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Possibili domande esame Tartarini:
➢ Differenza fra calcolo di progetto e calcolo del certificatore, quindi fra progettista e certificatore energetico (pag. 29 degli appunti cartacei);
➢ Diagramma di Glaser + capire quando un diagramma di Glaser è sbagliato e perché (pag. da 36 a 40 degli appunti cartacei);
➢ Diagramma dei 4 quadranti (pag. 36);
➢ Firma energetica (pag. 42);
➢ Termografia IR (46);
➢ Caso d’esempio di indagine tipo (pag. 49);
➢ Radiatori e calcolo resa termica (pag. 51);
➢ Caso della centrale elettrica su fiume (sia calcolo dell’innalzamento di temperatura dell’acqua che al fiume che della produzione di CO2) (pag. 58 e 65);
➢ Calcolo della produzione di CO2 per carbone, metano e idrocarburi (pag. 61);
➢ Definizione di energia e Lavoro (pag. 68);
24/11/2022 (TARTARINI)
DIAGNOSI ENERGETICA [blocco 9, slide 2]
Differenza fra certificazione energetica e diagnosi energetica:
Con la certificazione energetica ci si mette in condizioni
convenzionali: per il residenziale, si calcola quale sarà la prestazione energetica basandoci su un edificio di riferimento che si presuppone venga utilizzato tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno, con condizioni climatiche convenzionali. La diagnosi energetica, invece, non tiene conto del funzionamento convenzionale ma di quello reale dell'immobile.
Per fare la Diagnosi Energetica servono gli stessi strumenti tecnici che servono per la Certificazione Energetica!
Obiettivi primari della diagnosi energetica:
- Risparmio economico (vogliamo ottenere un risparmio sulla bolletta);
- Miglioramento del comfort (stiamo attenti ai risparmi energetici, ma vogliamo anche eliminare le inefficienze, come i muri freddi, gli infissi rovinati e con spifferi, etc...);
- Trasformazione del fabbricato in funzione di quelle che saranno le esigenze future (può essere che il fabbricato sia destinato alla vendita o rimanere per i figli e per la famiglia.
Nel primo caso, vogliamo assicurarci un tempo di ritorno di quanto speso il più basso possibile; nel secondo caso, non è importante riguadagnare entro poco tempo);
Virtuosità ambientale (si cerca di adottare soluzioni sostenibili e che tengano conto dell'impatto ambientale).
Obiettivi secondari della diagnosi energetica: [blocco 9, slide 7]
Se abbiamo un edificio complesso, potremmo avere alcuni locali che sono alloggi, altri che sono uffici, etc... Ci sono muri con spessori altissimi (anche 1 m.). Se non si mette in conto una corretta gestione degli impianti, si commettono grossi errori.
La complessità dell'edificio è molto influente nella diagnosi energetica, a differenza della certificazione energetica.
28/11/2022 (TARTARINI)
Comunità energetica:
Si ha una comunità energetica quando più condomini (o utenti che hanno tempi di utilizzo diversi dell'energia) si installano dei sistemi del fotovoltaico che vengono
Messi in comune. Diagnosi energetica: [blocco 9, slide 16]
La parte più problematica è quella relativa al rilievo dei dati, ovvero la parte iniziale. Dobbiamo ricostruire una bolletta sia in campo termico che elettrico: dobbiamo fare dei conti per simulare i consumi, quindi dobbiamo recuperare dati climatici e di comportamento dell'edificio. Alcuni di questi dati li possiamo recuperare da dei progetti o facendo dei sopralluoghi, poi servono delle interviste ai membri del fabbricato (ricordiamo infatti che l'unico caso in cui la diagnosi energetica coincide con la certificazione energetica è quello in cui NON vi è nessuna utenza da interpellare, ad esempio se dobbiamo fare dei miglioramenti su un edificio destinato alla vendita: non sappiamo chi lo andrà ad abitare e, quindi, non sappiamo quali saranno le abitudini delle nuove utenze e quali consumi essi porteranno). Successivamente, si raccolgono i dati di fatturazione (ovvero le bollette) e facciamo i
calcoli per poi confrontare le spese della bolletta con quelle calcolate (esse± 5%; convergono quando si ha un margine di errore del se questo errore è maggiore, potremmo aver sbagliato qualcosa, quindi dobbiamo far variare un parametro alla volta per vedere dove è l'errore più consistente, ad esempio potremmo aver sbagliato a considerare delle caratteristiche di un materiale, etc...). Una volta raggiunta la convergenza, si pensa a quelli che possono essere gli interventi da fare a seconda degli obiettivi dell'utenza (il proprietario potrebbe non essere interessato a risparmiare ma potrebbe semplicemente volere un beneficio ora e subito, senza bisogno di recuperare le spese, oppure volerle recuperare in poco tempo, dipende dai casi). Partire ad intervenire prima sull'impianto e poi sull'involucro potrebbe non essere la stessa cosa che partire prima sull'involucro e poi sugli impianti. Non ha senso proporre di fare il cappotto seNon si fa contemporaneamente anche la sostituzione degli infissi (perché sarebbe come cappottare lasciando dei buchi che disperdono molto, cioè gli infissi), quindi il calcolo con solo il cappotto sostituito NON si propone solitamente (quindi, solitamente, o tutti e due o niente). Anche proporre di non intervenire sugli impianti potrebbe non avere molto senso quando si interviene sull'involucro: se partiamo con l'intenzione di intervenire sull'involucro, conviene proporre di effettuare un intervento complessivo, comprendente quindi anche gli impianti. Contemporaneamente, va fatta anche un'analisi economica.
