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LE CRITICHE A DIAMONDI
Geografi critici, tra cui Eric Sheppard, hanno individuato alcuni punti deboli. Gli elementi criticati nei confronti di Diamond sono:
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L'esaltazione del ruolo delle varianti geografiche tende a naturalizzare le disuguaglianze, ovvero il fatto di dire che è naturale che le cose siano andate così. Ad esempio, non esistono confini naturali, esistono confini che si appoggiano su confini naturali. I confini sono frutto di una decisione politica e militare.
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La concezione che ha dello sviluppo è uno sviluppo stadiale (per stadi) e finalistico (orientato verso una finalità). Ad esempio, gli esperimenti naturali studiati da Diamond fanno vedere che a seguito della differente dotazione di partenza, l'esito era inevitabilmente la sconfitta di Atahualpa rispetto Pizarro. La critica è che si propone un unico percorso con unica finalità quando invece c'è una molteplicità di traiettorie dello sviluppo; non
Necessariamente tutte le società devono passare queste fasi (es. Giapponecon società tradizionale ad industriale).
<3. La visione di Diamond della natura è rigida, come qualcosa di esterno all'uomo. Quest'idea è molto contestata perché come si vede oggi c'è una continuità e coevoluzione tra uomo e natura.>3. La visione di Diamond della natura è rigida, come qualcosa di esterno all'uomo. Quest'idea è molto contestata perché come si vede oggi c'è una continuità e coevoluzione tra uomo e natura.
<4. Diamond vede le interazioni economiche come positive mentre la politica viene vista in maniera negativa. "dall'uguaglianza alla cleptocrazia". Nel suo testo compare la politica quando si dice Sostanzialmente per lui i sistemi politici evoluti sono sistemi cleptocratici, ovvero di accaparramento di risorse e élite cherubano. In questo c'è un'esaltazione della competizione, della sopravvivenza del più adatto, esaltazione dell'individualismo e fiducia nel mercato.>4. Diamond vede le interazioni economiche come positive mentre la politica viene vista in maniera negativa. "dall'uguaglianza alla cleptocrazia". Nel suo testo compare la politica quando si dice Sostanzialmente per lui i sistemi politici evoluti sono sistemi cleptocratici, ovvero di accaparramento di risorse e élite cherubano. In questo c'è un'esaltazione della competizione, della sopravvivenza del più adatto, esaltazione dell'individualismo e fiducia nel mercato.
<5. La sottovalutazione, a lui imputata, dell'eredità storico-geografica del colonialismo. Ad esempio,>5. La sottovalutazione, a lui imputata, dell'eredità storico-geografica del colonialismo. Ad esempio,
il fatto di non valutare abbastanza le risorse estratte dall'Africa subsahariana da parte delle potenze coloniali europee, in particolare la tratta degli schiavi. Questo inevitabilmente non permette di cogliere quello che è stato un elemento fondamentale dello sviluppo capitalistico che è, oltre all'accumulazione primaria dovuta all'espropriazione delle terre, l'enorme afflusso di risorse dalle colonie (es. oro e argento; cotone; zucchero; cacao; caffè). FERNAND BRAUDEL Indaga sulla pluralità dei tempi e degli spazi. Perché è importante riflettere sullo spazio e sul tempo quando si parla di geografia storica? Perché molti dei fenomeni che studiamo hanno a che fare con un orizzonte spaziale e temporale estremamente esteso. Braudel dice che la dialettica spazio-tempo (storia-geografia) è la problematica maggiore del libro di Diamond. L A PLURALITÀ DEI TEMPI Braudel propone una tripartizione del tempo che va acontenente i seguenti tag html:contestare quella che era la narrazione storica fino a quel momento. Fino a lui il tempo storico era una linea del tempo in cui possiamo disporre una successione cronologica o collocare i grandi eventi. Lui dice che quel tipo di storia è la storia più superficiale. Ci sono altre storie, tre livelli di storia:
- La prima: "una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente". Storia che ha a che fare con le relazioni umane e l'ambiente. Cicli di bonifica delle pianure e regressione delle bonifiche, cicli di rafforzamento della transumanza e di abbandono della transumanza, ecc., cicli che si presentano incessantemente.
- Una storia quasi fuori dal tempo, a contatto delle cose inanimate (fiumi, montagne, ecc.). "una storia lentamente ritmata", "una storia strutturale, una storia che fa parte di un sistema di relazioni che si ripetono continuamente."
1) La prima: una storia "sociale" che guarda "le economie e gli stati, le società, le civiltà, le forme della guerra". Una storia ritmata, più veloce, la storia delle strutture, strutturale, che sono le strutture economiche (es. lo sviluppo del capitalismo), politiche (periodizzazioni della dimensione politica), l'evoluzione delle società, l'evolversi delle civiltà e delle religioni, le forme della guerra. Non ci basta la data del singolo evento per avere una comprensione ma è una storia sociale. Questa storia ha come base temporale quella dei secoli.
