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XH! XH!
Allora, applicando la convoluzione la quale afferma che la trasformata di Fourier di un prodotto tra due
segnali è uguale alla convoluzione delle trasformate dei singoli segnali. Allora, siccome:
1 5#=∆PX((-\) )
ℱ… E Ù ∝ â(1 − ∆16)
F
})
r )
r
+ − A) − )
<Uã(01)
r 2 r
”- ∝
ℱ ,BE%+ — ) 01)
r r
Allora, facendo i calcoli si ottiene che: ,-* )
<Uã(01)
r
{2 (+)} (1)
ℱ = v = ó 2 …â(1 − ∆16) ∗ ) Ù
\ \ X,\ r 01)
r
XH!
,-* {â(1 )}
= ó 2 − ∆16) ∗ ) <Uã%(1)
X,\ r r
XH!
Ora, di fatto la convoluzione tra la delta e la sinc non fa altro che spostarmi la sinc sui punti della delta,
ottenendo: ,-*
{2 {<Uã%[(1 ]}
(+)} (1)
ℱ = v = ) ó 2 − ∆16))
\ \ r X,\ r
XH!
,-* 1 − ∆16
= ) ó 2 =<Uã% W Zà
r X,\ ∆1
XH! ∆1
In altri termini, la trasformata mi dice che il risultato è una somma di sinc shiftate tra di loro di e
) 2
con ampiezza . Pertanto, graficamente abbiamo che:
r X,\
Quindi, di fatto lo spettro della OFDM non sono altro che tante sinc in frequenza shiftate tra di loro in
modo tale che i punti di zero corrispondano alla portante di tutte le altre. Nel senso che ogni volta che
6∆1
analizzo una sinc nei vari tutte le altre sinc saranno nulle. Questo, di fatto, è la stessa cosa del
criterio di Nyquist siccome ANNULLO L’INTERFERENZA INTERPORTANTE allo stesso identico modo
di come annullavo l’interferenza intersimbolo. ∆1
Quindi, siamo arrivati a dire che l’OFDM non è altro che la ripetizione di sinc a distanza l’una dall’altra
* )
∆1 = con la durata del simbolo OFDM. Ogni sinc viene poi moltiplicata per il simbolo
dove r
)
F 2 ∆1.
corrispondente . Pertanto, questa non è altro che una combinazione lineare di sinc traslate di
X,\
Di fatto, quello che stiamo guardando non è altro che quel grafico tempo-frequenza in cui si individua una
griglia suddivisa in piccoli elementi del tipo:
In particolare, ognuno di questi elementi è rappresentativo di una specifica sinc in un particolare tempo
) 6∆1. 2
ad una specifica frequenza Si tratta proprio di un esponenziale modulato con il simbolo . Tale
r X,\
simbolo lo abbiamo preso da una modulazione mono-dimensionale o bi-dimensionale. Tutto questo ci
permette di mappare quel simbolo sulla griglia tempo-frequenza. In questo caso, parliamo di
MULTIPLEXING siccome è la stazione radio base a mappare il simbolo mentre MULTIPLE ACCESS
quando sono gli utenti ad inviare i simboli alla stazione radio base.
Quindi, come già detto, lo spettro di un simbolo OFDM è la combinazione lineare delle sinc con coefficienti
é2 è.
della combinazione lineare i simboli della modulazione Una generalizzazione di questo concetto,
X,\
utilizzando la trasformata di Fourier, è: ,-*
(1)
v = ó 2 Φ(1 + â16)
\ X,\
XH!
Φ(1)
Dove sono la trasformata di Fourier della funzione base che stiamo utilizzando. Ciò che è importante
sottolineare è che: ,-* ,-*
1 − ∆16
(1)
v ó 2 =<Uã% W Zà = ó 2 Φ(1 + â16)
= )
\ r X,\ X,\
∆1
XH! XH!
