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ESEMPIO VALS
Usato in USA, detta anche analisi psicografica, è una metodologia di profilazione psicografica utilizzata nell’ambito
delle ricerche di “consumer behaviour”.
I requisiti per una segmentazione efficace sono:
• risposta differenziata: condizione di eterogeneità esterna e di omogeneità interna
dimensione sufficiente
o misurabilità
o accessibilità
o
Targeting
Analisi dell’attrattività e competitività dei segmenti. Ci sono diversi modelli di analisi:
• attrattività: in termini di espandibilità e tasso di crescita della domanda; in termini di CVP; minacce e
opportunità ecc.
• competitività: in termini di quota di mercato; forma di mercato; forze/debolezze;
CVP o Customer Value Proposition
Rappresenta una Promessa, quindi la proposta di valore che l’azienda offre al mercato. Rappresenta l’insieme di
benefici, vantaggi e soluzioni che l’organizzazione propone ai suoi clienti per soddisfare bisogni e desideri in modo
migliore rispetto a quanto fatto dalla concorrenza.
Strumento fondamentale per differenziarsi nel mercato.
Rispetto ai diversi segmenti l’impresa può attuare una strategia di marketing:
• indifferenziato
• differenziato
• concentrato
Strategie di copertura del mercato
Matrice prodotto-mercato
Consente all’azienda di individuare la strada migliore per far crescere il proprio business. Identificano 4 alternative
(penetrazione ed espansione del mercato; innovazione e diversificazione del prodotto) da scegliere nella strategia
di marketing. L’obiettivo è mantenere o aumentare i volumi di vendita di un’ASA (area strategica di affari) o di un
prodotto specifico. A questo punto ci sono diverse strade:
- concentrazione su un solo segmento;
- specializzazione di prodotto;
- specializzazione di mercato;
- specializzazione selettiva;
- copertura totale del mercato.
Posizionamento
Il posizionamento del prodotto rappresenta l’insieme delle azioni dell’impresa tese a definire le caratteristiche del
prodotto e la sua collocazione nella mente del consumatore.
L’obiettivo è ottenere una posizione precisa e distintiva.
Occorre quindi agevolare nel consumatore la percezione delle differenze tra il prodotto e i concorrenti.
Una marca per cosa? Promesse della marca e beneficio che ne deriva per il cliente
Una marca per chi? Segmenti target
Una marca per quando? Situazione d’uso o di consumo
Una marca contro chi? Concorrente diretto
Si scelgono delle variabili di analisi ritenute significative
- Attributi rilevanti (prezzo, qualità, servizio, ecc.)
- Benefici attesi (gusto, aspetto, comodità, ecc.)
- Occasioni d’uso (lavoro, vacanza, ecc.)
- Specifici utilizzatori (hobbisti, ecc.)
- Classe di prodotti (latte intero, scremato, alta qualità, ecc.)
- Paese di origine
Selezionando due variabili si costruiscono delle mappe di posizionamento
rappresentazione grafica del posizionamento del brand sulla base di due variabili
considerate rilevanti.
Marketing Operativo
Le 4 P del Marketing:
1. Product
2. Price
3. Placement
4. Promotion
Politiche di prodotto
• Quali attributi
Tangibili: costituiti da caratteristiche fisiche;
o Intangibili: concernono le caratteristiche immateriali;
o
• Quali benefici per il consumatore
Funzionali: direttamente collegati all’uso del prodotto;
o Sociali: derivanti da comportamenti individuali (es. risparmio energetico
o Psicologici: piacere sensoriale offerto da un prodotto (es. gusto)
o
• Livelli decisionali
Singolo prodotto
o Linea di prodotti
o Product mix: combinazione di prodotti
o
I nuovi prodotti
L’innovazione: invenzione + commercializzazione.
- la protezione dell’innovazione
- risorse limitate e progetti innovativi
- finanziamento dell’innovazione
Politiche di prezzo
Il prezzo è misura del valore attribuito al prodotto dell’impresa da parte del cliente e della differenziazione del
prodotto dell’impresa.
Modalità di definizione del prezzo
1. in base ai costi
2. in base alla domanda (elasticità/ valore percepito)
3. in base alla concorrenza
Prezzi in base ai costi
Sono determinati con riferimento a vincoli di costo o profitto senza esplicito riferimento a fattori legati al mercato
• prezzo di soglia o marginale (floor price) il prezzo minimo corrispondente ai costi diretti variabili, detti
anche out-of-pocket cost;
• prezzo tecnico (break-even price) il bep corrisponde al prezzo in cui sono coperti i costi fissi e i costi diretti,
dato il volume di vendite;
• prezzo target (target price) il prezzo target include, a parte i costi diretti e fissi, un vincolo di profitto o un
profitto “sufficiente”;
Prezzi in base alla domanda
Basati sulla elasticità della domanda al prezzo (misura della sensibilità al prezzo dell’acquirente).
In base al valore percepito. Il metodo è basato sul concetto di prodotto multi-attributo (paniere di attributi).
Il punteggio del valore percepito è calcolato a partire dal seguente insieme di dati:
• Gli attributi determinanti tangibili ed intangibili (oltre al prezzo)
• Il peso o importanza di ciascun attributo
• La performance percepita di ciascun attributo, cioè il suo grado percepito di presenza
Il punteggio è una media ponderata data una certa valutazione complessiva.
