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DISPOSIZIONI DELLA CARTA COSTITUZIONALE

2.

Le disposizioni della Carta Costituzionale.

La nostra Costituzione è RIGIDA non è flessibile e quindi una legge ordinaria non può

modificarla ne in alcun modo contestarla o contrastarla .

Non ha caso a presidio della nostra costituzione scritta e rigida abbiamo un apposito

organò che si chiama

CORTE COSTITUZIONALE

-LA che ha il compito fondamentale di verificare se le

previsioni di una legge ordinaria siano o meno in conflitto con norme costituzionali e

quindi sono sopra ordinate.

LA COSTITUZIONE non è l’unica a trovarsi al vertice, in particolare ci sono i principi

fondamentali, ma hanno lo stesso grado ,rango, anche le norme del diritto

internazionale consuetudinario, riferimento diretto all’articolo 10 della costituzione

dove lèggiamo :

“L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale

generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla

legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.”

Sarebbero quelle norme in ambito Internazionale che si formano in seguito da anno e

osservanza spontanea da parte degli stati . Queste dovrebbero entrare nella gerarchia

delle fonti direttamente al livello della costituzione senza quindi che ci sia bisogno di

un passaggio dal parlamento.

FONTI UNIONE EUROPEA:

3.

sono sopra le leggi ordinarie ,tutta la normativa dell’Unione europea ,

ne fa parte il trattato sull’unione Europea che è chiamato anche TUE, il trattato sul

funzionamento dell’unione europea TFUE e la carta dei diritti fondamentali dell'Unione

Europea la cosiddetta carta di Nizza ( no trattato, ma grazie al trattato di Lisbona ha

assunto lo stesso valore giuridico vincolante di un trattato).

Essi sono trasposti nel nostro ordinamento con una legge ordinaria, non con una

costituzionale tuttavia i trattati hanno un livello pari alla Costituzione.

Grazie al riferimento all’articolo 11 della costituzione.

Consentono la partecipazione del nostro paese a organizzazioni internazionali.

Oltre ai trattati ne fanno parte le fonti come:

I regolamenti, le direttive e le decisioni .

REGOLAMENTI

Sotto la legge troviamo i :

• Regolamenti ( fonti normative) che sono fonti secondarie, sotto ordinate, rispetto alla

legge che le emana il Governo, i Ministri, anche le autorità amministrative non

necessariamente statali.sono fonti normative.

Esse contengono norme generali e astratte come la legge, ma non sono leggi,

espressione del potere legislativo. Inoltre i regolamenti non possono contenere norme

contrarie alle previsioni leggi e non possono contrastare a tutto ciò che sta sopra.

I regolamenti quali simili alle leggi, perché atti di portata generale obbligatori in tutti i

loro contenuti che contengono norme applicabili direttamente dai giudici degli stati

membri. Quando entra in vigore un regolamento è come se entrasse in vigore in Italia

una legge italiana ecc… non serve nessun passaggio .

-La corte di giustizia dell’Unione europea che è l’organo che presidia la giustizia in

Europa e si pronuncia sul diritto dell’Unione europea e anche la nostra corte

costituzionale ormai da tempo si sono occupati del contrasto tra una legge interna è

un regolamento dell’Unione europea in questo caso il giudice deve disapplicare la

norma nazionale e applicare in regolamento dell’Unione europea. Rapporto

gerarchico.

Es. Regolamento dell'Unione Europea del 679 del 2016 in vigore 2018. Disciplina

tutta la materia del trattamento dei dati personali, è la prima volta che ci si trova a un

regolamento. DIRETTIVE

Altra fonte prodotta dall’unione europea sono le :

-Le direttive diverse dai regolamenti perché si rivolgono ai parlamenti degli Stati

Membri e devono essere attuate, trasposte negli ordinamenti nazionali con

emanazioni di leggi. Lo scopo è armonizzare le legislazioni degli Stati membri, le

direttive individuano degli obbiettivi da raggiungere quindi sono delle indicazioni per i

legislatori dei vari paesi . la direttiva viene trasposta con una legge interna che rileverà

uno strumento migliore per arrivare a quello obbiettivo.

LE DECISIONI

Ultima fonte dell’Unione europea sono :

Le decisioni sono meno rilevanti, originariamente riguardavano destinatari individuati (

Stati, singole persone fisiche o giuridiche ecc….),

Dall’2009 con il trattato di Lisbona le decisioni possono avere una portata generale.

La sede Europea , corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) organò di vertice

della giustizia europea ha il compito di interpretare i trattati e di decidere sulla validità

e anche sull’interpretazione degli atti dell’Unione europea, si afferma che sono fonti di

diritto non i trattati le direttive ma nel l’interpretazione che ha dato la corte europea,

ha sede a Lussemburgo e ha competenza sui tre trattati di interpretarli, di incidere

sulla realtà,

Si afferma che sono fonti del diritto ddll’Unione Europea ,ma nell’ interpretazione che

ha dato la corte della giustizia Europea.

le sentenze

La giurisprudenza, della corte di giustizia hanno valore particolare perché

noi dobbiamo leggere tutta la normativa europea per come la interpretata la corte di

giustizia

Ci sono diverse strade quella principale è in rinvio predi iniziale un giudice di uno

stato membro che si trovi a applicare il diritto europeo capita molto spesso.