Pertanto, possiamo totalmente controllare lo spettro del segnale in uscita semplicemente con i coefficienti
della combinazione lineare. Ovvero, che se metterò una serie di coefficienti nulli, lo spettro risultante sarà
uno spettro del tipo:
Sto facendo uno shaping dello spettro! Pertanto, dal punto di vista della griglia, i simboli che arrivano
sono quei parametri che controllano quali portanti sono accese e quali sono accese le quali vengono chiamate
SOTTO-PORTANTI (sub-carrier). Ad esempio, mettendo tutti i quadratini in alto ed in basso con dei
simboli nulli ottengo che lo spettro è ritagliato su una banda minore:
In questo modo posso gestire diversamente in maniera arbitraria lo spettro del segnale in uscita.
A questo punto, come faccio ad estrarre dal segnale OFDM un particolare simbolo?
Noi riceviamo un segnale OFDM espresso come:
8 8 ,-* (+ )
2(+) = ó 2 (+) = ó ó 2 > − A)
\ X,\ X r
\H-8 \H-8 XH! 2
Quindi come faccio da questo segnale x(t) ad estrarre il valore specifico ? Ho bisogno della h-esima
à,%
)
sotto-portante e dell’m-esimo tempo di simbolo . La cosa è molto semplice perché possiamo partire dal
r
(+ )
> − A)
presupposto che le funzioni di base sono ORTOGONALI TRA DI LORO. E quindi per
X r
estrarre la h-esima componente nell’m-esimo tempo di simbolo quello che si fa è la proiezione del segnale
x(t) sulla funzione di base calcolata nell’m-esimo tempo di simbolo, ovvero:
(%s*))
F à∗
(+) (+ )`+
M = < 2(+), > > | = b 2(+)> − &)
à,% à (H%) r
F %)
F
Quindi, faccio la proiezione di tutto quello che mi arriva sulla funzione di base traslata nel tempo m-esimo
con il simbolo h-esimo individuando proprio un elemento di tutta la griglia. Applicando la proprietà
dell’ortogonalità in questa equazione è facile dimostrare che:
M = 2
à,% à,%
Ora, è possibile fare una osservazione ma, per comodità, assumiamo m = 0. In questo modo otteniamo:
)
F à∗
(+) (+)`+
M = < 2(+), > > = b 2(+)>
à,! à !
In particolare, stiamo cercando il segnale trasmesso sulla h-esima frequenza nel tempo 0. Allora, la
demodulazione del simbolo OFDM può quindi essere eseguita attraverso un banco di N correlatori
(integrazione e moltiplicazione). Le due operazioni, la rimozione dell'intervallo di guardia e la proiezione
sulla sotto-portante h-esima, possono essere eseguite anche congiuntamente attraverso l'uso di un banco
di filtri adattati abbinati a ciascuna forma d'onda della sotto-portante.
Quindi, possiamo realizzare la modulazione e la demodulazione facendo entrare i bit in un digital mapper
∈ ℂ.
@ Questi simboli vengono convertiti
che ci darà fuori dei simboli di una modulazione bi-dimensionale 0
2
in serie/parallelo ed ogni simbolo entra dentro un modulatore (siccome quello che bisogna fare è una
X,\ (+ ))
− A)
> poi li sommo tuti fra di loro e li invio sul canale. Una
modulazione a prodotto con la funzione X r
volta fatto, eseguo il processo a ritroso proiettando il segnale sulle diverse funzioni di base attraverso
“moltiplicazione + integrale” (e di fatto con la moltiplicazione stiamo effettuando una demodulazione a
2
prodotto). In questo modo ricavo i simboli che vanno convertiti in parallelo/serie in modo tale da
X,\
@ ∈ ℂ
ottenere i simboli che vanno in ingresso al digital de-mapper che sulla base della modulazione ricava
0
i valori dei bit. @ ∈ ℂ
Da notare che, nel caso in cui il canale introduca rumore, gli ricevuti non saranno più quelli veri ma
0
quelli con il rumore. Sarà il digital de-mapper che procede con il decidere i vari simboli a quali bit
corrispondono. Quindi, se la parte di multiplexing e multiple access dell’OFDM è fatta correttamente le
prestazioni non sono imposte dall’ OFDM ma sono imposte dalla coppia digital mapper e digital de-mapper
perché è lì dentro che calcoliamo la probabilità d’errore. Non a caso, è il digital de-mapper che effettua la
decisione a massima verosimiglianza. Da notare che in questo momento stiamo ragionando solamente sul
mettere insieme dei simboli e di poterli trasmettere dall’altra parte. Dal punto di vista della teoria il
multiplexing e multiple access sono IN ASSENZA D’ERRORE.