Capienza fiscale: Quando ci sono gli incentivi (ad esempio il 110% o il 65%), questi sono dei benefici fiscali. Sul 65%, ad esempio, se dobbiamo pagare 10000 euro, ne paghiamo di fatto solo 3500, perché 6500 ci torneranno indietro sotto forma di detrazione fiscale spalmata su un determinato periodo, ad esempio 10 anni: vuol dire che questi
6500 euro ci tornano indietro come 650 euro ogni anno per 10 anni in detrazione fiscale, quindi, se in un anno dobbiamo pagare 1000 euro di tasse, avremo una detrazione di 650 euro, per cui pagheremo solo 350 euro, ma se dobbiamo pagare 500 euro e la detrazione è 650 euro, allora paghiamo 0 euro ma NON ci danno i 150 euro rimanenti. Se dobbiamo pagare 100000 euro e la detrazione è del 65% per 10 anni, vuol dire che ogni anno avremo delle tasse ridotte di 6500 euro, che sono tanti se di tasse dobbiamo pagare 2000 euro l'anno e ce ne vengono detratte 6500, i 4500 euro di differenza non li vedremo mai, quindi non è molto conveniente per noi; lo sarebbe se invece avessimo da pagare, ad esempio, 7000 euro di tasse all'anno, perché in questo modo si che i 6500 euro di detrazione verrebbero sfruttati tutti. Questa è la capienza fiscale, ovvero il dover pagare abbastanza tasse da essere avvantaggiati da un beneficio fiscale in maniera completa quando.slide 22]Facciamo un intervento, dobbiamo essere sicuri che il beneficio fiscale sia recuperabile in maniera COMPLETA.
Dati storici di fatturazione energetica: blocco 9, slide 20-21
Quando andiamo a recuperare i dati storici (le bollette, quindi i consumi reali), questo è il momento migliore per andare a vedere se ci sono delle anomalie attraverso le fatture, che possono essere di natura combustibile, elettrica o derivante da fonti d'acqua o alla gestione e manutenzione degli impianti.
Ad UniMORE, ad esempio, c'è stato un anno in cui si è registrato un picco di consumi elettrici nel mese di agosto, ma gli uffici sono chiusi e questo ha destato grandi sospetti. Si scoprì così che, per quel mese, i ventilconvettori erano rimasti accesi (e chi paga i clown? Indovina...)
Al contrario, si possono rilevare momenti anche molto bassi di consumi, ad esempio perché in quel periodo si sono effettuati dei lavori.
Diagramma dei quattro quadranti: blocco 9, slide 22
- Si calcola il consumo totale
- Si calcola il consumo specifico
- Si rappresenta il consumo totale sull'asse delle ascisse
- Si rappresenta il consumo specifico sull'asse delle ordinate
- Si assegna un numero ad ogni edificio
Di seguito viene riportato un esempio di diagramma:
Sulle ascisse si riportano i consumi totali [kWh]: ci dicono quanto un edificio è energivoro in assoluto;
Sulle ordinate si riportano i consumi specifici [kWh/m o m ] (riferiti quindi all'unità di superficie, o di volume se siamo nel caso industriale) per ogni edificio: ci dicono quanto un edificio sia inefficiente (andando dal basso verso l'alto);
Ogni numero corrisponde ad un edificio (il 28 che compare nel diagramma sotto è l'intero campus di ingegneria);
- Si calcola il consumo energetico medio di ogni edificio e si rappresenta su un grafico con le ascisse;
- Si calcola il consumo specifico medio di ogni edificio e si rappresenta su un grafico con le ordinate;
- Si tracciano tre linee parallele alla retta delle ascisse, poco distanti da essa, per tener conto delle incertezze di misura;
- Si tracciano tre linee parallele alla retta delle ordinate, poco distanti da essa, per tener conto delle incertezze di misura;
- Si ottiene una suddivisione del diagramma in 4 quadranti, che indicano l'ordine di priorità di intervento a seconda delle caratteristiche di consumo dei vari edifici;
- Si ricorda che:
- Le ascisse indicano il consumo energetico assoluto degli edifici;
- Le ordinate indicano l'efficienza energetica degli edifici (dal basso verso l'alto);
- Se, a parità di kWh totali, prendendo un punto qualsiasi, abbiamo diversi consumi specifici crescenti, significa che più il consumo specifico è alto, più l'edificio è inefficiente (poiché consuma di più per ogni metro quadrato).
kWh);
5) Dunque, il quadrante a cui dovremo dare priorità per gli interventi sarà quello in alto adestra, perché comprende gli edifici più energivori e inefficienti; ovviamente, per contro, il quadrante in basso a sinistra sarà quello migliore, ovvero comprendente gli edifici meno energivori e più efficienti.
Avendo appurato che il quadrante in alto a destra è quello comprendente gli edifici peggiori e quello in basso a sinistra quello comprendente gli edifici migliori, ci chiediamo quale sia il secondo quadrante per ordine di priorità fra quello in alto a sinistra e quello in basso a destra. La risposta è: dipende. Ad esempio, se ci troviamo nel punto 10, vuol dire che stiamo consumando molto poco (quindi è poco energivoro) ma con una grande inefficienza si stanno sprecando pochi soldi del totale, ma con tanta inefficienza (potrebbero essere, ad esempio, degli edifici residenziali). Se ci troviamo invece in basso a destra,
l'efficienza è