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MIDOLLO SPINALE
Più il livello della lesione è alto, più il danno sarà massiccio. Potrò avere una tetraplegia o una paraplegia. Difficilmente la lesione coinvolge un solo lato: danno bilaterale. Valuto i movimenti (assenti o parziali) -> Spesso il danno non è completo al 100%, dunque può essere che ci siano dei movimenti (si possono trovare differenze tra i due arti: uno presenta dei movimenti e l'altro no).
Tono - Nel caso di una lesione al midollo spinale si ha che generalmente all'inizio si spegne tutto ma poi partono dei riflessi automatici patologici, assenti nell'individuo sano.
Cause di lesioni midollari:
- Traumi ad alta energia (spesso a seguito di un tuffo)
- Tumori
VALUTAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
Fino alla volta scorsa abbiamo affrontato il tema della valutazione del SNC. Chiaramente tra la valutazione del SNC e quella del SNP ci sono delle variabili perché una lesione a...
Il livello della corteccia cerebrale comporterà una sintomatologia diversa da quella legata a un problema a livello del midollo spinale. La nostra scheda di valutazione rimane però tale.
Vista generale del sistema nervoso periferico- Ricordiamoci sempre che il sistema nevoso lavora per proprietà emergenti.- Pertanto, le parti collaborano tra di loro e si influenzano. Quindi, anche se il sistema nervoso periferico non da dei problemi strettamente legati alle funzionalità del sistema nervoso centrale, chiaramente quest'ultimo sarà influenzato dal malfunzionamento del SNP. Occorrerà pertanto valutare più aspetti contemporaneamente.
Il sistema nervoso periferico è deputato alla conduzione degli impulsi nervosi.- Pertanto, quando c'è una problematica a livello del sistema nervoso periferico il quadro cognitivo non viene intaccato e così non si dovrebbero avere problemi di linguaggio e di orientamento.
spazio-temporale.- Tuttavia, il paziente neurologico di solito è un paziente complesso che potrebbe avere altre problematiche.Pertanto, una problematica del SNP è di solito legata a problematiche del SNC.- Così, anche in una valutazione del SNP, il quadro cognitivo del paziente è sempre da valutare. Ovviamente,se il paziente è giovane e ben presente mi aspetto che il quadro cognitivo sia nella norma. Tuttavia, pazientipiù anziani sono più propensi ad avere un deterioramento cognitivo.- Il sistema nervoso periferico conduce gli impulsi nervosi:
- àafferenti dalla periferia arrivano al centro. Sono gli impulsi sensitivi ovvero tutte le informazioni cheraccogliamo dall’esterno o dall’interno del corpo;
- àefferenti sono gli impulsi motori. Dal centro arrivano in periferia;
- àimpulsi neurovegetativi tutto il nostro organismo necessita di mantenere un’omeostasi.Gli impulsi neurovegetativi
Vanno ad influenzare il controllo neurovegetativo e quindi fenomeni quali vasocostrizione, sudorazione, e così via. Danno del SNP- I danni al SNP possono riguardare:
- lesione di una radice nervosa (radicolopatia)
- lesione di un plesso nervoso
- lesione del singolo nervo
- polineuropatia
Dunque, il primo passo è capire la localizzazione del problema a livello del sistema nervoso periferico.
Danno a livello della radice nervosa- Un danno a livello della radice nervosa viene definito radicolopatia.
Si tratta di un problema molto frequente, soprattutto a livello delle radici lombari. Per esempio, nel caso dell'alombosciatalgia il problema può essere legato a una sofferenza della radice nervosa.
Pertanto, una radicolopatia potrebbe essere un problema inerente anche ai pazienti ambulatoriali (ortopedici) e non solamente comune ai pazienti neurologici.
Danno a livello del plesso nervoso- I plessi nervosi più colpiti sono il plesso brachiale e il
plesso lombare, o lombosacrale.- Il plesso brachiale è danneggiato soprattutto in seguito a traumi. Per esempio, durante la nascita, nelle paralisi ostetriche, si verifica un trauma al plesso brachiale. La lesione viene definita "lesione da stiramento" perché il plesso viene come stirato durante le manovre.
Danno al singolo nervo- Quando si tratta di un singolo nervo di solito la motivazione è di tipo traumatico.- Per esempio, lesioni a livello dei vari nervi possono occorrere durante le fratture o durante interventi chirurgici particolarmente complessi.
Polineuropatia- Il problema è generico e riguardante più nervi (o addirittura tutti i nervi).- Si tratta di un problema di tipo metabolico. Per esempio, esistono patologie demielinizzanti che vanno ad intaccare la mielina del nervo e che quindi possono causare una problematica addirittura a livello di tutti e quattro gli arti e del tronco.
* Approfondimento: la paralisi ostetrica- La paralisi
ostetrica è una perdita di motilità di un arto superiore, avvenuta in circostanze collegate al parto, in conseguenza della lesione di alcune fibre nervose. Si verifica all'incirca in 1 su 1000 nati ed è spesso, ma non sempre, associata a una trazione esercitata sulla testa del feto, mentre la spalla resta bloccata dal bacino materno (distocia di spalla).
Il fascio nervoso interessato è costituito dai nervi che emergono tra la quinta vertebra cervicale e la prima vertebra toracica, e che prende il nome di plesso brachiale.