Ora, l’OFDM tipicamente lavora con N = 4096, ovvero 4096 sotto-portanti. Ciò significa che questo
schema è praticamente irrealizzabile siccome avrei bisogno di un modulatore ed un demodulatore con 4096
moltiplicatori a prodotto. realizzare.
Tuttavia, l’OFDM si presta ad una implementazione numerica molto semplice da
Iniziamo considerando la rappresentazione discreta di un simbolo OFDM. La banda B di un simbolo OFDM
H = Y∆1.
è l’insieme delle sotto-portanti e quindi si ha che Oppure, se consideriamo la rappresentazione
,∆P
1 =
in banda base si ha che . Per il teorema del campionamento di Shannon sappiamo che:
%'" #
1 Y
1 = = H = Y∆1 = , %Cã ‘ã <Eòã@AE Å@<<@ − T@ã`@
$ ) )
$ r
1 Y
1 = = H = 21 = , %Cã ‘ã <Eòã@AE Å@<<@ − T@<<C
$ %'"
) )
$ r
Allora si ha che: 1 )
r
) = =
$ 1 Y
$
Allora, la versione campionata di un solo simbolo OFDM è:
,-* 5#=∆PX0)
(ã) ) (ã) )
2 = 2 = ó 2 E G
\H! $ ! $ X,!
XH!
ã)
Dove è il valore in cui sto andando a campionare il simbolo, ovvero l’istante di campionamento.
$ ,-* * )
F
5#= X0
)
2(ã) E
= ó 2 ) ,
F
$ X,!
XH!
,-* *
5#=X0
= ó 2 E ,
X,!
XH!
Quindi, quello che ottengo è che all’istante di campionamento n-esimo ho che il simbolo OFDM vale:
,-* #=X0
5
2[ã] = ó 2 E ,
X,!
XH!
Pertanto, si tratta proprio di una sequenza di valori, dato che non è presente più la variabile temporale,
{2 }
ed è esattamente la trasformata di Fourier discreta inversa (IDFT) della sequenza . Pertanto, ho
X
[ ]
[ã] {2 }
2 @ A
la sequenza e la sequenza . In altre parole, i campioni del simbolo OFDM non sono altro
X { }
@ .
che la trasformata di Fourier discreta inversa della sequenza §
{2 } 2
Di fatto, stiamo dicendo di avere una sequenza che deriva dai simboli e sono N simboli siccome
X X,!
2 = º2 , 2 , … , 2 Ω. 2
Di questi creo il simbolo OFDM :
X,! !,! *,! ,-*,! !,!
,-* ,-* 5#=∆PX(
(+)
2 = ó 2 > = ó 2 E
!,! X,! X X,!
XH! XH! )
F
) ) =
Che ha una durata pari a . Tuttavia, abbiamo visto che ovvero che ci sono N tempi di
r $ ,
) Y) = )
campionamento dentro un siccome . Ora, quello che andiamo a fare è di valutare quando vale
r $ r
2 ã)
il simbolo nell’istante di campionamento :
!,! $ ,-* #=X0
5
2 (ã) ) = ó 2 E ,
!,! $ X,!
XH! 2
Questa è l’espressione di una trasformata inversa discreta di Fourier della sequ