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COLONIALE VS POSTCOLONIALE

Il colonialismo

Il colonialismo non è un momento storico e finito, ma un fenomeno che ha trasformato la visione e l'esperienza del mondo lasciando numerose tracce nel presente. I residui del colonialismo sono ancora molto visibili e decodificarli è utile per avere una visione più complessa della realtà.

L'importanza delle mappe

Le mappe sono state una forte arma per gli europei coloniali. Al centro ci sono gli imperi europei e intorno i possedimenti coloniali che hanno colori diversi. La carta geografica dell'impero britannico è fortemente politica, vi sono delle convinzioni che rafforzano la posizione di potere dell'impero (non è altro che la visione del mondo degli inglesi).

Imperialismo e colonialismo

L'esperienza del colonialismo raggiunge il suo apice nel 1914 con la prima guerra mondiale. Fino a quel momento imperialismo e colonialismo non sono esperienze sovrapposte: imperialismo = relazione

umana/territoriale ineguale. Implica l'estensione dell'autorità e del controllo di uno stato (o un gruppo umano) su un altro. Colonialismo = dominazione ed esperienza di una popolazione indigena da parte di un colonizzatore (colonizzare = impossessarsi di un territorio, installarsi ed espandere la propria civiltà a sfavore di quella già esistente).

La storia del colonialismo

Le esperienze coloniali sono state vissute in maniera diversa dai colonizzatori: - Esperienza positiva (Livingstone) = esplora le colonie inglesi africane scoprendo luoghi remoti e portando sviluppo, progresso e civiltà nei paesi indigeni considerati sottosviluppati. In Burundi c'è una statua in suo onore. - Esperienza negativa (famiglia Philips) = famiglia della classe media che trova difficoltà nel trovare casa e ricostruire una vita in Canada. - Esperienza indiretta = si vive il colonialismo attraverso i racconti altrui e consumando prodotti provenienti dalle colonie.colonialismo diventa uno stile, un movimento globale di persone e tecnologie (globalizzazione) Le tracce del colonialismo L'esperienza coloniale è davvero finita? statue celebrano personaggi al tempo importanti ma ora considerati simbolo di violenza mappe attuali che mantengono ripartizioni coloniali linguaggio che mantiene tracce del colonialismo contaminazione culturale Circa la cultura entra in gioco la questione della disuguaglianza nella distribuzione del potere --> una donna indigena con tatuaggi esprime la sua tradizione, una occidentale aderisce alla cultura dell'occidente --> l'infibulazione femminile è segno di sottosviluppo culturale, la chirurgia plastica no Post colonialismo o neocolonialismo? Osservando una carta geografica attuale si nota che: i colori sono cambiati, il rosso non si usa più i domini coloniali si sono ridotti le tessere del mosaico sembrano essere più contigue gli imperi sembrano essere finiti (1997 = il sole ètramontato sull'imperobritannico)La decolonizzazione non ha eliminato i rapporti ineguali. L'esperienza dell'impero è sparita solo formalmente, cambiando nome e forma e per questo si parla di neocolonialismo e neoimperialismo.

Neocolonialismo

Hardt e Negri sostengono che il nuovo mondo plasmato dalla globalizzazione sia un impero--> anche il concetto di cittadinanza deve espandersi a livello globale? Lo stato nazione non è più il principale detentore di potere, ma molte decisioni sono prese da enti di cui non si ha il diritto di voto (es. fondo monetario internazionale)--> erosione del senso di cittadinanza. L'impero non si limita a controllare l'economia o i flussi migratori, ma impone mentalità e desideri plasmando i comportamenti degli individui.

13/03/2023

URBANO VS RURALE Rurale e urbano Nel 2008 la popolazione urbana è maggiore di quella rurale Rurale = tutto ciò che non è urbano Urbano = spazio interessante inquanto c'è concentrazione di persone e di conseguenza servizi specializzati. Si nota che il livello di competenze informatiche è più elevato nella popolazione urbana, perché? Città = concentrazione di cose --> urbanizzazione = processo di concentrazione di persone che costruisce la città --> spazio di flussi in movimento = traffico, merci... La definizione classica della città è quella di fenomeno economico, di scambio e commercio, nata in condizione di surplus economico --> successivamente studi economici mostrano che le prime forme di insediamenti collettivi e vita comune precedono la nascita di agricoltura collettiva --> forse il motore della formazione della città è la tendenza umana a cercare compagnia. Il processo di urbanizzazione è cresciuto tanto da diventare il fenomeno predominante, ma cosa definisce una città? Aggregato di persone (quante? È soggettivo, meglio misurare la densità).

