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IMAGING: Ecografia: screening alla nascita (metodo di Graf)- Radiografia: monitoraggio dopo il 4° mese(ossificazione testa femorale) -> osservo l'angoloacetabolare, il diagramma di Ombredanne (figura) el'arco di Shenton (è un arco continuo disegnato dalbordo interno del collo del femore al marginesuperiore del forame dell'otturatore).Frequenza alta in: Piemonte, Brianza, Emilia.o F:M = 6:1oDEGENERAZIONE VERTREBRO-DISCALE(impropriamente detta artrosi: non è presente una cavità articolare)È frequente nell'anziano.Si usa TC e radiografia principalmente.Può essere:§ Condrosi: se il disco è ridotto in altezza perdisidratazione del nucleo polposo (1)§ Osteocondrosi: se sono presenti riduzione in altezza eaddensamento delle lamine somatiche, osteofitosimarginale posteriore-orizzontale (2). Di questacategoria fanno parte le ernie intervertebrali diSchmorl: il contorno del disco presenta dellesporgenze verso il

corpo vertebrale. L'osteocondrosi è asintomatica, a meno di un edema che circondi la lesione.§ Spondilosi: osteofitosi premarginale antero-laterale. Tra i corpi vertebrali si creano dei ponti ossei (3). Conseguenze: periferia anello fibroso, rottura fibre Sharpey, sollecitazione legamento longitudinale anteriore.§ Artrosi interapofisaria: si può definire artrosi perché presente una cavità articolare tra le faccette articolari. La superficie è sclerotica, più bianca (5).§ Artrosi unco-vertebrale: si può avere solo a livello cervicale da C3 a C7 tra le piccole articolazioni tra i corpi vertebrali. Queste deformazioni artrosiche possono andare a comprimere l'arteria vertebrale che corre nei forami.

TRAUMATOLOGIA

FRATTURA = interruzione di continuità

Evoluzione

1. Ematoma → opaco, talvolta visibile in Rx

2. Rarefazione → porosizzazione spongiosa, spongiosizzazione corticale

3. Riassorbimento osseo →

frattura sfumata, rima allargata

Callo osseo → matrice organica, calcificazione

Classificazione• Sede: diafisaria, metafisaria …• Anatomia patologica: incompleta (oinfrazione); completa, composta (la formadell’osso è normale) o scomposta (formadell’osso alterata);

• Aspetto: spiroide, pluriframmentaria,comminuta …

• Numero focolai: bifocale, multifocale …

• Integrità cute: chiusa o esposta

Un po' di immagini:

FRATTURA DELLO SCAFOIDE

Lo scafoide del carpo è una struttura delicata perché ha una particolare vascolarizzazione tale per cui i vasientrano nella metà distale dell’osso: se la frattura è prossimale può capitare che la porzione interessata(quella prossimale appunto) vada incontro a necrosi o a pseudoartrosi, condizione in cui la frattura non siripara mai e si ha sempre interposizione di tessuto fibroso.

FRATTURE PROSSIMALI DI FEMORE

Posso parlare di fratture

mediale, cioè si trova all'interno della capsula articolare, può interessare le seguenti fratture: - Sottocapitate (a): si trova sotto la testa del femore. - Mesocervicali (b): si trovano nel mezzo del collo del femore. Se invece la frattura è laterale, cioè si trova al di fuori della capsula articolare, può interessare le seguenti fratture: - Basi-cervicali: coinvolgono la base del collo del femore. - Pertrocanteriche (c): la frattura segue una linea che collega il piccolo al grande trocantere. - Sottotrocanteriche (d): si trovano sotto la linea che collega i trocanteri. Per quanto riguarda la vascolarizzazione della testa del femore, sono presenti diversi apporti arteriosi: - Arteria del legamento rotondo (nell'anziano tende all'occlusione). - Arterie circonflesse anteriore e posteriore (o arteria femorale profonda). - Vasi terminali intracapsulari. - Vasi intraossei nel collo femorale. In base al tipo di apporto vascolare, se la frattura è

laterale le probabilità di necrosi sono più basse- Se la frattura è mediale allora ho maggior possibilità di necrosi o pseudoartrosi. Per tutte le fratture i trattamenti chirurgici sono differenti.

FRATTURE VERTEBRALE

Siccome il midollo arriva a livello L1-L2, le fratture che coinvolgono le vertebre al disopra di tale livello sono più rischiose perché i frammenti ossei possono andare adanneggiare il midollo. Con la risonanza posso osservare il coinvolgimento o meno del midollo. In SEQUENZA T2 si vede il midollo spinale direttamente senza mezzo di contrasto mentre in tomografia non si vede senza mezzo di contrasto.

FRATTURE DELL'ETA' PEDIATRICA

- Tipo "torus": non ho un'interruzione completa ma parziale dell'osso e posso trovare gobbette o irregolarità.

- A legno verde: si comporta come un ramo verde quando lo piego. Questo accade perché lo scheletro è ancora immaturo.

Metafiso-epifisarie: coinvolgono la cartilagine di coniugazione -> i nuclei di ossificazione epifisari possono subire fratture o spostamenti.

LUSSAZIONE = perdita completa o parziale (sublussazione) del contatto tra i capi articolari.

