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MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

Adozione di un Modello di Organizzazione potenzialmente idoneo a prevenire la commissione dei reati.

M.O.G. Parte Generale, contenente fra l'altro:

  • la descrizione generica del D. lgs. 231/01;
  • la descrizione della struttura organizzativa della Società nonché degli ambiti di operatività aziendale;
  • l'analisi della strutturazione dell'Organismo di Vigilanza ecc..

M.O.G. Parte Speciale, contenente fra l'altro:

  • l'analisi generica dei reati presupposto ex D. lgs. 231/01;
  • l'indicazione di principi di comportamento e di controllo;
  • la classificazione dei suddetti reati in relazione alla rilevanza degli stessi con riferimento alla specifica operatività della Società (ipotesi sensibili ed ipotesi residuali) ecc.;

M.O.G. Sistema Disciplinare, contenente fra l'altro:

  • l'illustrazione delle misure disciplinari irrogabili a seguito di violazioni del Modello per le diverse categorie

professionalipresenti all'interno della Società (Soggetti Apicali, Personale Dipendente e Collaboratori) e nei confronti di soggetti terzi (Consulenti e Partner);

l'indicazione delle fonti normative di riferimento (Statuto dei Lavoratori e CCNL applicati);

l'indicazione delle modalità di accertamento delle violazioni e di comminazione delle sanzioni ecc..

MAPPATURA DELLE AREE DI RISCHIO

Implementazione della Mappatura delle Aree di Rischio: finalizzata all'individuazione delle aree di operatività aziendale nel cui ambito possono essere commessi i reati.

In particolare, la mappatura delle aree di rischio avrà l'obiettivo di:

  • ottenere una visione organica e sistematica di tutte le aree di operatività aziendale, tale da consentire l'individuazione di quelle nel cui ambito possono essere commessi i reati;
  • analizzare e verificare, in relazione alle specifiche aree di rischio, le possibili modalità di perpetrazione
dei reati; - valutare l'idoneità delle procedure aziendali esistenti a prevenire la commissione dei reati in termini di effettività e affidabilità. Modalità: la mappatura dei rischi conoscerà due momenti distinti ma complementari: - l'intervista dei responsabili dei settori operativi (e, se del caso, anche dei loro collaboratori); - la raccolta di tutti i supporti documentali necessari per valutare l'idoneità delle procedure adottate.

PROTOCOLLI OPERATIVI

Redazione dei Protocolli Operativi: contenenti l'indicazione delle modalità di comportamento da adottare a presidio delle aree di rischio individuate.

In particolare, per ogni area di rischio, verranno riportate le seguenti informazioni:

  • la descrizione del processo esaminato;
  • l'elenco dei reati perpetrabili o agevolabili nell'area di rischio;
  • la descrizione delle potenziali modalità di attuazione di ogni reato perpetrabile o agevolabile;
descrizione delle regole di comportamento da adottare a presidio dell'area di rischio in esame e l'indicazione di un idoneo sistema di reportistica verso l'Organismo di Vigilanza.

ORGANISMO DI VIGILANZA

Caratteristiche cui deve rispondere l'Organismo aziendale cui viene demandata la funzione:

  • l'organo deve poter operare in un'area di imparzialità e di autonomia;
  • l'organo aziendale deve essere dotato delle competenze necessarie per la corretta esecuzione dei compiti;
  • la funzione di vigilanza deve avere carattere continuativo e si estrinseca nei compiti di:
  1. vigilanza sulla concreta attuazione del modello organizzativo;
  2. verifica della costante adeguatezza del modello organizzativo;
  3. presentazione di eventuali proposte di aggiornamento e modifica del modello organizzativo.

Gli enti di ridotte dimensioni, che non dispongano di articolazioni cui attribuire le funzioni di vigilanza nel rispetto dei criteri suesposti, possono attribuirle

All'organo dirigenziale. L'Organismo di Vigilanza dovrà monitorare il "Modello" al fine di, come detto, valutarne nel tempo:

  • l'effettività;
  • l'adeguatezza (in termini di funzionalità ed efficienza);
  • le eventuali necessità di aggiornamento.

Ciò si concretizza in due distinte tipologie di attività:

  • monitoraggio continuo, con la rilevazione di potenziali problemi del sistema a cura delle stesse funzioni operative;
  • interventi di valutazione specifica (attività di Internal Auditing).

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

A completamento della struttura, è necessario prevedere:

  • un efficace comunicazione del Codice di Comportamento e del Modello nel suo complesso;
  • un programma di formazione continua e differenziata del personale.

