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L'INNOVATION MANAGEMENT
Il contesto per l'innovazione → L'innovazione è la strategia per sostenere il business nel lungo termine, la capacità di creare le condizioni perché l'impresa sia in grado di produrre sistematicamente innovazioni in modo efficace ed efficiente distingue le organizzazioni che riescono a sopravvivere nel lungo termine da quelle che hanno successo per un limitato periodo di tempo.
La capacità di innovare va vista in relazione al contesto in cui opera l'impresa:
- In un ambiente estremamente statico anche un piccolo comportamento innovativo può determinare grandi cambiamenti.
- In un contesto fortemente evolutivo un'impresa attiva, ma non in grado di reggere il passo del cambiamento, finisce per trovarsi in una situazione critica.
Per attuare una strategia innovativa devono esistere delle condizioni di contesto. Esistono dei momenti in cui il contesto potrebbe incentivare o disincentivare.
L'investimento in attività di innovazione o in specifici progetti. Possiamo articolare l'ambiente in funzione di aggregati omogenei di variabili, con lo scopo di isolare i fenomeni rilevanti.
Le variabili che descrivono l'ambiente sono:
- Variabili tecnico-scientifiche: riguardano il livello di sviluppo delle conoscenze in un certo ambito, la velocità e l'intensità con cui queste crescono.
- Variabili economiche: sono quelle, a livello macro, che sintetizzano l'andamento dell'economia nel suo complesso. In un momento di ciclo economico negativo, le aziende faticano a investire nell'innovazione, anche se questa potrebbe essere una strategia in ottica anti-ciclica = investire nei momenti di crisi per essere pronti nei momenti di ripresa. Le aziende tendono a investire nei momenti di picco e disinvestire nei momenti di calo economico, e questo deprime ulteriormente la possibilità di innovazione.
- Variabili socio-culturali:
Il management innovativo
Le strategie nei confronti dell'innovazione non sono tutte equivalenti e variano da impresa a impresa. Possiamo però individuare tre grandi reazioni all'ambiente dinamico e competitivo:
- Reazione difensiva: atteggiamento di resistenza al cambiamento dell'ambiente. L'impresa giudica gli stimoli provenienti dal mercato o dal contesto competitivo come fortemente aggressivi nei suoi confronti. I motivi di un comportamento difensivo possono essere:
- Ritardo con cui il management si rende conto del cambiamento nella tecnologia, nella domanda, nella concorrenza. In questo caso la reazione può essere talmente tardiva da non consentire altra risposta che quella
difensiva.- Posizione di leadership consolidata nel settore, derivante da competenze tecniche e superiorità del prodotto. L'impresa dominante tenta di resistere il più possibile al mutamento.
- Avversione al rischio: qualsiasi cambiamento implica l'assunzione di un certo livello di rischio. Alcune imprese hanno un livello di tolleranza al rischio inferiore rispetto ad altre. In tutte queste situazioni, l'azienda fa appello al suo spirito di conservazione, stringendo le fila al proprio interno, confermando ancora di più la strategia, la cultura e l'organizzazione che hanno funzionato in passato. Questo tipo di risposta è poco adatto alla crescita e al cambiamento, anche se può generare forte coesione all'interno dell'azienda.
2. Reazione adattiva: l'impresa cerca di operare tutti i mutamenti necessari al fine di tenere conto del cambiamento e degli stimoli provenienti dal mercato o dalla concorrenza. Le aziende che
Inseguono le mutazioni e le variazioni del mercato, cercano di farsi trovare pronte, investono in conoscenza e innovazione, ma non cercando mai di anticipare il mercato stesso e le dinamiche dell'ambiente in cui operano. Si adattano in maniera automatica ai cambiamenti del mercato.
Tale comportamento deriva dalla necessità di conservare il più possibile lo status quo, procedendo al cambiamento solo quando diventa evidente l'impossibilità di mantenerlo a lungo.
La reazione adattiva è tipica dell'impresa leader quando ritiene minaccioso il cambiamento, ma dall'altra parte si rende conto che esso è inevitabile. Per perseguire questa strategia, l'impresa deve essere molto attenta ai segnali provenienti dall'ambiente e la capacità di innovare è legata alla sua flessibilità strategica = capacità di modifica rapida delle strutture, dei comportamenti, degli uomini, in funzione degli stimoli ambientali.
