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GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO: IL BUYER’S CREDIT
Il buyer’s credit è il finanziamento al compratore (importatore). Talvolta succede che quando si
hanno scambi internazionali, il cliente italiano non sempre trova dei clienti che riescono nel loro
paese a farsi finanziare (magari perché non funziona bene il sistema bancario o magari perché i tassi
richiesti in quel paese sono tassi di interesse molto alti).
L’esportatore può chiedere alla sua banca italiana di finanziare il suo cliente. È il venditore che si
rivolge alla sua banca e gli presenta il cliente. La banca italiana dopo aver esaminato le
caratteristiche del compratore (cliente che sta dall’altra parte del mondo) decide di finanziarlo
(venditore e compratore decidono per lo scambio).
La banca italiana decide di finanziarlo e versa il denaro nelle casse del venditore per uno specifico
progetto. Si apre contestualmente una situazione di debito del compratore nei confronti della
banca italiana: il compratore dovrà estinguere il suo debito nei confronti della banca.
Talvolta la banca italiana può anche decidere di rivolgersi ad una banca estera (banca che sta nel
paese del compratore) al fine di farla inserire nel processo, chiedendo quindi una garanzia bancaria
alla banca (la banca estera garantisce per il compratore).
La banca estera, di conseguenza, si assume il rischio del compratore. In presenza di banca estera,
dunque, la controparte rimane il compratore, ma se il compratore dovesse essere insolvente, la
banca italiana potrebbe attivare la garanzia e chiedere alla banca estera il pagamento dell’importo.
Anche in questo caso, generalmente, la banca italiana richiede delle polizze e sottoscrive delle
polizze con SACE o compagnie assicurative private che offrono questo tipo di strumento.
La differenza chiave tra il supplier’s credit e il buyer’s credit è che nel credito al venditore
(fornitore) la banca anticipa il denaro su delle fatture. Viceversa, nel buyer’s credit, si finanzia
il compratore e quindi il rischio per la banca non è più sul venditore (il venditore elimina il
rischio di controparte). 77
GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO: IL FORFAITING
Il forfaiter (forfaiting è lo strumento) è quell’intermediario finanziario che opera nelle
contrattazioni internazionali. Assomiglia sostanzialmente al factoring, si differenzia però in realtà
per alcune caratteristiche: va sul mondo internazionale, mentre il factoring rimane più nazionale.
La differenza rispetto al ruolo della banca (portare a sconto dei receivables in banca) è che in questo
caso il forfaiter accetta solo ed esclusivamente le cambiali (non si possono portare a sconto le
fatture). In secondo luogo, nel forfaiting si hanno degli strumenti che hanno un più lungo
termine.
Abbiamo la stessa situazione vista in precedenza, ovvero il portare a sconto dei titoli.
Qui non si portano però a sconto le fatture, ma solo ed esclusivamente titoli di credito (cambiali
tratte e pagherò cambiario). Altra differenza rispetto alla banca è che si ha solo dei pro-soluto che
possono essere chiamati anche “titoli girati without recourse” significa senza ricorso (una volta
che il forfaiter decide di scontare quelle cambiali, se ne assume anche il rischio). Nel forfaiting se il
compratore risulta essere inadempiente a scadenza, il problema ricade sul forfaiter.
Il venditore e il compratore effettuano lo scambio. Il compratore accetta la cambiale e emette un
pagherò cambiario (no fattura). Il venditore per avere liquidità, porta a sconto presso il forfaiter
queste cambiali. Il forfaiter si assume il rischio di controparte, quindi accetta le cambiali come pro-
soluto. Eventualmente, in questo caso, il forfaiter può chiedere l’entrata in gioco di una banca estera
dove la banca estera appone un avvallo sui titoli (l’avvallo è una particolare garanzia).
Se allo scadere delle cambiali il compratore risulta essere insolvente, se ce l’avvallo sui titoli,
sarà la banca estera a ripagare il forfaiter.
Differenza chiave tra finanziamento all’esportatore e forfaiter sono i tipi di strumenti che possono
essere portati a sconto. Nel credito all’esportatore si portano a sconto tutti i receivables, quindi pro-
solvendo (possono essere revolving o spot e di durata da media a lunga), mentre nel forfaiting si
portano a sconto solo le cambiali (titoli di credito) ed è sempre without recourse, quindi pro-soluto.
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Ci può essere anche qui una banca estera che emette un’avvallo (appone una garanzia sui titoli).
Tendenzialmente nel forfaiting si hanno durate lunghe (le cambiali tratte possono avere una
scadenza anche superiore ai 7 anni) e non si usa per un revolving e non si usa per un breve termine
(a 60 giorni di giorno sono le fatture e non le cambiali). Nel forfaiting la durata è quindi più lunga
del finanziamento all’esportatore. È generalmente spot e appunto è in formato pro-soluto con
importi più alti.
GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO: SOSTEGNO ALL’ESPORTAZIONE
SIMEST è la società italiana per le imprese all’estero, mentre FINEST è la società finanziaria di
promozione della cooperazione economica con i paesi dell’est europeo.