LEZIONE: PERDITE DUREVOLI IMMOBILIZZAZIONI E COSTO AMMORTIZZATO

VALUTAZIONI PER PERDITE DUREVOLI DI VALORE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI

IAS

36: value in use(Par. 30) Valore attuale dei ...- ... flussi di cassa futuri stimati che si suppone di ricavare dall'utilizzo di un'attività ...- ... e dalla sua cessione alla fine della sua vita utileun'attività̀La stima del value in use di comporta i seguenti passaggi:1) stimare i flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua dismissionefinale; .2) applicare il tasso di attualizzazione appropriato a quei flussi finanziari futuri 71VALORE D'USO = VAL. ATTUALE DEI FLUSSI ATTESI DALL'IMPIEGO DELL'ATTIVITÀ + VAL. ATTUALE FLUSSO FINALE CONNESSOALLA CESSIONE DELL'ATTIVITÀAi fini del calcolo del valore d'uso si deve tenere conto dei seguenti elementi:- stima dei flussi finanziari futuri generati dal cespite;- aspettative in merito a possibili variazioni di tali flussi nel tempo;- valore temporale del denaro;- prezzo perl'assunzione del rischio specifico dell'attività; - altri fattori di rischio connessi allo specifico cespite (o unità generatrice di flussi di cassa). Caratteristiche dei flussi di cassa Le proiezioni dei flussi finanziari devono basarsi: su presupposti ragionevoli e sostenibili in grado di rappresentare la miglior stima effettuabile dall'azienda di una serieø di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile di un'attività; sui più recenti budget e piani previsionali approvati dagli amministratori, che coprano un PERIODO MASSIMO DIø CINQUE ESERCIZI, o un periodo superiore se esso può essere giustificato. Primi 5 anni proiezioni analitiche dei flussi di cassaà à Residuo periodo di previsione flussi di cassa medi attesi nell'ipotesi di crescita stabile o calante nel tempo e comunque nonàsuperiori al tasso di medio/lungo termine di crescita in relazione ai prodotti, settori.

aree geografiche di pertinenza dell'azienda ed al mercato di utilizzo dell'attività.

Esempio Appendici OIC

Si ipotizzi che la società abbia iscritti in bilancio al 31.12 dell'esercizio 0:

  • cespite A: valore netto contabile 600, vita utile residua 5 anni
  • cespite B: valore netto contabile 400, vita utile residua 5 anni
  • avviamento: valore netto contabile 500, vita utile residua 5 anni

I valori netti contabili dei cespiti A e B e dell'avviamento includono la quota di ammortamento maturata nell'esercizio 0.

Ipotizzando un'aliquota pari a zero, nel caso in questione la capacità di ammortamento complessiva generata dalla gestione nell'orizzonte temporale di riferimento (pari a 250) non consente di recuperare le immobilizzazioni iscritte in bilancio al 31.12 dell'esercizio 0 (il cui valore netto contabile è pari a 1.500). Di conseguenza al 31.12 dell'esercizio 0 si rileva una perdita in bilancio pari a 1.250 (differenza tra

capacità di ammortamento 250 e ammortamenti da effettuare negli esercizi futuri, 1.500). La perdita deve essere attribuita prioritariamente all'avviamento, che viene in questo caso completamente svalutato, e per la parte rimanente ai cespiti A e B, pro-quota rispetto al loro valore di iscrizione in bilancio.

PRINCIPALI PROCEDURE DI REVISIONE

Focus sulla ragionevolezza di business plan futuri redatti dagli amministratori alla base dei flussi di cassa attesi riferiti all'attività oggetto di analisi

Verifica accuratezza degli elementi alla base dei flussi di cassa

Verifica tra valore contabile iscritto in bilancio e fair value o value in use utilizzato

Necessità di ottenere informazioni non solo dalla Direzione Amministrativa ma dalla Direzione Generale sulle previsioni reddituali e finanziarie aziendali

COSTO AMMORTIZZATO

Novità per la redazione del bilancio d'esercizio su Costo ammortizzato

Le novità

Le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, ove applicabile.

I crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo. [Art. 2426, c. 1, n. 1) e n. 8) - Criteri di valutazione]

Criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale Costo ammortizzato;

Criterio di ripartizione temporale dei flussi di un'attività o passività finanziaria. Tale ripartizione è effettuata utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Nuovi principi contabili OIC 15 Crediti e OIC 19 Debiti CRITERIO DI VALUTAZIONE DEL COSTO AMMORTIZZATO;

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore:

- A cui l'attività o la passività finanziaria è stata valutata

al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale:

  • Aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza
  • Dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l'uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (OIC 15, par. 14 - OIC 19, par. 16)

7475Costo ammortizzato - Finanziamento passivo - Procedure di revisione

  • Circolarizzazione istituti bancari per verifica valore debito e tasso interesse nominale
  • Verifica accuratezza ricalcolo tasso interesse effettivo
  • Verifica accuratezza calcolo interessi passivi

DOMANDE AUDIT

  1. Qual è l'obiettivo principale della revisione per la circolarizzazione dei crediti?

VERIFICARE L'ESISTENZA DEI CREDITI (Altri obiettivi secondari sono la valutazione, la completezza, l'accuratezza dei crediti e...

l'ownership e la presentazione in bilancio
Dettagli
A.A. 2020-2021
91 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marco_vimercati di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Audit e Governance e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Servalli Stefania.