La società muta e dunque muta anche il servizio verso di essa, quindi anche lo
spazio che accoglie le funzioni sociali evidenziando come l’architettura sia in
stretta interrelazione con la socialità.
pioniere dell’architettura
Frank Lloyd Wright risulta il moderna che ha dato
avvio al dibattito contemporaneo su come l’architettura deve interpretare il
cambiamento e la società.
“Costruire dall’interno verso l’esterno”. È la forte innovazione che esso
introduce. Non è qualcosa che si vede dall’esterno ma qualcosa che si vive
dall’interno, si fa portavoce di questo elemento. Lo spazio viene al primo posto
progettando dall’interno verso l’esterno, creando una rottura con il passato.
Il capolavoro di Wright è la casa sulla cascata, che ha degli inizi che affondano nel superamento della
dell’evolversi
tradizione costruttiva del passato e dunque rispetto a elementi costruttivi in pietra.
- Evolvere lo spazio rispetto al comporre scatolare.
Ci troviamo in un periodo di forte rivoluzione industriale, le persone iniziano a lasciare la campagna sì
trasferendosi nella città, reinterpretando la concezione nota della vita fino a quel punto. Questo rinnovamento
portando all’avvento (che
sociale e culturale si associa a un rinnovamento anche delle tecniche costruttive,
sostituisce la costruzione in pietra) dell’acciaio, del calcestruzzo, cemento armato e il vetro ma anche
prodotti industriali (in serie) che abbassano i costi di produzione.
Il funzionalismo come corrente di pensiero che ha interessato diversi ambiti culturali occidentali risolverà in
un’equazione (la forma è l’espressione della funzione).
forma-funzione
Non tutti si allineano a questa linea di pensiero ma rispetto a questa (che risulta dominante) molti iniziano a
riflettere in maniera differente come lo stesso Frank Lloyd Wright:
“la funzione, chiusa in un interesse puramente pratico ed economico, non riusciva ad espandersi fino a
comprendere, in equilibrio armonico, tutti i valori umani”
Dunque, avviene una ricerca di una composizione che interpretasse anche valori umani, poetici,
romantici che non possono essere soddisfatti solo da un aspetto funzionale o geometrico.
Nasce una volontà di interpretare anche gli aspetti emozionali, non unicamente a soddisfare un programma
l’architettura organica.
funzionale. Nasce in questo modo ARCHITETTURA ORGANICA
Ha come modello la natura, non è un modello formale non vado a ricopiare le sue forme ma i suoi principi.
«La suprema aspirazione di Wright: l’intima identificazione con la natura e col flusso delle forze creative
dell’universo. Le sue case esprimono intensamente questa aspirazione: l’essere umano e la natura si
identificano in una sintesi che si compie nella casa (…) la quale entra fino a confondersi nell’unità del
paesaggio». (Giancarlo De Carlo)
La natura risulta un paradigma dal punto di vista di principio costruttivo.
Con frequenza frequentava la campagna sviluppando proprio un rapporto con
la natura, portandosi dietro questo tema con l’architettura.
Un altro tema importante è il contesto.
Chicago è una capitale economica e rispetto a questo dobbiamo ricordare il 1871 quando in un grande
incendio bruciano molte residenze e edifici, sviluppati maggiormente in legno.
- Avviene un grande fermento economico e architettonico e un
grande sviluppo industriale dove si forma una nuova classe: la
classe media borghese.
- Si iniziano a adottare materiali nuovi ricercando anche le
esigenze di una nuova classe, creando nuovi assetti
architettonici che rappresentassero quest’ultima.
- Scarsa preesistenza di linguaggi a cui riferirsi dunque una
maggiore libertà nella ricerca di un nuovo linguaggio.
Nel 1888 F.L.W si trasferisce a Chicago dove entra in uno studio che stava ricostruendo gran parte della città
insegna come l’architetto avesse la missione di interpretare i nuovi
di Chicago. Sullivan uno dei due soci gli
valori ovvero della libertà e della democrazia.
Nel 1893 al termine del suo breve apprendistato ha una sorta di folgorazione
in quest’anno l’esposizione colombiana a Chicago.
difatti si svolgeva
Vengono esposti nuovi modelli di architettura che dovevano rappresentare
un concetto universale dell’abitare e un modello che riconosce è quello del
padiglione giapponese, vede un modello fuori da ogni tempo che può
essere ripreso non da un punto di vista di forma ma di principio:
- Vede anche un modello primordiale, mitologico, che non risulta una novità ma già precedentemente
in molti trattati viene affrontato questo tema cercando i fondamenti dell’attività costruttiva
dell’uomo. viene vista come inizio mitologico dell’architettura.
La capanna
Rivede i principi a cui ispirarsi, ovvero alcuni elementi che derivano principalmente dalla Capanna Caraibica
esposta all’esposizione:
1. Una sorta di terrazza, basamento (leggero o pesante), una parte di livellamento su cui si forma la
costruzione
2. Un elemento che protegge quindi un recinto che indica una struttura ed elementi di chiusura, che
risultano schermi abbastanza leggeri.
Simbolo di quando l’uomo è passato da una
3. figura nomade a una stabile dunque il focolare.
