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DONNE AD ALTO RISCHIO EREDO-FAMILIARE PER TUMORE DELLA MAMMELLA
E DELL’OVAIO
-CRITERI DI SELEZIONE:
Giovane età di insorgenza
Più familiari affetti
Tumore nell’uomo
Mammelle ed Ovaio
Geni più studiati:
BRCA1: Cromosoma 17q21
BRCA2: Cromosoma 13q12-13
Panel di 19 geni per diagnosticare tumori mammella
Responsabili dei meccanismi di riparazione del DNA
Geni onco soppressori la cui mutazione è associata a maggior rischio di sviluppare
cancro della mammella e dell’ovaio
La mutazione di BRCA 1 è responsabile di più della metà dei tumori ereditari della
mammella LA MASTECTOMIA PROFILATTICA
Consiste in un intervento di Mastectomia NAC/ Skin Sparing bilaterale e ricostruzione con
protesi bilaterali. Il rischio di sviluppare il tumore dopo questo intervento è del 5%. (Angelina
Jolie) Rischio mutata: 75%
Rischio post-chirurgia: 5%
Molto importante fare follow-up intensivo e visite frequenti al fine di prendere in tempo la
malattia nel caso dovesse insorgere. Oppure con l’assunzione di farmaci chemio profilattici
si riduce il rischio di insorgenza del tumore
PREVEZIONE SECONDARIA
Consiste in parte della visita clinica
Obiettivo: trovare il tumore quando è PICCOLO. Gli esami possono essere:
Risonanza magnetica
Ecografia: fondamentale per l ’ approfondimento diagnositco di lesioni mammarie che
persistono dubbie
Mammografia: permette l’esplorazione della mammella in tutta la sua completezza e che
offre la maggior sensibilità, in particolare per i tumori in fase iniziale
Ago biopsia con ago sottile o ago grande (permette l’istologico): permette l ’ analisi
di tipo istologico della lesione, la conoscenza della sua eventuale invasività ed è gravato da un
basso numero di inadeguati.
VAB: si effettua su microcalcificazioni o cisti non visibili ecograficamente
DIAGNOSI DI TUMORE ALLA MAMMELLA
Solitamente la mammella si presenta con
Noduli duri, irregolari, poco profondi e vicini sui piani superficiali
Retrazione dell’aureola sul capezzolo
Secrezione ematica, simil ematico e trasparente
STRUMENTI DIAGNOSTICI:
Ecografia
Mammografia con tomo sintesi
Mammografia digitalizzata con tomo sintesi
Risonanza Magnetica
CELV – Mammografia con mezzo di contrasto (alternativa alla RSM)
Ago aspirato
ECOGRAFIA: CARATTERISTICHE DI BENIGNITÀ
Morfologia rotonda o ovalare, contorni netti, echi interni assenti o deboli e uniformi, echi
sottostanti rinforzati o
normali, echi sovrastanti normali.
Prima dei 40 anni non si fa mai, dopo i 50 è consigliata la mammografia
ESAME CITOLOGICO: FNA
Secrezioni del capezzolo: esame indicato quando la secrezione sia l unico segno clinico se essa è
ematica o sieroematica.
Contenuto di cisti esame indicato in presenza di liquido ematico o sieroematico.
Lesione erosiva del capezzolo esame indicato ogni qualvolta si ponga il sospetto di M. di Paget.
Tumefazioni solide esame indicato in presenza di qualsiasi tumefazione la cui diagnosi non sia di
sicura benignità
AGOBIOPSIA O BIOPSIA PERCUTANEA
La BP permette l’analisi di tipo istologico della lesione, la
conoscenza della sua eventuale invasività ed è gravato da un
basso numero di inadeguati
Oggi sono disponibili diverse metodiche di BP prelievi multipli con
aghi a ghigliottina di calibro compreso tra 14 e 20 G, pistola
automatica o semiautomatica, prelievo exeresi con ago di calibro
fino a 2 cm ( prelievo con aspirazione
TRATTAMENTO DEL TUMORE DELLA
MAMMELLA
LA TERAPIA CHIRURGICA:
chirurgia conservativa
chirurgia oncoplastica e ricostruttiva
tecniche di chirurgia radioguidata
linfonodo sentinella
Nasce la chirurgia conservativa che viene incentrata al 100% sulla paziente, con diverse
tecniche (skin sparing, skin reducing, round block, mastectomia sottocutanea)
È fondamentale calcolare il rapporto volume del tumore vs volume della mammella (un
tumore di 1cm su un seno piccolo è differente da un tumore di 1cm su un seno grande),
QUADRANTECTOMIA.
È altresì importante focalizzare l’intervento anche sul lato estetico del seno della paziente
affinché questa possa sentirsi sicura del proprio corpo.
-MASTECTOMIA DEMOLITIVA
Le pazienti possono chiedere di non ricostruire il seno dopo un
intervento di mastectomia.
Mastectomia ricostruttiva, utilizzo di protesi con espansore, la
protesi inserita nel retro della ghiandola, autopalpazione ancora
possibile per trovare noduli.
LINFONODO SENTINELLA
Il riscontro sempre più frequente di linfonodi negativi, associato alla dimostrazione che lo
svuotamento ascellare non forniva un reale vantaggio sulla sopravvivenza, ha suggerito lo
sviluppo di un metodo meno invasivo per la stadiazione dell’ascella
Se è negativo o metastatico non si effettua dissezione ascellare
Tutte le decisioni e i trattamenti del tumore al seno vengono presi in carica dal senologo e dal
personale sanitario
BREAST UNIT: insieme di specialisti che trattano le patologie mammarie, RADIOTERAPISTA;
ONCOLOGO, SENOLOGO, RADIOLOGO, CASE MANAGER, PATOLOGO
CURA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA
Chirurgia
Chemioterapia
Adiuvante
o Neo-adiuvante
o
Radioterapia
Complementare
o Loco-regionale
o ASSITENZA INFERMIERISTICA
-
BREAST CARE NURSE
- Il tumore della mammella rappresenta in Europa la principale patologia oncologica femminile.
