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PROGNOSI
I fattori prognostici possono essere:
- Clinici (tumor related):
- Stadio
- Interessamento dei linfonodi: nel tumore del colon bisogna togliere almeno 12 linfonodi per vedere se sono interessati o no. Se avessimo meno di 12 linfonodi non siamo più sicuri della stima, quindi dobbiamo comportarci come se i linfonodi fossero interessati. Questo perché non abbiamo una sufficiente certezza che i linfonodi non siano coinvolti. Questo porta a un rischio di over-treatment, perché i linfonodi potrebbero non essere interessati. Normalmente questo non succede nella pratica clinica.
- Localizzazione: il colon dx è prognosi peggiore
- Grading: stadio di differenziamento del tumore → più il tumore è indifferenziato, più veloce è la replicazione e peggiore è la prognosi
- Interessamento dei vasi linfatici e interessamento neuronale → fattori prognostici negativi
- Biomolecolari:
- Instabilità dei microsatelliti
positiva negli stadi precoci, negativa negli stadi più avanzati
MSI: deficit nel mismatch repair. È un fattore prognostico positivo (minor rischio di recidiva), è più facile trovarlo nei tumori allo stadio iniziale, piuttosto che in quelli metastatici
immunoscore → quanti linfociti si infiltrano nel tumore: è un fattore positivo → il tumore esplicita una risposta immunitaria
mutazioni in BRAF e KRAS → prognosi peggiore
CEA: bm che si può misurare nel sangue → è usato per la prognosi (non per diagnosi), è un fattore negativo- correlati al pz:
- età minore di 40 anni
- sesso maschile
BIOPSIA LIQUIDA
Anche nel sangue possiamo trovare tracce di tumore. Dopo che ho operato il pz è utile avere la biopsia liquida per capire se dare terapia adiuvante. Sta emergendo l'utilizzo di questo test su DNA circolante per capire se c'è malattia minima residua → pz con DNA circolante
dopo la chirurgia vanno in recidiva. Non posso però basarmi su questo test per decidere se somministrare a un paziente chemio o meno. Questo è un esempio di test specifico per il paziente. Si pensa di aggiungere anche il parametro B → B0 o B1. FARMACI Abbiamo: - chemioterapia citotossica → utilizzati in assenza di bm. Tutti possono dare neutropenia. - 5 fluorouracile → può essere associato ad un altro farmaco, dà tossicità prevalentemente gastroenterica + sindrome mano-piede (soprattutto capecitabina). - capecitabina → può essere associato ad un altro farmaco. - irinotecan → può essere associato ad un altro farmaco, può dare tossicità gastroenterica e alopecia. Per questo una persona che fa terapia adiuvante per il tumore al colon non perde i capelli (l'Irinotecan si usa solo nella malattia metastatica). - oxaliplatino → può essere associato ad un altro farmaco, dà tossicità prevalentemente.neuropatia periferica (per questo si cerca di limitare l'uso a 3 mesi)
e. TAS-120: analogo nucleosidico + inibitore della timidina fosforilasi (va a contrastare l'inserimento di nucleotidi nel DNA)
- inibitori VEGF → utilizzati in assenza di bm, vengo utilizzati in combinazione con altri farmaci
a. bevacizumab
b. aflibercept
c. ramucirumab
- anti EGFR → utilizzati con RAS/ BRAF wt
a. cetuximab → può essere associato ad un altro farmaco
b. panitumumab → può essere associato ad un altro farmaco
- anti BRAF → usati con BRAF mutato
a. cetuximab
b. encorafenib
- inibitori multichinasici → utilizzati in assenza di bm
a. regorafenib
- anti PD-1/CTLA-4 → utilizzati in caso di deficit del mismatch repair (immunoterapia)
a. pembrolizumab
CHIRURGIA E CHIRURGIA + 5FU
Devo decidere se dare o no una terapia adiuvante per evitare che il tumore si riformi. Seguo pz nel tempo per vedere quando il tumore si riforma in assenza e in presenza di terapia con 5FU. Pz
allo stadio II con 5FU hanno minore rischio di recidiva, ma è una riduzione minima → allo stadio II bisogna valutare singolarmente col pz. Invece pz allo stadio III con la somministrazione in adiuvante di 5FU a 5 anni hanno una riduzione del 10% di rischio di recidiva → faccio terapia adiuvante. Tendenzialmente il picco di recidive si ha a 2 anni. La recidiva è per definizione metastatica. FARMACOGENETICA 5FU Si vanno a valutare polimorfismi di DPYD e se il genotipo è omozigote 5FU è controindicato, se è eterozigote si deve ridurre 5FU del 50%. Se c'è questo deficit è come se la dose fosse N volte superiore alla norma e causa tossicità grave: - Tossicità gastroenterica - Nausea e vomito - Abbassamento dei globuli bianchi (porta suscettibilità alle infezioni) Si fa pre-terapia e a volte anche post-terapia per cercare un sequenziamento più esteso: ci sono delle forme più rare di varianti che a voltenon sono incluse nei test di routine.