Reazione innovativa: l'impresa vede ogni piccola variazione nell'ambiente come una grande opportunità. Non attende che la domanda manifesti un certo bisogno, ma immagina un futuro possibile e si attiva affinché esso possa essere realizzato. L'impresa non si adatta all'ambiente, ma lo condiziona e agisce sull'ambiente stesso. Si tratta di aziende che cercano di abilitare le loro azioni con strategie fortemente orientate all'innovazione, nella maggior parte dei casi estremamente rischiose strategia dei first movers. Esempio: Geox ha introdotto un'innovazione in un aspetto prima considerato marginale: la suola della scarpa. Attraverso una membrana permeabile al vapore e impermeabile all'acqua garantisce traspirabilità e impermeabilità. Questa innovazione ha incontrato un enorme successo. La vita delle imprese è breve e ad alto rischio, se non vi è forte capacità di innovazione. Questoè ancora più importante in un momento come quello attuale, caratterizzato da un forte cambiamento sul piano sociale, tecnologico, economico e politico. L’intensità della concorrenza è cresciuta enormemente rispetto al passato e l’innovazione è la chiave per sopravvivere.
LA STRATEGIA E I VANTAGGI DEL FIRST MOVER
L’impresa che introduce per prima un’innovazione in un mercato è detta First mover. Essa persegue una strategia innovativa e si assume gli oneri di sviluppare un nuovo prodotto, sopportando i rischi derivanti dall’esplorazione di un territorio ancora sconosciuto. Poche aziende decidono di applicare questa strategia proprio per la sua rischiosità. A fronte dei costi e dei rischi, vi sono tuttavia rilevanti vantaggi che possono consegnare al First mover una posizione competitiva molto forte.
→Strategia della prima mossa anticipare tutti i concorrenti sul mercato e lanciare il
nuovoprodotto/servizio/piattaforma/modello di business per primi. Esempio: Jeff Bezos con Amazon. I vantaggi del First Mover:- Leadership tecnologica e curve di esperienza: sviluppare un nuovo prodotto significa acquisire le conoscenze sulla tecnologia. L'impresa che per prima investe su una tecnologia che non è facilmente imitabile o acquisibile, può raggiungere una leadership che i concorrenti non riescono a sfidare. Anche quando una tecnologia è facilmente imitabile, l'impresa innovatrice può godere di un forte vantaggio di costo basato su una discesa più rapida lungo le curve di esperienza (entità → della produzione cumulata) si è individuato in molti mercati che il costo di un'unità di prodotto diminuisce di una percentuale (diversa per ogni settore) costante ogni volta che la produzione cumulata raddoppia. Motivi alla base di questo fenomeno:
- Apprendimento: ripetere più volte una certa attività
1. Innovazione tecnologica: l'introduzione di nuove tecnologie può migliorare l'efficienza di un'attività. Questo può avvenire attraverso l'adozione di nuovi strumenti, processi o metodologie che consentono di svolgere le attività in modo più rapido o con minori costi.
2. Identificazione e immagine del prodotto: quando viene lanciato un prodotto completamente nuovo, che crea un mercato prima non esistente, molto spesso i consumatori tendono a identificare l'intera categoria con il prodotto lanciato per primo. Ad esempio, l'Aspirina di Bayer è diventata sinonimo di analgesico. Anche quando non si arriva a un'identificazione totale tra marca e categoria, l'innovazione può comunque dare un vantaggio di immagine difficilmente colmabile dalle altre imprese follower.
3. Brand loyalty e switching cost: il nuovo prodotto è spesso in grado di stabilire una relazione molto forte e di fedeltà con i clienti. Quando il cliente si abitua a comprare un certo prodotto e ne è soddisfatto, non ha motivo per cambiare marca e tende a sviluppare una fedeltà verso il brand.
Brand loyalty, cioè un comportamento di acquisto ripetitivo nei confronti della stessa marca. Motivi:
- Inerzia nel processo di acquisto: il consumatore non è facilmente disponibile a cambiare le proprie scelte
- Relazione affettiva nei confronti della marca
- Il consumatore matura conoscenza di uno specifico prodotto e delle sue caratteristiche, che rende più semplice l'utilizzo abitudinario aspetto molto importante soprattutto per prodotti tecnologicamente complessi: il passaggio a una tecnologia differente può comportare forti difficoltà. Il cliente deve sostenere i cosiddetti switching cost = tempo speso per acquisire le competenze e la familiarità per poter utilizzare al meglio il nuovo prodotto.
- Effetto network (o esternalità di rete): si acquisiscono le relazioni con partner, fornitori e distributori che aumentano ulteriormente la possibilità di presentarsi con una linea distintiva rispetto alla concorrenza (che inseguirà).