- Si stima che 1 donna su 8 nel corso della propria vita svilupperà una neoplasia mammaria
INFERMIERA DI SENOLOGIA
• È un’infermiera specializzata e formata appositamente per accompagnare la paziente durante
tutto il percorso di cura: dalla fase diagnostica all’intervento chirurgico, dallo svolgimento delle
terapie al follow-up.
L’obiettivo è quello di rispondere ad ogni richiesta, dubbio o domanda della paziente,
garantendole serenità e tranquillità in un momento delicato e difficile della sua vita.
Il paziente non si sente più solo, abbandonato al proprio percorso di cura.
• Ha conoscenza sulle procedure diagnostiche, chirurgiche e trattamenti medici e radioterapici.
• La Breast Care Nurse ha esperienza nell’assistenza e sostegno empatico dei pazienti e collabora
all’interno della Breast Unit con la psico-oncologa.
L’infermiera di senologia rappresenta una figura indispensabile all’interno del team di un centro di
senologia.
• Fornisce materiale educativo alla paziente e informazioni necessarie al momento della dimissione.
• Si assicura che il linguaggio medico venga compreso da parte della paziente.
• E’ un punto di riferimento per la paziente e per i caregivers; è un facilitatore di percorso.
SIGNIFICATO DELLA MAMMELLA PER LA DONNA
La mammella rappresenta una proiezione della femminilità e della maternità.
Ha anche un ruolo importante nella sfera erotica femminile.
La malattia neoplastica ha pertanto un forte impatto sulla percezione dell’immagine corporea della
donna.
Le difficoltà che le pazienti riferiscono sono: perdita del senso di femminilità, sensazione di mutilazione,
riduzione dell’attrattiva sessuale e perdita di autostima.
La donna che subisce un intervento senologico dovrà riuscire a convivere con un nuovo concetto del
proprio aspetto corporeo fin dall’immediato post operatorio.
La paziente riferisce di sentirsi indesiderabile, priva di attrattive e vive la malattia come un ostacolo
irreversibile in relazione ai contatti fisici.
Gli interventi infermieristici realizzabili per ridurre queste percezioni negative del sé e della
procedura chirurgica sono:
- dialogo durante tutto il percorso
- informazioni adeguate fornite nel preoperatorio
- utilizzo degli specchi per “conoscere” il sito di incisione
- indirizzare la donna verso una consulenza sessuologica e orientarla verso organizzazioni di auto-
aiuto e gruppi di sostegno a cui potrà partecipare anche il partner.
LE PRINCIPALI ATTIVITÀ SVOLTE:
• Partecipazione alle riunioni multidisciplinari pre e post operatorie
• Collaborazione nelle medicazioni presso ambulatori di senologia.
• Collaborazione in Radiologia durante le biopsie mammarie.
• Organizzazione e gestione ambulatorio Pazienti ad alto rischio genetico
• Colloquio con le pazienti durante la fase del prericovero.
• Inserimento dati per pazienti operati in data-base infermieristico.
• Gestione appuntamenti: visite oncologiche, radioterapiche ed esami strumentali post riunione
multidisciplinare con la collaborazione delle segretarie
PRE RICOVERO
Fornire informazioni adeguate alla paziente con la distribuzione del materiale informativo riguardo al
percorso diagnostico terapeutico e assistenziale ( distribuire la brochure «IL MIO DIARIO»).
• Preparazione per intervento (digiuno dalla mezzanotte e depilazione ascelle).
• Ausilio necessario (reggiseno contenitivo/ fascia contenitiva per l’intervento di
ricostruzione con le protesi), 1 mese dall’intervento
• Ricordare alla paziente di portare con sé la documentazione necessaria.
FASE DEL RICOVERO:
• Valutazione del dolore
• Mobilizzazione precoce con riduzione del rischio TVP (la paziente si mobilizza dopo qualche ora
dall’intervento)
• Valutazione FKT se dissezione ascellare per la mobilizzazione dell’arto superiore (riduzione
rischio Web Syndrome)
• Monitoraggio dei drenaggi : controllare la qualità ( sieroso, ematico scuro depone per
sanguinamento di vecchia data; rosso vivo per un recente sanguinamento) e la quantità del liquido
drenato
FASE DI DIMISSIONE DAL REPARTO:
Educazione delle pazienti e dei caregiver circa la gestione del drenaggio mammario/ascellare.
La quantità delle perdite nelle 24 ore deve essere annotata in diario per eventuale rimozione o
mantenimento
Mantenere la pervietà del drenaggio controllando eventuale ostruzione
Rinnovo della medicazione con rimozione della medicazione compressiva della sala operatoria
(osservare la ferita e la sede di inserzione del drenaggio per la presenza di eventuali segni
d’infezione).
Dopo la dimissione, eseguire controllo e medicazioni in ambulatorio ogni 3gg
In caso di mastectomia con la ricostruzione +/- dissezione ascellare il drenaggio viene tenuto in sede di
solito 10 giorni, con funzione di “spia” per monitorare il decorso post-operatorio;
Dopo la rimozione del drenaggio è possibile la formazione del sieroma (versamento sottocutaneo di
liquido linfatico), i