2) La seconda: La "storia tradizionale, la storia "événementielle", degli avvenimenti, la "storia-racconto", "una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose", "la più ricca di umanità, anche la più pericolosa". La storia tradizionale, degli avvenimenti, la storia racconto (dei re, battaglie,
città che cadono), dalle oscillazioni brevi, rapide e nervose. La più ricca di umanità ma anche la più pericolosa. Ricca di umanità perché riesce a cogliere il ruolo delle singole persone. Più pericolosa perché è la più difficile da interpretare. È una storia che semplicemente si occupava di collocare lungo la linea del tempo una serie di eventi attraverso un racconto (es. guerre, successioni, ecc.). Il tempo storico diviso in 3 tempi:- TEMPO GEOGRAFICO. Non siamo testimoni di cambiamenti (forse oggi sì ma perché per esempio oggi vediamo il cambiamento del clima). È il tempo più lento, il tempo della relazione tra comunità umane e ambiente. (misura: millenni)
- TEMPO SOCIALE. Possiamo percepire anche dei mutamenti nel tempo sociale (es. differenze nella civiltà, per es. il tipico uomo veneto è cambiato). Movimento che impiega secoli per dispiegarsi. Tempo
tempo geografico) e non dobbiamo fermarci alle correnti di superficie (tempo degli eventi umani). Proviamo ad applicare questa riflessione sulla lunga durata e sulla molteplicità dei tempi a un evento vicino a noi, ea un evento lontano da noi, ma entrambi eventi di grande rilevanza e impatto. Tripartizione dei tempi per indagare gli eventi:
11 SETTEMBRE 2001. La velocità di diffusione della notizia è stata stupefacente, era la prima volta che venivano attaccati gli USA. L'avvenimento è collocabile con precisione, tuttavia sappiamo la dinamica immediata ma non sappiamo le cause più profonde. Per capirle bisogna spostarsi indietro nel tempo, all'invasione sovietica dell'Afghanistan. L'invasione sovietica, durata dal '79 al '89, è un momento in cui i russi sono intervenuti a sostegno del governo socialista dell'Afghanistan mentre la resistenza afghana aveva l'appoggio dei servizi segreti Pakistani, cui
dietro c'erano gli USA che davano armi e sostegno; un aiuto fondamentale per far crollare il regime sovietico. All'interno della resistenza, supportata dagli USA, c'erano dei fondamentalisti islamici tra cui Bin Laden. Bin Laden sarà poi colui che organizzerà e sosterrà Al-Qaeda. È paradossale che i finanziamenti statunitensi e la formazione data ai militanti afghani si siano ritorti contro gli Stati Uniti stessi. Per capire meglio dobbiamo comprendere un tempo più esteso e parlare di guerra fredda del '900, quindi la contrapposizione del blocco sovietico e quello occidentale. Ciò non basta. Bisogna capire da dove viene il jihadismo e perché è diffuso così tanto nel mondo arabo? Tra le molte cause una è chiamata "infelicità araba" = deriva dalla percezione di un insieme di popolazioni che, a partire dalle invasioni arabe e dall'impero ottomano, hanno avuto un ruolo di centralità.Era una civiltà che governava i punti di passaggio tra Europa, Asia, Africa ed era avanzata dal punto di vista intellettuale. Poi ha avuto un processo di decadenza nel corso del '900, tanto che saranno le potenze coloniali europee (in particolar modo francesi ed inglesi) a occupare e suddividere questa area. Questa percezione di infelicità deriva da un'antica storia di centralità che diventa marginalità e sottomissione. Possiamo addirittura toccare il tempo della lunga durata, ovvero le relazioni tra comunità urbane e ambiente. Quando l'intelligence americana ha cercato di capire come funzionava Al Qaeda è stata molto disorientata perché non era un'organizzazione gerarchica. Era basata su cellule indipendenti l'una dall'altra che non agivano per lunghi periodi per poi coordinarsi all'ultimo momento. Per capire Al Qaeda, gli americani si sono rivolti agli antropologi che hanno capito cheL'organizzazione ha a che fare con un elemento di lunga durata, cioè società segmentarie o forme organizzative di carattere tribale che sono legate a segmenti dispersi e che sono capaci di radunarsi e poi disperdersi di nuovo. Sono società tipiche delle zone aride e semiaride di popolazioni dedite alla pastorizia fondate su un tipo di organizzazioni anarchiche, normalmente separate ma se c'è una pressione esterna o la volontà di colpire un nemico si uniscono. Quindi per capire Al Qaeda dobbiamo capire quali sono le relazioni delle comunità umane con gli ambienti aridi e semiaridi delle steppe. processo di relazione comunità disgregazione di invasione sovietica umane e ambiente 11 Settembre 2001 mondo e cultura che dell'Afghanistan nelle zone aride e semiaride centrale.
PRESA DI COSTANTINOPOLI, 1453. Siamo a Bisanzio con Costantino XI, ultimo imperatore dell'impero bizantino, e c'è la conquista di
ento storico di grande importanza, che segna la fine dell'Impero Romano d'Oriente e l'inizio dell'Impero Ottomano. La caduta di Costantinopoli avvenne il 29 maggio 1453, dopo un lungo assedio condotto dall'esercito ottomano guidato da Maometto II. Questo evento segnò la fine di un'era e l'inizio di un nuovo periodo storico.