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APPROCCIO EDUCAZIONALE
In assenza di red flags e dopo aver verificato se il soggetto assume farmaci o sostanze che possono
alterare la qualità del sonno il farmacista può dispensare consigli su abitudini e stili di vita non corretti.
Regole di igiene del sonno:
- Coricarsi la sera e alzarsi al mattino in orari regolari e costanti
- Evitare pasti serali ipercalorici e/o abbondanti
- Cenare sempre alla stessa ora, evitando il digiuno
- Evitare di fumare e bere alcol prima di coricarsi
Evitare l’assunzione di caffeina a partire da 6 ore prima di andare a dormire rinunciando al caffe, thè
- e cioccolato
- Non fare esercizio fisico (palestra, jogging) nelle ore serali
- Eliminare suoni e rumori molesti mentre si dorme
- Non lavorare né utilizzare dispositivi elettronici in camera da letto prima di coricarsi
APPROCCIO TERAPEUTICO
Il farmacista può dispensare consigli sulle soluzioni naturali disponibili in farmacia:
- Melatonina→ se il pz è tornato da un viaggio lontano è consigliata per la sindrome del jet lag e per
anticipare la fase del sonno alla dose massima di 1 mg/die. È presente in numerosi integratori ma il
suo impiego non è supportato da risultati scientifici rigorosi, l’assunzione è sicura nel breve periodo
(< 3 mesi), l’uso è sconsigliato nei bambini e negli adolescenti. Se il disturbo persiste a lungo il pz
deve essere indirizzato dal medico 8
- Piante medicinali→ sono accumunate da un buon profilo di efficacia e sicurezza, mostrano scarsi
effetti collaterali (es. sonnolenza diurna), non creano assuefazione e non alterano i meccanismi
fisiologici deputati alla regolazione della veglia e del sonno. Riducono il tempo richiesto per
prendere sonno e migliorano la qualità del riposo, sono utilizzate per le proprietà calmanti e
tranquillanti, spasmolitiche utili soprattutto nei bambini. Tra queste ci sono ad esempio:
• Passiflora→ azione sedativa, attività spasmolitica e buon profilo di sicurezza
• Escolzia→ blando ipnotico, migliora la qualità del sonno e buone proprietà spasmolitiche
• riduce gli stati d’ansia, svolge un’azione spasmolitica e buon profilo di sicurezza
Melissa→
• Valeriana→ effetto ipnotico e ansiolitico, non va usato nei bambini con meno di 3 anni, buon
profilo di sicurezza
• Camomilla→ indicata nei bambini, blanda azione calmante, marcate proprietà spasmolitiche,
decongestionanti e antiinfiammatorie
• Biancospino→ blando sedativo, utile in caso di stati ansiosi, attività ipotensiva
DISTURBI DELL’UMORE
UMORE DEPRESSO
Colpisce circa il 3% della popolazione adulta in Italia. Si presenta principalmente nelle donne e richiede
sempre un intervento medico. Può manifestarsi in forma minore (brevi periodi di tristezza e scoraggiamento
passeggeri) o in forma più grave. Quando la sintomatologia si protrae per più di 2 settimane è necessario
rivolgersi al medico.
L’unica possibile soluzione naturale è l’iperico→ il pz sta già assumendo l’iperico va ricordato di non
se l’inizio (o
assumerlo in associazione con altri antidepressivi, che gli effetti compaiono 10-15 giorni dopo
possono non comparire se la depressione è più grave di quanto il pz pensasse). Deve essere
somministrato e assunto soltanto da pz adulto e soprattutto ci sono tanti casi di interazione con farmaci
perché l’iperico è induttore della glicoproteina P aumentando l’eliminazione di altri farmaci riducendone
l’efficacia. È anche un induttore potente degli enzimi del CytP450 e quindi può ridurre l’efficacia di alcuni
farmaci o aumentarne l’efficacia se si tratta di profarmaci. È utile nel trattamento di depressioni minori,
anche associate a stati ansiosi, e ci sono molte evidenze cliniche a riguardo, ha anche un buon profilo di
tollerabilità nell’uso prolungato. 9
DISTURBI DERMATOLOGICI
La pelle è costituita da 3 strati:
- Epidermide→ costituita dallo strato corneo e dai cheratinociti
- Derma→ strato vivo della pelle con capillari, vasi e fibre nervose
- Ipoderma→ ancora strato vivo
Le funzioni della cute, considerata ad oggi come organi, sono:
- Proteggere gli organi interni dai danni causati da agenti esterni come radiazioni solari, agenti
chimici e fisici
- Protegge da stimoli di natura meccanica
- Regola la temperatura corporea
- Controlla le sensazioni (→ ricca di terminazioni nervose)
Deve essere preservata la sua integrità.
PSORIASI
È una malattia infiammatoria cronica-recidivante, autoimmune. Ha periodi in cui cronicizza e si hanno
manifestazioni seguite da periodi più o meno lunghi in cui il pz non ha alcun tipo di sintomatologia. È
caratterizzata dalla presenza di uno stato infiammatorio cronico a livello cutaneo è dovuto ad un eccessivo
rilascio di mediatori dell’infiammazione (soprattutto IL12 e IL23 e chemochine). Lo stato di infiammazione
causa un aumento dei cheratinociti→ ispessimento della cute e formazione di placche spesse ricoperte da
squame biancastre. Si ha anche un accumulo di linfociti.
Molte terapie inibiscono il segnale delle citochine pro-infiammatorie, nelle forme più severe il pz deve
seguire una terapia con farmaci biologici che agiscono su quel sistema.