Non può essere chiaro Il significato di una norma di diritto europeo può accadere

quindi che nel corso della procedura soprattutto a giudici di livello un po’ più alto

come la corte di cassazione solleverà il cosiddetto rinvio pre iniziale nonostante si

sospendi il procedimento interno e si chiede alla corte di giustizia europea di

pronunciarsi su una tale norma e si presenta un quesito .

la corte risponde dando una sentenza che da l’interpretazione giusta la norma .

Le sentenze sono tecnicamente parte di giurisprudenza, un altro forma te del diritto

che contribuisce alla sua interpretazione concreta .

il termine giurisprudenza è un po’ ambigua

Scienza del diritto, fa riferimento allo studio del diritto e oggi si intendono anche le

sentenze ,del giudice ,studiosi del diritto si fa riferimento alla dottrina.

Le sentenze non sono fonte del diritto

Il nostro è un ordinamento di civil law , ordinamenti Common law sono anglossassoni

e le sentenze sono invece fonte del diritto.

Il nostro è un ordinamento di tipo scritto ,le leggi i codici e quelle sono le nostre fonti

le sentenze non creano diritto non sono vincolanti.

Le sentenze della corte europea e di cassazione (organò di vertice di giustizia civile e

penale si parla di valore nomofilattico vuol dire valore di uniformazione

dell’interpretazione )e costituzione hanno un grande valore interpretativo. Non c’è

valore vincolante.

CONSUETUDINI o meglio gli usi

• Consuetudini (articolo 1) o diritto consuetudinario è una fonte che ha importanza

limitata.

Essa non è una fonte scritta , ma una fonte-fatto, ossia un comportamento che non

da certezza sul diritto. È una fonte fattuale ,fonte secondaria.

Perché si possa parlare di consuetudine deve esserci la ripetizione di un

comportamento tra i privati, ripetizione constante per un tempo protratto di un

comportamento.

Inoltre quel comportamento è osservato nell'ambiente sociale di riferimento in quanto

è considerato doveroso ( questo secondo elemento che differenzia la consuetudine

sociale ). Osservanza del comportamento. Può agire in giudizio per tutelare un diritto .

La consuetudine anche se è menzionata dall'articolo 1 non è prevista ne dalla

costituzione ne dalla legge, è una fonte subordinata a tutte le altre , ma può nel nostro

ordinamento operare nei limiti in cui la legge lo consenta.

È ammessa solo una consuetudine conforme alla legge ,una consuetudine non può

essere contraria alla legge, una consuetudine non può abrogare una legge, non esiste

una desuetudine ( se una legge non è più osservata non fune comunque abrogata)

perché le leggi sono abrogate da altre leggi. Talvolta la legge fa riferimento agli usi,

per esempio quando si tratta di prestabilire prezzi ,merci, è la legge che dice il prezzo

è determinato secondo quanto prestabilito dagli usi, allora li si ha un riferimento

legislativo alla fonte consuetudinaria che può operare nei limiti della legge. La

consuetudine rimane fonte del diritto.

Chi non rispetta la consuetudine normativa ( a cui la legge fa riferimento) potrebbe

essere sanzionato.(citato in giudizio). Nei limiti della legge.

LE LEGGI ORDINARIE

3.

Le leggi statali ordinarie approvate dal Parlamento, la disciplina per legiferare , quindi

per produrre leggi si trova in Costituzione, e qui tutta la procedura, l’iter legislativo

come viene chiamato è tutto disciplinato sulla costituzione, la legge è una conto sotto

ordinata alla costituzione .

La costituzione quindi è una fondamentale norma sulla produzione giuridica perché

contiene l’iter legislativo, stabilisce come si formano le leggi come si formano le leggi

come si arriva ad emanare delle leggi ,tutta la procedura di elaborazione delle leggi e

anche una serie di limiti per l’attività del legislatore de parlamento, il primo limite lo

abbiamo è il principio di eguaglianza ,nessuna legge può contrastare questo principio

, il legislatore quando legifera deve tenere presente di questi limiti.

Tutte le norme che prevedono diritti fondamentali come l’inviolabilità della libertà

personale ,del domicilio ecc… una legge ordinaria che violasse questi limiti oppure

che non rispettasse questi principi sarebbe illegittima .

LE LEGGI al livello sotto ordinato alla costituzione sono approvate dal parlamento la

procedura dettagliatamente disciplinata dalla costituzione

La legge ordinaria non può ne contrastare ne modificare ,ma la legge può abrogare o

modificare norme di livello sotto ordinato ( es. regolamenti) è comunque possibile

che una legge sia modificata o abrogata da una legge successiva nel tempo.

Alle leggi statali sono equiparati gli atti aventi forza di Legge che hanno due categorie:

decreti legislativi

1) —> il soggetto che li emana non è il Parlamento, ma è il

Governo c’è sempre però un controllo da parte del Parlamento. Il governo nel nostro

ordinamento ha il potere esecutivo ma non ha il potere legislativo. Quindi anche

quando legifera lo fa con il controllo e nei limiti previsti dal parlamento. Essi sono

adottati dal governo su delega del Parlamento, il parlamento delega al Gov

Dettagli
A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisazangrillo0377 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ordinamento costituzionale e diritti alla persona e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Rizzo Cosimo.