Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Gestione industriale della qualità Pag. 1 Gestione industriale della qualità Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Gestione industriale della qualità Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CARTE DI CONTROLLO “c” PER NON CONFORMITÀ

Ipotesi di partenza: la probabilità di osservare un difetto è piccola e costante, l’unità campionaria è

la stessa per ogni campione.

Se il parametro della distribuzione c è noto:

Se nessun valore di riferimento è assegnato, si può stimare c col numero medio di difetti rilevati in

un campione preliminare:

CARTA DI CONTROLLO “u” PER NUMERO MEDIO DI NON CONFORMITÀ DI RIFERIMENTO

Si basano sul numero medio di non conformità per unità della grandezza ispezionata.

È possibili utilizzare una variabile standardizzata nel caso in cui abbia n variabile:

.

Le carte di controllo per attributi:

- Sono di facile realizzazione;

- Evidenziano comportamenti potenzialmente dannosi per la produzione dopochè i guasti si

sono verificati;

- Si deve scegliere una dimensione campionaria più elevata.

Le carte di controllo per variabili:

- Richiedono la misura di ogni singola grandezza;

- Forniscono molte più informazioni rispetto le carte per attributi;

- Forniscono indicazione di possibili problemi e quindi consentono di intervenire prima che la

produzione sia completamente fuori controllo.

3. ISO 9000: Processi di certificazione

Definizione di qualità (UNI EN ISO 9000:2015): grado in cui un insieme di caratteristiche

intrinseche di un oggetto soddisfa i requisiti. Il termine “qualità” può essere utilizzato con aggettivi

quali scarsa, buona o eccellente. L’aggettivo “intrinseco”, come contrario di “assegnato”, significa

che è presente nell’oggetto. Oggetto: qualsiasi cosa percepibile o concepibile – prodotto, servizio,

processo, persona, organizzazione, sistema, risorsa.

Le norme UNI EN ISO 9000 sono una serie di normative tecniche e di linee guida sviluppate

dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO), armonizzate a livello europeo (EN), ed

infine adottate dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI). Sono una serie di direttive

tecniche internazionali che descrivono i requisiti che i Sistemi di Gestione per la Qualità delle

imprese dovrebbero possedere.

➢ ISO 9000 – fondamenti e terminologia: non certificabile, descrive il vocabolario ed i principi

essenziali dei SGQ;

➢ ISO 9001 – requisiti: l’unica norma certificabile della serie, definisce i requisiti di carattere

generale di un SGQ;

➢ ISO 9004 – linee guida per il miglioramento delle prestazioni: non certificabile, contiene

linee guida per favorire il conseguimento del successo per mezzo della gestione della

qualità. Norma ISO 9001:2015

Secondo la nuova norma, un’organizzazione focalizzata sulla qualità promuove una cultura che ha

per risultato comportamenti, attitudini, attività e processi tali da apportare valore attraverso il

soddisfacimento delle esigenze e delle aspettative del cliente. Appunto per questo la qualità è

determinata dalla capacità di soddisfare i clienti comprendendo, inoltre, anche il valore dei

prodotti percepiti e il beneficio per il cliente.

La nuova norma ISO 9001 è passata da 8 a 10 capitoli: il quarto è stato completamente rinnovato,

il quinto introduce il termine Leadership, il sesto è nuovo con enfasi rivolta a rischi ed opportunità,

il nono affronta la valutazione delle prestazioni.

Un Quality Management System (QMS) comprende le attività mediante le quali l’organizzazione

identifica i propri obiettivi e determina i processi e le risorse richiesti per conseguire tali risultati. Il

QMS, inoltre, gestisce i processi interagenti e le risorse richieste permettendo di ottimizzare

l’utilizzo delle risorse considerando rischi e opportunità sia a breve che a lungo termine. Proprio

riguardo ai rischi, si forniscono i mezzi per identificare le azioni correttive per affrontare situazioni

inattese.

LEADERSHIP

La nuova norma ISO 9001:2015 attribuisce molta importanza al concetto di Leadership. Il supporto

dell’alta direzione al QMS e la loro partecipazione attiva permettono di fornire adeguate risorse

umane e di altro tipo, di monitorare i processi ed i risultati, di determinare i rischi e le opportunità.

Nell’ambito dell’organizzazione le persone sono risorse essenziali. Le loro prestazioni dipendono

da come esse agiscono all’interno del sistema. Sono dunque parte attiva e vengono istruite per

una politica per la qualità. Un sistema di controllo della qualità risulta, infatti, più efficace quando

tutto il personale comprende e applica le abilità, la formazione e l’istruzione necessaria per

eseguire i ruoli. La responsabilità di fornire alle persone le opportunità di sviluppare queste

competenze è dell’alta direzione.

La consapevolezza si ottiene allorchè le persone comprendono le loro responsabilità e

l’importanza delle loro azioni. Una buona comunicazione pianificata sia interna che esterna

accresce la partecipazione attiva delle persone e una maggiore comprensione del progetto.

RISK BASED THINKING

È un atteggiamento mentale basato sulla prevenzione: prima di intraprendere delle azioni si

devono valutare i rischi a cui si può andare incontro e cosa fare per prevenirli. Bisogna cercare di

rapportare i rischi ai benefici, considerando che questi non si possono evitare. Si deve dunque

portare i rischi ad un livello accettabile e tenerli monitorati nel tempo.