È una patologia che si presenta con la stessa frequenza nei due sessi, il picco di insorgenza si ha nella
fascia di età compresa tra 40-60 anni. In Italia il 3-4% della popolazione ne è affetto.
I fattori di rischio sono:
- Intrinseci→ obesità, diabete mellito, dislipidemia (patologie caratterizzate da infiammazioni cronica
che porta a effetti a livello di distretti diversi come cute) e predisposizione genetica
- Estrinseci→ traumi (es. ferite), scottature solari e inquinanti atmosferici, stress, farmaci che
riducono i livelli di AMPc mediatore intracellulare con effetti antiproliferativi (es. FANS, ACE inibitori,
beta-bloccanti), infezioni batteriche, virali e fungine, abitudini e stili di vita (fumo, alimentazione
scorretta…)
Anche un’eccessiva esposizione alle radiazioni solari può portare a sviluppo di psoriasi. 10
È caratterizzata dalla presenza di placche di colore rosa salmone in cui si trovano varie squame/scaglie
biancastre opalescenti (o argentee). Queste squame generalmente non sono lisce, ma rugose.
A seconda della percentuale di superficie corporea interessata dalle placche si può avere:
- Psoriasi lieve→ meno del 2%
- Psoriasi moderata→ 3-10%
- Psoriasi severa→ oltre il 10%
Non è importante sapere la percentuale esatta per il farmacista, basta tenere a mente che se si è di fronte
ad un caso di psoriasi severa il pz deve essere indirizzato al medico.
I medici spesso calcolano oltre alla superficie corporea interessata anche il grado di ispessimento della
cute→ indice PASI da 0 a 74 (i punteggi più alti indicano maggiore gravità). La riduzione di questo valore è
considerata indice di efficacia della terapia.
Un caso di psoriasi più grave che non può essere trattata dal farmacista è l’artrite psoriasica.
Le più comuni forme di psoriasi sono:
- Psoriasi a placche→ placca rosa salmone, pelle secca e rugosa, ci sono delle piccole scaglie
biancastre e opalescenti. Le lesioni si possono sviluppare in qualsiasi parte del corpo, ma si
ritrovano soprattutto a livello di gomiti e ginocchia, del tronco, del cuoio capelluto. Possono essere
di dimensioni diverse, piccole nello stesso punto o grandi in punti diversi del corpo (cambia la
gravità). Per capire se sono lesioni della psoriasi si considera il segno di Auspitz, se grattando via le
placche fuoriescono gocce di sangue vuol dire che siamo di fronte a questa tipologia. Non è
associata a prurito (tranne eccezioni). È la forma più comune, trattabile in farmacia
- Psoriasi pustulosa→ le lesioni appaiono giallastre per la presenza di pus. Non può essere gestita in
farmacia
- Psoriasi eritrodermica→ forma molto grave
- Psoriasi guttata→ caratterizzata dalla presenza di tante squame ravvicinate che formano una sorta
di lesione a grappolo (tante lesioni con dimensioni < 1 cm)
Le red flags associate alla psoriasi sono:
- Lesioni molto estese che seguono recenti infezioni o che causano prurito moderato o severo
- Lesioni in pz senza storia personale o familiare di psoriasi (→ è cronica-recidivante)
- Lesioni psoriasiche con pustole o di difficile diagnosi
Spesso le placche sono distribuite in maniera simmetrica.
APPROCCIO EDUCAZIONALE
Bisogna informare il pz che la psoriasi è una malattia benigna, non contagiosa e che la terapia a lungo
termine spesso non è risolutiva. Va individuato il farmaco/farmaci che possono causare e/o aggravare la
(es. sali di litio, metformina, cortisonici…),
psoriasi consigliare al pz una corretta esposizione al sole (→ la
vitamina D può prevenire la proliferazione dei cheratinociti e regolare il sistema immunitario a livello
cutaneo), incentivare il pz a ridurre il consumo di alcol e sigarette e aumentare l’attività fisica all’aperto.
Infine, informare il pz che i traumi e il grattamento provocano un peggioramento della sintomatologia così
come l’ansia, la depressione e lo stress. Deve aspettare che le squame se ne vadano da sole associando
l’uso di prodotti adeguati. 11
APPROCCIO TERAPEUTICO
Il farmacista può suggerire nei casi lievi una terapia topica con prodotti ad azione emolliente, lenitiva e
e favorire l’eliminazione delle squame. Si
idratante (creme, pomate, unguenti) per ammorbidire la cute
agenti cheratolitici che favoriscono l’eliminazione delle squame (es.
possono associare anche prodotti con
urea, acido salicilico, alfa-idrossiacidi…). Sono prodotti abbastanza sicuri di cui però non si deve abusare
sennò diventano irritanti sulla cute. Se la placca non sparisce il pz deve andare dal medico.
Ci sono anche creme/unguenti/pomate con cortisonici che hanno azione antiinfiammatoria con
conseguente riduzione della proliferazione di cheratinociti, ma vanno usato per brevi periodi (massimo 2
settimane) perché hanno effetti collaterali importanti tra cui riduzione delle difese immunitarie (aumento del
rischio di infezioni a livello cutaneo), ipopigmentazione (decolorazione pelle) e atrofia cutanea (eccessiva
riduzione della proliferazione dei cheratinociti con alterazione della struttura della cute e quindi della
funzionalità).
Come possibili soluzioni naturali si possono consigliare creme con:
- Curcumina→ azione antiinfiammatoria
- Estratto di aloe→ ha anche azione esfoliante
potenzia l’azione topica dei cortisonici inibendo l’enzima 11-beta-idrossisteroide
- Acido g