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RIDUZIONE SEDENTARIETÀ

Oltre agli interventi in ambito prettamente nutrizionale è importante non dimenticarsi della sedentarietà. Occorre infatti ridurre i momenti di sedentarietà del bambino sostituendoli con attività che comportino un dispendio calorico rilevante, come appunto già detto in precedenza.

FOLLOW-UP

Ogni due mesi è necessario monitorare:

  • BMI
  • Fattori di rischio e comorbidità (PA, Curva di crescita staturale, parametri metabolici se alterati all'inizio del trattamento)
  • Circonferenza minima della vita

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti si propongono le seguenti soluzioni:

  • Rivalutazione del diario alimentare
  • Rivalutazione del programma di riduzione della sedentarietà
  • Invio al Pediatra specialista nella gestione del paziente obeso

TERAPIA FARMACOLOGICA DELL'OBESITÀ IN ETÀ PEDIATRICA

Il ricorso alla terapia farmacologica

può essere attuato solo dopo il fallimento di tutti gli interventi multidisciplinari di modifica dello stile di vita e va comunque riservato ai bambini e agli adolescenti con alto indice di massa corporea e con comorbidità obesità correlate.

La modifica dello stile di vita rimane il cardine per la gestione del peso nei bambini e negli adolescenti obesi. Per coloro che non sono in grado di raggiungere una perdita di peso clinicamente significativa con solo interventi sullo stile di vita, l'uso combinato di trattamenti più intensivi, in cui rientri la terapia farmacologica, può essere presa in considerazione soprattutto in presenza di comorbidità.

Orlistat

L'unico farmaco attualmente indicato per la cura della grave obesità in età pediatrica e adolescenziale è l'orlistat.

L'orlistat essenzialmente riduce l'assorbimento dei grassi del 30%.

Si tratta comunque di un trattamento drastico, con una serie

di effetti collaterali e il cui effetto principale si ha nei primi 6-12 mesi. Superato tale periodo non si ha un ulteriore miglioramento delle condizioni del soggetto pur continuando con la somministrazione del farmaco. Metformina La metformina è un farmaco utilizzato negli adulti per aiutare la riduzione del peso. In età pediatrica invece tale farmaco è utilizzato soltanto per il trattamento del diabete di tipo II grazie al suo effetto sul metabolismo glucidico. Nel momento in cui si ha un bambino con età superiore ai 10 anni, affetto da diabete di tipo II, allora si potrà utilizzare il trattamento con la metformina. Chirurgia bariatrica Non spiegato: l'ho letto e mi sembrava interessante metterlo per capire di cosa si sta parlando. I principali interventi chirurgici attualmente in uso in Italia sono di tre tipi e la loro efficacia è andata progressivamente consolidandosi in questi ultimi decenni. Interventi gastrorestrittivi Gli

Interventi di tipo gastrorestrittivo riducono la capacità gastrica, con un'azione prevalentemente meccanica che limita l'introduzione di cibo. Si basano essenzialmente sulla separazione di una piccola parte alta dello stomaco (per esempio con il posizionamento di un anello gonfiabile come nel bendaggio gastrico regolabile) per formare una tasca gastrica che si svuota nell'area rimanente dello stomaco attraverso un orifizio stretto e non dilatabile. La chirurgia gastrorestrittiva riduce la quantità di cibo che si può assumere in un solo pasto, in modo da percepire più precocemente il senso di sazietà e più a lungo. Di conseguenza la persona obesa mangia meno e perde peso.

Interventi misti: Gli interventi di chirurgia mista abbinano la componente gastrorestrittiva a quella di ridotto assorbimento del cibo. Svolgono un'azione prevalentemente funzionale. Comprendono il bypass gastrico e le varianti.

