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CARTE DI CONTROLLO “c” PER NON CONFORMITÀ
Ipotesi di partenza: la probabilità di osservare un difetto è piccola e costante, l’unità campionaria è
la stessa per ogni campione.
Se il parametro della distribuzione c è noto:
Se nessun valore di riferimento è assegnato, si può stimare c col numero medio di difetti rilevati in
un campione preliminare:
CARTA DI CONTROLLO “u” PER NUMERO MEDIO DI NON CONFORMITÀ DI RIFERIMENTO
Si basano sul numero medio di non conformità per unità della grandezza ispezionata.
È possibili utilizzare una variabile standardizzata nel caso in cui abbia n variabile:
.
Le carte di controllo per attributi:
- Sono di facile realizzazione;
- Evidenziano comportamenti potenzialmente dannosi per la produzione dopochè i guasti si
sono verificati;
- Si deve scegliere una dimensione campionaria più elevata.
Le carte di controllo per variabili:
- Richiedono la misura di ogni singola grandezza;
- Forniscono molte più informazioni rispetto le carte per attributi;
- Forniscono indicazione di possibili problemi e quindi consentono di intervenire prima che la
produzione sia completamente fuori controllo.
3. ISO 9000: Processi di certificazione
Definizione di qualità (UNI EN ISO 9000:2015): grado in cui un insieme di caratteristiche
intrinseche di un oggetto soddisfa i requisiti. Il termine “qualità” può essere utilizzato con aggettivi
quali scarsa, buona o eccellente. L’aggettivo “intrinseco”, come contrario di “assegnato”, significa
che è presente nell’oggetto. Oggetto: qualsiasi cosa percepibile o concepibile – prodotto, servizio,
processo, persona, organizzazione, sistema, risorsa.
Le norme UNI EN ISO 9000 sono una serie di normative tecniche e di linee guida sviluppate
dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO), armonizzate a livello europeo (EN), ed
infine adottate dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI). Sono una serie di direttive
tecniche internazionali che descrivono i requisiti che i Sistemi di Gestione per la Qualità delle
imprese dovrebbero possedere.
➢ ISO 9000 – fondamenti e terminologia: non certificabile, descrive il vocabolario ed i principi
essenziali dei SGQ;
➢ ISO 9001 – requisiti: l’unica norma certificabile della serie, definisce i requisiti di carattere
generale di un SGQ;
➢ ISO 9004 – linee guida per il miglioramento delle prestazioni: non certificabile, contiene
linee guida per favorire il conseguimento del successo per mezzo della gestione della
qualità. Norma ISO 9001:2015
Secondo la nuova norma, un’organizzazione focalizzata sulla qualità promuove una cultura che ha
per risultato comportamenti, attitudini, attività e processi tali da apportare valore attraverso il
soddisfacimento delle esigenze e delle aspettative del cliente. Appunto per questo la qualità è
determinata dalla capacità di soddisfare i clienti comprendendo, inoltre, anche il valore dei
prodotti percepiti e il beneficio per il cliente.
La nuova norma ISO 9001 è passata da 8 a 10 capitoli: il quarto è stato completamente rinnovato,
il quinto introduce il termine Leadership, il sesto è nuovo con enfasi rivolta a rischi ed opportunità,
il nono affronta la valutazione delle prestazioni.
Un Quality Management System (QMS) comprende le attività mediante le quali l’organizzazione
identifica i propri obiettivi e determina i processi e le risorse richiesti per conseguire tali risultati. Il
QMS, inoltre, gestisce i processi interagenti e le risorse richieste permettendo di ottimizzare
l’utilizzo delle risorse considerando rischi e opportunità sia a breve che a lungo termine. Proprio
riguardo ai rischi, si forniscono i mezzi per identificare le azioni correttive per affrontare situazioni
inattese.
LEADERSHIP
La nuova norma ISO 9001:2015 attribuisce molta importanza al concetto di Leadership. Il supporto
dell’alta direzione al QMS e la loro partecipazione attiva permettono di fornire adeguate risorse
umane e di altro tipo, di monitorare i processi ed i risultati, di determinare i rischi e le opportunità.
Nell’ambito dell’organizzazione le persone sono risorse essenziali. Le loro prestazioni dipendono
da come esse agiscono all’interno del sistema. Sono dunque parte attiva e vengono istruite per
una politica per la qualità. Un sistema di controllo della qualità risulta, infatti, più efficace quando
tutto il personale comprende e applica le abilità, la formazione e l’istruzione necessaria per
eseguire i ruoli. La responsabilità di fornire alle persone le opportunità di sviluppare queste
competenze è dell’alta direzione.
La consapevolezza si ottiene allorchè le persone comprendono le loro responsabilità e
l’importanza delle loro azioni. Una buona comunicazione pianificata sia interna che esterna
accresce la partecipazione attiva delle persone e una maggiore comprensione del progetto.
RISK BASED THINKING
È un atteggiamento mentale basato sulla prevenzione: prima di intraprendere delle azioni si
devono valutare i rischi a cui si può andare incontro e cosa fare per prevenirli. Bisogna cercare di
rapportare i rischi ai benefici, considerando che questi non si possono evitare. Si deve dunque
portare i rischi ad un livello accettabile e tenerli monitorati nel tempo.
