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Modalità di esecuzione aerosol con nebulizzatore
Utilizzare un nebulizzatore (ampolla per ogni paziente) - Utilizzare preferibilmente il boccaglio - Usare la maschera solo se: - Il paziente non è collaborante - Nel bambino piccoloModalità esecuzione PDI
Fra gli obbiettivi del PRI (Progetto Riabilitativo Individuale) del pz respiratorio si annovera l'addestramento all'utilizzo del device inalatorio. - Agitare vigorosamente la bomboletta - Porla a 4-5 cm dalla bocca aperta - Fare un'espirazione normale - Inspirare lentamente fino a TLC e contemporaneamente erogare - Fare un'apnea di alcuni secondi (10 secondi) (pausa teleinspiratoria) - Aspettare un minuto prima della successiva erogazione - Spesso i pz sbagliano ed effettuano le varie erogazioni in successione, senza fare le dovute pause. - Al termine sciacquare la bocca con acqua e bicarbonato Perché bisogna sciacquare la bocca? I farmaci- Mancanza di coordinazione fra il momento dell'erogazione e quello dell'inspirazione (33%)
- Assenza della pausa teleinspiratoria o pausa troppo breve (44%)
- Flusso inspiratorio troppo alto → Per paura di sbagliare i pz inspirano con troppa foga non va bene!
- Se si inspira troppo rapidamente e troppo intensamente arriva poca aria al tessuto alveolare in quanto si verifica il collabimento precoce delle vie aeree.
- Osservazione
- Palpazione
- Percussione
- Auscultazione
OSSERVAZIONE GENERALE- Quando vediamo il pz per la prima volta (in realtà una rapida osservazione generale deve sempre essereeffettuata) prestiamo attenzione ai seguenti aspetti.
- Come si presenta?
- Come e quanto si muove? È a letto, seduto, deambula, adotta posture facilitanti?
- Per posture facilitanti intendiamo le posture che riducono la dispnea favorendo la respirazione. Laclassica posizione facilitante è quella in cui il pz è seduto, con il tronco inclinato in avanti e le bracciapoggiate sul tavolo.
- Qual è il livello di coscienza, attenzione, comprensione, espressione?
- Com’è l’eloquio? Ha difficoltà a parlare?
- I pz con molta dispnea addirittura non riescono a finire le frasi.
- Presidi terapeutici e di monitoraggio
- Sistemi per la somministrazione di O2, monitoraggio continuo dei parametri vitali, drenaggi,
Il ciclo respiratorio è formato da una fase di inspirazione e da una fase di espirazione.
SEGNI DI FATICA RESPIRATORIA (le immagini riportate erano in realtà dei video)
Tirage costale- È caratterizzato dal rientramento durante un'inspirazione degli spazi intercostali delle ultime coste (solitamente rientrano gli ultimi tre spazi intercostali). In un soggetto normale durante l'inspirazione la gabbia toracica e gli spazi intercostali si espandono. Il pz in immagine ha anche un pettus excavatus.
Segno di Hoover- Rientramento delle ultime coste e del processo xifoideo durante l'inspirazione.
Segno di Campbell- Abbassamento della cartilagine tiroidea durante l'inspirazione.
Reclutamento muscoli accessori: scaleni, sternocleidomastoidei (era un video, in immagine non si vede)
Respiro paradosso/Asincronia toraco-addominale- Ad ogni atto inspiratorio l'addome si espande mentre il torace si restringe. In condizioni fisiologiche,
ad ogni inspirazione si espandono contemporaneamente addome e torace mentre ad ogni espirazione si restringono contemporaneamente. 2. PALPAZIONE - Poggiamo le mani come riportato in immagine per valutare: - Mobilità - Simmetria - Diametri toracici 3. PERCUSSIONE - La percussione provoca un movimento nella parete toracica e nelle strutture sottostanti, e produce vibrazioni uditive e tattili. - La presenza di un suono ottuso alla percussione di un'area polmonare si verifica quando il tessuto polmonare pieno d'aria viene sostituito dal liquido o tessuto solido. 4. ASCULTAZIONE - Si posiziona il fonendoscopio da entrambi i lati su particolari punti di repere (rappresentati in immagine). - Se nel punto di repere di un lato non sentiamo nulla e nel punto di repere controlaterale sì, vuol dire che nel primo punto di repere c'è qualcosa che non va (aria, acqua, ...). - Regole per una corretta auscultazione: - Utilizzare un buon fonendoscopio - Assicurarsi che il paziente sia in una posizione comoda e rilassata - Ascoltare attentamente i suoni respiratori in diverse aree del torace - Registrare eventuali suoni anomali o irregolarifonendoscopio
- Ambiente tranquillo e silenzioso
- Pz seduto in posizione rilassata, semiseduto a 30°, decubiti laterali
- Chiedere un respiro appena maggiore di Vt (volume corrente) abocca aperta
- La campana deve essere posizionata direttamente contro la gabbia toracica (attenzione a capelli, peli evestiti)
- Evitare contatti del tubo del fonendoscopio con oggetti (rumori disturbanti)
- Auscultare tutti i lobi sul torace: posteriore, anteriore e laterale
- Auscultare almeno un ciclo respiratorio completo in ogni posizione della gabbia
- Comparare un lato con l'altro
- Valutare tono, intensità dei suoni e durata inspirazione ed espirazione
Dal sito Littmann è scaricabile un'applicazione per ascoltare le registrazioni dei rumori bronchiali e imparare così a distinguerli.
TERMINOLOGIA
- RRN: Rumore Respiratorio Normale → Murmure vescicolare sentiamo l'aria che entra e che esce
- RRB:
Rumore Respiratorio Bronchiale› Sentiamo un RRB per esempio quando c’è presenza di secrezioni nelle grandi vie aeree (rumore simile abolle di sapone).
- RRA: Rumori Respiratori Aggiunti› Legati prevalentemente a vasocostrizione bronchiale.
- I rumori respiratori aggiuntivi si dividono a loro volta in:
- Sibili (Wheezes)
- Crepitii (Crackles)
SINDROMI DISVENTILATORIE- Sindromi disventilatorie: c’è differenza di ventilazione tra le varie aree del polmone.
- Sindrome disventilatoria ostruttiva› Ostruzione delle vie aeree, con conseguente ostacolo al flusso (per ingombro intraluminale, come nellabronchite cronica o ipoelasticità parenchimale, come nell’enfisema).
- Sindrome disventilatoria restrittiva› Ostacolo al dispiegamento alveolare, con riduzione dei volumi polmonari (pneumotorace, versamentipleurici, interstiziopatie, alterazioni muscoloscheletriche della gabbia toracica, lesioni
- Deficit di ventilazione e perfusione
- Aumento delle resistenze al flusso aereo
LA DISOSTRUZIONE BRONCHIALE
L'aria non si muove ugualmente all'interno delle varie parti dell'albero bronchiale.
Per effettuare delle buone manovre di disostruzione bronchiale dobbiamo comprendere come variano i flussi del pz all'interno delle varie zone polmonari.
Resistenze al flusso
Legge di Poiseuille: la resistenza al flusso è direttamente proporzionale alla viscosità (ɳ) ed alla lunghezza (l) del condotto ma è inversamente proporzionale alla quarta potenza del raggio (r).
Flusso laminare vs flusso