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Il reimpiego nel periodo medievale
Il reimpiego si manifesta tra la seconda parte dell'impero romano ed il secolo 14cesimo, questo reimpiego comporta la rielaborazione del patrimonio artistico del mondo classico. Il recupero dei materiali antichi cioè di epoche precedenti è uno degli aspetti più interessanti insieme ad un altro aspetto fondamentale che è quello della continuità, cioè quel che si avverte in questo periodo storico è un senso di continuità con il passato per cui non si percepisce il passato come qualcosa di diverso dal contemporaneo, l'opera che veniva da epoche precedenti viene vista come un'opera che appartiene anche al contemporaneo, un'opera sulla quale si può intervenire come se fosse un'opera ancora aperta. Quindi questo senso di continuità implica un modo totalmente diverso dal nostro modo contemporaneo del rapportarsi con le preesistenze. Il cantiere medievale come noi sappiamo non è costellato da grandi architetti, noidiciamo per convenzione, ma in realtà con una certa dose di verità, che la figura dell'architetto nasce con Brunelleschi nel rinascimento quando egli risolve l'enigma di come coprire la cattedrale di Firenze, quindi la risoluzione di questo problema tecnico, artistico e spaziale di Brunelleschi determina in Italia la percezione dell'architetto. Mentre il cantiere medievale è formato per lo più da un ruolo importantissimo del medioevo, il Lapicida. Il Lapicida è colui che sa lavorare la pietra in modo talmente abile da predisporre gli incastri dei nodi strutturali che hanno reso possibili la costruzione delle grandi cattedrali delle grandi volte crociera. Quindi questa presenza dei lapicida in Italia segnerà molto il fare edilizia architettonica in tutto il medioevo, inoltre questi lapicidi oltre a costruire grandi cattedrali opere, con una grande capacità manipolativa reinterpretano i vecchi capitelli dell'età classica scalpellano.le colonne romane, le colonne dei grandi templi greci, quindi un forte reimpiego fisico dei resti delle epoche precedenti e questo loro reinterpretare di colonne, cornici e opere architettoniche classiche e questo testimonia il fatto che il lapicida medievale non avverte nessuna frattura con il mondo culturale che aveva generato quei capitelli, quelle colonne e lui continua a scalpellare come se quelle opere non fossero un prodotto compiuto di altre civiltà e periodo storico, ma come se fossero una materia grezza da rimpiegare, da modellare. Quindi l'opera viene concepita dagli uomini medievali come un'opera aperta su cui intervenire con la massima libertà. Un altro tema importante del periodo medievale è il frammento, cioè il frammento di un'architettura precedente viene impiegato in una nuova composizione, contribuendo ad una nuova configurazione dell'opera, quindi viene rielaborato, rielavorato in una nuova composizione come se fosse un pezzo, un frammento.di un architettura precedente quindi molto lontani da una presa di coscienza delche si presenterà solo all'inizio del 14cesimo secolo ad opera di primi umanisti dei studiosiDistaccoquando l'antico comincia ad essere concepito come il segno di una cultura diversa.
Come già detto il periodo del medioevo è molto lungo e lo possiamo dividere in tre periodi, un primoperiodo che va dal tardo impero romani fino all'ascesa al trono di Carlo Magno cioè il nuovo secolo ,unaseconda parte caratterizzata dall'epoca poi l'ultima fase dall'epoca ottoniana finoCarolingia e Ottonianaal 14cesimo secolo più o meno fino al 600 .Nei secoli successivi in particolare quelle che vanno dalla fase Ottoniana al 1600 assistiamo ad una rimessain luce di materiale antico e lo reimpiega per nuove costruzioni, quindi c'è chel'incremento demograficocoincide con la fase Comunale ,quella fase in Italia iniziano a delineare i libri.
