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Infezione ricorrente e rischio di trasmissione fetale

Nel contesto dell'infezione ricorrente, il rischio di trasmissione fetale è complessivamente inferiore, con un rischio minore del 10%. Il CMV cronico (latente o secondario) è stato associato a un rischio complessivo inferiore di trasmissione verticale (1-3%) e a malattie multiorgano gravi poco frequenti, SNHL è la sequela più frequente. Nel caso del citomegalovirus secondario la diagnosi più frequente è la sordità (nel caso in cui non si sapesse ci fosse un'infezione).

Alla nascita, la maggior parte dei neonati infetti nati da donne con CMV primario è asintomatica. Il 12-18% avrà segni e sintomi clinici di CMV e fino al 25% avrà sequele neurologiche. Il 30% dei neonati gravemente infetti muore e il 65-80% presenta sequele neurologiche.

I bambini asintomatici hanno un minor rischio di sviluppare problemi neurologici a lungo termine che includono la progressiva perdita dell'udito e/o della vista e il deterioramento.

cognitivo.Dalla tabella si possono osservare gli effetti del citomegalovirus, che sono tanti e aspecifici, e per questo motivo non è facile identificare subito la malattia.

Fetali (scoperte nell'ecogra aAdulti immunocompetenti Neonataliprenatale)

  • Assenza di sintomi
  • Ventricolomegalia
  • Epatoslenomegalia
  • Febbre bassa
  • Calci cazioni intercraniali
  • Corioetinite
  • Sintomi in uenzali
  • Microcefalia
  • Perdita di udito
  • Epatite lieve
  • Restrizioni di crescita
  • Trombocitopenia
  • Idrope fetale
  • Epatite
  • Intestino encogeno
  • Disfunzione del fegato
  • Coagulazione
  • Meconium peritonitis intramuscolare disseminata

Parvovirus B19 - Quinta Malattia

L'infezione da Parvovirus B19 è causata da un virus a DNA a singolofilamento; l'infezione è comunemente asintomatica, ma può causare eritema infettivo, sintomi sistemici (febbre, artropatia, malessere) o crisi aplastiche. Le complicanze in gravidanza possono portare a morte fetale, anemia fetale ed idrope fetale (accumulo di liquidi).

in almeno due compartimenti fetali). La diagnosi viene effettuata mediante test serologici (immunoglobuline IgG e anticorpi IgM); reazione a catena della DNA polimerasi sierica virale.

I reperti ecografici prenatali possono mostrare anemia fetale, idrope e velocità sistolica di picco dell'arteria cerebrale media elevata; la diagnosi fetale è di cordocentesi la quale viene trattata mediante trasfusione di sangue intrauterino.

L'incidenza dell'infezione acuta da B19 in gravidanza è pari al 3.5% e il rischio di trasmissione verticale è del 25%.

L'infezione può risolversi senza conseguenze avverse oppure portare ad una grave anemia fetale con conseguente perdita del feto o idrope fetale. Il tasso complessivo di perdita del feto riportato in letteratura varia dal 5% al 9%, il rischio è massimo se l'infezione si verifica durante la prima metà della gravidanza.

Gli eritroblasti, infatti, fino alla 20esima settimana di gestazione,

Si trovano a livello epatico e vengono facilmente infettati, successivamente (dopo 20 settimane circa) si stabiliscono a livello del midollo in cui non sono più a rischio di infezione.

Diagnosi

Per effettuare una diagnosi, si effettua una misurazione e indiretta valutando le caratteristiche del flusso arterioso a livello cerebrale medio mediante l'uso di un ecografo ed effetto Doppler; in una dinamica in cui un fluido scorre in uno specifico tubo, questo viaggia con velocità diversa in rapporto alla distanza dalle pareti, poiché le molecole del fluido, interagendo con quelle del tubo, producono attrito rallentandone quindi l'andamento, questa riduzione della velocità dipende anche dalle caratteristiche del fluido stesso e dalla sua viscosità.

La viscosità media del sangue è determinata dal numero di globuli rossi: maggiore è il loro numero più il sangue sarà viscoso e si muoverà lentamente (soprattutto in periferia).

mentre se il sangue è diluito (con minor numero di globuli rossi) sarà meno viscoso e si muoverà più velocemente. L'effetto Doppler, quindi, combinato con il fatto che, irradiando con delle onde sonore queste vengono rimbalzate con un angolo e una velocità diverse rispetto alla velocità del fluido, permette di disegnare e riprodurre matematicamente le caratteristiche del fluido e quindi riconoscere se il sangue sia denso o diluito. Oggi è perfino possibile sapere la concentrazione media dei globuli rossi, il che permette di misurare nel tempo l'anemia senza bisogno di effettuare e sottoporre il paziente ad esami invasivi.

L'accumulo di liquidi dipende da uno scompenso cardiaco, per cui il cuore pompa di più ma si scompensa e va incontro a un'incapacità e un sovraccarico di lavoro da ipercinesi. In seguito alla diagnosi, è necessario monitorare la malattia in modo da evitare che si sviluppi.

