AMMISSIBILE ANCHE PIU’ GENERALE AZIONE DI ADEMPIMENTO.
Le sentenze del giudice nel processo amministrativo.
Sentenze, provvedimenti mediante cui si definisce in tutto o in parte il giudizio.
Ordinanze quando assume ordinanze cautelari o interdittorie o decide sulla sospensiva.
Decreto negli altri casi previsti dalla legge (fissa udienza, nomina un CTU).
-Le sentenze si distinguono in sentenze di merito e di rito.
Le prime, in caso di accoglimento della domanda, e nei limiti della domanda, il giudice può
annullare in tutto o in parte il provvedimento annullato ( azione di annullamento ), può ordinare alla
PA rimasta inerte di provvedere entro un certo termine ( azione di accertamento dell’obbligo di
provvedere da parte della PA), poi’è l’ipotesi poi della lettera C ( condanna al pagamento di una
somma di denaro, anche a titolo di risarcimento del danno, misure idonee a tutelare posizione
giuridica soggettiva, disporre misure di risarcimento in forma specifica ai sensi del 2058 cc ) cioè
azione di condanna + eventuale azione di adempimento. Pagina 40 di 84
Queste sono le 3 grandi ipotesi di contenuto dei provvedimenti che può assumere il giudice nei
casi di GGDL e GE.
Nei casi di giurisdizione di merito il giudice può sostituirsi alla PA, e può direttamente, ma nei soli
casi della giurisdizione di merito, adottare un nuovo atto, modificarlo o riformarlo.
Infine, può disporre tutte le misure più idonee per attuazione giudicato anche con la nomina del
commissario ad Ata, nel caso di giudizio di ottemperanza.
Queste sono le ipotesi nel caso di accoglimento del ricorso.
Anche le pronunce di rito sono importanti.
In particolare : irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità.
-Il giudice infatti dichiara anche d‘ufficio il ricorso irricevibile se accetta che il ricorso introduttivo,
eventualmente incidentale e motivi aggiunti, sono stati notificati in ritardo, cioè oltre la scadenza
del termine decadenziale di 60 giorni, dalla conoscenza, notifica, comunicazione, del
provvedimento che si impugna. Tardività della notificazione.
Ai 60 giorni c’è un ulteriore termine di 30 giorni decorrenti dall’ultima notifica del ricorso entro cui
il ricorso e i relativi allegati, deve essere depositato presso la cancelleria del TAR. Se non deposito
entro 30 giorni, irricevibilità non per tardività della notifica ma del ricorso.
-il giudice dichiara il ricorso inammissibile quando riscontra che è carente in capo al ricorrente
l’interesse a ricorrere o comunque altre ragioni ostative a pronuncia sul merito.
Interesse personale, concreto, attuale; se riscontra mancanza, allora pronuncia inammissibilità del
ricorso.
-il giudice dichiara il ricorso improcedibile quando nel corso del giudizio sopravviene il difetto di
interesse alle parti alla decisione, o non si è integrato il contraddittorio nel termine previsto.
L’interesse deve esserci dall’inizio alla fine ( 20 aprile ).
*Cessazione della materia del contendere, diversa : portata SATISFATTIVA: nel caso in cui la
pretesa del ricorrente risulti soddisfatta prima della definizione nel merito del giudizio.
*Viene meno interesse durante il giudizio : anche in maniera NON SATISFATTIVA, stesso esito.
Tema scusabilità dell’errore : ammesso.
Introduzione del giudizio.
Sicilia : coordinamento con il consiglio di stato risolto con il fatto che il consiglio per la giustizia
amministrativa siciliano può rimettere le questioni ad adunanza plenaria in Consiglio di Stato.
Raccordo tra Giudice d’appello in Sicilia e Consiglio di Stato.
Peculiarità sul Trentino alto Adige- Sezione di Bolzano.
Come si stabilisce la competenza del TAR? 3 criteri :
Che ha sede nel cui territorio ha sede l’organo che ha adottato il provvedimento.
A questo criterio di competenza ha fatto seguito un altro criterio, che prova a mitigare.
Al criterio della sede dell’organo il codice ha anche delineato criterio dell’efficacia dell’atto.
Nel senso che non guarda tanto alla sede dell’organo, ma agli effetti prodotti dall’atto.
Per cui, risulta competente il TAR nel cui ambito circoscrizionale si producono quegli effetti, ad
esempio un provvedimento di valutazione impatto ambientale reso dal ministero dell’ambiente
che però si riferisce a un territorio in Emilia Romagna.
Chiaro che, è evidente come le questioni interpretative che ne nascono non sono irrilevanti, come
si fa a stabilire che un certo atto produca effetti in quel limitato ambito territoriale? Nella prassi si
preferisce criterio territorio. Pagina 41 di 84
Infine criterio della sede di servizio ( pubblico impiego privatizzato ) immaginando un criterio di
sospensione di un prof universitario, si segue la sede di servizio.
Sono previste ipotesi di competenze inderogabilmente riservate alla competenza funzionale di
certi TAR.
TAR Lazio sede di Roma per alcune controversie o TAR Lombardia per atti dell’ARERA.
Nei casi di discussione è sempre esperibile ricorso di competenza.
Sezioni distaccate
Il TAR Emilia Romagna ha sedi a Bologna e Parma.
