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La stazione di Milano,

Carrà, uno dei primi quadri che esaltano il

progresso della cultura urbana moderna, e le tematiche sociali legate

a questo contesto.

La scena si svolge nella stazione centrale della città, e ha come

protagonista una grossa locomotiva al centro, animata dalla scia di

fumo che lascia nel cielo.

In primo piano vediamo muoversi alcune gure umane, una di esse

procede verso lo spettatore, mentre altre attendono il treno sulla

destra.

Le immagini sono in controluce, trasformandole quasi in ombre.

La tela, è ben bipartita tra primo e secondo piano, sia dal punto di

vista tecnico e prospettico, sia dal punto di vista ideologico; viene

a rontato, infatti, il tema contemporaneo del lavoro attraverso “una

massa anonima e laboriosa” che dedica la vita al lavoro, persone

esauste, alienate dalla moderna civiltà industriale che allontana le

menti dalle proprie radici naturali.

ff fi fi fi fi fi fi fi fi ffi

Complementarismo congenito estremo:

La città che sale.

Boccioni,

In primo piano un cavallo, trascina un peso legato a delle

briglie.

Alcuni operai davanti a lui, di anco e dietro assecondano e

incitano il movimento in avanti.

Di fronte a questo cavallo si trovano altri due cavalli uno

bianco e uno rosso.

Un operaio, a sinistra, frena, invece, il cavallo bianco che si

trova opposto a quella in primo piano. Sullo sfondo ferve

l’attività degli operai e si intravedono altri cavalli che portano

avanti i carichi. L’edi cio, ancora in fase di costruzione è

circondato dalle impalcature e svetta su tutte le gure.

Elemento centrale con masse di colori complementari, rosso

e blu, che compongono il cavallo. Il colore non è più

pennellata singola ma massa, dipinge enfatizzando i colori, le masse cromatiche etc, creando una

carica espressiva sempre più forte di colore e luce. divisionismo usato anche del macro, due

masse complementari che si a ancano e aumentano la luminosità, tanto è più grande la massa di

un colore, tanto più forte sarà il contrasto.

Dinamismo universale= è un elemento strutturante della realtà, è l’elemento che struttura il

mondo, elemento di lettura universale. L’idea di boccioni è che non deve essere reso il termini

fotogra ci, ma in maniera sintetica, solo le sensazioni, il senso di dinamicità che prova il soggetto.

bimba che corre sul balcone dinamismo di

Giacomo Balla, scompone letteralmente l’immagine, o

un cane al guinzaglio, sovrapposizione di vari momenti nel tempo.

Boccioni invece, movimento come sintesi, arriva a questa conclusione attraverso un processo:

Nel 1911 gli accorgimenti del Cubismo analitico incominciarono ad essere assorbiti dai pittori

futuristi, e dunque frammentazione, compenetrazione di spazio e forma, astrazione di elementi

della realtà incorporati.

Anche la scultura futurista aprì nuovi territori espressivi nel tentativo di esprimere ‘ l’universale

dinamismo’, il usso della vita moderna. Il Manifesto di scultura annunciava anche che le basi di

questa nuova forma sarebbero state ‘architettoniche’. Lo stesso si opponeva teoricamente alle

tradizionali gerarchie di valore dei materiali(bronzo, marmo etc..) proponeva l’incorporazione di

nuovi materiali di sintesi.

La risata

Boccioni,

Non era cosi inizialmente, prima pittura divisionista, poi

durante la mostra un visitatore taglia la tela, boccioni

ridipinge l’opera dopo che con Carrà e Russolo va a trovare

Severini a Parigi, capiscono di essere un po’ arretrati, i dipinti

vengono antedatati.

Riprende la struttura a griglia dei cubisti, serie ortogonali che

guidano lo sguardo, l’opera è uno dei primi esempi della

pittura della seconda maniera in cui esplode lo stato d’animo

plastico. Qui chiasso risata divertimento, atmosfera totale

della risata.

fi fl fi fi ffi fi

Le 2 versioni del trittico degli stati d’animo

Boccioni,

Trittico= emblema della poetica Boccioniana, pittura quasi astratta, restituito dalle linee

che danno un andamento, nel primo dipinto, Gli addii, Boccioni rappresenta il

movimento caotico delle persone poco prima della partenza del treno. Nel secondo,

Quelli che vanno, le linee oblique suggeriscono la partenza, in ne nel terzo, quelli che

restano, le linee verticali simboleggiano chi è rimasto alla stazione.

Le persone che rimangono in stazione, colori più cupidigi, verde e azzurro, richiamano

malinconia, e linee verticali che danno l’idea di pesantezza.

B. andando a Parigi capisce che formalmente è indietro quindi lo ridipinge con

elementi tipici del cubismo, linee di forza, gure che si spezzano, movimento dato da

scomposizione dell’immagine e inseriti un una griglia di sviluppo.

Linee di forza, danno senso di forza centripeta e centrifuga, guidano la

visione dello spettatore.

Visioni simultanee

Boccioni,

Da un lato siamo lo spettatore, dall’altro vediamo come il soggetto.

Si mantiene però a distanza dal cubismo, lo de nisce pittura

accademica, perché non va al di la dal raggiramento della forma, è un

oggetto frantumato ma STATICO.

Moto assoluto= DINAMISMO indipendente dal movimento ma è un

movimento che ha all’interno, la sua natura lo quali ca

Moto relativo, legato a ciò che gli sta attorno.

Ogni oggetto ha un moto assoluto, si muove in rapporto ai moti assoluti degli altri

oggetti, e tutti gli altri movimenti.

