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Tecnica: mantenimento delle portate d'aria

Contaminazione microbiologica: presenza di muffe

Visiva: livelli di contaminazione microbica, presenza di agenti patogeni

Tecnica: depositi di particolato nelle condotte, prese d'aria, batterie di scambio termico e filtri

Visiva: misurazione del particolato depositato nelle condotte e aerodisperso dagli impianti nell'ambiente indoor

Tecnica: i controlli dell'impianto vengono effettuati attraverso l'utilizzo di test che andranno a far parte della documentazione che viene esposta all'organo di vigilanza insieme al registro degli interventi. All'organo di vigilanza verrà poi fornito anche il rapporto dei risultati dell'ispezione tecnica. L'organo di vigilanza andrà a verificare l'operato del responsabile della qualità dell'impianto trattamento aria.

Ispezione visiva:

  • Chi è responsabile della pianificazione degli interventi di manutenzione? Datore di Lavoro o suo incaricato (RSPP)
  • Chi è l'esecutore dell'ispezione visiva? Personale incaricato della manutenzione ordinaria dell'impianto
  • Con quale periodicità deve essere fatta l'ispezione visiva? Frequenza consigliata annuale, o comunque stabilita in base ai risultati delle precedenti ispezioni e della valutazione dei rischi (fatte salve le indicazioni del fabbricante presenti sul manuale di istruzione e d'uso)

CRITICITÀ DEGLI IMPIANTI

Prese dell'aria esterna = Devono essere ubicate ad idonee distanze (>20 m, meglio >50 m in presenza di venti prevalenti) da camini e da altre fonti di emissione di aria potenzialmente contaminata (torri di raffreddamento, condensatori evaporativi).

Filtri = È consigliabile (per ridurre i costi di pulizia) installare filtri di classe Eurovent EU7 a monte delle UTA e, a seconda della tipologia di locali, filtri di classe EU8/9 a valle dei silenziatori.

Sistemi di umidificazione = possono determinare ristagni

d'acqua e quindi non sono raccomandati. Batterie di scambio termico = Nel caso di batterie di raffreddamento, le superfici alettate ed in particolare le vasche di raccolta della condensa costituiscono i luoghi dove maggiormente possono proliferare microrganismi e muffe. Risulta pertanto necessario installare vasche dotate della dovuta inclinazione in modo da evitare ristagni, e realizzarle con materiali anticorrosivi per agevolarne la pulizia. Silenziatori = I materiali fonoassorbenti sono generalmente di tipo poroso e fibroso, e quindi particolarmente adatti a trattenere lo sporco e di difficile pulizia. Deumidificatori a rotore essiccante in gel silicio a recupero energetico = sono costituiti da materiale assorbente (silicio) in cui l'aria entra. I tubi rotanti fanno si che, una volta entrata l'aria e quindi ceduto l'umidità che contiene, arrivi aria calda che deumidifica il materiale siliceo ed elimina il vapore all'esterno. La rotazione permette il

recupero energetico. Canalizzazioni= possono essere estese nei grandi edifici ed è quindi fondamentale: drenare i fluidi usati per la pulizia, evitare di collocare l'isolamento termico (difficile da pulire) all'interno delle condotte, dotare di dimensioni adeguate le aperture degli accessori (serrande, scambiatori, ecc.) per consentire la loro pulizia, ridurre al minimo l'uso di condotti flessibili corrugati e utilizzare materiali sufficientemente solidi per permetterne una facile pulizia meccanica e utilizzare terminali smontabili per la mandata e il recupero dell'aria.

GLI UMIDIFICATORI

Gli umidificatori d'aria sono sistemi complessi e necessitano di una elevata frequenza di manutenzione.

I metodi per l'umidificazione dell'aria sono molteplici ma sostanzialmente si dividono in adiabatici e non:

I sistemi adiabatici sono quelli in cui l'aria viene umidificata tramite microparticelle d'acqua nebulizzata (solitamente da sistema ad ultrasuoni).

Sono energeticamente convenienti ma necessitano di controlli sull'acqua di umidificazione. L'acqua, attraverso nebulizzazione, viene inviata su un pacco dove c'è scambio tra area in ingresso e acqua nebulizzata. Il pacco di scambio deve essere costituito da materiale adeguato ovvero un materiale che non faciliti la proliferazione microbica, e il tutto deve essere mantenuto nel più possibile in condizioni igieniche per non favorire la proliferazione microbica. Per questo motivo tutte le parti devono essere facilmente smontabili per facilitare la pulizia e l'eventuale sanificazione. La raccolta dell'acqua nella vasca deve essere tale da facilitare lo svuotamento per evitare la formazione di sistemi che laddove si formano goccioline nell'aria. La velocità dell'aria non deve essere eccessiva altrimenti può creare separatori che fermano le gocce.

E quindi formazione di aerosol che impediscono la fuoriuscita dall'umidificatore.

I sistemi non adiabatici invece sono a base di vapore, più dispendiosi ma più sicuri (shock termico uccide i microbiorganismi, il vapore non li veicola).

È necessario che il vapore sia distribuito in modo corretto per non creare condensa sulle pareti dei canali e all'interno dei condizionatori.

RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA

I rischi durante lo svolgimento delle diverse fasi operative sono:

  • Ispezione della presa dell'aria esterna - lavoro in altezza e caduta di materiali/oggetti dall'alto - utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti - ergonomia e movimentazione manuale dei carichi
  • Ispezione delle sezioni interne dell'UTA (impianto spento) - polveri e fibre - utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti - rischio biologico - ergonomia e movimentazione manuale dei carichi
  • Ispezione delle condotte aerauliche - lavoro in altezza e caduta di materiali/oggetti

dall'alto - polveri e fibre - utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti - rischio elettrico - rischio biologico - rischio da rumore - ergonomia e movimentazione manuale dei carichi

Vengono anche segnalati i DPI come opportuni durante l'ispezione dell'UTA e sono:

  • Scarpe anti-infortunistiche;
  • Guanti;
  • Respiratore monouso con valvola.

Quindi per ogni tipo di rischio e pericolo viene consigliato il tipo di DPI adeguato.

ISPEZIONE TECNICA

L'ispezione tecnica prevede campionamenti e/o controlli tecnici sui componenti dell'impianto al fine di valutarne l'efficienza, lo stato di conservazione e le condizioni igieniche.

Essa permette di diagnosticare le criticità manifestate dall'impianto e decidere le misure da intraprendere.

  • Chi è responsabile della pianificazione degli interventi di manutenzione? Datore di Lavoro o suo incaricato (RSPP, etc.);
  • Chi è l'esecutore dell'ispezione tecnica? Servizio tecnico o personale specializzato.

incaricato della manutenzione;

  • Con quale periodicità deve essere fatta l’ispezione tecnica? Deve essere determinata sulla base della valutazione dei rischi epuò essere programmata sulla base dell’esito dell’ispezione visiva edelle precedenti ispezioni tecniche.

Le ispezioni tecniche prevendono:

  • Sui filtri= controllare lo stato di efficienza dei filtri attraverso la misurazione della pressione differenziale (ovvero la differenza tra la pressione a monte e a valle del filtro) e tempo di esercizio.
  • Sulle batterie di scambio termico= vanno periodicamente pulite e disinfettate le vasche di raccolta della condensa e le superfici alettate con la rimozione dello sporco organico ed inorganico.
  • Sugli umidificatori= deve essere assicurato che non si verifichi formazione di acqua di condensa durante il funzionamento (in particolare per quelli adiabatici); tutte le parti a contatto con acqua in modo permanente devono essere pulite e, se necessario, periodicamente

disinfettate. Sugli umidificatori adiabatici, la qualità dell'acqua di umidificazione deve essere periodicamente controllata. L'incremento della carica batterica (superiore a 10^6 UFC/L) non deve essere prevenuto mediante sistemi di disinfezione oppure mediante periodica pulizia dei sistemi. C'è quindi un limite da rispettare, un limite è anche presente per la formazione del particolato. Il particolato presente nelle condotte va misurato e il limite è di 1g/m^2. Inoltre, non deve essere presente la crescita di muffe né i sedimenti. L'acqua dell'umidificatore adiabatico non deve superare le 10 UFC/l; se questo valore viene superato, è previsto un intervento di sanificazione. Se invece il valore è compreso tra 10 e 10^3, l'accordo stato-regioni dice che non può essere esclusa la presenza di legionella. È quindi opportuno sostituire l'acqua e andare a campionarla dopo 15 giorni. Sull'impianto di trattamento aria

È necessario effettuare controlli microbiologici in corrispondenza di alcuni punti di prelievo:

  • Sull'aria in uscita dai terminali di mandata;
  • Sulle batterie di scambio termico;
  • Sulle pareti interne dell'UTA.

ES. SALE OPERATORIE: In uscita dai terminali di mandata (2-3 cm di distanza) la CMT <35 UFC/mc

Condizioni operative: <180 UFC/mc flusso turbolento, <20 UFC/mc flusso unidirezionale (secondo le Linee guida ISPESL, 2009)

RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA

I rischi per la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle diverse fasi operative sono:

  • Video-ispezione= per la raccolta di documentazione fotografica e/o filmata rappresentativa delle condizioni igieniche dell'impianto: lavoro in altezza e caduta di materiali/oggetti dall'alto - utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti - polveri e fibre - rischio biologico - ergonomia e movimentazione manuale dei carichi;
  • Campionamenti microbiologici di superficie interne delle UTA, delle condotte.

aerauliche e delle superfici interne delle unità di condizionamento locali (unità locali a pavimento, soffitto e/o canalizzabili):

  • polveri e fibre
  • utilizzo di attrezzature e contatto con oggetti
  • rischio biologico
  • lavoro in altezza e caduta di materiali/oggetti dall'alto
  • ergonomia e movimentazione manuale dei carichi

Campionamenti microbiologici dell'acqua di umidificazione/condensa:

  • rischio biologico
  • ergonomia e movimentazione manuale dei carichi

Campionamenti microbiologici dell'acqua della torre di umidificazione:

  • rischio biologico
  • lavoro in altezza
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
25 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraTPA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di igiene generale applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Casini Beatrice.