La città è un continuum urbano, spazio ben definito dove gli edifici sono distanti meno di 20 km, ambiente costruito. Fino agli anni '60 la città era monocentrica, ora grazie alla macchina è policentrica - è meno una macchia ma più un arcipelago dove è difficile identificare il continuum urbano, spazio economico e di densità funzionale, spazio di accumulazione del surplus, dimensione sociale, spazio della diversità e varietà. Si è anonimi e quindi più liberi di vivere la diversità e di entrarne a contatto, spazio contraddistinto da uno specifico stile di vita (urbano), spazio dell'immaginazione, scala dell'esperienza, ambiente, ecosistema umano, parassita, problema, risorsa ambientale, spazio della politica, città come obiettivi militari. La città oltre la città. Si verifica erosione dei confini tra urbano e rurale: urbanizzazione della campagna, rurbanizzazione, integrazione dei poli periferici.

nelle reti urbane convergenza degli stili di vita

Come si formano i processi di urbanizzazione di scala globale?

nuovi processi di formazione di mega città

esplosione delle forme urbane oltre la città 14/03/2023

CITTÀ E GLOBALIZZAZIONE

Il dualismo urbano

Uno dei temi principali della geografia urbana è lo studio del dualismo urbano (=divario tra città che vivono esperienze di sviluppo e stili di vita differenti)

Essendo questo dualismo visibile anche all'interno delle città stesse, lo si riconduce spesso al divario tra nord e sud--> si crede che nord e sud siano due realtà esistenti diverse, regolate da diversi meccanismi di funzionamento

In realtà il dualismo urbano va oltre questa dicotomia, bisogna avere uno sguardo più ampio e guardare alla prospettiva globale

Città e spazio globale

Knox sostiene che la globalizzazione sia una strutturazione di flussi globali

Ci sono sei tipi di flussi che strutturano il mondo

moderno:umani - comprendono forme di mobilità differenti 1. tecnologici - tecnologia, software 2. finanziari - movimento del capitale 3. di media - immagini, informazioni 4. di ideologie - costruzioni ideologiche 5. di commodities - merci e consumi La globalizzazione si configura quindi come una rete di flussi globali i cui nodi sono proprio le città--> per studiare questi flussi bisogna studiare il modo in cui essi si collocano e agiscono in contesti urbani World city ranking - John Friedman È possibile immaginare la rete urbana internazionale come organizzata in modo gerarchico Ranking = insieme di studi che studiano l'ordinamento gerarchico delle città del mondo in base alla loro portata economica Il livello più elevato sono le città globali, città in grado di assumere un ruolo strutturante in relazione ai flussi Ci sono varie articolazioni scalari: articolazioni multinazionali articolazioni nazionali articolazioni sub-nazionali La strutturagerarchica implica che ci siano delle relazioni tra le città, non sono separate le une dalle altre. Cosa rende una città più importante di un'altra? Christaller formula la teoria delle località centrali: a determinare la posizione di potere di una città non è un unico fattore, ma l'importanza delle sue funzioni (attività e servizi che la città offre). Secondo Christaller è possibile classificare le città in base alla loro portata (rango di servizi e funzioni offerti): rango = definito da funzioni più elevate ed esclusive che si possono trovare in quella città; portata = quanto le persone sono disposte a muoversi per accedere al servizio. Saskia Sassen e le città globali. La studiosa si occupa dello studio delle città globali, quelle che svolgono un ruolo centrale nelle reti mondiali in quanto incorporano i processi di implosione ed esplosione causati dal rapporto tra urbanizzazione e.globalizzazione--> le città globali sono centro di snodo per attività commerciali, finanziarie e bancarie. Sassen sostiene che in uno spazio sempre più globale sia necessario riconcentrare il scala di potere nell'urbano--> il compito di controllare e regolare i flussi mondiali è strettamente urbano e non globale (le città globali sono connesse tra loro ma non a loro interno, tanto che non ha più senso parlare di città). La riflessione di Sassen mette in evidenza che è importante non solo sapere dove si distribuiscono le funzioni privilegiate, ma guardare bene ai processi che hanno fatto sì che si produca un'articolazione urbana gerarchica. Secondo la studiosa la globalizzazione si traduce in: forze centrifughe = attività manifatturiere concentrate sempre di più in luoghi remoti (produzione di dispersione nello spazio) forze centripete = funzioni di comando e controllo in poche città (produzione di concentrazione nello spazio).

concentrazione nello spazio), è al centro di queste forze che si trovano le città globali

Gerarchia urbana = tutte le città sono globali, ma in quale misura?

Ordinary cities - Robinson

Il libro vuole che gli studi urbani non si concentrino solo sulle città globali, ma anche su centri di piccole e medie dimensioni. L'obiettivo è decentrare lo studio passando dal grande al piccolo

Competizione urbana

Le città concorrono tra loro per attirare flussi globali desiderabili quali:

  • flussi di capitali
  • flussi di turisti
  • eventi
  • flussi di residenti

Effetti negativi:

  • privatizzazione dello spazio pubblico per permettere investimenti
  • segmentazione e segregazione spaziale
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
32 pagine
SSD Scienze politiche e sociali M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaa.a_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia politica ed economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Vanolo Alberto.