi

soccorso; devono essere dota; di elevatori idonei al trasporto di pazien; in leFga. Nel caso di uHlizzo di

apparecchi radiologici, relaHvamente ai requisiH stru:urali, tecnologici ed organizzaHvi, si rimanda alla

specifica normaHva vigente.

DEFINIZIONE DI STUDIO PROFESSIONALE

Come studio singolo deve intendersi un semplice studio in cui il professionista esercita una a8vità sanitaria

personalmente in regime di autonomia, nel quale il profilo professionale prevale assolutamente su quello

organizza;vo, mentre deve qualificarsi come ambulatorio ogni stru:ura in cui si svolgano prestazioni di

natura sanitaria cara:erizzate dalla complessità dell’insieme delle risorse umane, materiali ed organizzaHve

uHlizzate per l’esercizio dell’a8vità. Per esercizio in forma associata dello studio si intende lo svolgimento

della professione medica, odontoiatrica o sanitaria nella forma di associazione professionale o nella forma

di società tra professionisH, purché la stessa avvenga esclusivamente con altri specialisH liberi professionisH,

e in assenza di soci di capitale la responsabilità rimane in capo al singolo professionista associato. 44

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI

1 I locali e gli spazi sono accessibili e funzionali alla ;pologia Allegare:

ed al volume delle aFvità erogate - cerHficato di agibilità – correlazione

funzionale tra locali/spazi e a8vità

svolta

-I locali devono perme:ere l’agevole

fruibilità e mobilità dell’utente e

dell’operatore in

sicurezza

2 Esiste una planimetria della stru/ura esposta e ben Evidenza planimetrica ed eventuale

visibile secondo quanto previsto dalla norma;va sulla verifica visiva a campione

sicurezza

3 Sono presen; spazi/locali/arredi per: Evidenza planimetrica ed eventuale

- acce/azione, aFvità amministra;ve/archivio verifica visiva a campione

- a/esa con un numero di pos; a sedere adeguato al

numero di pazien; che mediamente li frequentano

Nota: Possono essere anche in comune tra più studi sanitari

o con stru:ure sanitarie, gesHte anche da Htolarità diverse,

purché opportunamente dimensionaH, accessibili e

funzionali alla Hpologia ed al volume delle a8vità erogate.

In tal caso, devono essere definite le modalità di uHlizzo per

garanHre la costante idoneità dei locali e delle a:rezzature

4 È presente un locale/spazio/arredi per il materiale pulito. Evidenza planimetrica ed eventuale

Nota: Può essere anche in comune se coesistono più verifica visiva a campione

stru:ure sanitarie, gesHte anche da Htolarità diverse

5 È presente un locale/spazio/arredi per il deposito di Evidenza planimetrica ed eventuale

materiale sporco e deposito rifiu; verifica visiva a campione

Nota: Può essere anche in comune se coesistono più

stru:ure sanitarie, gesHte anche da Htolarità diverse

6 Sono presen; spazi o armadi o arredi per deposito Evidenza planimetrica ed eventuale

materiale d’uso, a/rezzature, strumentazioni, verifica visiva a campione

consumabili, accessori, monouso

Nota: Può essere anche in comune se coesistono più

stru:ure sanitarie, gesHte anche da Htolarità diverse

7 Il locale studio è separato da quelli des;na; ad altri usi e Evidenza planimetrica ed eventuale

non comunicante, munito di lavabo, con pavimento verifica visiva a campione

facilmente lavabile e disinfe/abile, che garan;sca il

rispe/o della privacy, con locale spogliatoio per il paziente

comunicante con lo studio o area interna separata ad uso

spogliatoio, quando necessario

8 È presente uno spazio/locale per la refertazione, ove Evidenza planimetrica ed eventuale

necessario verifica visiva a campione

9 È presente un servizio igienico fruibile dagli uten; e dal Evidenza planimetrica ed eventuale

personale facilmente raggiungibile dalla sala d’a/esa, verifica visiva a campione

munito di lavabo

Nota: Può essere anche in comune se coesistono più

stru:ure sanitarie, gesHte anche da Htolarità diverse

10 In tuF i locali sono assicurate efficaci condizioni di Per i locali di a8vità con sola

illuminazione e ven;lazione naturali. Ove ciò non sia venHlazione 45

possibile, per ragioni di cara/ere stru/urale o in relazione arHficiale, produrre una relazione a

alle par;colari aFvità svolte, vengono garan;; idonei firma del

livelli di illuminazione e aerazione ar;ficiale tecnico abilitato sui requisiH

microclimaHci

in essi garanHH

11 La stru/ura, in relazione all’aFvità svolta, è in possesso CerHficato agibilità e DVR

dei requisi; previs; dalle vigen; leggi e norme in materia

di:

- sicurezza dei pazien;, degli operatori e dei soggeF ad

essi equipara;

- sicurezza ele/rica e, laddove previsto da norme e linee

guida vigen;, con;nuità di erogazione dell’energia

ele/rica (le prese so/o UPS devono essere iden;ficabili)

- norme an;ncendio

Nota: E' garanHta la disponibilità di documentazione

tecnica/cerHficazioni idonee comprovanH il rispe:o dei

prede8 requisiH

12 Le a/rezzature, le apparecch

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
50 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ICAR/03 Ingegneria sanitaria-ambientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucrezia2004 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Marinelli Alberto.