Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TRASPORTO CHIMICO
L’alterazione dei minerali primari, la formazione dei nuovi minerali autigeni(Per
autigenesi (dal greco aythi, nello stesso luogo) si intende il processo di
formazione dei nuovi minerali, che avviene durante la diagenesi delle rocce
sedimentarie. Questo processo avviene nel sottosuolo a bassa profondità,
solitamente entro rocce sedimentarie, spesso non consolidate, in condizioni di
temperatura non elevata e bassa pressione, e questo lo differenzia dalla
formazione dei minerali nelle rocce ignee o dalle trasformazioni mineralogiche per
metamorfismo. Spesso l'autigenesi provoca la deposizione di cemento calcareo
(sotto forma di aragonite o, meno frequentemente, calcite) o più raramente
siliceo. Alcune miche e minerali argillosi possono essere generati durante questo
processo, riducendo la porosità e la permeabilità della roccia. ) ed il bilancio
stesso delle reazioni che avvengono in ambiente sedimentario è strettamente
legato alla possibilità che hanno gli ioni di muoversi. Questa loro capacità di
muoversi è data dal potenziale ionico ,dal PH della soluzione e dal potenziale di
ossido-riduzione. La forza di attrazione ione-acqua è strettamente dipendente dal
potenziale ionico dell’elemento. Il potenziale ionico è il rapporto tra il raggio ionio
e la carica ionica. Potenziale Ionico= Z/r
Z = carica
r = raggio ionico
E' usato per stimare il destino degli ioni rilasciati durante l'alterazione, cioè se
sono liscivianti o rimangono nel suolo. Maggiore è il potenziale ionico di un
elemento maggiore è la capacità di questo di andare in soluzione. per esempio il
raggio ionico del potassio e minore di uno quindi esso è poco solubile mentre
quello del sodio e maggiore o uguale a uno quindi sicuramente il sodio sarà più
solubile del potassio. perciò maggiore è la capacità di un elemento di andare in
soluzione maggiore è la probabilità che questo venga trasportato in soluzione
nell'acqua. Anche il pH della soluzione è importante per il trasporto. l'acqua a
+ -
tutte le temperature è parzialmente dissociata in H e OH . La dissociazione è
pari a 10-7 moli/litro; il pH è il logaritmo decimale dell’inverso della
concentrazione degli ioni H, pertanto esso è pari a 7. il valore del pH nella acque
meteoriche e fluviali varia a seconda delle condizioni. il valore del pH influenza la
solubilità di ossidi ed idrossidi di ferro e alluminio oltre che della silice colloidale
proveniente dalla destabilizzazione dei minerali primari. altro fattore importante è
il potenziale di ossido-riduzione(Eh) che misura le capacità di ossidazione che
possiede una soluzione.
Dalla degradazione meteorica in situ delle rocce si origina un detrito con 3
differenti granulometrie: La componente grossolana (ruditica) si genera dalla
frammentazione meccanica delle rocce; La componente sabbiosa (arenitica) e
quella argillosa (pelitica) costituiscono le due fasi generate dall’alterazione
chimica della roccia. Durante il processo sedimentario che genera le rocce
terrigene le 3 componenti vengono erose, trasportate e sedimentate in maniera
più o meno selettiva in funzione della energia del mezzo di trasporto (es.
3 per le acque correnti) e delle condizioni dell’ambiente
diagramma di Hjulstrom
di sedimentazione:
3 VEDI GRAFICO ILLUSTRAZIONE 1.
Questo grafico ci fornisce il rapporto tra Velocità del flusso, in ordinate, e
granulometria dei clasti. La è un diagramma utilizzato in
curva di Hjulström
idrologia per determinare empiricamente le
aree di erosione, di trasporto e di
deposizione dei clasti nei corsi d'acqua in
funzione delle loro dimensioni e della
velocità della corrente. L'andamento della
curva che separa i campi del trasporto e
della sedimentazione indica che gli elementi
a partire dai 10 μ (sotto tale valore
rimangono in sospensione) sedimentano in
funzione del loro peso, tanto più in fretta
quanto più sono pesanti. L'andamento della
curva che separa i campi dell'erosione e del
trasporto mette in evidenza da un lato che
Illustrazione 1: Diagramma di Hjulstrom per prendere in carico particelle attorno al
micron occorrono, a causa della maggiore coesione dovuta ad azioni
elettrostatiche, velocità dell'ordine di 300 cm/s, che le velocità minime sono
relative alla messa in moto di particelle del diametro tra 10 e 100 μ, dall'altro che
per le particelle superiori a 100 μ la velocità necessaria per prenderle in carico
cresce con la dimensione così che la curva in questo settore è vicina e parallela a
quella limite tra trasporto e sedimentazione. Ciò significa che per le particelle più
grosse il trasporto è praticamente possibile solo se la velocità della corrente è tale
da consentire di mettere in moto particelle di analoghe dimensioni.
Andiamo di seguito a definire alcuni parametri importanti:
1) PORTATA
La Portata è data dal volume di acqua che passa attraverso una determinata
sezione del corso d’acqua nell’unità di tempo:
Q=sV 3
dove Q è la portata, s è la sezione fluviale e V (m /s) è la velocità della corrente
in corrispondenza della sezione considerata.
dove r è il raggio idraulico, i è l’acclività del letto e a è il fattore di rugosità.
