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- Convertito in malato, passa nella matrice mitocondriale e ritorna ossalacetato.
- Non interviene la malato deidrogenasi ma l'enzima malico. Già visto nella via dei pentosi: sintesi di NADPH, il malato viene trasformato in piruvato e produce NADPH. Problemi alla glucosio 6 p IDROGENASI.
- liasi: acetil coenzima a e ossalacetato.
- L'acetil coenzima a può essere usato per la sintesi degli acidi grassi mentre l'ossalacetato deve rientrare dentro: usa il malato.
- Se l'acetil coenzima a viene utilizzato nella sintesi di acidi grassi, il malato non entra direttamente ma viene convertito in piruvato in modo da produrre la molecola di NADPH necessaria per produrre acidi grassi.
- L'acetil coenzima A deve essere attivato: deve essere trasformato in MALONILCOENZIMA A.
- L'enzima in questione è l'acetil coA carbossilasi perché viene inserito un gruppo carbossilico mediante CO2, serve ATP e serve della biotina.
- L'acetil CoA carbossilasi è l'enzima simile alla piruvato carbossilasi perché funziona nello stesso modo: utilizza una molecola di CO2, quella di biotina e quella di ATP.
- L'avevamo vista come enzima che catalizza la reazione anaplerotica più importante che da piruvato dà
partenza è la formazione del malonil coenzima a ma allo stesso tempo sull'acido grasso sintasi si lega il malonil e anche una molecola di acetil coenzima A.
- Nel primo step contemporaneamente l'acetil coenzima A e il malonil coenzima A si legano all'acido grasso sintasi. In particolare si legano a due gruppi tiolici SH di 2 cisteine che sono posizionate una sull'ACP e una sull'enzima.
- Questa reazione è catalizzata dagli enzimi 1 e 2. Avviene quindi l'eliminazione di coenzima a da entrambe le molecole.
- Reazione di decarbossilazione: il gruppo carbossilico del malonil coenzima A viene eliminato (CO2) e contemporaneamente il gruppo acetilico che era legato a 3 si sposta al suo posto. La formazione del malonil è importante perché attiva l'acetil coenzima A, in modo da potersi spostare. Quello che si forma è un composto che presenta 4 atomi di C e SH della subunità 3 resta libero.
catalizzata dall'enzima 3. Su questa molecola partono le due riduzioni e la deidratazione.
3. Riduzione: catalizzata dall'enzima 4 fa si che il gruppo chetonico diventi gruppo alcolico.
4. Disidratazione: interviene l'enzima 5 e viene eliminata acqua e si forma un doppio legame.
5. Riduzione: interviene l'enzima 6 e il doppio legame viene ridotto a legame semplice.
Attraverso questi step catalizzati dagli enzimi, si elimina il gruppo chetonico in beta e si ottiene una catena satura a 4 atomi di C.
6. Interviene l'enzima 1 che trasferisce quello che si è formato ovvero un butirrile sull'SH della cisteina dell'enzima 3 (dove prima si era legato l'acetile). In questo caso si ottiene una struttura in cui l'SH dell'ACP è libero e in posizione dell'enzima 3 ho un butirrile (al posto dell'acetile, ho 2 atomi di C in più).
A questo punto il ciclo ricomincia. Si legherà all'SH dell'ACP
un'altra molecola di malonil coenzima A, di nuovodecarbossilazione ecc... Quindi dei malonil ulteriori si attaccano all'ACP e ho l'allungamento della catenalaterale dall'enzima 3. Questa catena andrà avanti fino a C 14 e C 16, dopo di che lo stesso enzima 3 spezzerà la catena. È un meccanismo complesso. Ad ogni ciclo la catena si allunga di due atomi di C. Questo spiega perché la maggior parte degli acidi grassi presenta un numero pari di atomi di carbonio. A partire dalla molecola di acetil coenzima A a 2 atomi di carbonio se ne aggiungono altre, sempre aumentando la catena di 2 atomi di carbonio ad ogni ciclo. È una sintesi molto costosa, sia in termini di ATP che in termini di NADPH. Ad esempio, per l'acido palmitico C16, in tutto sono necessarie 23 molecole di ATP e 14 molecole di NADPH. Quando considero l'ATP, devo considerare sia i costi di trasporto che ai costi di produzione. I costi di trasporto sono i costi
necessari per portare la molecola di acetil coenzima A dalla matrice del mitocondrio al citosol. Vengono consumate 2 molecole di ATP per ogni molecola di acetil coenzima A che viene trasportata fuori. Poiché l'acido palmitico è un C16, sono necessarie 8 molecole di acetil coenzima A e quindi le molecole di ATP consumate sono 16. Oltre ai costi di trasporto, bisogna considerare i costi di produzione veri e propri. Questi si riferiscono alla reazione in cui l'acetil coenzima A viene trasformato in malonil. Viene consumata 1 ATP. Servono in tutto 7 molecole di malonil coenzima A perché l'ottava è quella che entra direttamente nel primo step. Una molecola di acetil coenzima A si lega e l'altra si trasforma. Perciò 7 ATP. I costi di NADPH riguardano le reazioni di riduzione: 2 NADPH vengono consumati. Il ciclo si ripete 7 volte, quindi 14 NADPH. È un processo riduttivo molto costoso. REGOLAZIONE La biosintesi degli acidi grassi vieneregola tramite fosforilazione e defosforilazione dipendente dall'AMPc. Quando il glucagone si lega al suo recettore, attiva la cascata dell'AMP ciclico all'interno delle cellule. Questo a sua volta attiva la proteina chinasi A (PKA), che fosforila sia l'acetil-CoA carbossilasi che la lipasi, aggiungendo un gruppo fosfato. La fosforilazione dell'acetil-CoA carbossilasi inattiva l'enzima, riducendo la sua attività. Questo impedisce la sintesi di nuovo acido grasso a partire dall'acetil-CoA. Al contrario, la defosforilazione dell'acetil-CoA carbossilasi attiva l'enzima, permettendo la sintesi di acido grasso. La fosforilazione della lipasi attiva l'enzima, che inizia a scindere i trigliceridi in glicerolo e acidi grassi, liberandoli. Questo permette la beta-ossidazione degli acidi grassi, che produce energia. In sintesi, la regolazione con fosforilazione e defosforilazione AMPc dipendente permette di attivare o disattivare la via della sintesi degli acidi grassi e della beta-ossidazione in base alle necessità energetiche della cellula.inattiva. La lipasi si attiva. Questo determina da una parte il blocco della sintesi e dell'immagazzinamento degli acidi grassi, dall'altra attiva la mobilizzazione: vengono resi disponibili gli acidi grassi che andranno incontro alla beta-ossidazione per produrre ATP. Il segnale del glucagone viene così accolto. L'insulina invece segnala eccesso di energia. Questa blocca la lipolisi e attiva la sintesi. Tutto ruota sul discorso che nessun processo biochimico viene attivato se non serve. Esistono meccanismi di regolazione che sono segnali primari (segnali ormonali) o segnali secondari intracellulari che regolano gli enzimi dei singoli cicli in modo che venga attivato solo il ciclo che serve.
2. Regolazione allosterica
2 molecole regolano la sintesi di acidi grassi: la molecola che si forma alla fine, il palmitoil-CoA e la molecola di partenza ovvero il citrato. Se ho tanto citrato