Anche in questa situazione la ruota di Deming costituisce un tassello molto importante nell’analisi

dei rischi. Nelle fasi di procedura possiamo sottolinearne alcune:

- Identificazione dei rischi e opportunità: ogni ambiente è soggetto a determinate categorie

di rischi;

- Analisi e classificazione rischi e opportunità: valutare la probabilità che questi possano

accadere e definirne l’impatto che questi possono avere sull’organizzazione;

- Pianificazione: di un piano di azioni specifiche volte a limitare l’impatto o la probabilità di

accadimento;

- Verifica: dopo aver messo in atto queste azioni, verificare la loro efficacia.

Strumenti per l’analisi dei rischi:

➢ FAILURE TREE ANALYSIS: strumento analitico efficace. Parte da un top event per poi

snodarsi mediante in una struttura ad albero in rischi minori. La probabilità dell’evento

finale è pari al livello di rischio dell’organizzazione;

➢ FMEA/FMECA: procedure più impiegate per l’analisi dei rischi. L’output di FMEA è il Risk

Priority Number=S*O*D (S=severity, O=occurrency, D=detectability);

➢ PEST ANALYSIS: metodologia per tracciare lo scenario in cui opera un’azienda con

l’obiettivo di individuare quali variabili possono essere rilevanti nel processo di decisione

aziendale. Si considerano fattori relativi ad aspetti legali e ambientali (PESTLE), demografici

e legati all’istruzione (STEEPLE)e legati all’ambiente e territorio (STEER).

➢ SWOT ANALYSIS: valutare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un

procetto.

PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

1. Focalizzazione sul cliente: la gestione per la qualità si focalizza principalmente sul

soddisfacimento dei requisiti del cliente e delle sue aspettative. Il successo si ottiene

quando si conserva la fiducia dei clienti e delle altre parti interessate.

Questo porta a notevoli benefici quali l’aumento del valore per il cliente, l’aumento della

sua soddisfazione, l’allargamento della platea di clienti e l’aumento delle vendite e delle

quote di mercato.

È possibile ottenere questi risultati riconoscendo i clienti diretti e indiretti, comprendendo

le esigenze attuali e future e collegare gli obiettivi dell’organizzazione a queste esigenze.

Comunicare all’interno dell’azienda è molto importante.

2. Leadership: i leader stabiliscono unità d’intenti e di indirizzo nell’organizzazione. Questo è

importante per aumentare l’efficacia e l’efficienza per il raggiungimento degli obiettivi. È

importante dunque comunicare la mission, la strategia di modo tale che tutti siano focused

sull’obiettivo. Stabilire inoltre una cultura di fiducia e integrità tra il personale

incoraggiando all’impegno e riconoscendo l’impegno delle persone.

3. Partecipazione attiva delle persone: all’interno dell’organizzazione le persone devono

essere competenti, responsabilizzate e impegnate a tutti i livelli. Questo permette una

migliore comprensione degli obiettivi, un maggior coinvolgimento e aumento della

soddisfazione personale delle persone che si sentono più utili per la realizzazione del

progetto. Anche in questo caso svolge un ruolo importante la comunicazione e la

collaborazione. Inoltre le persone devono essere responsabilizzate e riconoscere il loro

contributo nel conseguimento degli obiettivi organizzativi.

4. Approccio per processi: le attività sono comprese e gestite come processi interrelati che

agiscono come un sistema coerente. Questo permette di focalizzare gli sforzi sui processi

chiave e di ottenere esiti costanti e prevedibili. Si ottimizzano inoltre le prestazioni

attraverso un’efficace gestione dei processi. Bisogna dunque definire gli obiettivi del

sistema, stabilendo le responsabilità riguardo la gestione dei processi e determinare le

interdipendenze di processo e misurare gli effetti di modifiche ai singoli processi sul

sistema nel suo complesso.

5. Miglioramento: le organizzazioni di successo sono focalizzate sul miglioramento. Il

miglioramento permette di ottenere dei benefici quali il miglioramento delle prestazioni di

processo e di soddisfazione del cliente, l’aumento della capacità di prevenire e di reagire a

rischi e spingere sempre più verso l’innovazione. È possibile perseguire questi benefici

incoraggiando la definizione degli obiettivi, istruendo e formando il personale e sviluppare

continuamente i processi produttivi di tutta l’organizzazione.

6. Processo decisionale basato sull’evidenza: le decisioni basate sull’analisi e sulla valutazione

di dati producono i risultati desiderati. L’analisi di queste evidenze permette il

miglioramento dei processi decisionali, della valutazione delle prestazioni e miglioramento

dell’efficacia e dell’efficienza operative. Importante, quindi, determinare, misurare e

monitorare gli indicatori chiave per dimostrare le prestazioni dell’organizzazione (KPI).

Assicurare inoltre che le misurazioni dei dati e le informazioni siano accurate, affidabili e

sicure e che le persone incaricate di questi compiti siano competenti.

7. Gestione delle relazioni: le organizzazioni gestiscono le loro relazioni con le parti

interessate rilevanti, quali i fornitori. Queste influenzano le prest

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
35 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wiz01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione industriale della qualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Ceretti Elisabetta.