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TERRITORIALIZZAZIONE

Fasi del processo di territorializzazione:

  • Se il territorio è l'esito di questo prodotto corale, significa che l'atto territorializzante è quando l'uomo imprime la sua impronta nell'ambiente, che diventa territorio (uno spazio su cui si è esercitato una qualche azione umana).
  • 3 forme di controllo/dominio/fasi:
    1. Controllo intellettuale: manifestazione che riguarda la sfera intellettuale
      • Denominazione: La denominazione riguarda un tratto della superficie terrestre che, per questa via, si fa luogo. Designando tratti della superficie terrestre, l'attore crea identità, ossia complessifica il mondo dotandolo di attributi nuovi: i nomi "prima" non esistevano né, soprattutto, esistevano i fenomeni nella forma in cui essi li rappresentano. L'agire territoriale come controllo simbolico.

La superficie terrestre, le comunità umane identificano i luoghi che possono rientrare nel loro quotidiano, il luogo diventa parte della sfera intellettuale dell'uomo, quindi il controllo intellettuale è sempre espresso attraverso un processo di simbolizzazione, cioè identificare i luoghi con dei simboli, che possono evolversi e mutare di senso. Io mi approprio degli spazi, conferendogli la denominazione di luogo attraverso i simboli).

2) Controllo materiale: manifestazione che riguarda la sfera materiale

  • Reificazione (= trasformazione materiale, vera e propria, l'intervento fisico sul territorio)

Consiste nell'abitare la Terra e nello sfruttarne le risorse, dando così vita a processi in cui l'uomo plasma la Terra non più solo con la forza del suo pensiero, ma anche con l'abilità della sua mano (Homo faber).

  • Chiamiamo per l'appunto reificazione il processo che istituisce e/o conserva

Il controllo ordinario/lominale contempla mauria o-dine-di попбровотло-тдетас costruita; le altre si rivolgono non già allo spazio ma al territorio: sicché ricavano da unamaterialità costruita una nuova materialità, anch'essa costruita.

L'uomo in situazione sociale, traccia sentieri, incendia la savana, abbatte alberi, o protegge, perfora, ammucchia, spiana, rialza; e ancora, costruisce strade, città, ponti, argina fiumi, scava canali, terrazza i versanti delle montagne; insomma interviene massicciamente e nei modi più disparati a modificare le fattezze della superficie terrestre.

La reificazione, al pari della denominazione, è certamente un atto trasformativo, in sé concluso.

3) Controllo strutturale: manifestazione che riguarda la sfera dell'organizzazione sociale

  • Strutturazione

Il controllo si esercita attraverso la suddivisione del territorio in porzioni, ognuna delle quali possiede un proprio profilo funzionale.

nel senso che è caratterizzata da determinate forme di uso della superficie terrestre e delle sue risorse, e nello stesso tempo è soggetta a un determinato regime normativo e all'autorità di determinati soggetti decisionali. Funzioni, confini, diritto e apparato decisionale costituiscono quindi un complesso di fattori e condizioni attraverso il quale la superficie terrestre è coinvolta in strategie, da quelle puntuali previste dai piani urbanistici nelle singole parti di una città a quelle di ampio respiro, delineate dalla politica infrastrutturale di un determinato paese. (Controllo strutturale: una volta che ho territorializzato il mio spazio, questo processo va concluso con l'organizzazione del territorio, cioè la suddivisione del territorio in porzioni, ognuno con le proprie risorse, soggette a un regime normativo e all'autorità di determinati soggetti decisionali) LO SVILUPPO LOCALE Il locale si mostra come il livello

territoriale ottimale «per riconoscere ipaesaggi e le loropotenzialità» (Quaini, 2009).- Le risorse territoriali, fattori «immobili» che appartengono stabilmente al territorio edesprimono le seguenti caratteristiche:

  • IMMOBILITA’: risorse stabilmente ancorate al territorio (fixed assets - Amin, 2000);
  • SPECIFICITA’: risorse difficilmente reperibili altrove con le stesse qualità, queste risorsehanno una propria peculiarità, che rimanda al territorio un cui sono inserite;
  • PATRIMONIALITA’: risorse che si sedimentano nel territorio solo in un processo dimedio lungo periodo e che non sono riproducibili in tempi brevi (dimensione temporale).