L'intervento prevede la creazione

di una piccola tasca gastrica che non comunica con il resto dello stomaco (a differenza del bendaggio gastrico regolabile), ma viene direttamente collegata all'intestino tenue a distanza variabile dal duodeno. In questo modo viene saltata la parte iniziale del tratto digestivo. Il bypass determina un calo di peso corporeo riducendo di molto la quantità di cibo introdotta e inducendo un precoce senso di sazietà. L'intervento non implica l'asportazione di nessuna parte sia dello stomaco che dell'intestino. Interventi malassorbitivi Gli interventi di tipo malassorbitivo riducono drasticamente l'assorbimento del cibo e dell'energia. Le procedure chirurgiche malassorbitive comportano una riduzione irreversibile delle dimensioni dello stomaco e un marcato cambiamento del processo digestivo. Lo stomaco viene collegato alla parte terminale dell'intestino tenue; in questo modo il cibo percorre soltanto una piccola parte del tratto gastrointestinale.conconseguente notevole riduzione dell'assorbimento delle sostanze nutritive e induzione di un precoce senso disazietà. Sono generalmente interventi più invasivi rispetto alle altre metodiche ma offrono al paziente obeso maggiori probabilità di riuscire a mantenere la riduzione del peso corporeo nel lungo periodo. Nell'adolescente la chirurgia dell'obesità o bariatrica è considerata l'ultima soluzione in pazienti con obesità grave e resistente agli altri trattamenti, particolarmente se in presenza di complicanze gravi. La chirurgia dell'obesità, o bariatrica, è oggi chiamata anche chirurgia metabolica per la sua capacità non solo di produrre una sostanziale prolungata riduzione del peso corporeo e del BMI, ma anche di contribuire al controllo e alla risoluzione delle principali comorbidità sia meccaniche che metaboliche associate all'obesità. È fondamentale il ruolo dei per quanto riguarda la riabilitazione post-intervento. - I problemi più frequenti sono legati a:
  • Intervento tardivo
    • Nel momento di inizio dell'intervento terapeutico spesso i bambini non sono piccoli ma sono già entrati nella fase dell'adolescenza. Un adolescente obeso molto probabilmente diverrà anche un giovane adulto obeso bisogna intervenire il più presto possibile.
  • Modalità di invio
  • Difficoltà di compliance di famiglia e bambini legate all'ambiente
- L'intervento può essere tardivo per:
  • Diagnosi tardiva (erroneo peso ideale)
  • False aspettative di risoluzione spontanea
  • Timore che venga prescritta dieta ipocalorica che viene vissuta (giustamente) come inadeguata nei primi anni di vita
  • Sottovalutazione
del sovrappeso e delle complicanze
  • L'obesità viene affrontata quando si manifestano complicanze (ortopediche, psicologiche...)
Conseguenze dell'intervento tardivo
  • Bambini sovrappeso all'età di 5 anni sviluppano più facilmente bassa autostima e immagine corporea negativa.
  • Più alta è la frequenza di episodi di scherno o di giudizi negativi nel periodo della crescita, peggiore è il grado di insoddisfazione in età adulta.
PROBLEMI CON IL PEDIATRA DI FAMIGLIA
  • Purtroppo, il pediatra di famiglia nella maggior parte dei casi non ha il tempo di seguire adeguatamente i bambini in condizioni di obesità, in quanto tali soggetti richiedono un trattamento molto personalizzato e dunque lungo da programmare.
Suggerimenti al pediatra
  • Non sottovalutare la prevenzione;
  • Imparare strategie efficaci di comunicazione;
  • Controllare l'apporto proteico nel I anno di vita;
  • Individuare precocemente i problemi di alimentazione.
(familiarità, early adiposity rebound, sedentarietà): controllo clinico ogni 6 mesi;
  • Programma di educazione nutrizionale continuo dalla nascita all'adolescenza (anamnesi nutrizionale e dell'attività fisica);
  • Illustrare ai genitori le complicanze dell'obesità;
  • Univocità di approccio all'obesità;
  • In caso di insuccesso, inviare il paziente allo specialista per un intervento (non per valutare le cause dell'obesità);
  • Per migliorare le possibilità di successo la collaborazione con lo specialista richiede la conoscenza delle strategie di intervento che verranno utilizzate.

DISINFORMAZIONE- La famiglia che non è stata informata correttamente sulle cause dell'obesità essenziale si rivolge allo specialista per conoscerne le cause. Quando viene a sapere che:

  • l'obesità non è causata da una malattia

L'obesità è una malattia. Il sovrappeso è dovuto a una sproporzione tra l'assunzione e la spesa energetica. Sarà necessario modificare le abitudini alimentari e lo stile di vita... difficilmente si adatta al trattamento, potrebbe abbandonarlo. È importantissima fin dall'inizio la comunicazione con i genitori del bambino sovrappeso o obeso!

IMPORTANZA DELL'APPROCCIO: Ha scorso le slide molto velocemente, io le ho riportate ma non penso proprio voglia sapere tutto.

Interventi:

  • Motivazionale
  • Comportamentale individuale
  • Cognitivo-comportamentale individuale
  • Psicoeducativo di gruppo
  • Terapia familiare e parent training

FALSE CREDENZE DELLA FAMIGLIA:

  • L'obesità non è percepita come una malattia cronica che richiede una terapia radicale e protratta.
  • Vi è la ricerca di una terapia tradizionale, farmacologica.
  • Gli obiettivi sono: calo ponderale, raggiungimento del peso ideale e ripresa delle stesse
peso adeguato

valore nutri

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
40 pagine
SSD Scienze mediche MED/38 Pediatria generale e specialistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrecarbo99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione in età pediatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Verduci Elvira.