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Estratto del documento

Conti del PIL e della distribuzione del reddito

PIL: valore dei beni a livello di mercato

Investimenti Lordi: macchinari, attrezzature ecc. al netto degli ammortamenti

Variazione delle scorte: finali-iniziali

Esportazioni

Conto della distribuzione del PIL

Mette in evidenza il valore dei beni e servizi finali che si trasformano in reddito dei fattori produttivi.

Conto del reddito

Serve per determinare il Reddito Nazionale, è dato dalla somma dei redditi delle famiglie e delle entrate della Pubblica Amministrazione.

Conto dell'utilizzazione del reddito

Esprime come viene utilizzato il reddito disponibile, quindi quale parte viene dedicata al consumo e quale al risparmio.

Conto della formazione del capitale

Esprime come vengono finanziati gli investimenti.

Conto transazioni internazionali

È un conto di chiusura che riepiloga le transazioni positive e negative avvenute con il resto del mondo.

Beni finali e valore aggiunto

Beni Finali: prodotti finiti o beni di consumo.

intermedi → semilavorati acquisiti da terzi, non beni di investimento. Valore aggiunto → aumento del valore del prodotto ad un determinato stadio di produzione. Calcolo del PIL e problemi connessi I dati relativi al PIL possono dare informazioni sul benessere dei cittadini di un Paese preso in considerazione. Un aumento del PIL permette un aumento del benessere collettivo, e una sua diminuzione chiaramente genera una riduzione di benessere. Esso però non definisce specificamente la produzione e il benessere per 3 problematiche: 1) Alcuni beni sono esclusi dal suo calcolo → non scambiati sul territorio. 2) Alcune attività positive che limitano dei problemi non sono incluse nel calcolo. 3) Non si riesce sempre a tener conto dei perfezionamenti di qualità dei beni. Per migliorare le informazioni date dal PIL nasce il PNL (prodotto nazionale lordo) → valore di tutti i beni e servizi prodotti da fattori produttivi nazionali. Consumi (C) Abbiamo diversi tipi di consumi: 1) Consumi delleFamiglie→ Importo delle spese delle famiglie residenti 2) Spesa Pubblica→ Spese sostenute dalla Pubblica Amministrazione 3) Spesa delle Istituzioni Sociali e Ambientali 4) Consumi Nazionali e Interni Investimenti lordi (i) Per investimento intendiamo, in questo caso, l’acquisizione di beni pluriennali da impiegare nel processo produttivo. Questi devono avere delle caratteristiche: - Essere materiali→ consistenza fisica - Riproducibili e suscettibili a essere prodotti - Pluriennali→ utilizzati in più cicli produttivi - Il loro utilizzo deve essere impiegato nella produzione di beni destinati al mercato e allo scambio. Pil nominale e pil reale PIL Nominale→ valore di tutti i beni e servizi finali prodotti in economia valutati ai prezzi correnti. PIL Reale→ misura della produzione che adegua il valore dei beni e servizi finali per riflettere le variazioni nel livello dei prezzi. Economia semplificata Legenda: Y→ il livello di produzione nel nostrosistema economicoC→ livello di consumoI→ spesa per investimentiS→ risparmioIntroduzione al settore pubblico e commercio esteroLegenda:G→ Spesa PubblicaTR→ Trasferimenti PubbliciNX→ Esportazioni NetteTA→ ImposteRisparmi, invetsimenti, bilancio pubblico e commercio esteroDisavanzo del bilancio pubblico: eccesso di spesa pubblic rispetto alle sie entrate.Cap 14: sviluppo, disoccupazione e inflazione: fatti principaliCrescita economicaIl redditto è molto piu elevato nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via disviluppo, perché?A questa domansa risponde la contabilità della crescita e la teoria della crescita.Contabilità della crescita: misura l'accumulazione dei fattori produttivi e ladinamica del PIL." La crescita economica di un Paese può essere definita come un aumentosostenuto nel tempo della capacità di fornire beni economici sempre piùdifferenziati, alla popolazione."Lo

sviluppo tecnologico è un fattore di particolare rilievo per la crescita economica, ma secondo Kuznets non è sufficiente, poiché per sfruttarlo al massimo è necessario un continuo adattamento delle istituzioni e degli schemi di pensiero.

Kuznets attribuisce allo sviluppo economico delle caratteristiche:

  1. di carattere quantitativo
  2. di carattere strutturale
  3. riferite alla diffusione internazionale della crescita economica

Caratteristiche quantitative:

  1. Accelerazione della crescita del PIL pro capite, la quale è accompagnata da un aumento esponenziale della popolazione
  2. Crescita della produttività → aumento degli input, facciamo riferimento anche ad un aumento della produttività del lavoro e della produttività totale (altri fattori di input).

