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Nietzsche esorta i forti a cercare aria buona e a stare distanti dai deboli per non essere
intaccati dalle loro malattie.
15.Il ruolo del prete ascetico:
Secondo Nietzsche il prete ascetico è il pastore e il medico dei deboli.
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Anche il prete stesso è malato, ma deve essere forte e padrone di sé per guidare i deboli ed
evitare che questi si autodistruggano totalmente.
Il ressentiment come farmakos:
Il Ressentiment è il rancore dei deboli verso i forti e ogni debole cerca istintivamente
qualcuno da incolpare per il proprio dolore.
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Il debole, attribuendo la colpa del proprio dolore al forte, allevia la sua sofferenza e dunque il
- Tuttavia il prete ascetico interviene per modificare la direzione del ressentiment in
quanto convince i deboli che il colpevole del loro dolore sono loro stessi e non i forti.
La manipolazione del prete ascetico:
Il prete ascetico sfrutta il senso di colpa per mantenere il controllo sul gregge.
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Egli dice ai malati: "sei tu stesso la causa del tuo male."
- Questa affermazione, anche se falsa, aiuta a indirizzare il ressentiment verso
l’interno, mantenendo ordine tra i deboli.
16.Il prete e la colpa:
Secondo Nietzsche il prete ascetico ha usato la colpa e il peccato come strumenti per
rendere innocui i deboli, “guarire” i malati fornendogli autocontrollo ed eliminare coloro che
non potevano essere guariti.
Falsa guarigione:
La medicazione del prete ascetico, non è una vera e propria medicina in quanto egli non
mira a curare i malati ma vuole renderli disciplinati per creare un sistema che protegga i
sani.
La Chiesa:
La Chiesa rappresenta questa organizzazione dei malati che li separa dai sani e crea un
abisso tra i due gruppi.
Il senso di colpa come interpretazione:
Nietzsche sostiene che il senso di colpa non sia un qualcosa che esiste davvero, ma
un’interpretazione morale e religiosa di problemi fisici.
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Ad esempio, il dolore dell’anima è visto come un problema fisico (es, problema legato alla
salute).
I processi alle streghe:
Nietzsche paragona il senso di colpa a ciò che accadeva nei processi alle streghe.
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Sia i giudici sia le streghe credevano nella colpa delle streghe, ma in realtà la colpa non
esisteva.
- Questo dimostra che il senso di colpa è un’interpretazione, non una verità.
Il ben riuscito e il mal riuscito:
Secondo Nietzsche l’uomo forte e sano digerisce le sue esperienze (anche quelle negative)
e se non riesce a farlo, questa indigestione è fisiologica, non spirituale.
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Al contrario, i malati non riescono a digerire le loro esperienze.
17. Il prete come medico:
Nietzsche non crede che il prete ascetico sia un vero medico perché egli non cura le cause
della sofferenza, ma solo la sofferenza stessa, fornendo consolazione.
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Tuttavia, Nietzsche riconosce che prete ascetico ha creato metodi per ridurre il malessere e
la depressione.
Le religioni come risposta alla sofferenza:
Le grandi religioni (cristianesimo e buddhismo) sono viste da Nietzsche come strumenti per
affrontare la sofferenza.
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Per combattere la sofferenza, le religioni propongono alcune strategia ascetiche:
- Rinuncia a desideri, passioni e piaceri
- Rifiuto di relazioni e ricchezze
- Ipnotizzazione: attraverso rituali è possibile ridurre il consumo energetico e ottenere
una pace illusoria.
Liberazione:
Nelle religioni, il raggiungimento della libertà è associato a un annullamento totale del
desiderio (quiete assoluta).
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Questo stato è visto come un'unione mistica con il divino.
- Tuttavia, Nietzsche interpreta questo stato come una fuga dal dolore.
Il nulla:
Per i deboli, l’assenza di dolore e la quiete totale diventano il bene supremo.
18.Mezzi innocenti:
Il prete ascetico, al fine di diminuire la sofferenza e il dolore dei deboli, utilizza dei mezzi:
- Attività macchinale: contro la depressione e la sofferenza, il prete ascetico utilizza
l’attività macchinale ossia un’occupazione composta da movimenti ripetitivi utili a
distrarre la mente dal dolore.
- Piccole gioie: un altro metodo per combattere la sofferenza è la prescrizione di
piccole gioie (aiutare gli altri, fare regali, offrire conforto).
- Organizzazione del gregge: il prete ascetico vuole che i deboli si uniscano affinché
possano trovare forza nella comunità e allontanarsi dalla sofferenza e dal dolore.
Contrasto tra forti e deboli:
Nietzsche nota che i forti tendono a disgregarsi per affermare la propria individualità, mentre
i deboli si associano per trovare protezione e conforto.
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Inoltre, per i forti, l’organizzazione è spesso irritante e innaturale, mentre per i deboli è un
mezzo di sopravvivenza.
19.Mezzi colpevoli:
Dopo aver descritto i mezzi innocenti del prete ascetico per combattere la sofferenza (lavoro
macchinale, piccole gioie, organizzazione del gregge), Nietzsche introduce i mezzi colpevoli.
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Questi mezzi si basano sullo sfruttamento delle emozioni forti per stordire e distrarre i
sofferenti dal loro disagio.
Bugie innocenti:
Nietzsche critica gli uomini moderni perché non distinguono tra vero e falso e preferiscono
credere a bugie moralistiche apparentemente innocenti ma in realtà disoneste.