  • Ulteriormente valutando come procedere: tenendo in considerazione in primis l'età gestazionale, se si considera che il rischio di prematurità sia minore rispetto a quello corso proseguendo la gravidanza, si programma un parto pretermine e si effettua una trasfusione alla nascita, se invece l'età gestazionale non permette la possibilità di parto pretermine è necessario effettuare una trasfusione in utero; non esiste ancora una terapia vera e propria.
  • Listeriosi

La Listeriosi è una patologia causata da un particolare microrganismo Gram+ anaerobio facoltativo con modello di trasmissione intracellulare chiamato L. Monocytogenes, è una classica infezione alimentare, trasmessa mediante cibo contaminato. I cibi a rischio sono molti, in particolare quelli di derivazione casearia (latte e suoi derivati), ma comunque vanno considerati tutti quegli alimenti che vengono conservati in frigorifero (per esempio verdure crude, latte crudo, pollame, carne e pesce...)

poiché sono un perfetto sito di proliferazione dei batteri della Listeriosi. Sia l'ACOG che il CDC raccomandano alle donne gravide di evitare cibi ad alto rischio come paté, carne spalmabile, pesce affumicato refrigerato, latte non pastorizzato e formaggi a pasta molle non pastorizzati; hot dog, carne e salumi devono essere riscaldati a una temperatura interna di 74°C.
Si stima che la Listeriosi sia la terza principale causa di morte per malattie di origine alimentare con circa 260 decessi all'anno negli Stati Uniti; la maggior parte delle persone infettate vengono ricoverate in ospedale ed il tasso di mortalità è di circa il 20%.
Quasi un quarto dei casi associati alla gravidanza provoca la perdita del feto o la morte del neonato.
La Listeriosi acquisita durante la gravidanza è in genere una malattia simile all'influenza, con sintomi relativamente lievi; alcune donne gravide con infezione da Listeriosi non accusano alcun sintomo.
Sebbene la

La malattia in questione è raramente grave per la madre, ma durante la gravidanza può provocare aborto spontaneo, parto pretermine e sepsi meningite nel neonato. In caso di parto pretermine, il neonato può essere curato con antibiotici subito dopo la nascita.

Le gravidanze gemellari sono un evento alquanto raro (interessano circa l'1% delle gravidanze), in aumento per il frequente ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita. I gemelli possono essere dizigoti (provenienti da due concepimenti distinti) oppure monozigoti (unici concepimento e patrimonio genetico), e a loro volta monocoriali (una placenta) e bicoriali (due placente).

Le gravidanze gemellari sono caratterizzate da una serie di complicanze, con aumentata frequenza di una vasta gamma di patologie che comportano un eccesso di mortalità e morbidità rispetto alle gravidanze singole; i gemelli sono il 2% dei nati ma sono responsabili del 10% delle morti.

Perinatali e del 20% delle paralisi cerebrali.

Complicanze legate alla gemellarità:

  • Parto pretermine: le gravidanze gemellari terminano generalmente entro le 37/38 settimane, ma spesso anche prima
  • Restrizioni del potenziale di crescita fetale: disponendo di uno spazio ridotto, i gemelli crescono meno rispetto ad un feto singolo
  • Complicanze materne: ipertensione gestazionale, diabete gestazionale, emorragia post-partum perdita di sangue massiva in seguito al secondamento dovuta all'eccessivo distendimento dell'utero (di 1/3 più grande rispetto ad una gravidanza singola) il quale non riesce a contrarsi chiudendo i vasi sanguigni per evitare di perdere quantità di sangue eccessive

Complicanze specifiche dei gemelli monocoriali:

  • Trasfusione acuta
  • Sindrome da trasfusione fetale cronica
  • Feto acardico

Epoca media di parto Peso medio alla nascita Numero di feti

Settimane Grammi
Uno 40
Due 35
Tre 33
Quattro 30

Sappiamo che tipicamente i gemelli hanno un peso nettamente minore rispetto ai neonati singoli, e ciò è dovuto in parte alla nascita prematura ma soprattutto per il ridotto spazio a disposizione per la crescita in utero. Fino a circa la 28esima settimana la crescita è pressoché uguale a 40 prescindere dal numero di feti, successivamente il peso varia in base al numero di gemelli presenti in utero.

Classificazioni dei gemelli:

  • Dizigoti: due spermatozoi e due ovociti, sviluppi paralleli e diversi
  • Monozigoti: unico concepimento, unione di uno spermatozoo e un ovocita che si dividono molto precocemente in due linee cellulari identiche ma separate con stesso patrimonio genetico

I feti possono essere poi classificati in base al numero di placente:

amniotico, se la divisione dello zigote avviene dopo 8-13 giorni dal concepimento. Bicoriali: due placente, nutrimento e crescita paralleli ed indipendenti gli uni dagli altri; circostanza ideale- monocoriali in rapporto all'epoca in cui avviene la divisione dello zigote, si forma una sola placenta che fornisca nutrimento ad entrambi i feti e questa può essere totalmente separata (creando una situazione molto simile ad una gravidanza bicoriale) oppure interamente condivisa. Infine, se la gravidanza è monocoriale, essa si divide ulteriormente in base al numero di sacchi amniotici: - Biamniotici: gemelli monocoriali con due sacchi amniotici, se la divisione dello zigote avviene dopo 4-8 giorni dal concepimento. - Monoamniotici: gemelli monocoriali con un solo sacco amniotico, se la divisione dello zigote avviene dopo 8-13 giorni dal concepimento.
Dettagli
A.A. 2022-2023
49 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna.marchetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica pediatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Bianchi Stefano.