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COSA SAPPIAMO DALLA LETTERATURA?
1) Una forte adesione tra le superfici di contatto (pelle e bendaggio) aumenta l'efficacia!- Se possibile rimuovere i peli e applicare il tape direttamente sulla pelle.
2) Per quanto riguarda la limitazione del movimento il tape anelastico è migliore dell'elastico:
- una variabile in meno da gestire per limitare il movimento;
- la proprietà elastica è limitata nel tempo e contribuisce alla perdita di efficacia durante l'utilizzo.
3) Attenzione a eventuali controindicazioni e impossibilità (es. reazioni allergiche).
- Tape tradizionale: reazioni allergiche (colla del tape, ossido dizinco, ...).
- Tape ipoallergenici: meno reazioni allergiche ma anche meno adesività.
- Il salvapelle (underwrap) migliora il comfort dell'applicazione ma necessita di punti di ancoraggio.
4) La quantità di rigidità angolare dipende da:
- allineamento;
- numero di...
strati applicati 3 strati sovrapposti l'uno sull'altro al 50% (di modo da coprire la maggior superficie possibile) consentono di ottenere la migliore rigidità angolare. Ovviamente dipende dal materiale utilizzato e da cosa vogliamo ottenere. Se utilizziamo un bendaggio elastico generalmente è inutile fare 3 strati in quanto si tratta di un materiale che non limiterà mai efficacemente il movimento.
VIDEO ESPLICATIVI
- Riporto le osservazioni principali fatte durante la visione dei video.
- Guardare i video per farsi un'idea di cosa va bene e cosa no ma tenere conto del fatto che lui utilizza un'altra tecnica (riportata in un video che per ora non ci ha lasciato).
- Il primo video è un tutorial eseguito da un'università americana in cui viene illustrata la metodologia di bendaggio "closed basket weave".
Video 1: cosa fare
https://www.youtube.com/watch?v=8p33dIq4-_Y
- In corrispondenza delle porzioni tendinee
sopra al calcagno.sottolineare che il salvapelle deve essere ben teso e privo di grinze o pieghe che potrebbero causare punti di tensione durante il bendaggio.3) Strisce di ancoraggio› Le strisce di ancoraggio vengono posizionate in modo da fornire un supporto stabile all'articolazione.› Si inizia posizionando una striscia di ancoraggio sulla parte anteriore della caviglia, passando sotto il tallone e fissandola sulla parte posteriore della gamba.› Successivamente, si posiziona una seconda striscia di ancoraggio sulla parte posteriore della caviglia, passando sopra il tallone e fissandola sulla parte anteriore della gamba.› Le strisce di ancoraggio devono essere ben aderenti alla pelle, ma non troppo strette da causare compressione o impedire la circolazione sanguigna.4) Bendaggio a spirale› Si inizia posizionando la benda all'estremità distale del salvapelle e si avvolge la caviglia in senso orario o antiorario, a seconda delle necessità.› Durante l'avvolgimento, la benda deve essere tesa ma non troppo stretta, in modo da fornire un supporto adeguato senza compromettere la circolazione sanguigna.› Si prosegue avvolgendo la benda lungo la gamba, coprendo completamente il salvapelle e assicurandosi che non ci siano pieghe o grinze.› Si conclude il bendaggio fissando la benda con un'apposita fascia elastica o con del nastro adesivo.Assicurarsi che non vi siano grinze e che il salvapelle sia per cui ben disteso. In caso contrario tali grinze potrebbero venire compresse dagli strati di bendaggio sovrastanti e risultare piuttosto fastidiose per il pz (o addirittura lesive per i tessuti).
Il salvapelle è realizzato con un materiale molto elastico e sottile pertanto non è in grado di dare alcuna stabilità all'articolazione. Tuttavia, è bene disporlo come se dovessimo limitare i movimenti di inversione e flessione plantare. In tal modo iniziamo a dare al pz un primo feedback sul posizionamento dell'articolazione.
3) Ancoraggi
Gli ancoraggi servono per fissare il salvapelle ed evitare che il bendaggio scivoli.
Realizziamo due ancoraggi, uno per l'avampiede ed uno per il terzo prossimale della tibia.
4) Bendaggio high-dye
Il bendaggio high-dye va ovviamente da mediale a laterale. Parte dalla porzione prossimale e mediale della tibia e arriva alla
porzione prossimale e laterale della stessa.› Si mettono tre strati sovrapposti per il 50% della superficie.Il primo sarà posto più posteriormente e coprirà la porzione posteriore dei malleoli. Il secondo saràquello intermedio mentre il terzo strato coprirà la porzione anteriore dei malleoli.
5) Bloccaggio del bendaggio high-dye› Laddove le nostre strisce di bendaggio high-dye partono e arrivano disporremmo uno o più strati dibendaggio, di modo da bloccare il tutto ed evitare che si stacchi.› Rispetto alla tecnica basket wave infatti si utilizzano strisce meno sovrapposte, che necessitano di unulteriore ancoraggio per essere saldamente fermate.