Coinvolgimento della comunità locale (non basta che le risorse siano esistenti e presentisul territorio, ma e’ importante che le comunità riconoscano queste risorse, altrimentiqueste non porteranno valore a quel territorio, diventano elementi territoriali

abbandonati, apparentemente dimenticati perché manca quel processo di appropriazione culturale da parte della comunità)

Gli altri fattori

Luogo: non è un semplice punto nello spazio identificato dalle coordinate geografiche. È una porzione di territorio carico di valori, significati, che riflette l'identità della comunità che vive in un determinato luogo senso del luogo (Yi-Fu Tuan; Lowenthal; Rose)

Conflitti sociali:

Associazionismo

assenza di limiti

Rappresentazione paesaggistica

16/11/2022

IL CASO DI STUDIO DELLA FERROVIA CICLABILE LUCANA

Nel 2017 la regione Basilicata e i comuni di Castelluccio inferiore, Castelluccio, Lagonegro, Lourla, Nemoli, Riveto, Rotonda e Viggianello, l'Agenzia del Demanio e le Ferrovie Apputo Lucane s.r.l. hanno stipulato l'accordo di Programma.

È una ciclabile che non si esaurisce a questi 34 km perché fa parte del progetto del sistema nazionale delle ciclovie turistiche e questa in particolare

è un tratto della ciclovia della Magna Grecia che, in Basilicata, interessa due tratti distinti: il tratto con la bicicletta e poi un altro tratto che è in via di realizzazione e che interessa il lato ionico. La ciclabile continua nel territorio Calabro, che inizia da Lagonegro e arriva fino al confine con la Calabria, dove si innesta sulla ciclovia dei parchi della Calabria e dovrebbe collegare la Campania con la Basilicata, la Calabria fino ad arrivare in Sicilia.

L'obiettivo quindi della proposta è quello di migliorare la conoscenza degli habitat naturali della storia di queste infrastrutture in disuso e quindi anche comprendere qual è il patrimonio culturale delle aree interne rurali, proprio sostenendo la necessità di una pianificazione territoriale che può essere integrata a diversi livelli. Quindi sono state fornite delle rappresentazioni che possono essere utili sia per il governo del territorio, ma anche per rafforzare questo senso.

identità mettendo in luce qual è il patrimonio culturale-naturalistico di queste aree, partendo da un nuovo paradigma, cioè come connettere questi piccoli borghi a delle aree naturalistiche e la ciclabile rappresenta uno degli strumenti per valorizzare un territorio dal punto di vista metodologico. Il progetto si è strutturato attorno a 3 tematiche principali: 1. l'infrastruttura storica 2. la via verde 3. gli itinerari ad essi connessi e poi le risorse Che poi sono stati declinati in quattro obiettivi principali. Il primo obiettivo è stato quello di ricostruire la memoria e di creare e generare una nuova narrazione territoriale, si è proceduto con il metodo teorico cioè avviare una raccolta di informazioni reperibili, utili per tracciare la storia della ferrovia Lagonegro, quindi si sono ricercate fonti testuali, fonti iconografiche, fonti documentali, poi il lavoro di ricerca richiesto un grande supporto da parte degli attori locali e dellaferroviaria una possibilità di crescita e progresso. La costruzione delle ferrovie in Basilicata ha richiesto un grande sforzo da parte della popolazione locale, che ha dovuto affrontare numerose difficoltà e sacrifici. Tuttavia, l'apertura delle prime linee ferroviarie ha portato notevoli benefici alla regione, permettendo un più facile accesso ai mercati e ai centri urbani, facilitando lo sviluppo dell'industria e dell'agricoltura e migliorando le condizioni di vita della popolazione. Oggi, molte delle vecchie stazioni ferroviarie sono state restaurate e trasformate in musei o centri culturali, testimoniando l'importanza storica e culturale delle ferrovie nella storia della Basilicata.ferroviaria una prospettiva futura. La questione meridionale entrò a pieno titolo nella vita pubblica nazionale nel 1902 con il viaggio compiuto da Zanardelli, che attraversò tutta la regione senza incontrare ferrovie e al termine del suo percorso parlò proprio della necessità di collegare i paesi che erano lontani gli uni dagli altri. Quindi la questione meridionale viene trattata in particolare in questi primi decenni del '900 ed entra a pieno titolo anche la questione relativa alla costruzione delle strade ferrate. In seguito ci fu la legge speciale numero 140 per la Basilicata con cui autorizzò la costruzione delle ferrovie, ma l'applicazione della legge fu molto difficile sia perché in quel momento stavano cambiando gli equilibri, nel senso che il mondo dei trasporti stava vivendo una rivoluzione con la nazionalizzazione delle ferrovie e la nascita nel 1905 dell'azienda Ferrovie dello Stato e poi c'era una mancanza di manodopera cheera dovuta proprio a un forte flusso migratorio da parte dei cittadini che abbandonavano questa terra. Nel 19
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irenedf02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia storica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Spagnoli Luisa.