Prezzi orientati alla concorrenza
La libertà d’azione dell’impresa dipende da:
• Intensità della concorrenza
• Differenziazione e valore percepito del prodotto
In caso di bassa concorrenza/alto valore percepito aumenta l’autonomia dell’impresa nella definizione del prezzo.
In caso di elevata concorrenza e standardizzazione sono le forze di mercato a prevalere.
La politica di distribuzione
La politica di distribuzione rappresenta l’insieme delle decisioni che il management deve prendere relativamente
alle modalità, ai tempi e ai luoghi con cui intende mettere a disposizione dei clienti finali il prodotto o servizio da
distribuire.
Per quanto riguarda la numerosità di intermediari si possono avere 3 tipi di distribuzione:
• Distribuzione intensiva: tende ad ottenere il massimo grado di copertura del mercato, sfruttando la
totalità dei segmenti della domanda;
• Distribuzione selettiva: si rivolge, con l’offerta di un prodotto particolare, ad un target specifico;
• Distribuzione esclusiva: implica la scelta di pochi intermediari, ognuno dei quali è l’unico a ricevere
prodotti in una certa zona.
Si deve scegliere anche il canale di distribuzione, ovvero il percorso che il bene compie nel momento in cui viene
trasferito dal produttore al consumatore finale, attraverso una sequenza di intermediari commerciali.
Può essere:
• Diretto: passaggio del bene dal produttore all’utilizzatore finale;
• Indiretto: passaggio del bene dal produttore all’utilizzatore attraverso soggetti terzi, gli intermediari;
La politica di comunicazione
Funzioni e obiettivi della comunicazione:
• Sviluppo della domanda
• Creazione notorietà di marca
• Sviluppo di atteggiamento favorevole verso la marca
• Stimolo dell’intenzione di acquisto (e/o decisione di acquisto e riacquisto)
• Facilitazione dell’acquisto
Le forme di comunicazione sono diverse:
• Pubblicità
Un contatto, non personale; messaggio standardizzato; progettato per creare un atteggiamento
o positivo; basso costo per contatto;
• Comunicazione della forza di vendita
Contatto personale; contatto verbale che rappresenta un dialogo; messaggio su misura;
o
• Promozione vendite
Tecniche: riduzione di prezzo; vendite con premi e omaggi; campioni e prove; giochi e concorsi;
o Pericoli: spirale promozionale; banalizzazione dell’immagine di marca; sviluppo di comportamenti
o speculativi; difficoltà di confronto tra i prezzi.
• Relazioni pubbliche
Comunicazione istituzionale con vari pubblici per acquisire supporto morale e accettazione
o dall’opinione pubblica;
Comunicazione soft che cerca di avere un impatto principalmente sull’atteggiamento;
o Strumenti: info dell’impresa; pubblicazioni; eventi e patrocinio;
o
• Marketing diretto
Tecniche: posta; posta elettronica; telefono fisso o cellulare; televendite e spot televisivi.
o
• Sponsorizzazione
Supporto finanziario concesso da un’impresa a un evento culturale o sportivo non direttamente
o collegato alla sua attività economica. L’obiettivo è quello di ottenere un supporto morale dal pubblico
associando il nome dell’impresa a valori positivi. L’imprevedibilità dell’evento attribuisce credibilità
al messaggio.
Focus: il marketing per la farmacia
Perché preoccuparsi del Marketing?
• Perché il fatturato dei farmaci da prescrizione si riduce progressivamente (misure di contenimento spesa
pubblica, scadenze di brevetti, farmaci equivalenti…)
• Perché la vendita di alcuni farmaci dal 2006 avviene in concorrenza
• Perché fornisce alcuni strumenti per differenziare la propria offerta (anche) rispetto ai concorrenti diretti
Quali sono gli obiettivi?
Comunicare il valore per il cliente del prodotto/servizio. In cosa consiste il prodotto/servizio?
1. Funzioni informative
2. Funzioni “logistiche”
Fidelizzare il cliente.
Quali sono i vincoli?
• Elevato livello di regolamentazione
Manovre economico-sanitarie; vincoli sui prezzi; ruolo aziende farmaceutiche e dei medici; vincoli
o sulla comunicazione.
FASE ANALITICA
I dati dell’ambiente generale:
• Demografico
• Politico/normativo
• Economico
• Tecnologico
LA DOMANDA
Quali tendenze?
• Crescente consapevolezza del cliente
• Riduzione reddito disponibile
• Aumento età media popolazione
• Maggiore attenzione alla salute
• Maggiore diffusione di determinate patologie
ANALISI AMBIENTE COMPETITIVO
• Concorrenti attuali
• Fornitori
• Clienti (NB: per molti prodotti chi compra non è il decisore d’acquisto/chi paga non è né chi compra né
il decisore d’acquisto)
• Prodotti sostitutivi (altre forme distributive esistenti: parafarmacie, erboristerie, sanitari, supermercati)
• Concorrenti potenziali (catene internazionali).
LA CONCORRENZA: PERCHE’ IL CLIENTE SCEGLIE LA FARMACIA
• Punti di forza
Immagine elevata
o Prodotti etici
o Riconosciuta autorevolezza
o Capillarità
o Possibilità di rice