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PRINCIPI CHE GUIDANO L'AZIONE DELLA WTO

90- LIBERALIZZAZIONE: sono vietate le restrizioni quantitative alle importazioni, è vietato l'aumento dei dazi esistenti e l'introduzione di nuovi. Nel momento in cui il paese membro aderisce a questi accordi deposita una lista di prodotti, indica il dazio doganale che è corrispondente a ciascun prodotto e questo dazio viene definito consolidato, non deve essere aumentato, a meno che la WTO non autorizzi delle ritorsioni.

NON DISCRIMINAZIONE: i paesi non possono discriminare tra i loro partner commerciali e tra prodotti simili di diversa provenienza. Questo principio ha una clausola di specificazione: la CLAUSOLA DELLA NAZIONE PIÙ FAVORITA: ciascun paese ha l'obbligo di estendere a tutti gli altri membri della WTO le migliori condizioni che concede a uno di essi. Nel momento in cui ad esempio, un paese concede una riduzione tariffaria ad un altro sulla base di un accordo bilaterale, questa riduzione tariffaria

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diventa multilaterale. Non devono esserci politiche diverse tra prodotti simili che sono di produzione nazionale o extra-nazionali, per quanto riguarda le tasse o i regolamenti interni applicati da ogni paese, es. la grappa e la vodka, sono due prodotti che soddisfano lo stesso bisogno, considerati prodotti simili, nel momento in cui un superalcolico di produzione estera entra nel territorio nazionale e ha pagato il dazio deve essere trattato alla stesso modo del super alcolico prodotto in quel paese, non deve subire ulteriori forme di tassazione.

PRINCIPALI ACCORDI MULTILATERALI RATIFICATI A CONCLUSIONE DELL'URUGUAY ROUND

Accordi all'interno dei quali vengono prese le principali decisioni per quanto riguarda beni e servizi e per quanto riguarda la proprietà intellettuale.

  • General Agreement on Tariffs and Trade (GATT 1994)
  • Versione aggiornata del precedente GATT (GATT 1947, che non esiste più).
  • Nuovo accordo negoziato in sede di Uruguay round in cui viene

discussa la normativa che riguarda i beni, soprattutto quelli industriali.

Lo chiamiamo GATT 1994 per distinguerlo dal GATT precedente, che non c'è più.

- General Agreement on Trade in Services (GATS)

Nuovo accordo sui servizi, accordo che regola gli scambi sui servizi.

- È diventato necessario e importante negli ultimi decenni perché le nostre economie sono cambiate. Nel 1945 non c'era l'esigenza di regolare gli scambi di servizi perché erano pochi.

- Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (TRIPS)

Accordo che regola la questione dei diritti di proprietà intellettuale, tutto ciò che riguarda copyright, trademark, brevetti, indicazioni geografiche (ad es. dei prodotti tipici, tutelati per impedire falsificazioni) ... Anche la WTO è un'organizzazione molto controversa ed è stata criticata da diverse parti.

Ci sono posizioni a favore e posizioni contro:

A FAVORE

- Azione

La creazione della WTO ha portato all'effettiva riduzione delle barriere al commercio, come comprovato dai dati. Esclusivamente per quanto riguarda i beni industriali, il valore medio dei dazi nel 1950 si aggirava intorno al 25%, mentre agli inizi del 2000 sono scesi al 3,9%.

Con la riduzione dei dazi si hanno dei vantaggi per i consumatori in termini di prezzi dei prodotti e standard di vita. I prezzi che paghiamo per beni e servizi sono condizionati dalle politiche commerciali: se si abbassano le barriere commerciali, si riducono i costi di produzione. Inoltre, il consumatore ha una scelta più ampia di beni.

La diffusione di un sistema integrato di regole favorirebbe la distensione politica internazionale. Nel momento in cui le economie sono integrate tra di loro e nel momento in cui ci sono fitti scambi di carattere commerciale, aumentano anche i costi di un eventuale conflitto. È meno conveniente arrivare ad un conflitto di natura politica o militare quando le economie sono integrate.

Cina e Taiwan, sono sempre sembrati nemici, in realtà mantengono un equilibrio, hanno un fitto sistema di relazioni commerciali che deriva dalla divisione del lavoro che riguarda gli apparecchi tecnologici, un conflitto non converrebbe a nessuno dei due per l’integrazione economica che c’è. CONTRO • Limiti del processo decisionale (meccanismo del consensus) Limiti dovuti al fatto che i paesi che non hanno sede a Ginevra e non possono prendere decisioni e rimangono fuori, limiti anche dal fatto che molti paesi si organizzano prima. • Scarso peso dei PVS (paesi in via di sviluppo) nei processi decisionali I paesi in via di sviluppo, soprattutto del sud del mondo hanno scarsa capacità di farsi sentire in quest’organizzazione internazionale, ci sono però stati dei negoziati in cui i paesi in via di sviluppo hanno fatto massa critica e hanno bloccato delle decisioni che stavano per essere prese e che non andavano a loro vantaggio. • Rapporticon la società civileIl fatto che i cittadini e spesso i paesi hanno scarsa possibilità di intervenire in questedecisioni.
  • Problemi relativi alla qualità dei prodotti
Alcuni paesi che producono e commercializzano prodotti di elevata qualità temono che l'azione della WTO, che porta ad una omologazione degli standard, vadano a discapito della qualità del prodotto.

