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CAPITOLO 14: DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO (AUTISMO)
I disturbi dello spettro autistico sono un gruppo di disturbi del neuro-sviluppo caratterizzati da una
serie di di coltà che includono de cit nello sviluppo del linguaggio, della percezione e della
motricità con esame della realtà alterato e compromissione della comunicazione sociale.
Sono un disturbo del neuro sviluppo frequenti.
In alcune forme di autismo, il 30% dei casi hanno una base genetica dimostrata, ma gli altri non
Non tutte le forme di autismo hanno una base neuro?
ce l’hanno.
Per esempio in un caso è stata la grandissima deprivazione sociale e relazionale che ha
condizionato i comportamenti simil autistici, quindi non ha ricevuto una diagnosi di autismo ma
una diagnosi di comportamenti simil autistici.
Prima di utilizzare i termini “disturbi dello spettro autistico”, si utilizzava “disturbi pervasivi dello
sviluppo” e si voleva intendere che queste tipologie di disturbo in uenzassero diversi ambiti dello
sviluppo della persona, rispetto ad altri disturbi che tendono ad
in uenzare un solo ambito. Però un paio di anni fa, Kohen, uno
studioso inglese, propose l’utilizzo del termine “stile cognitivo
autistico”, ponendo maggiore attenzione sullo stile cognitivo,
ragionando più in termini di una diversa organizzazione e
formulazione del pensiero.
Negli anni ’80 Lorna Wing ha cominciato a dire che le persone
con autismo hanno delle caratteristiche rilevanti dal punto di
vista linguistico e sociale; quindi ci che dobbiamo considerare
l’ambito linguistico, l’ambito sociale e l’ambito
comportamentale (comportamenti ripetitivi, la ripetizione di ciò
che si sente o un ristretto repertorio di interessi): questa era la
triade di Wing.
Nel 2013 il DSM-5 presenta come criteri principali solamente
due: di coltà nell’interazione sociale (criterio 1), comportamenti anomali ripetitivi e interessi e
attività anomali ripetitive (criterio 2).
- Il 3° ci dice quando insorge o quando possiamo incominciare a vedere delle manifestazioni
- Il 4° punto ci dice che è un disturbo che in uenza l’adattamento e la vita quotidiana (se non c’
non un disturbo) continuum
Si pone enfasi al concetto di “spettro” come di un che va da de cit più gravi a meno
gravi, come ad esempio la Sindrome di Asperger.
Tra i criteri diagnostici c’è l’insorgenza nei primi anni di vita. Ci sono indicatori che possono
essere individuati anche molto precocemente e, a livello internazionale, sappiamo che è possibile
porre una diagnosi di disturbi dello spettro autistico dai 18 mesi in poi, in quanto molti degli
elementi appena visti sono già in corso di sviluppo in quest’età.
CRITERIO A : menomazione dell’interazione sociale e della comunicazione.
Abbiamo tre sotto criteri che devono essere presenti tutti e tre:
- di colt negli aspetti della reciprocit sociale ed emozionale;
- di colt nella comprensione e produzione della comunicazione non verbale;
- capacit di instaurare e mantenere delle relazioni sociali
E’ pi evidente la comprensione della comunicazione non verbale, perch chi ha di colt nella
comprensione spesso usa in maniera go a delle forme non verbali
Il primo sottocriterio è il de cit sociale.
- I bambini con autismo spesso non mostrano alcun bisogno di intimità e di contatto con gli altri.
Ma esprimono le proprie emozioni e non devono, quindi, essere considerati come privi di
reazioni emotive.
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- Apparente incapacità di rispondere agli altri e ciò viene descritto come una mancanza della
comprensione sociale, ovvero un de cit nell’abilità di seguire gli stimoli provenienti dagli altri.
- Vi è un decremento dell’attivazione della corteccia pre-frontale mediale (regione cerebrale
associata alla comprensione degli stati mentali altrui) e un incremento dell’attivazione delle
regioni occipito-temporo-ventrali (coinvolte nella percezione degli oggetti).
- Carenze nell’attenzione oltre che nell’individuazione e nell’orientamento diretto ai suoni
dell’ambiente in cui si trovano. Mostrano avversione verso gli stimoli uditivi, scoppiando a
piangere anche al suono della voce dei genitori. In un determinato momento alcuni suoni,
anche molto leggeri, possono provocare in loro una grave reazione di agitazione o di panico,
ma in altri momenti possono apparire indi erenti a suoni anche molto forti.
Il secondo sottocriterio è l’assenza della parola.
- Non apprendono attraverso l’imitazione; ciò può spiegare la caratteristica assenza, o la grave
limitazione, dell’uso della parola.
- La parola non viene mai utilizzata per comunicare qualcosa salvo per modalità più rudimentali
come rispondere “si” ad una domanda o utilizzare l’ecolalia (ripetizione automatica, a
pappagallo, di alcune parole)
Terzo sotto criterio: creare e mantenere relazioni.il terzo elemento sempre un incrocio tra il
verbale e il non verbale, ed una persona che non individua delle modalit per creare delle
relazioni
CRITERIO B: Comportamenti, interessi o attività ristretti o ripetitivi. Per considerare soddisfatto
questo criterio, devono essere presenti almeno due aspetti tra:
Movimento, uso degli oggetti o eloquio stereotipati o ripetitivi: può trattarsi di
- stereotipie motorie semplici, come battere le mani. Oppure, può essere presente un uso
ripetitivo di parole (ecolalia) o oggetti (ad esempio, mettere in la i giocattoli).