L’incapacità di accettare verità profonde:
La maggior parte delle persone non accetterebbe una biografia completamente vera senza
sulla propria vita o su quella degli altri.
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Nietzsche cita esempi di biografie in cui la verità è stata nascosta come nel caso di Lord
Byron o Beethoven, perché considerata troppo scomoda.
Critica alla storiografia:
Nietzsche critica il modo in cui eventi storici, come la Riforma protestante, sono raccontati
con semplicità, evitando di affrontare verità scomode.
20.I mezzi forti del prete:
Il prete ascetico utilizza emozioni forti come paura, disperazione e senso di colpa per
distrarre i sofferenti dal loro stato di sofferenza.
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Questi rimedi, anche se alleviano temporaneamente la sofferenza, peggiorano lo stato del
malato, rendendolo più debole e dipendente.
La creazione del peccatore:
Il prete ascetico convince i deboli che la causa del loro dolore è dentro di loro.
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Questa reinterpretazione del dolore trasforma i malati in peccatori verso se stessi.
Il potere del senso di colpa:
Il senso di colpa diventa una forza potente nella vita del peccatore.
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La sofferenza non è più qualcosa da evitare, ma da cercare in quanto può fornire redenzione
e purificazione.
L’abilità del prete ascetico:
Il prete, manipolando il debole, ha portato il peccatore a vivere in uno stato di costante
agitazione.
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Questa manipolazione ha dato grande potere al prete poiché egli offre ai sofferenti un modo
per interpretare e diminuire il loro dolore.
Il paradosso dell’ideale ascetico:
L'ideale ascetico non risolve i problemi della sofferenza umana, ma li aggrava.
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Tuttavia, per i deboli, questo sistema dà senso alla loro vita dunque è giusto che lo
pratichino in quanto è meglio trovare un senso nella vità piuttosto che vagare senza meta.
21.I limiti del prete come medico:
Il prete ascetico utilizza pratiche che si basano sul senso di colpa e sul peccato per alleviare
il dolore ai deboli.
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Tuttavia queste pratiche non estirpano la radice della sofferenza, ma peggiorano lo stato dei
deboli, rendendoli più malati e dipendenti da questa apparente cura.
Le conseguenze della terapia ascetica:
La terapia ascetica non cura i deboli, ma alleviando loro il dolore temporaneamente, li
addomestica e indebolisce
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Essendo ancora più deboli e dipendenti si possono verificare nei deboli:
- Epidemie di nevrosi collettive (come il "ballo di San Vito").
- Stati di depressione e isterismo (es. la caccia alle streghe nel XVI secolo).
- Deliri di massa
- Ossessioni per la morte (“evviva la morte”)
- Comportamenti autodistruttivi.
L’impatto storico dell’ideale ascetico:
L’ideale ascetico ha avuto un impatto devastante sulla salute mentale e fisica degli europei
tanto da essere paragonato a grandi mali come:
- Alcolismo (diffuso dai Germani in Europa).
- Sifilide
22.Il prete e la letteratura:
Nietzsche critica il prete asceta per la sua influenza negativa su arte, letteratura e gusto.
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Ovunque il prete asceta abbia ottenuto potere, ha rovinato gusto, favorendo valori e opere
mediocri.
Il declino della letteratura cristiana:
Durante l'apice della cultura greco-romana, la letteratura cristiana, rappresentata dal Nuovo
Testamento, viene esaltata in modo esagerato.
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I primi cristiani rifiutavano i grandi capolavori greci e romani, preferendo scritti di scarso
valore.
Nuovo-Vecchio testamento:
Nietzsche considera il Nuovo Testamento un'opera priva di valore e profondità.
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Invece, Nietzsche riconosce il valore del Vecchio Testamento, che ammira per la sua forza e
autenticità.
Il rapporto con Dio:
I cristiani, secondo Nietzsche, si rivolgono a Dio in modo irrispettoso, ponendogli questioni
banali.
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Questo comportamento, a detta di Nietzsche, manca di rispetto e di "tatto religioso", che
invece altri popoli mostrano verso le loro divinità.
Lutero e il contadino tedesco:
Lutero viene criticato per il suo modo diretto e poco rispettoso di relazionarsi con Dio.
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Nietzsche vede in Lutero il simbolo di una rottura con le buone maniere ieratiche della
Chiesa.
L’ideale ascetico e il cattivo gusto:
L’ideale ascetico, che esalta il sacrificio e il dolore, è nemico del buon gusto e della
moderazione in quanto porta agli eccessi e al rifiuto dell’equilibrio.
23.La potenza dell’ideale ascetico:
Nietzsche riconosce che l’ideale ascetico ha una forza immensa in quanto si impone sulla
vita e dà uno scopo ad essa, impadronendosi di tutta la forza dell’individuo che trasforma in
dolore.
L’alternativa:
Nietzsche si chiede dove sia l’alternativa all’ideale ascetico.
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Il filosofo si rende conto che non esiste un ideale altrettanto forte che possa contrastarlo.
- La scienza moderna, che molti considerano un’alternativa, secondo Nietzsche non
ha la forza e la fede necessarie per essere un vero opposto dell’ascetismo.
La scienza:
Nietzsche sostiene che la scienza non si oppone all’ideale ascetico, ma è la sua evoluzione
più nobile.
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La scienza non ha una propria meta ma risulta essere comunque un modo per sfuggire alla
mancanza di senso e per distoglier