La varietà più comune consiste in una lesione del tronco superiore del plesso (quinta e sesta radice cervicale) e viene definita paralisi di Erb-Duchenne. Si presenta da subito con una rotazione interna del braccio e un suo accostamento (adduzione) al tronco, con estensione dell'avambraccio, mentre il polso è pronato e flesso.
Una variante meno comune consiste nella lesione del tronco inferiore del plesso.
Il plesso brachiale è costituito dalle settima e ottava radice cervicale e dalla prima radice toracica ed è responsabile del movimento e della sensibilità della mano. Quando il plesso brachiale viene danneggiato, si manifesta una condizione chiamata paralisi di Dejerine-Klumpke. Questa condizione comporta deformità della mano, come ad esempio la cosiddetta "artiglio", a causa della paralisi dei muscoli estrinseci.
È più raro che l'interessamento del plesso brachiale sia più esteso, coinvolgendo tutto il plesso brachiale. In questo caso si parla di paralisi ostetrica di tipo totale, che comporta una paralisi motoria e sensitiva completa.
Le conseguenze della paralisi ostetrica dipendono dalla gravità e dall'estensione del danno, nonché dalla possibilità di risoluzione spontanea o tramite intervento terapeutico.
La diagnosi, nei casi più evidenti, può avvenire alla nascita o nei giorni immediatamente successivi. In altri casi, la diagnosi può essere fatta più avanti nel tempo, ad esempio quando il bambino inizia ad afferrare gli oggetti.
La risoluzione completa si può ottenere nel 75-90% dei casi, sia in modo spontaneo che attraverso la fisioterapia e l'ausilio di...
tutori che, mantenendo l'arto in un atteggiamento appropriato, favoriscano uneventuale corretto ripristino dell'integrità della fibra nervosa. Ove questo non avvenga, o avvenga in modo parziale, è possibile intervenire chirurgicamente.
Con la chirurgia si possono ricostruire i nervi, oppure, in caso di insuccesso o di diagnosi tardiva, ripristinare la funzionalità dell'arto leso, andando ad agire sulla sua componente ossea o muscolare.
Un danno permanente si verifica nel 10-23% dei casi.
Il principale fattore di rischio per la paralisi ostetrica, la distocia di spalla, non può essere prevista ma, una volta riconosciuta, possono essere messe in atto delle manovre che, modificando la posizione della partoriente o quella del feto, permettano di prevenirne o limitarne le conseguenze.
Ernia del disco
Questo è un problema tipico che avviene a livello della radice nervosa.
Il disco intervertebrale, che si trova tra le varie vertebre, con l'età,
con l'accumularsi dei movimenti e dell'usura va pian piano a danneggiarsi. Pertanto, se noi facessimo una risonanza magnetica a una popolazione di età compresa fra i 50 e i 60 anni, troveremmo che molti soggetti hanno delle protrusioni discali. In altre parole, il disco intervertebrale è stato danneggiato e non ha più la forma originaria. Si parla di ernia del disco quando l'anulus fibroso si rompe e il nucleo polposo fuoriesce, andandosi ad appoggiare alla radice nervosa. Quella appena descritta è una delle situazioni più frequenti legate a una compressione della radice nervosa. Nella prima fase si ha una fase irritativa, dove il paziente è molto dolente, presenta un'impotenza funzionale, ovvero non riesce a compiere alcuni movimenti, e accusa una sofferenza a livello della radice spinale. Nella fase infiammatoria si ha molto liquido e pertanto si ha una compressione importante sulla struttura nervosa. È possibileche il fenomeno si risolva conservativamente perché, anche attraverso l'uso di farmaci come il cortisone, si ha un riassorbimento e quindi la radice torna alle condizioni originarie. In caso il trattamento conservativo fallisse si può far ricorso all'intervento chirurgico. Ripasso anatomico delle radici nervose - Per quanto riguarda le radici nervose siamo già a conoscenza del fatto che sono due per ogni emilato di un segmento del midollo spinale. Avremo pertanto una radice ventrale motoria e una radice posteriore sensitiva. - Il territorio di innervazione di una radice nervosa motoria (anteriore) viene definito miotomo. - Per quanto riguarda le radici nervose dorsali, di tipo sensitivo, il territorio di innervazione viene invece definito dermatomero. - La radice ventrale e la radice dorsale si uniscono poi a formare i vari nervi. - Siamo a conoscenza del fatto che ci siano otto nervi cervicali in quanto il primo paio di nervi cervicali origina sopra a C1 eL'ottavo paio di nervi cervicali origina al di sotto di C7 (e viene dunque chiamato C8). Da T1 in poi i nervi spinali passano sotto le varie vertebre fino ai nervi spinali lombari dove ci ritroviamo ad avere la cauda equina.
La cauda equina è il complesso delle radici spinali corrispondenti agli ultimi quattro segmenti lombari e a quelli sacrali-coccigei. Il midollo spinale termina infatti a livello di L1/L2 e le radici spinali pertanto, a mano a mano che scendiamo lungo il midollo spinale, divengono via via più verticali.
Il nome di cauda equina deriva proprio dal fatto che le radici spinali assumono una caratteristica disposizione che ricorda molto una coda di cavallo. Un problema a tale zona comporta l'insorgenza di disturbi motori ma anche di disturbi sfinterici.
Ricapitolando abbiamo:
- 8 paia di nervi cervicali;
- 12 paia di nervi toracici;
- 5 paia di nervi lombari;
- 5 paia di nervi sacrali.
Decorso delle radici nervose-