Irinotecan
Si fa un test genetico alla ricerca di una variante che ostacola la detossificazione del farmaco→se il genotipo è omozigote si fa una riduzione di almeno il 30%. Questo test èconsigliato ma non obbligatorio→Irinotecan non si fa in adiuvante, ma solo nella malattia metastatica.
GESTIONE DEL TUMORE IN BASE ALLO STADIO
Nello stadio più iniziale possibile che è il carcinoma in situ o stadio 1 si può fare resezione endoscopica → devo rimuovere tutto il tumore: non ci deve essere tumore che infiltrasotto. Quando il tumore è in situ si riesce facilmente (casi rari), quando è T1 devo valutare se ci sono determinate caratteristiche:
- margini puliti
- grado 1 o 2
- no invasione linfovascolare
- livello di Haggitt < 4
Se non sono presenti queste caratteristiche bisogna fare chirurgia e non rimozione endoscopica.
Stadio 1, 2 e 3 si fa chirurgia:
- emicolectomia dx o sx
- colectomia parziale
- chirurgia: se non è possibile la chirurgia o se è stata fatta ma si presentano comunque delle metastasi, l’oncologo deve stabilire la terapia da adottare. La chirurgia haun ruolo soprattutto nella malattia limitata (ruolo guaritivo). Nella malattia avanzata
- Radiofrequenze: uccidono con il calore; sono percutanee. Con il calore si va mandare in necrosi la massa tumorale
- Crioablazione (non usata per il tumore del colon)
- Ablazione con microonde
- Chemioembolizzazione. Viene somministrata alla vascolarizzazione del tumore delle nanosfere di chemioterapico che arrivano localmente allametastasi e danno un effetto citotossico. Queste sono la SIRT e la TACE.
- HIPEC: tecnica di chemioterapia intraperitoneale (dentro la cavità addominale, riscaldandola). I dati sono prevalentemente negativi ed è confinata ausi specifici.
- La malattia deve essere metastatica
- Deve essere limitata in una sola localizzazione
- Deve essere sotto controllo
- antimetaboliti (come in adiuvante)
resezione segmentale- colectomia totale
Vanno levati anche almeno 12 linfonodi per valutare il parametro N.
Nei pz allo stadio III va fatta terapia → bisogna scegliere se fare 5FU endovenoso o capecitabina orale. Nei pazienti anziani >75 anni ci sono delle tossicità per l’oxaliplatino. Per questo non si usa in questi casi e si valuta se fare o no la terapia adiuvante.
Per il tumore al colon retto e per altri tipi di tumore, non si è riusciti a migliorare la terapia adiuvante aggiungendo altri farmaci. I farmaci a bersaglio molecolare (come il Bevacizumab e Cetuximab) in questi tipi di tumore vengono riservati solo alla terapia metastatica (quando c’è il tumore da aggredire), ma come prevenzione (come adiuvante) non hanno mai dimostrato efficacia.
Si è fatto uno studio di non inferiorità per vedere se nello stadio 3 si poteva ridurre la durata della terapia adiuvante dell’oxaliplatino da 6 mesi a 3 mesi (più dura la terapia,
più èprobabile avere tossicità e più è difficile che gli effetti collaterali gravi siano reversibili). Lo studio ha dimostrato che si otteneva circa 1-2% di rischio di recidiva in meno facendola terapia per 6 mesi invece che 3. Per questo si è data la non-inferiorità: i 3 mesi sono non inferiori ai 6 mesi. Nelle linee guida è per questo stata inserita la possibilità di fare laterapia per 3 mesi, invece che 6.
Per fare adiuvante non bisogna superare otto settimane da chirurgia → bisogna dare tempo ai tessuti di ripararsi.
TUMORE METASTATICO
Il tumore al colon retto è il tumore con più metastasomie.
Le opzioni terapeutiche sono:
c'è un ruolo palliativo: prolunga la sopravvivenza, ma non guarisce. Es: si può togliere una metastasi che dà particolarmente fastidio (questioni di qualità di vita). Ha un ruolo nelle complicanze (es. occlusione intestinale o perforazione che dà peritonite)- terapia medica = terapia sistemica con farmaci chemioterapici (citotossici) o a bersaglio molecolare. Si può usare nella malattia locoregionale con intento guaritivo o anche nella malattia avanzata: si può comunque operare con intento palliativo (prolungamento della sopravvivenza) o in rari casi con intento guaritivo es. sulle metastasi epatiche- radioterapia: nel tumore del colon non si usa la radioterapia, ma può avere un ruolo palliativo: si può fare in un contesto palliativo per ridurre il dolore, ad esempio in una metastasi ossea. In altri tumori è maggiormente usata.- terapie locali: non sono chirurgiche o radioterapia, ma sono delle terapie che vanno ad
uccidere le cellule tumorali in una determinata zona:
Le terapie locali sono usate in situazioni limitate:
Anche per le persone anziane, invece di fare la chirurgia si può fare radiofrequenza su quelle lesioni.
FARMACI APPROVATI
Sono farmaci chemioterapici:
sia suscettibile alla chirurgia (nemmenometastasectomia). Se con queste terapie si riducono l