comuni, quindi ritornando sul tema dell'incremento demografico si inizia a costruire abitazioni anche sugli anfiteatri che sarà un elemento tipico del medioevo anche a Napoli, molto archi romani verranno trasformate in porte delle cerchie murarie della città (arco di Benevento, arco di Tito a Roma). Un altro tema fondamentale è il riuso dei frammenti. Il riuso dei frammenti ha una doppia caratteristica, una connotazione fisica cioè si prende il pezzo di frammento storico e si colloca in una nuova architettura mescolandolo, come esempio il campanile di pietra santa a Napoli fatto di mattoni presenta all'interno frammenti di marmo di età romana sia per il forte valore storico estetico sia per la funzionalità strutturale della rigidità del marmo, l'altra connotazione è quella delle fondamenta, il dove si costruisce sulle basi già collocate delle strutture storiche preesistenti, esempio a Napoli tutti gli edifici religiosi.sono stati disposti in maniera parallela o ortogonale ai cardini e decumani, tranne la Chiesa di S.Domenico Maggiore che ha come data il 1284 da Alfonso D'Aragona. L'utilizzo dei frammenti aveva anche un valore simbolico... per esempio collocare un frammento marmoreo dell'epoca romana era per il lapicida medievale fare riferimento alla grandezza di Roma antica. Ma la vera trasformazione fu l'avvento del Cristianesimo, mentre i primi cristiani si riuniscono sotto terra per il loro culto restando invisibili... man mano che il Cristianesimo diventa dominante assistiamo ad una vera trasformazione dei templi in Chiese Paleocristiane. Questo fenomeno caratterizza tutto il medioevo e non risparmia nessuno di quei templi. Come il Partenone, tempio della ecc Concordia. Umanesimo e Rinascimento, un movimento ideologico-culturale che afferma la dignità degli esseri umani. Ebbe inizio L'umanesimo nel XV secolo nell'Italia.rinascimentale (il centro maggiore fu Firenze)Una rinnovata visione dell'uomo e del cosmo , una svolta dell'ambito artistico e architettonico nell'avvicinamento con il passato, vi è lo studio di codici antichi e di una nuova visione dell'uomo in rapporto alla natura e al suo senso divino fortemente influenzata dalla filosofia neoplatonica nella Firenze di CosimoGrazie a Cosimo nasce a Firenze la prima Biblioteca pubblica, inDi Giovanni de Medici detto il Vecchio.altre regioni come l'accademia pontaniana a Napoli e la biblioteca Vaticana .Il Rinascimento rappresenta soprattutto un ispirazione culturale la riscoperta letteraria dell'antico ed unanalogo interesse ai resti architettonici di età romana .Agli umanisti si deve la riscoperta dell'Architettura di Vitruvio che cominciò a suscitare interesse, ma fua contribuire in maniera determinante alla fioritura del testo Vitruviano.Leon Battista AlbertiQuesta forte corrente umanista
attirò l'attenzione verso l'antico e fu così forte questa nuova visione che l'architetto del quattrocento ed il suo pensiero fu proiettato in questo forte interesse delle antichità, perdurò per tutto il 400 le spoliazioni dei monumenti antichi ai fini di reimpiegarne i materiali in nuove fabbriche. La permanenza dei grandiosi edifici romani in rovina rappresenta il principale riferimento per gli architetti, ma anche l'occasione per perpetrare di materiali edilizi ed ornamentali come lo stesso Colosseo. Gli architetti del rinascimento erano per lo più interessati a riprendere le regole artistiche dei singoli elementi e lo studio degli ordini architettonici. L'intervento sulle preesistenze era improntato ad un'esplicita continuità storica concependo nel medioevo l'opera architettonica aperta a nuove interpretazioni ed il restauro come semplice prosecuzione dell'antico manufatto. Di fronte alla necessità dicompletare gli edifici gotici bisognava delle scelte ben precise, se è vero che lèstile gotico non era ammesso, ancora meno era ammessa una violazione che Leon Alberti chiamava "convenienza o conformità". Questo problema poteva essere risolto in tre modi: primo le parti preesistenti potevano essere rimodellate secondo i principi della maniera moderna, secondo l'opera poteva essere continuata in uno stile completamente goticizzato, terzo si poteva arrivare ad un compromesso tra queste due opportunità. Un ruolo di protagonista verso il linguaggio rinascimentale è dato a Filippo Brunelleschi, nella sua opera, la cupola del duomo fiorentino dedicata a Santa Maria, per Brunelleschi l'obbiettivo non era quello della ricostruzione dell'antico, ma la costruzione del moderno attraverso gli studi dell'antico. Decennio francese la Rivoluzione La rivoluzione francese portò alla distruzione di buona parte del patrimonio artistico ed.architettonico dellanazione. Dopo la distruzione della Bastiglia nel 1789, una fortezza medievale usata come prigione, furono devastate le tombe reali della Chiesa di Saint Denise, le Effige della galleria dei re di Notre Dame, costituite da personaggi dell'Antico Testamento e erroneamente ritenute dai rivoluzionari raffiguranti re francesi, furono accatastate ai piedi della basilica. Furono bruciati i ritratti reali. La Cattedrale fu trasformata in tempio della ragione e le navate in magazzini d'armi. Dalla distruzione della Cattedrale di Combrai si ricavò una sabbia finissima e da quella di Auck 40 quintali di ferro e tutto questo materiale fu riutilizzato in nuove fabbriche. L'architetto Deval riuscì a non far distruggere la cattedrale di Clermont Ferrand con la scusante di evitare il blocco della circolazione nel centro della città. L'architetto Sainsot riuscirà a non far distruggere la Cattedrale di Chartres. il vescovocostituzionalista Herry Gregoire presenterà al parlamento ben tre rapporti riguardo alla distruzione dei monumenti. Nel 1794 emette un decreto che La Convenzione Nazionale dichiara fuori legge chiunque danneggi i monumenti, ritenendo i distruttori vandali e gli atti di distruzione vandalismo e richiamò gli amministratori dei dipartimenti francesi al compito della custodia delle glorie della nazione francese. In realtà questi interventi nacquero dalla necessità di porre un freno alla distruzione. Alla fine del '700 fu insediata la commissione dei monumenti con lo scopo di classificare i beni acquisiti e verificarne lo stato. Il comitato d'istruzione adotterà il manuale sulla maniera di catalogare e di conservazione. L'estensore del manuale fu Felix Vicq D' Azyr, un anatomista che trasporrà nel campo dei monumenti i metodi scientifici propri dell'anatomia. Le opere mobili furono accumulate in grandi depositi. A Parigi, direttoredi uno di questi depositi, ebbe l'idea di esporre gli oggetti d'arte Alexandre Lenoir didatticamente ed in senso cronologico. Lenoir allestisce il museo dei Petits