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Tipologie di regione geografica

Vi sono tante tipologie di regione geografica. A seconda del numero di caratteri attraverso i quali la regione viene delimitata, si può avere una regione:

  • Elementare: un solo fenomeno; la regione è lo spazio in cui questo è presente (regione delle querce da sughero in Sardegna).
  • Complessa: quando si fa riferimento a più fenomeni connessi (la regione mediterranea).

Le regioni economiche si suddividono invece in formali e funzionali:

  • La regione formale è quella definita da un carattere economico (una regione omogenea per la presenza di un certo attributo): per esempio una regione risicola, oppure urbana, oppure turistica, industriale.
  • La regione funzionale è quella definita sulla base dell'intensità delle relazioni funzionali tra i luoghi (particolarmente legati tra loro): per esempio i sistemi locali del lavoro visti nella lezione sullo spazio relativo e definiti attraverso l'elevato livello di spostamenti.
casa/lavoro (pendolarismo) o il livello di auto contenimento degli spostamenti. Regione e paradigmi della geografia Come detto, la regione è uno strumento di indagine geografica molto consolidato. Per questo si può trovare un tipo particolare di concetto di regione (e di metodi di individuazione e delimitazione) per ciascuna fase di evoluzione del pensiero geografico, dalla metà del Settecento fino ai giorni nostri. In geografia (umana) si tende ad individuare quattro paradigmi attraverso i quali il pensiero si è mosso, cui corrispondono altrettanti tipi di regione: - Paradigma del determinismo (1750-1900) regione naturale - Paradigma del possibilismo (1900-1950) regione umanizzata o omogenea - Paradigma del funzionalismo (1950-1970) regione funzionale - Paradigma sistemico (1970 in poi) regione intesa come sistema Regione Naturale nel determinismo Ritenendo che la causa dell'organizzazione territoriale delle comunità è

La natura, la composizione del territorio avviene attraverso le determinanti fisiche.

Regione Naturale: un tratto di territorio identificato mediante discriminanti geologiche e geomorfologiche le quali, in virtù dell'omogeneità fisica che producono, rendono organico l'assetto del territorio.

L'unità fisica diventa un'area omogenea dal punto di vista socioeconomico (bacino fluviale è un esempio).

Possibilismo e Regione Omogenea

La regione omogenea è un territorio plasmato da un determinato genere di vita che si esprime in uno o più paesaggi interconnessi.

Poiché nel possibilismo si intende che la natura offre possibilità e vincoli; che ciascuna comunità sceglie tra le possibilità sulla base della cultura, del livello tecnologico raggiunto, dalle circostanze storiche, il genere di vita è l'incontro tra cultura e territorio.

Omogeneo e uniforme non sono sinonimi, infatti omogeno implica una

stessa genesi mentreuniforme una stessa forma.

La Regione Funzionale è basata sull'idea di volontarismo. La regione funzionale è quella investita dalla polarizzazione/gravitazione. È l'insieme dei luoghi che vengono tenuti insieme dalla forza delle relazioni verso un centro, sia esso industriale che terziario.

Ne vedremo un esempio molto chiaro quando analizzeremo la Teoria delle Località Centrali a proposito di terziario, e quando analizzeremo il polo di sviluppo di Perroux a proposito di industria.

Per fare un esempio attraverso cose già viste, vale il solito caso del Sistema Locale del Lavoro (flussi di pendolarismo verso un centroide).

Immagine: è una tipica rappresentazione del funzionalismo. Ogni punto rappresenta una città e punti più grandi indicano città più grandi. Il cerchio intorno alle città mete in evidenza l'area del pendolarismo, invece le linee esprimono le relazioni. In questo caso

l'uomo non è determinato dall'ambiente ma da leggi, principi e regole. Concetto di interazione: è più neutra rispetto alla polarizzazione e la gravitazione, nel senso che non c'è necessariamente una parte che dipende ma sono due parti in relazione. Dipende dalla distanza e dalla massa (occupazione, forza lavoro, servizi, densità). Per migliorare l'interazione posso ridurre l'attrito e la distanza (ad esempio, creando delle infrastrutture) oppure posso rafforzare la massa (industrie siderurgiche, chimiche e di base). L'immagine mette in evidenza la struttura del territorio: nodi, relazione e attrazione (che può anche essere intesa in senso negativo). Se osservassi questa figura nel tempo potrei studiare le sue trasformazioni. Il paradigma sistemico: dalla struttura e dalle funzioni ai processi Nel paradigma funzionale siamo stati abituati a guardare allo stato istantaneo interno di un sistema, e dunque quello che

osservavamo era solo la struttura del sistema; un sistema ha in più un processo che lo muove ed un obiettivo. Cogliere tutto questo vuol dire utilizzare un approccio sistemico. Quindi cerca di superare la rigidità del paradigma funzionale, che è statico.

Un sistema può essere definito come un insieme di elementi umani e fisici, interconnessi e mossi da uno stesso processo, aperto alle relazioni esterne, che si oppone a comportamenti degradativi. Un sistema è una struttura che si muove.

