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MECCANISMI DI PROTEZIONE DELL'INNOVAZIONE

Una scelta fondamentale della strategia di innovazione riguarda il controllo delle rendite generate da un'innovazione. Ci sono due alternative: o si protegge in maniera assoluta un'innovazione, proprio per catturare le rendite ad essa legate, oppure si può avere la totale assenza di protezione con lo scopo di permettere in modo più veloce la diffusione dell'innovazione in questione.

Alcune innovazioni tecnologiche risultano di per sé difficili da imitare in quanto la conoscenza alla base della tecnologia può essere rara e difficile da replicare. Il capitale intellettuale di un'impresa le conferisce un patrimonio di know-how che i concorrenti non potranno mai possedere.

Se la base di conoscenze è tacita, ossia difficilmente codificabile in documenti o formule, o socialmente complessa, cioè generata da complessi processi di interazione che si stabiliscono tra individui, è

improbabile che i concorrenti riescano a imitarla o a riprodurla. Per esempio, un'impresa che si avvale di team di ricerca composto da scienziati di grande talento dispone di una conoscenza rara e difficile da imitare. Infatti, mentre alcune abilità tecniche possono essere attribuite in parte ai processi di formazione potenzialmente imitabili da parte di concorrenti, il talento presuppone che un individuo sia dotato di una capacità innata difficile se non impossibile da replicare attraverso processi formativi. Se le capacità e le competenze inimitabili del gruppo sono riconducibili almeno in parte alla natura dell'interazione tra i ricercatori, il gruppo risulterà socialmente complesso e la conoscenza generata da queste interazioni non può essere riprodotta da nessun individuo e da nessun altro gruppo. Le dinamiche di interazione possono influenzare in modo significativo le percezioni dei singoli individui, dunque, i risultati delle interazioni.

sono pathdependt ovvero dipendono dalla storia e dalla successione degli eventi passati equindi idiosincratici cioè condizionati dalla composizione del gruppo, dalmomento e dalla natura dell’interazione

Molte innovazioni invece sono relativamentesemplici da imitare e pertanto le imprese ricorronospesso a strumenti e a misure legali nel tentativo diproteggere i risultati dei propri processi innovativi.

La maggior parte dei paesi prevede nella proprialegislazione meccanismi di protezione dellaproprietà intellettuale.

Per appropriabilità, dunque, si intende la capacità dell’impresa di trattenereper sé le rendite derivanti dai processi di innovazione. Questa è funzione siadella facilità di imitazione da parte dei concorrenti sia dell’efficacia dei diritti diproprietà intellettuale posti a protezione dei rischi di imitazione.

Il grado di appropriabilità è dunque maggiore quandola tecnologia impiegata

è per sua natura difficile dare replicare o riprodurre e quando i sistemi di protezione forniscono solide barriere legate all'imitazione. Per contro, il grado di inappropiabilità è debole nei casi di facile imitazione della tecnologia e di indisponibilità e inefficacia dei meccanismi di protezione. La conoscenza, dunque, può essere distinta in know-how che è la conoscenza interna, la conoscenza tacita delle persone e dell'organizzazione e proprietà intellettuale. Quest'ultima si suddivide in diritti di proprietà industriale e copyright. Il copyright è una forma di protezione applicabile alle opere soggette a diritto d'autore, dunque, oggetto del diritto sono opere a carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro e alla cinematografia. L'autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera in ogniBREVETTO: Il brevetto è un diritto esclusivo, un titolo di proprietà a tutela dell'inventore che concede a chi l'ha ottenuto il diritto esclusivo di realizzare l'invenzione e in virtù del quale c'è un monopolio temporaneo dello sfruttamento della conoscenza sottostante all'abrevettazione. invenzioni nuove, Le attività che possono essere oggetto di brevettazione

Sono aventi alla base un'attività inventiva da parte del proponente e che presentano un'applicazione industriale (art 45 del codice della proprietà industriale). Il vantaggio per il titolare di un diritto esclusivo di un brevetto è quello di prevenire o inibire a ciascun altro la produzione, la commercializzazione di quello che è stato brevettato a meno che non ci sia un consenso preventivo del detentore del brevetto.

Già nel 1474 la Repubblica di Venezia aveva già un proprio decreto sulla protezione delle invenzioni; lo scenario in cui nacque questo decreto è interessante; infatti si trattava di una repubblica molto florida, in cui c'erano molti scambi commerciali in cui c'erano occasioni di incontro tra le persone, c'era negoziazione tra le persone e ci si poneva il problema di tutelare la conoscenza. Oggetto del brevetto era proibire a qualunque altro in qualsiasi terra e luogo di avere un artificio uguale a quello.