SIMEST è una società che supporta le imprese internazionali attraverso attività di finanziamento,
quindi in genere, cerca di finanziare con finanziamenti agevolati, tutte quelle operazioni di
internazionalizzazione delle imprese italiane.
FINEST è una società sempre che cerca di supportare l’attività di internazionalizzazione, ma è
specializzata nei paesi dell’est Europa. Essendo specializzata in quell’area, tende anche a
supportare principalmente le aziende italiane che vanno verso quell’area e le aziende italiane che si
internazionalizzano verso l’est Europa sono le aziende che stanno nel nord est italia. FINEST è
molto forte in Friuli e Veneto. Offre finanziamenti con fondi rotativi, oppure anche, a differenza
di SIMEST, cerca di entrare nel capitale delle imprese (partecipa al capitale delle imprese) e le
supporta nello sviluppo di una strategia di internazionalizzazione. 05/03/2025 pt.2
I PRODOTTI ASSICURATIVI
L’assicurazione del credito commerciale estero è un tipo di assicurazione particolare che nasce
proprio con l’obiettivo di andare a supportare il commercio internazionale delle imprese. Di fatto, le
compagnie assicurative che offrono questi tipi di prodotti sono compagnie assicurative specializzate
nel commercio estero. Sono generalmente compagnie assicurative internazionali che appunto
supportano le imprese in quella che è la gestione del credito commerciale.
Quando parliamo di assicurazione del commercio estero, si fa riferimento al rischio di controparte
(quindi al rischio di credito), cioè la possibilità che ci sia un’insolvenza da parte del cliente.
L’obiettivo dell’assicurazione è quello di trasformare un costo incerto (possibilità di dover
registrare una perdita che va ad impattare nel conto economico, sostenendo quindi minori utili o
maggiori onori dovuti alla valutazione dei crediti). Questo costo incerto, tramite la compagnia di
assicurazioni, quindi tramite la sottoscrizione della polizza assicurativa si trasforma in un costo
certo (premio che si paga per sottoscrivere la polizza per poter trasferire il rischio di credito alla
controparte).
I maggiori player pubblici del mercato sono: ECA (Export Credit Agency), SACE Spa in Italia,
mentre le compagnie private sono ad esempio Euler Hermes, Atradius, Coface, Sace bt, Allianz.
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Quali sono i principali rischi che vengono assicurati?
I rischi che vengono assicurati sono quelli legati al mancato pagamento (rischio di controparte o
rischio di credito), cioè la possibilità di non incassare il credito che si vanta nei confronti della
controparte. Il mancato pagamento può avvenire per due motivi:
1. rischio di mancato pagamento di natura commerciale: insolvenza di diritto (l’impresa
cliente entra in procedure concorsuali e quindi di fatto è un’azienda che sta fallendo e quindi
non è più in grado di ripagare il debito) o insolvenza di fatto (una volta che si giunge alla
scadenza della fattura o della cambiale tratta/pagherò cambiario, la controparte non onora il
suo debito e di fatto si va a registrare un mancato incasso nel conto economico).
2. Rischio di mancato pagamento di natura politica (normativa): fa riferimento al rischio
politico; condizioni economiche e politiche di un dato paese possano impedire al cliente nel
ripagare l’obbligazione (ad esempio guerre o sommosse).
Quali tipi di assicurazione si può rilevare?
Sostanzialmente si individuano due macrocategorie di assicurazioni:
- assicurazione globale
- assicurazione singola
L’assicurazione singola è quel tipo di assicurazione spot che viene fatta su una singola
operazione o un singolo cliente. Generalmente si ha assicurazione singola quando l’impresa è
un’impresa internazionale, ma che di fatto svolge un’attività internazionale non così assidua; quindi,
non ha così tanti clienti da dover ricorrere ad un’assicurazione globale. Nel caso di un’assicurazione
singola, si va ad assicurare il singolo contratto o cliente. Tendenzialmente il premio, paragonato al
tipo di operazioni fatte nella globale, è un premio più alto, proprio perché per la compagnia di
assicurazioni si ha un rischio più concentrato in quanto il rischio è misurato e calcolato su una
singola operazione.
Si parla di polizza assicurativa globale quando si va ad assicurare l’intero portafoglio clienti
dell’impresa italiana. Quindi l’impresa italiana ha tanti clienti all’estero, non assicura singolarmente
questi clienti, ma li assicura in toto. Quindi, l’intero portafoglio clienti viene dato in gestione alla
compagnia di assicurazione. Quella globale può essere divisa tra:
- assicurazione relativa
- assicurazione assoluta
È un'assicurazione assoluta quando tutto il portafoglio clienti, indipendentemente dal paese di
destinazione, dal tipo di cliente, dal tipo di settore, viene assicurata con un unico contratto.
L’altra possibilità per l’impresa italiana è quella di andare a selezionare solo alcuni di questi clienti.
In realtà, nell’assicurazione globale non è possibile assicurare il nominativo del cliente, ma si può
andare su una globale relativa, andando ad escludere alcuni paesi o settori, ma tutti i clienti che
operano in quel paese o quel dato settore. Quando si parla di assicurazione globale quindi, non si
può individuare un elenco di nominativi (l’obiettivo è quello di ridurre l’adverse selection).
Tra la globale relativa