Es:

testa più casa più luce si è salvato un gesso, scultura materica in cui si vedono elementi

fusi tra soggetto e ambiente, titolo che ci suggerisce anch’esso una somma, ma

l’immagine da un senso di accumulo e non dinamicità.

MATERIA e ELASTCITA’

In pittura i 2 esiti fondamentali sono

Mat. madre seduta sul balcone, rappresenta il moto assoluto, un

agglomerato di materia sul quale collassa tutto quello che ci sta

attorno, con il suo moto assoluto diventa centro di attivazione

dinamica.

Elasticità, moto relativo, cavaliere e cavallo che cavalca, noi

vediamo l’equivalente astratto del galoppo, immagine dinamica di

un soggetto che si muove nello spazio e nel tempo andando

incontro ad altri moti, che si miscelano.

Sviluppo di una bottiglia nello spazio

L'opera rappresenta una bottiglia poggiata su un piatto: le due gure

costituiscono una natura morta, tema raro nella poetica futurista di Boccioni.

Tuttavia, l'artista riesce a rendere il gioco dinamico, che sta alla base dei suoi

lavori, attraverso una visione vorticosa dei due elementi, rendendo indistinti

l'interno e l'esterno degli oggetti e dando movimento al tutto.scultura, la bottiglia

non c’è è concava, noi vediamo il piatto il bicchiere etc che si muovono e

collassa negli equivalenti palatici, forme astratte che equivalgono a quelle che

sono le forme percepite nella realtà.

Forme uniche nella continuità dello spazio

sono singole forme uniche che sintetizzano il movimento, ma non da il senso del

movimento. Fusione di moto assoluto e relativo di questa persona che sta

camminando per la strada, sommario del movimento della gura e al moto assoluto e

relativo che ci sta attorno, raggiungimento massimo nella sua espressione di

ragionamento, Guardandolo lateralmente si possono distinguere chiaramente muscoli

e articolazioni come i polpacci e le ginocchia della persona. Ogni muscolo sembra

essere riprodotto più volte, come nelle fotogra e che ritraggono oggetti in movimento

che appaiono sfocate e come nelle scie di colore che Boccioni realizza nelle sue

opere, ad esempio in La città che sale, per creare movimento. La vista frontale

fi fi fi fi fi fi fi

dell’opera invece mette in evidenza le forme in fase di torsione, che rendono il corpo

aerodinamico ed energico, capace di dividersi nel movimento e di creare un insieme con

l’ambiente circostante, che sembra anch’esso in movimento. La gura si adatta allo spazio che la

circonda e sembra modellata dall’aria, per questo sul suo corpo si possono vedere zone concave

e zone convesse, che rendono la scultura irregolare e dinamica. Le irregolarità del corpo creano

anche dei giochi di luce, che risaltano sul bronzo scuro della scultura e la rendono simile ai quadri

futuristi di Boccioni, con zone chiare e zone scure molto evidenti.espresso che nel dipinto

dinamismo di un ciclista, forme che penetrano lo spazio, aree di forza e dinamismo plastico.

Creando una fusione.

Balla tra 1912,13 inizia a sperimentare, muovendosi verso una visione più astratta.

Carrà cerca di andare verso un recupero di valori pittorici più tradizionale, entra nella fase anti-

graziosa in cui cerca un linguaggio fortemente primitivista, segna un ritorno pieno alla forma

tradizionale, si va avanti ma senza dimenticare cose c’è stato prima.

Es: il bevitore

Boccioni

Con un recupero di quella che era la pittura di Cezanne con una leggibilità più

chiara delle forma ma non si perde il senso di potenza, è solo tutto più chiaro e

ordinato.

Dopo aver sperimentato no al limite, si ritorna e si rivaluta tutto sotto questa

chiave.

Un uomo immobile è seduto al tavolo in cui sopra vi è una bottiglia. La bottiglia

assume i colori verde e blu dell'oggetto vicino mentre il rosso del berretto si

ri ette nel bicchiere. Gli oggetti indicano che siamo di fronte ad un dramma

intimo. Boccioni rappresenta uno stato d'animo, quello del personaggio che

invade oggetti e colori. L'osservatore è posto dietro la gura ricurva con la luce

che colpisce le sue spalle. Una mano, forse spropositata rispetto alla testa,

stringe il bicchiere no a romperlo. Del volto del bevitore intravediamo una

guancia, un naso ed un orecchio. La letargia data dall'alcool, palesa una

fragilità psicologia e prostrazione sica.

l ritratto di Busoni

Boccioni, Nei mesi di congedo della guerra,

In quest’opera risultano pressoché assenti le sintesi dei “moti” (assoluto e relativo) ed

altre soluzioni di stampo futurista, con un cromatismo che, generando taglienti innesti e

forti contrasti, conferisce alla calda gura una forte emotività, mettendola a confronto

con i ritmi pulsanti e vivi del freddo sfondo paesaggistico.

Da notare anche che non si è ancora spenta del tutto la componente espressionistica, e,

che anche qui il Boccioni rimane fedele alla pittura di Cézanne, soprattutto nella la ricca

conduzione coloristica della forma e nelle svariatissime sfaccettature dei piani.

Balla 1916 manifesto che si avvia alla seconda parte del futurismo con tendenza

astrattiva. Ricostruzione futurista dell’universo, che va ricambiato in tutto per tutto, dipinto visto

come sensazione limitata, si immerge completamente, dipinge tutte e

Dettagli
A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Annagiuliabertoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Dulio Roberto.