2) ENERGIA CINETICA 2
E =QV
t
dove E è l’energia cinetica, Q è la portata e V è la velocità.
t Et= Ed+ En
En = Et – Ed
dove Et è l’energia totale, Ed è l’energia dispersa e En è l’energia netta.
E >E E >0 Erosione in senso stretto
t d n
E <Ed E <0 Sedimentazione
t n
E =E E =0 Trasporto
t d n
IL PROCESSO SEDIMENTARIO E I CRITERI DI ANALISI DELLE ROCCE
SEDIMENTARIE
Costituenti delle rocce sedimentarie e loro significato
Nel linguaggio corrente le rocce sono i materiali della crosta terrestre lapidei,
consolidati. In senso lato però anche i sedimenti sono rocce “sciolte”, non
consolidate. Il processo che trasforma i sedimenti in rocce vere e proprie è la
litificazione.
La Litificazione
La trasformazione di un deposito incoerente in roccia litificata fa parte di
quell'insieme di processi, detti Diagenesi (diagenesis) che interessano un
sedimento a partire dal momento in cui è avvenuta la sua deposizione. La
diagenesi riguarda le trasformazioni che avvengono a temperature relativamente
basse, inferiori ai 150-200°C, altrimenti si entra nel campo del metamorfismo con
il quale è comunque difficile tracciare un confine netto. La litificazione avviene
per lo più dopo il seppellimento e la compattazione o costipamento, consistente
nell'espulsione di acqua e determinando una riduzione di volume (certe rocce a
grana fine come le argille hanno una riduzione che arriva anche fino al 50%)
provocando fenomeni di abbassamento del suolo soprastante detto subsidenza.
La cementazione consiste nella precipitazione, all'interno dei pori dei
sedimenti,per lo più di CaCO e a volte di SiO o ossidi di ferro. Con questo
3 2
processo, ad esempio, una ghiaia nella quale percolano acque sotterranee ricche
di bicarbonato di calcio, per deposizione di CaCO nei vuoti tra i clasti si può
3
trasformare in un conglomerato molto duro e resistente. Per alcuni tipi di
sedimenti la litificazione avviene mediante ricristallizzazione, che si manifesta
solitamente con aumento della dimensione dei cristalli. È il caso della
trasformazione in calcare compatto di un limo carbonatico sepolto da altri
sedimenti su fondo marino. Le rocce sedimentarie derivano quindi dall'accumulo
(sedimentazione) e successiva compattazione (diagenesi) di materiale sulla
superficie della crosta terrestre, in corrispondenza di aree dette bacini di
sedimentazione.
I costituenti fondamentali della roccia possono essere classificati in tre distinte
categorie:
Costituenti Terrigeni:derivano dal processo di erosione e di trasporto
– delle terre emerse all'interno del bacino di sedimentazione (es. frammenti di
rocce o di organismi fossili da successioni antiche esposte all'erosione).
Costituenti Allochimici: sostanze precipitate da soluzioni all'interno del
– bacino di sedimentazione, ma diverse (“allo”) dai normali precipitati (“orto”)
in quanto rimobilizzati come solidi all'interno dei bacini (es.gusci di
organismi, peloidi, ooliti).
Costituenti Ortochimici: sostanze derivanti da precipitati di soluzioni
– classificate normali in quanto non hanno subito rimaneggiamenti all'interno
del bacino (es. evaporiti, calcite microcristallina, cemento cristallino).
Le rocce sedimentarie vengono tradizionalmente suddivise, in base alla loro
origine, in terrigene (o silicoclastiche), organogene e di deposito chimico (o più
semplicemente chimiche). Le rocce composte da frammenti denominati clasti
sono le clastiche; queste comprendono tutte le terrigene, derivate da frammenti
di rocce preesistenti, e quella parte di organogene formate da accumulo di
frammenti di gusci di organismi, frantumati o abrasi dal moto ondoso o da
correnti. Le rocce sedimentarie si studiano per lo più in sezione sottile; si possono
in tal modo individuare maggiori dettagli delle loro caratteristiche tessiturali e
composizionali, riconoscendo gli organismi di cui sono eventualmente costituite,
nel caso che questi siano microscopici. Per lo studio degli organismi di minori
dimensioni, come ad esempio i coccoliti, si ricorre spesso al microscopio
elettronico. I coccoliti sono piastre d alghe unicellulari facenti parte del
fitoplancton: hanno grandezza dell'ordine del micron e costituiscono sedimenti
oceanici caratteristici.
Classificazione rocce clastiche e particellari
Classificazione di Folk,1974
Il diagramma triangolare di Folk (Terrigeni,allochimici,e ortochimici) classifica
tutto l'insieme delle rocce sedimentarie, sulla base delle percentuali delle tre
componenti fondamentali riconoscibili al loro interno. Le rocce con prevalenza
della componente terrigena vengono dette Terrigene o Clastiche e costituiscono
il prodotto finale di un processo sedimentario che prevede la sequenza seguente:
1) Disgregazione rocce affioranti per degradazione meteorica;
2) Erosione del materiale disgregato;
3) Trasporto del materiale eroso;
4) Deposizione del materiale trasportato.
Le rocce con prevalenza di materiale allochimico e quelle con prevalenza di
materiale ortochimico costituiscono le rocce di origine chimica s.l. Le prime, le
allochimiche, di natura prevalentemente carbonatica, spesso di origine
organogena. Le seconde