4. Elemento della copertura, aggettante rispetto alle pareti. un’espressione
Possiamo leggere anche due grandi temi: la stereotomia e il tettonico, conseguenze di
funzionale. Questi temi infatti sono visibili anche all’interno del padiglione del Ho-o-den.
Il tokonoma viene interpretato da Wright con il
focolare. Questo ha una composizione scatolare molto
semplice. Le forme geometriche pure per la loro
semplicità hanno un valore universalmente valide.
Un altro tema importante è come si accede a questa
residenza, ovvero non seguendo un tema della
centralità ma procedendo attraverso un percorso non
assiale e non permettendo un fronte principale
d’ingresso. Questo diviene un archetipo, dunque un
pilastro fondamentale dell’abitare.
viene sviluppato il tema in altezza grazie anche all’invenzione dell’ascensore.
Nel Wainwright Building
Ci dice che lo schermo di questo edificio è in ferro.
In questo tempo il problema dei progettisti è il temere ancora i nuovi materiali e principi costruttivi che
l’involucro diventa la tamponatura del progetto, non vediamo più
vengono mascherati dai mattoni, dunque,
lo scheletro.
- È presente un problema di verità strutturale, sembra una struttura massiva in mattoni che viene
mascherata ulteriormente anche da dei finti pilastri esterni che però sono assenti poiché nella
struttura notiamo una sorta di campate.
natura costruttiva, dunque, non è percepibile dall’esterno.
La leggerezza della Casa William Winslow River Forest, Chicago, Illinois_1893
Questa residenza è un punto di riferimento ma risulta essere primitiva, è
ancora una costruzione scatolare. Si sviluppa su due piani e risulta essere
molto scatolare
Lavora sul tema del recinto e della copertura a falde e tra questi intrapone
creare un’interrelazione tra spazio
una fascia in cui lavora per unificare e
interno ed esterno. La fascia è rivestita in terracotta decorata con pattern a
fitto tessuto risulta essere un segno grafico che permette anche una
comunicazione con l’esterno esterno attraverso delle forature, ovvero le
finestre che si trovano scandite in maniera simmetrica su questa.
La struttura di questa costruzione è in contrasto con la ricerca della
L’altro tema è notare la
coerenza costruttiva, è un rivestimento in legno.
pianta nella sua forma abbiamo una forma geometrica pura rispetto alla
quale però vengono introdotte un portico e una finestra Bontuan, la
canna fumaria ha un ruolo centrale nell’edificio.
Nel fronte urbano notiamo un asse di simmetria molto forte con un
portale d’ingresso e una facciata che indica un andamento totalmente
scatolare. Vengono rimarcati i principi dell’archetipo della capanna.
Nel prospetto invece contrapposto, quindi interno al lotto il progettista si
sente più libero di uscire da uno schema della simmetria. Il volume si
sviluppa in maniera totalmente differente. Gli ingressi si trovano sul
fronte ma anche nell’area posteriore.
Si avvia un processo di rimodernamento di questo archetipo che passa
per una serie di progetti che vengono venduti su committenti o vendite
sulla carta. Questi progetti sono di case borghesi che dovevano
rappresentare il tipo abitativo ideale per questo nuovo ceto sociale,
ovvero la classe medio borghese.
«(...) il muro cominciava ad essere considerato un ostacolo contro la luce e l’aria e la bellezza esterna.
Erano state le mura e dar luogo alle scatole nelle quali occorreva praticare fori. Progettando la casa
Winslow non mi ero ancora liberato da questa concezione delle mura nella costruzione. Ma in seguito il mio
pensiero cominciò a modificarsi. Non consideravo più la parete come il lato di una scatola, ma come la
chiusura di uno spazio destinata a consentire protezione contro il maltempo o contro il calore, quando ciò si
rendesse necessario. Ma doveva altresì portare nella casa il mondo esterno e permettere che l’interno della
casa si espandesse all’esterno. In questo senso eliminavo la parete come tale e l’avvicinavo alla sua
funzione di schermo, di mezzo per aprire lo spazio, che, con il progredire del dominio umano sui materiali
da costruzione, avrebbe infine permesso il libero uso dell’intero spazio, senza infirmare la solidità della
struttura». F. L. Wright
Rottura del sistema scatolare attraverso la sovrapposizione di un sistema a fasce che alterna strati opachi e
strati trasparenti.
L’impianto di base ha sempre un’impronta ortogonale che si sviluppa in una serie di ambiti che si sviluppa in
un impianto a croce, l’incrocio di questi assi si sviluppa dove si trova il focolare/ il camino.
La copertura assume una situazione di sempre maggiore distensione orizzontale, creando una relazione della
prateria dove è collocata la residenza. Che si replica sue volte.
Parallelamente nel prospetto notiamo un’evoluzione degli elementi trovati nell’archetipo come la parete/il
recinto che non è più forato dalle finestre ma che sono collocate in fasce che si trovano tra recinto di base e
copertura. Inizia a smaterializzare la scatola attraverso degli elementi verticali.
Avviene una stratificazione di fasce di copertura e di recinto. Nelle falde molto distese della
copertura e nelle linee di colmo
corrispondono anche gli impianti
planimetrici sottostanti.
È presente una grande continuità tra
inter