Regione sistemica = sistema spaziale o sistema territoriale aperto. Il sistema insieme è sistema effetti sinergici.

Sistema è maggiore della somma delle parti, quindi, un sistema si comprende non analizzando le singole componenti, ma cogliendolo come un tutto (olismo). Un sistema non è scomponibile in parti e non ci si può accontentare dei meccanismi di causa-effetto.

Definire la regione come sistema, implicitamente sposta l'attenzione da

ciò che è mero risultato, la regione, al processo che l'ha generato, la regionalizzazione. Il sistema locale è uno spazio di coesione tra le relazioni verticali e orizzontali. È un concetto che viene alla luce con la teoria dei sistemi generali. Quello che fa sì che un certo numero di operatori economici localizzati in un certo territorio si trasformi in un sistema è, come si diceva poco fa, l'obiettivo (promozione del territorio). Un sistema locale è costituito dalle componenti del sistema e dalle relazioni tra le componenti, ma quello che ne fa qualcosa di più di una struttura è un progetto di sviluppo condiviso, una visione comune di come mettere a valore le potenzialità e le risorse di quel dato territorio. Sono componenti del sistema locale: - soggetti (tra i quali figurano anche le imprese) relazioni orizzontali - milieu (francese: "ambiente") concetto creato dai geografi francesi che

Il milieu locale indica il patrimonio da promuovere, indice anche dei potenziali.

- Ecosistema naturale: Sistema locale territoriale

- Milieu Locale: "Insieme permanente di caratteri socioculturali e naturali sedimentatisi in una certa area geografica attraverso l'evolvere storico dei rapporti intersoggettivi, a loro volta in relazione alle modalità di utilizzo degli ecosistemi naturali locali" - G. Dematteis

Il milieu locale è il patrimonio su cui posso investire per promuovere lo sviluppo. Non è un elemento temporaneo ma piuttosto permanente. È l'insieme delle condizioni di un determinato territorio, intese come complesso dei caratteri che, sedimentati in un certo luogo nel corso del tempo, definiscono le proprietà specifiche del luogo stesso.

Le componenti del milieu:

  • Ambiente naturale (clima, vegetazione, geomorfologia, caratteristiche dei suoli, posizione geografica)
  • Capitale fisso accumulato o capitale materiale (patrimoni insediativi,
livello di governance:– reti governate: caratterizzate da una leadership forte e da una chiara struttura di governo– reti autonome: caratterizzate da una governance debole o assente, con una struttura informaleIn base al settore di attività:– reti economiche: caratterizzate da soggetti privati che operano nel settore economico– reti sociali: caratterizzate da soggetti pubblici o privati che operano nel settore sociale– reti culturali: caratterizzate da soggetti pubblici o privati che operano nel settore culturale– reti tecnologiche: caratterizzate da soggetti pubblici o privati che operano nel settore tecnologico– reti istituzionali: caratterizzate da soggetti pubblici o privati che operano nel settore istituzionaleIn base alla dimensione geografica:– reti locali: caratterizzate da soggetti che operano a livello locale– reti regionali: caratterizzate da soggetti che operano a livello regionale– reti nazionali: caratterizzate da soggetti che operano a livello nazionale– reti internazionali: caratterizzate da soggetti che operano a livello internazionale

radicamento/presa sul milieu:

  • reti radicate nel milieu: caratterizzate da forti interazioni con il patrimonio locale (dallastoria)
  • reti scarsamente radicate con il milieu: caratterizzate da deboli interazioni con il patrimonio locale

In base all’apertura esterna:

  • reti proiettate alla scala globale: caratterizzate da forti interazioni con le reti sovralocali (anche di livello globale) reti lunghe
  • reti circoscritte alla scala locale: caratterizzate da deboli interazioni con le reti sovralocali reti lunghe

In base alla composizione sociale:

  • reti locali di attori pubblici
  • reti locali di attori privati
  • reti locali di attori misti (pubblici e privati)

In base natura dei rapporti sociali:

  • reti cooperative portano gli imprenditori a fare progetti insieme (es. si dividono i costi di formazione dei lavoratori)
  • reti competitive tra gli imprenditori
  • reti conflittuali tra imprenditori e

sindacatià– reti negoziali ad esempio il comune negozia con la regione dei finanziamentià

In base alla funzione svolta:

  • reti di governo (e di gestione del potere e delle decisioni)
  • reti di produzione
  • reti di offerta di servizi

Morfologie di reti locali di soggetti e tipologie territoriali di reti di soggetti locali

  1. Gerarchica: legami di dominio dall’alto verso il basso, e di dipendenza dal basso verso l’alto. Assenza di feedback. Può valere sia per i singoli soggetti sia per i luoghi (città piccole che dipendono da città più grandi). Esempi possono essere la struttura militare e il concetto di gravitazione di una città su altre città.
  2. Polarizzata: c’è un polo e tutto gli gravita attorno
Dettagli
A.A. 2022-2023
31 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher REBECCA.CIOMMO di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cipollini Roberta.