GLI ACCORDI REGIONALI E LA WTO

Sono in contrasto con il "principio di non discriminazione", in particolare con la "clausola della nazione più favorita", che è uno dei principi a cui si ispira la WTO, ma sono ammessi dalla WTO come "eccezioni speciali" (art.24).
La WTO li autorizza esplicitamente come delle eccezioni speciali, sono assoggettati all'approvazione di uno specifico comitato che verifica che vengono rispettati alcuni criteri di base.
Le spiegazioni degli accordi autorizzati da WTO sono diverse:
  • Alcuni dicono che nel momentoche la WTO è entrata in funzione, esistevano già diversi accordi regionali, e in quel momento abolirli completamente sarebbe stata un'innovazione troppo brusca. - Motivazioni politiche, i paesi che si aggregano creando un accordo regionale aumentano, attraverso l'integrazione, anche il livello della sicurezza sul piano politico e militare. Attraverso la cooperazione politica ed economica si incrementa il grado di fiducia reciproca e in economie integrate è più costoso il ricorso a conflitti. - Dal punto di vista di paesi in via di sviluppo, costruire questi accordi regionali, anche tra di loro, costituisce una pratica alla cooperazione in ambito internazionale e rafforza anche il loro potere, la loro capacità contrattuale nell'ambito delle relazioni economiche internazionali, la capacità di fare massa critica che si può giocare nei rapporti economici internazionali anche nei confronti della WTO. - Il regionalismo è anche

    Una risposta alla lunghezza e complessità dei negoziati che si realizzano in sede WTO, che sono dovuti al meccanismo di consenso. Un accordo di tipo regionale normalmente viene preso in termini più brevi, perché i partecipanti sono meno e più omogenei. L'abolizione è vista come una soluzione difficilmente proponibile al momento della costituzione della WTO. Il regionalismo è dettato anche da motivazioni politiche. Il regionalismo come risposta ai negoziati lunghi e complessi in sede WTO. I dati sul numero di accordi nazionali sono continuamente aumentati, anche dopo la costituzione della WTO. Dal 1980 abbiamo un aumento continuo con stabilizzazione negli ultimi anni, perché gli accordi sono così tanti, circa 300, che si è verificato un effetto di saturazione. Al momento non c'è un paese che si trovi al di fuori di un accordo regionale. Sono così tanti gli accordi, che c'è la necessità di definire delle

    paesi esterni all'area. In questo caso, oltre all'eliminazione delle barriere doganali, i paesi membri adottano una politica commerciale unificata nei confronti dei paesi non appartenenti all'area. Un esempio di unione doganale è l'Unione Europea. La terza tipologia di accordo regionale è l'area di libero scambio con cooperazione economica. In questo caso, oltre all'eliminazione delle barriere doganali, i paesi membri collaborano anche in ambiti come l'armonizzazione delle politiche economiche, la libera circolazione dei capitali e dei servizi. Un esempio di area di libero scambio con cooperazione economica è l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN). Infine, l'ultima tipologia di accordo regionale è l'unione economica e monetaria. In questo caso, oltre all'eliminazione delle barriere doganali e alla cooperazione economica, i paesi membri adottano una moneta comune e una politica monetaria unificata. Un esempio di unione economica e monetaria è l'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale (UEMOA). In conclusione, le tipologie degli accordi regionali possono essere distinte in base al grado di integrazione economica dei paesi membri, che va dal basso grado di integrazione delle aree di libero scambio, passando per le unioni doganali e le aree di libero scambio con cooperazione economica, fino ad arrivare alle unioni economiche e monetarie.paesi esterni, i paesi che aderiscono all'accordo devono anche adottare una tariffa esterna comune. Esempio: Comunità Andina (Acuerdo Regional Andino), accordo tra Bolivia, Ecuador, Colombia, Perù e Venezuela. Altro esempio: Comunità Economica Europea (CEE), in una prima fase era un'unione doganale. Ad un livello di integrazione più elevato ci sono i mercati comuni, che sommano alle prime due caratteristiche la libera circolazione dei fattori produttivi, libera circolazione non solo di merci e servizi, ma anche delle persone e dei capitali. Un esempio è MERCOSUR, tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Le unioni economiche sono il grado di integrazione più alto, oltre alle caratteristiche precedenti (eliminazione delle barriere, una politica commerciale comune, la libera circolazione dei fattori produttivi), abbiamo anche un'armonizzazione politica in senso generale, intendiamo il coordinamento di quelle che sono altre politiche commerciali.politichemonetarie fiscali o socioeconomiche. Un esempio è l'UE, è l'accordo che si avvicina di più all'unione economica.- LIVELLO DI SVILUPPO DEI PAESI ADERENTI ALL'ACCORDO

    Prima fase - 1960-1970

    Troviamo il regionalismo orizzontale, tipico di anni 60 e 70, in cui gli accordi venivano creati soprattutto tra paesi ad uguale livello di sviluppo economico e con sistemi produttivi simili. Erano accordi Nord-Nord, tra paesi a elevato livello di sviluppo economico, o accordi Sud-Sud, tra paesi del sud del mondo. La comunità economica europea, all'epoca si poteva vedere come accordo Nord-Nord.

    In questa prima fase si riducevano soprattutto le barriere tariffarie e dazi.

    Seconda fase - anni 1990-

    Al regionalismo orizzontale si affianca il regionalismo verticale, erano accordi Nord-Sud, tra paesi a diverso livello di sviluppo economico. Se guardiamo il NAFTA con questa chiave di

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Publisher
A.A. 2021-2022
111 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher landinachen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia delle comunicazioni e del commercio internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Savi Paola.