L’autostimolazione: caratteristica dei bambini con autismo che si presenta sotto forma di
movimenti ripetitivi che possono durare per ore, come sbattere la testa, girare su se stessi
o dondolarsi.
Aderenza alla routine priva di essibilità o rituali di comportamento: i comportamenti
- rituali possono essere verbali, come domande ripetitive e non verbali, come percorrere
sempre la stessa strada. È spesso presente la di coltà ad accettare anche piccoli
cambiamenti.
Interessi molto limitati, ssi, anomali per intensità o profondità.
- Ad esempio, un forte interesse per gli orari dei mezzi pubblici, per le date di nascita, ecc.
Gli interessi particolari sono spesso fonte di piacere. Per questa ragione, durante l’età
adulta, possono essere motivazione e mezzo per l’inserimento nella vita lavorativa.
Mantenere la monotonia: I bambini sviluppano un’attenzione intensa e creano forti forme
di attaccamento a oggetti inusuali come rocce, interruttori della luce o le chiavi.
Quando l’interazione con l’oggetto viene disturbata o quando qualsiasi cosa dell’ambiente
a lui familiare viene cambiata anche solo leggermente, questi bambini possono reagire con
violente crisi di rabbia o pianto che non si fermano nché la situazione non viene riportata
allo stato precedente.
Iper- o iporeattività in risposta a stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti
- sensoriali dell’ambiente: può essere osservata una forte avversione per ogni minimo
stimolo sensoriale. Al contrario, può esserci un’apparente indi erenza a stimoli anche
dolorosi. Luci, consistenze o suoni particolari possono a ascinare in modo eccessivo.
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Il CRITERIO C: speci ca che i sintomi devono essere presenti nella prima infanzia. Tuttavia
possono non manifestarsi pienamente prima che le esigenze sociali eccedano le capacità limitate.
Possono anche essere mascherati da strategie apprese in età successiva.
CRITERIO D:
Il richiede che le caratteristiche causino compromissione clinicamente signi cativa
dell’attuale funzionamento e adattamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Nel contesto della quotidianit noi spesso utilizziamo un linguaggio fatto di modi di dire, doppi
sensi, battute, anche forme pi cortesi di comunicazione: pi si va verso il linguaggio indiretto,
meno questo comprensibile dalle persone che hanno una menomazione dell’interazione sociale
e nella comunicazione. Sapere questo, ad esempio, signi ca rendere esplicito l’implicito, come
usare meno modi di dire.
Metafora dell’iceberg di Uta Frith: Frith è una studiosa di origine tedesca che lavora nel Regno
Unito e che si occupa del tema dell’autismo. Spesso noi quando ci confrontiamo con diversi
disturbi del neuro sviluppo, ma in generale vale per tutti i comportamenti, indipendentemente che
si tratti di un disturbo o no, come se avessimo a che fare con un iceberg: noi vediamo la parte
che sta sopra la super cie e non conosciamo quello che sta sotto. Cos’ la parte che vediamo
dell’iceberg? Sono i comportamenti osservabili, quelli esterni. Poi dal nostro punto di vista sono
segni e sintomi.
Uta Frith dice che vediamo la parte che fuoriesce dell’iceberg a cui noi tendiamo a dare una
interpretazione. Se abbiamo le conoscenze adeguate a dare una interpretazione formale, pi
tecnica, pi speci ca, diamo questa interpretazione, altrimenti diamo quella informale (es. ragazzo
maleducato)
Quindi Uta Frith sostiene che vi sono dei comportamenti osservabili (parte visibile
dell'iceberg) e poi ci sono delle interpretazioni che vengono fatte partendo da qualche
funzione (che talvolta è una funzione cognitiva) la quale può essere alterata. Queste
interpretazioni possono spiegare in qualche modo quei comportamenti osservabili. Ma
quando noi non conosciamo queste funzioni alterate usiamo spesso delle interpretazioni
informali, cioè che non hanno una base teorica.
Quindi Uta Frith a erma che noi come tecnici dobbiamo conoscere i de cit sottostanti perch
dovremmo poter fare un’interpretazione di quei comportamenti osservabili che sia utile per
l’intervento.
Temple Grandin: E’ una ricercatrice universitaria nata nel 1947. Ha acquisito e aumentato nel
corso del tempo una consapevolezza sulle sue caratteristiche in quanto persona con disturbo
dello spettro autistico, sia come persona che organizza, partecipa e di onde queste conoscenze
nelle conferenze internazionali, sia perch lei stessa ha scritto diversi libri, e sono stati scritti libri
su di lei, in pi stato prodotto il lm
INTERPRETAZIONI NEUROPSICOLOGICHE DELL’AUTISMO
- De cit nella teoria della mente
- Coerenza centrale/ Bias locale
- Funzioni esecutive
Cosa è la coerenza centrale? Capacità di sintetizzare in un tutto coerente, o di sistematizzare in
un sistema di conoscenza, le molteplici esperienze parcellari che investono i nostri sensi.
Le persone con stile cognitivo autistico, con disturbi dello spettro autistico come Temple, sono
coerenza centrale debole:
pi portati verso una l'attenzione si concentra prima di tutto sui
dettagli di un'immagine e in segu