Anche in questa situazione la ruota di Deming costituisce un tassello molto importante nell’analisi
dei rischi. Nelle fasi di procedura possiamo sottolinearne alcune:
- Identificazione dei rischi e opportunità: ogni ambiente è soggetto a determinate categorie
di rischi;
- Analisi e classificazione rischi e opportunità: valutare la probabilità che questi possano
accadere e definirne l’impatto che questi possono avere sull’organizzazione;
- Pianificazione: di un piano di azioni specifiche volte a limitare l’impatto o la probabilità di
accadimento;
- Verifica: dopo aver messo in atto queste azioni, verificare la loro efficacia.
Strumenti per l’analisi dei rischi:
➢ FAILURE TREE ANALYSIS: strumento analitico efficace. Parte da un top event per poi
snodarsi mediante in una struttura ad albero in rischi minori. La probabilità dell’evento
finale è pari al livello di rischio dell’organizzazione;
➢ FMEA/FMECA: procedure più impiegate per l’analisi dei rischi. L’output di FMEA è il Risk
Priority Number=S*O*D (S=severity, O=occurrency, D=detectability);
➢ PEST ANALYSIS: metodologia per tracciare lo scenario in cui opera un’azienda con
l’obiettivo di individuare quali variabili possono essere rilevanti nel processo di decisione
aziendale. Si considerano fattori relativi ad aspetti legali e ambientali (PESTLE), demografici
e legati all’istruzione (STEEPLE)e legati all’ambiente e territorio (STEER).
➢ SWOT ANALYSIS: valutare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un
procetto.
PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
1. Focalizzazione sul cliente: la gestione per la qualità si focalizza principalmente sul
soddisfacimento dei requisiti del cliente e delle sue aspettative. Il successo si ottiene
quando si conserva la fiducia dei clienti e delle altre parti interessate.
Questo porta a notevoli benefici quali l’aumento del valore per il cliente, l’aumento della
sua soddisfazione, l’allargamento della platea di clienti e l’aumento delle vendite e delle
quote di mercato.
È possibile ottenere questi risultati riconoscendo i clienti diretti e indiretti, comprendendo
le esigenze attuali e future e collegare gli obiettivi dell’organizzazione a queste esigenze.
Comunicare all’interno dell’azienda è molto importante.
2. Leadership: i leader stabiliscono unità d’intenti e di indirizzo nell’organizzazione. Questo è
importante per aumentare l’efficacia e l’efficienza per il raggiungimento degli obiettivi. È
importante dunque comunicare la mission, la strategia di modo tale che tutti siano focused
sull’obiettivo. Stabilire inoltre una cultura di fiducia e integrità tra il personale
incoraggiando all’impegno e riconoscendo l’impegno delle persone.
3. Partecipazione attiva delle persone: all’interno dell’organizzazione le persone devono
essere competenti, responsabilizzate e impegnate a tutti i livelli. Questo permette una
migliore comprensione degli obiettivi, un maggior coinvolgimento e aumento della
soddisfazione personale delle persone che si sentono più utili per la realizzazione del
progetto. Anche in questo caso svolge un ruolo importante la comunicazione e la
collaborazione. Inoltre le persone devono essere responsabilizzate e riconoscere il loro
contributo nel conseguimento degli obiettivi organizzativi.
4. Approccio per processi: le attività sono comprese e gestite come processi interrelati che
agiscono come un sistema coerente. Questo permette di focalizzare gli sforzi sui processi
chiave e di ottenere esiti costanti e prevedibili. Si ottimizzano inoltre le prestazioni
attraverso un’efficace gestione dei processi. Bisogna dunque definire gli obiettivi del
sistema, stabilendo le responsabilità riguardo la gestione dei processi e determinare le
interdipendenze di processo e misurare gli effetti di modifiche ai singoli processi sul
sistema nel suo complesso.
5. Miglioramento: le organizzazioni di successo sono focalizzate sul miglioramento. Il
miglioramento permette di ottenere dei benefici quali il miglioramento delle prestazioni di
processo e di soddisfazione del cliente, l’aumento della capacità di prevenire e di reagire a
rischi e spingere sempre più verso l’innovazione. È possibile perseguire questi benefici
incoraggiando la definizione degli obiettivi, istruendo e formando il personale e sviluppare
continuamente i processi produttivi di tutta l’organizzazione.
6. Processo decisionale basato sull’evidenza: le decisioni basate sull’analisi e sulla valutazione
di dati producono i risultati desiderati. L’analisi di queste evidenze permette il
miglioramento dei processi decisionali, della valutazione delle prestazioni e miglioramento
dell’efficacia e dell’efficienza operative. Importante, quindi, determinare, misurare e
monitorare gli indicatori chiave per dimostrare le prestazioni dell’organizzazione (KPI).
Assicurare inoltre che le misurazioni dei dati e le informazioni siano accurate, affidabili e
sicure e che le persone incaricate di questi compiti siano competenti.
7. Gestione delle relazioni: le organizzazioni gestiscono le loro relazioni con le parti
interessate rilevanti, quali i fornitori. Queste influenzano le prest