6) Bendaggio low-dye› Il bendaggio low-dye va da laterale a mediale (per mantenere il piede in abduzione).› In particolare, si parte dal V metatarso e, passando dietro al calcagno, si arriva al I metatarso.› È importante evitare di comprimere eccessivamente
La zona sovrastante la base del V metatarso, in quanto lì decorrono numerosi tendini e strutture nervose. Se a tale livello esercitiamo una pressione eccessiva il pz potrebbe riferirci fastidi e parestesie e saremmo costretti a rimuovere il bendaggio.
Come per il bendaggio high-dye anche in questo caso si dispongono 3 strati sovrapposti per il 50%. Il primo sarà quello posto più inferiormente (verso la pianta del piede), il terzo quello posto più cranialmente.
7) Bloccaggio del bendaggio low-dye
Laddove le nostre strisce di bendaggio low-dye partono e arrivano (avampiede) disporremmo uno o più strati di bendaggio, di modo da bloccare il tutto ed evitare che si stacchi.
8) Bendaggio a U per la chiusura del calcagno (lock del calcagno)
Dobbiamo ora eseguire una sorta di bendaggio a U finalizzato a bloccare il calcagno. Partiamo dal centro della tibia, passiamo dietro al malleolo e poi scendiamo come per bendare il tendine d'Achille.
Arriviamo quindi dall'altro lato del piede passando sul calcagno con un'inclinazione di circa 45°. Continuando lungo la diagonale bendo la pianta del piede sino ad arrivare alla porzione dorsale dell'avampiede del lato di partenza. Realizziamo poi un ulteriore strato sovrapposto al precedente per il 50% (in totale due strati). Dopodiché, effettuiamo la stessa procedura ma per il lato opposto. In totale avremmo 4 strati disposti a due a due in direzioni opposte. 9) Chiusura del bendaggio Giunti a questo punto dobbiamo dare ulteriore stabilità al bendaggio e coprire la porzione di salvapelle rimasta scoperta. Disponiamo per cui delle piccole strisce di bendaggio che circondino la tibia, sovrapposte per il 50%. Inizieremo dalla porzione più prossimale del bendaggio (dove c'è l'ancoraggio sulla tibia) e arriveremo sino quasi all'avampiede. 10) Figura finale ad 8 Partiamodal centro dell'articolazione tibio-astragalica (punto fondamentale per eseguire un buon bendaggio).› Bendiamo il malleolo mediale, passiamo per il tendine d'Achille e arriviamo sino al punto di partenza, coprendo nel mentre anche il malleolo laterale.› Una volta tornati al centro dell'articolazione tibio-astragalica continuiamo il nostro 8 dirigendoci verso la pianta del piede, tra mesopiede ed avampiede.› Bendiamo quindi la pianta del piede, passiamo lateralmente vicini alla base del V metatarso e ritorniamo al punto di partenza.
Steps
- Corretto posizionamento dell'articolazione
- Salvapelle
- Ancoraggi
- Staffe per controllo del calcagno
- Bloccaggio delle staffe high-dye
- Staffe per controllo mesopiede
- Bloccaggio delle staffe low-dye
- Lock del calcagno (2 staffe)
- Chiusura
- Figura a 8
"Gli stessi principi possono essere applicati a differenti articolazioni." (McLean 1989)
La caviglia è l'articolazione
più complicata da bendare. Una volta compresi i principi fondamentali del bendaggio e una volta che avremo imparato a bendare la caviglia non avremo difficoltà ad imparare a bendare anche le altre articolazioni.
- La tecnica di applicazione del salvapelle è la base comune per tutti i tipi di materiali da utilizzare nelle differenti fasi terapeutiche.
LETTERATURA SCIENTIFICA
- La seguente parte di appunti prende in analisi diverse review presenti in letteratura con l'obiettivo di comprendere cosa funziona e cosa no.
STUDIO 1
- Effetti del tape kinesiologico sul dolore in individui con lesioni muscoloscheletriche.
- Sono state prese in considerazione le tipologie di lesione muscoloscheletrica riportate in figura.
- Chi ha eseguito lo studio ha cercato gli articoli presenti in letteratura e di questi, attraverso criteri di inclusione e di esclusione, ne ha selezionati i 13 sottoriportati.
Considerazioni degli autori
- I risultati di questa meta-analisi hanno mostrato che la
dolore. Risultati a favore dell'applicazione del KT Long term comparison- Per long term comparison si intende la valutazione a distanza di tempo dalla prima applicazione del kinesio-taping.• Kinesio Taping vs Gruppo Controllo per il parametro dolore. Risultati a favore dell'applicazione del KT• Kinesio Taping vs Placebo (=sham tape) per il parametro dolore. Risultati a favore dell'applicazione del KT• Kinesio Taping vs Placebo per il parametro dolore. Risultati a favore dell'applicazione del KT Conclusioni- Gli studi analizzati dimostrano che l'applicazione del Kinesio Taping porta a una riduzione del dolore nei pazienti con lombalgia cronica non specifica. Tale riduzione del dolore è simile o superiore a quella ottenuta con le modalità più tradizionali di bendaggio o trattamento. Il Kinesio Taping può quindi essere utilizzato in combinazione o in sostituzione di altre tipologie di bendaggio o trattamento più tradizionali.