IMAGING DEI TESSUTI MOLLI …

IMAGING E SISTEMA NERVOSO

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: CRANIO ED ENCEFALO

RADIOGRAFIA

  • Mostra le alterazioni della forma cranica (secondarie a patologia encefalica -> micro e macrocefalia) e delle strutture ossee (rarefazione e addensamento del tessuto osseo secondarie a patologia encefalica -> tumori meningei, ipofisari ecc.) e le eventuali calcificazioni endocraniche (notevole radio-opacità)
  • Strutture visibili: base cranica e le varie strutture come la sella turcica, le fosse craniche, lo spessore regolare della teca cranica, i tavolati (esterno e interno), i seni (frontale, paranasale, mascellari), la mandibola, i contorni dell'orbita, il setto nasale.

Per le ossa nasali si utilizzano dei filtri

particolari al fine di rendere le radiazioni molto deboli: le immagini altrimenti non sarebbero chiare a causa della loro struttura sottile.
  • Le calcificazioni possono essere:
    • Parafisiologiche -> avvengono spesso nel soggetto normale (ghiandola pineale, plessi corioidei nel sistema ventricolare, granulazioni del Pacchioni, falce cerebrale, tentorio).
    • Patologiche -> infiammatorie (ex: tbc), parassitarie (ex: ecchinococcosi), vascolari (ex: sifone carotideo nell'anziano), emorragiche (ex: ematomi che evolvono in calcificazioni), tumorali (ex: alcuni tumori come i meningiomi).
  • La radiografia non mostra direttamente il tessuto nervoso.
  • Ovviamente le fratture della scatola cranica sono evidenziabili come immagini lineari radiotrasparenti -> si potrebbero confondere con le suture tuttavia queste ultime sono sempre nella stessa posizione, simmetriche e con un decorso zigrinato.
  • Nei bambini piccoli è più facile vedere le fratture perché la

teca cranicanon presenta immagini radiotrasparenti dovute all'impronta dei vasi edunque l'immagine risulta omogeneamente opaca.

  • In pronto soccorso si fanno le radiografie in caso di traumi cranici, ma dal punto di vista diagnostico queste non sono utili per evidenziare eventuali danni cerebrali.

TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA

  • È utilissima sia per le strutture ossee, sia per le parti molli.
  • Si osservano: il parenchima e il tessuto osseo.
  • Il parenchima si evidenzia con il mezzo di contrasto opaco (iodato idrosolubile) da iniettare endovena. Si nota che è stato utilizzato un mezzo di contrasto dal fatto che la falce cerebrale presenta una maggiore densità e si intravedono dei punti bianchi, ovvero le vascolarizzazioni.

RISONANZA MAGNETICA

  • Nelle immagini pesate in T1 si vede:
  • Il grasso in bianco (sottocute, corpo calloso contenente mielina) - Grasso iperintenso chiaro
  • Il liquor è scuro nei ventricoli e nei solchi - Acqua ipointensa

scura.• Nelle immagini pesate in T2 invece si ha il contrario:- La sostanza bianca ovvero la mielina si presenta scura - Grasso ipointensoscuro- Il liquor è bianco - Acqua iperintensa chiara.• Un altro parametro che si può mettere in evidenza è la densità protonica(numero di protoni per unità di volume) ma è poco utilizzata.Esiste anche l'angio-risonanza magnetica, ovvero lo studio dei vasi intracranicicon RM senza ricorrere al mezzo di contrasto: si possono evidenziare le carotidi,le vertebrali, la basilare e le cerebrali medie.ANGIOGRAFIA RADIOLOGICA• È uno studio contrastografico con mezzo di contrasto iodatoendovenoso• Rappresenta un'indagine impegnativa: bisogna entrare con ilcatetere, arrivare all'arco aortico del paziente e iniettare il mezzodi contrasto. Dall'arco aortico: tronchi sovraortici, carotidicomuni e le loro ramificazioni, vasi intracranici arteriosi, fino aiseni venosi.•

Fornisce un'immagine migliore rispetto all'angiografia magnetica perché evidenzia anche i vasi più fini. Si ricorre a questo tipo di indagine se indispensabile (tumori, malformazioni vascolari, angioplastica carotidea e vertebrale, embolizzazione, chemioterapia endoarteriosa).

ECOGRAFIA

Non si vede oltre una raccolta d'aria e oltre una struttura ossea perché entrambi riflettono completamente gli ultrasuoni = ecografia è inutile nel cranio. Nel neonato si sfruttano le fontanelle per far passare gli ultrasuoni ed evidenziare l'encefalo.

TRAUMA CRANICO

Le radiografie del cranio sono insufficienti in caso di trauma cranico: - Bassa sensibilità nel riconoscimento delle fratture della base cranica - Possibili lesioni encefaliche con radiografie negative Si ricorre dunque alla TC che può mostrare il sangue fuoriuscito dai vasi: infatti il sangue nei vasi ha una densità di 50 UH, mentre il sangue coagulato.

presenta una densità doppia di 80-90 UH (iperdenso ovvero bianco). Con la RM invece si evidenzia da quanto il sangue è fuoriuscito dal vaso: il sangue cambia la sua intensità di ora in ora una volta fuoriuscito. In fase acuta (prime ore e giorni) i quadri patologici sono molto difficili da interpretare. Quest'indagine è più utile in fase tardiva perché dopo una settimana circa il sangue rimane iperintenso. Nelle urgenze sia traumatiche che vascolari si usa dunque la TOMOGRAFIA SENZA MEZZO DI CONTRASTO.

URGENZE VASCOLARI

Le urgenze vascolari sono:

Ictus ischemico (infarto cerebrale) - Il vaso arterioso si chiude

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze mediche MED/37 Neuroradiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrecarbo99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Radiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pozzato Carlo.