Le sedi distaccate sono lo stesso TAR in una sezione diversa. Il ricorso si propone al TAR Emilia
Romagna però laddove per errore si deposita nella sede sbagliata, sarà solo una questione
relativa alla organizzazione delle Sezioni quindi decide l’unico presidente del TAR Emilia
Romagna.
Parti del processo.
Parti necessarie e parti non necessarie.
Le parti necessarie sono quelle nei cui confronti la garanzia del contraddittorio è condizione di
validità della pronuncia della sentenza.
Le parti non necessarie sono quelle nei cui confronti non è obbligatorio portare a conoscenza la
sussistenza del giudizio, quelle che possono intervenire ma che se non intervengono non viene
meno la validità della pronuncia.
Le parti necessarie sono 3
Ricorrente colui che sentendosi leso in una sua situazione di IL o DS, impugna l’atto, ricorre
contro la PA.
Pa resistente è la PA che ha adottato l’atto impugnato nei confronti della quale si chiede la
condanna, o quella che è rimasta inerte, quella titolare del potere che ha o male esercitato o non
esercitato oppure che il ricorrente richiede di chiedere al giudice che venga condannata. È una
parte processuale esattamente come le altre non gode di alcun privilegio processuale. È una parte
che ha interesse opposto a quello del ricorrente, ovvero a conservare l’atto.
Eventuali controinteressati, se ci sono per loro deve essere garantito il contraddittorio. Il
controinteressato è titolare di una posizione uguale e contraria a quella del ricorrente, colui che
potrebbe risultare pregiudicato da un eventuale giudicato rispetto alla posizione di vantaggio che
ha ottenuto.
Stesso interesse della PA a conservare provvedimento. Banalmente, vincitore del concorso. Per
identificarlo, ultima precisazione : fatto che, proprio perchè è una figura importante, decisivo che
sia, altrimenti la pronuncia non è valida.
Deve essere portato a conoscenza dell’istaurando giudizio.
Il codice prevede che il ricorrente nei 60 giorni debba notificare il ricorso alla PA ed ad almeno uno
dei controinteressati.
Proprio per questo la legge prevede che il controinteressato sia facilmente identificabile.
Se ce ne sono di più, esempio concorso dove i posti messi a bando sono 5.
Lo notifica uno, poi il giudice ordina integrazione contraddittorio.
Figura controinteressato importante perché potrà proporre ricorso incidentale. 26 aprile.
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Amministrazione procedente in giudizio non gode di alcun privilegio.
Nella relazione ricorrente-PA resistente si assume come ipotesi classica, il privato che impugna il
provvedimento di una PA, ma nel modello processuale quanto abbiamo detto vale anche nel caso
in cui sia soggetto pubblico che impugna l’atto di un altro soggetto pubblico davanti al TAR, può
essere anche un pubblico ad impugnare davanti al TAR. Può integrare gli estremi di ricorrente
chiunque si ritenga leso in una posizione, e quindi promuove ricorso davanti al TAR, in questo
caso può essere anche un soggetto pubblico.
Esempio :
Ministero dei trasporti che fa graduatoria per finanziare i comuni. Uno dei comuni che si ritene
leso rispetto all’importo richiesto, può impugnare la graduatoria davanti al TAR.
Figura del controinteressato.
Terza parte necessaria, importante perchè a questo/questi soggetto/i, ad almeno uno di questi
deve essere notificato il ricorso introduttivo da parte del ricorrente entro i termini decadenziali
previsti, di regola i 60 giorni.
Se non lo si notifica ad almeno uno, il ricorso è irricevibile.
Chi è il controinteressato? Soggetto titolare di una posizione uguale e contraria a quella del
ricorrente, cioè mira a conseguire come risultato utile la conservazione degli effetti del
provvedimento impugnato.
Lo si individua con 2 requisiti:
-Carattere sostanziale : si tratta di soggetti che potrebbero essere pregiudicati rispetto
all’acquisizione del vantaggio che hanno acquisito dall’eventuale giudicato. ( mira a conservare
effetti del provvedimento ).
-Carattere formale, art 41 codice : soggetto identificato o facilmente identificabile, un soggetto
che sia individuato o individuabile attraverso l’atto impugnato stesso.
Obbligo di notificare ricorso, di portare a conoscenza del controinteressato circa l’instaurando
giudizio deve essere riferito ad almeno 1 controinteressato: chiaro che se i controinteressati sono
di più, fisiologicamente va da sé che il giudice ordinerà l’integrazione del contraddittorio.
È una figura interessante quella del controinteressato perchè potrà proporre il cosiddetto ricorso
incidentale. parti non necessarie:
Nel processo amministrativo vengono in rilievo anche parti nei cui confronti
non è obbligatorio portare a conoscenza, in relazione alle quali il contraddittorio non è condizione
di validità della pronuncia e il codice svolge un’opera di sistematizzazione di questa figura,
potendosi tradurre in una pluralità di situazioni differenti, prima viveva degli orientamenti del GA.
co-interessato:
-Viene in rilievo in primis la figura, nell’ambito delle parti non necessarie, del colui
che ha un interesse identico a quello del ricorrente, in linea teorica dovrebbe come lui proporre
ricorso.
Codice, articolo 28: prevede in maniera più generale chiunque non sia parte del giudizio e non sia
decaduto dall’esercizio delle relative azioni ma vi abbia interesse, può intervenire accettando lo
stato/ grado in cui quel giudizio si trova.
Il cointeressato può intervenire in giudizio, ma condizione che non sia decaduto dall’esercizio
delle azioni che avrebbe potuto proporre.
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