Caratteristiche strutturali:

  1. Diminuzione % dell'agricoltura per favorire l'industria
  2. ...
Passaggio dalle piccole imprese a quelle di capitale gestite in forma manageriale 3. Incremento del lavoro dipendente 4. Mutamenti dei consumi 5. Espansione dei servizi per la persona 6. Variazione dei beni prodotti all'interno e quelli importati. Diffusione internazionale della crescita economica C'è l'idea che i Paesi già sviluppati abbiano sempre proiettato i propri modelli su altri paesi, andando così a rendere il mondo sempre più omogeneo, tutto è stato chiaramente aiutato dallo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione. A proposito vi è un'ipotesi effettuata da M. Abramovitz e P. A. David → ipotesi della convergenza: "Un Paese meno sviluppato presenta una più rapida crescita economica rispetto a uno già sviluppato, in quanto, il Paese meno ricco può usufruire dei modelli applicati in precedenza da quello più ricco; mentre quest'ultimo necessita di nuovi mezzi che risultano essere"dispendiosi e non sempregarantisco efficienza”. Ci sono però delle cause che non permettono ad un Paese in via disviluppo di crescere economicamente utilizzando i modelli dei Leader:
  1. Congruenza tecnologica: le tecnologie utilizzate devono essere adatte al Paese inseguitore necessitano di grandi mercati di sbocco
  2. Capacità sociale: si parla in questo caso di liv. Di istruzione; qualificazioni commerciali, industriali e finanziarie; assetto giuridico e politico
Input di lavoro e disoccupazione Il PIL non aumenta in modo omogeneo, è soggetto a fasi di recessione e a fasi di espansione. Recessione: i livelli di produttività sono inferiori rispetto a quelli che si potrebbero ottenere impiegando in modo efficiente tutti i fattori produttivi. In fase di recessione abbiamo una diminuzione della domanda di lavoro → aumento del tasso di disoccupazione, il che implica notevoli costi economici e sociali (perdita di produttività) perdita varia tra il

3% e il 5% del PIL.

LEGGE DI OKUN: “Per ogni punto di aumento della disoccupazione, il PIL diminuisce del 2%”. Il tutto è accertato dal seguente grafico.

Terminologia

  1. Occupati (tasso occupazione): sono tutte quelle persone che hanno dai 15+ anni che hanno un’occupazione e tutti coloro che hanno una condizione diversa da occupato ma con ore di lavoro nella settimana di indagine.
  2. Disoccupati (tasso di disoccupazione): tutte quelle persone che hanno dai 15+ anni con una condizione diversa da occupato, che non hanno ore di lavoro nella settimana di indagine, hanno cercato lavoro nelle 4 settimane prima dell’indagine, disponibili ad accettare il primo lavoro offerto.
  3. Non forze lavoro: 15- anni che hanno una condizione diversa da occupato, studenti a tempo pieno o 64+ anni che non cercano lavoro.

Bacino della disoccupazione è caratterizzato da un flusso in entrata e uno in uscita, questi variano al variare del numero di disoccupati presenti nel

Paese.

FLUSSO IN ENTRATA

  1. Persone alla ricerca della prima occupazione
  2. Lascio volontario dell'occupazione
  3. Allontanamento dal post di lavoro
  4. Licenziamento o perdita dell'impiego

FLUSSO IN USCITA

  1. Chi trova impiego
  2. Richiamo al proprio posto di lavoro
  3. Smette di cercare impiego

Se il flusso in entrata > flusso in uscita→ aumento della disoccupazione, caso contrario→ diminuzione della disoccupazione.

Tasso di disoccupazione a seconda del gruppi di lavoratori consideato edell'area geogarfica di appartenenza

Ogni periodo di tempo è caratterizzato da un tasso di disoccupazione, dietroquesto ci sono diversi fattori, alcuni di questi sono:

  1. Tasso di disoccupazione femminile > maschile
  2. I tassi di disoccupazione (totali) diminuiscono all'aumentare dell'età dei lavoratori
  3. Persone con un titiolo di studio medio-basso trovano meno lavoro rispetto ad altri con titolo più alto
  4. L'occupazione non è omogenea in

tutto il territorio→ tasso di disoccupazione più alto nel meridione e nel mezzogiorno

Disoccupazione frazionale e ciclica

Disoccupazione frazionale: disoccupazione dovuta alla rigidità e alle imperfezioni del sistema economico che non può essere ridotta nel breve periodo. Essa dipende dal mercato del lavoro e dalle informazioni da esso emesse.

Disoccupazione ciclica: dipende dal ciclo economico, è quella che eccede la frazionale.

Fattori che determinano il tasso di disoccupazione frazionale

I fattori che determinano il tasso di inflazione frazionale sono essenzialmente 2:

  1. DURATA DELLA DISOCCUPAZIONE→ intervallo di tempo nel quale un individuo è senza impiego; è direttamente proporzionale al livello di disoccupazione; questo dipende da dei fattori ciclici quali: organizzazione del mercato del lavoro, la composizione demografica e la collocazione della forza lavoro e la possibilità o volontà di lavorare e cercare lavoro.
  2. FREQUENZA
essere compensata solo parzialmente3. Effetti psicologici e sociali→ disoccupazione porta a stress, ansia, depressione e problemi sociali come aumento della criminalità e disgregazione familiare4. Costi per il sistema di welfare→ aumento delle spese per sussidi di disoccupazione e assistenza sociale5. Perdita di competenze e capacità lavorative→ la disoccupazione prolungata può portare alla perdita di competenze e capacità lavorative, rendendo più difficile il reinserimento nel mercato del lavoro6. Effetti sulle prospettive future→ la disoccupazione può influire negativamente sulle prospettive future di carriera e guadagno, limitando le opportunità di crescita e sviluppo professionale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
68 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Anna-rita03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Martini Gianmaria.