prodotto senza che ci sia una“licentia” dell’autore di questo artificio che possa durare almeno 10 anni.Talvolta si brevetta qualcosa senza diretta applicazione industriale qualcosa cheserve a proteggere indirettamente altre invenzioni già brevettate: Esiste unacategoria di persone, che anche a partire dai brevetti che hanno già unaconcreta utilizzazione industriale, scoprono elementi che non sono brevettati eche sono già in parte industrializzate. Costoro estendono il brevetto esistente inaltri ambiti strettamente legati non coperti dal precedente brevetto e utilizzanoquesta forma di brevettazione per costringere il detentore del brevetto originarioa comprare il brevetto.Dopo la realizzazione di un brevetto si possono accorgere che quel brevetto nonè esauriente rispetto alla copertura della conoscenza e delle tecnologiesottostanti alle applicazioni industriali e quindi si creano altri brevetticomplementari al brevetto originario con

l'unico obiettivo di proteggere il brevetto originario. In questo caso lo scopo della brevettazione è effettivamente proteggere un brevetto esistente e potrebbe sembrare che il brevetto sia uno strumento atto solo ad inibirne l'utilizzo. Il brevetto non deve essere visto in un'ottica completamente negativa come limitazione dello sfruttamento della conoscenza ma anche come strumento che facilita la diffusione della conoscenza e l'applicabilità in ambito industriale. In genere i brevetti sono suddivisi in categorie differenti a seconda dell'oggetto da proteggere; in Italia il Codice della proprietà industriale, varato dal governo nel febbraio del 2005 sotto forma di decreto legislativo, distingue fra invenzioni industriali, modelli di utilità, disegni e modelli, nuove varietà vegetali, topografie dei prodotti a semiconduttori. Per invenzione si intende una soluzione nuove ed innovative in risposta ad un problema tecnico da cui

può scaturire la reale concreta applicabilità di quell'invenzione allarisoluzione del problema. Per invenzione industriale si intendono nuovi metodi o processi di lavorazione concernenti una macchina, un prodotto o un risultato della ricerca con un'applicazione industriale. I modelli di utilità riguardano invenzioni che conferiscono a una macchina, a uno strumento oa un oggetto una particolare efficacia o comodità d'impiego. Il brevetto per nuove varietà vegetali protegge la scoperta o l'invenzione e la riproduzione di una varietà vegetale nuova e diversa da quelle già conosciute. Per topografia dei prodotti a semiconduttori si intende una serie di prodotti correlati che rappresentano lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un circuito integrato. La mera scoperta di qualcosa che già esiste in natura non può essere qualificata come un'invenzione. Affinché si possa parlare di

invenzione devono sussistere ingegno, creatività, inventiva. I requisiti fondamentali per la brevettabilità sono:

  • Utilità: l'invenzione deve riferirsi alle arti utili (tecnologia) e non alle arti liberali (conoscenza, processi mentali, algoritmi matematici, metodi per fare affari). Affinché un prodotto o un materiale siano brevettabili devono avere almeno un uso indicato nel brevetto, cioè è necessario evidenziare qual è l'applicazione di quello che si sta brevettando.
  • Novità: l'invenzione rivendicata non deve far parte dell'arte nota, non deve essere stata già brevettata in qualche parte del mondo, non deve essere già stata descritta in qualche pubblicazione, non deve essere già stata usata da altri in modo pubblico.
  • Non ovvietà: anche se un'invenzione è nuova, non è brevettabile se ovvia.

MARCHIO: Il marchio è un segno che permette di distinguere i

prodotti o i servizi, realizzati o distribuiti da un'impresa da quelli delle altre imprese. Costituiscono oggetto di registrazione come marchio tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persona, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche o qualunque elemento distintivo della provenienza di un bene purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre (Per esempio il baffo della Nike). Ci si riferisce a qualunque elemento percepibile attraverso i sensi.

Un marchio di servizio è invece un marchio che contraddistingue i fornitori di un servizio. Le imprese ricorrono ai marchi come strumento di identificazione dell'origine del prodotto e la registrazione di un marchio concede all'impresa il diritto esclusivo al suo uso e dovrebbe evitare che i concorrenti utilizzino

onale degli emblemi è quella di rappresentare un'organizzazione, un gruppo o un concetto in modo visivo e immediatamente riconoscibile. Gli emblemi possono essere utilizzati per scopi diversi, come identificare una marca o un prodotto, distinguere una squadra sportiva o simboleggiare un'idea o un valore. Gli emblemi sono spesso composti da un'immagine o un simbolo accompagnato da un testo o un motto. Possono essere utilizzati su vari supporti, come loghi aziendali, stemmi di famiglia, bandiere nazionali o distintivi militari. La scelta dei colori, delle forme e dei simboli utilizzati negli emblemi è molto importante, poiché possono trasmettere significati e emozioni specifiche. Ad esempio, il colore rosso può rappresentare passione o energia, mentre il blu può simboleggiare calma o fiducia. Gli emblemi sono spesso utilizzati per creare un senso di appartenenza e identità all'interno di un gruppo. Possono essere un modo per mostrare orgoglio e coesione, e possono anche essere utilizzati come strumento di marketing per promuovere un'organizzazione o un prodotto. In conclusione, gli emblemi sono un potente strumento di comunicazione visiva che può essere utilizzato per rappresentare e identificare un'organizzazione, un gruppo o un concetto. La loro scelta e utilizzo accurati possono contribuire a creare un'impressione duratura e riconoscibile.
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Publisher
A.A. 2021-2022
87 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/03 Telecomunicazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher olgaa96969 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione dell'innovazione e della tecnologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Caputo Mauro.