Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Fisiologica, neuroni efferenti, sinapsi chimica e elettrica, neuro trasmettitori  Pag. 1 Fisiologica, neuroni efferenti, sinapsi chimica e elettrica, neuro trasmettitori  Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologica, neuroni efferenti, sinapsi chimica e elettrica, neuro trasmettitori  Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SINAPSI ELETTRICA

Le Sinapsi elettriche presentano una struttura molto semplice. Le membrane dei neuroni pre

e post sinaptico sono in stretto contatto fra loro grazie a una struttura intercellulare

specializzata, chiamata giunzione comunicante (gap junction). Questa giunzione è costituita

connessine, che fuoriescono dalle membrane della cellula

da particolari proteine, chiamate

presinaptica e di quella postsinaptica; le connessine si uniscono a gruppi di sei, formando un

connessone. I connessoni delle membrane presinaptica e postsinaptica si uniscono,

formando il canale della giunzione comunicante, che attraverso il piccolissimo spazio tra i

due neuroni, permetteno il passaggio di sostanze tra il citoplasma di neuroni pre e post

sinaptici, per diffusione.

Una particolarità funzionale della sinapsi elettrica è la bidirezionalità della trasmissione.

Altra caratteristica della sinapsi elettrica è la velocità di trasmissione dell’informazione,

quasi istantanea.

talmente elevata che si potrebbe definire

Il ruolo principale che svolgono le sinapsi elettriche è quello di sincronizzare l’attività elettrica

tra diverse popolazioni di neuroni.

SINAPSI CHIMICHE

Nella sinapsi chimica lo spazio sinaptico è maggiore e non sono presenti giunzioni che

mettono in comunicazione diretta il neurone presinaptico con l’elemento postsinaptico.

Per permettere la comunicazione tra i due elementi, in queste sinapsi avviene una

sostanze chimiche, i neurotrasmettitori, che sono liberati dal

trasmissione mediante le

neurone presinaptico all’arrivo di un potenziale d’azione e si legano all’elemento

postsinaptico.

Il neurone presinaptico mostra nella parte finale un rigonfiamento, chiamato bottone

sinaptico, in cui sono presenti diversi elementi, come le vescicole sinaptiche.

Le vescicole sinaptiche contengono al loro interno i neurotrasmettitori, cioè particolari

sostanze chimiche in grado di provocare effetti eccitatori o inibitori. I neurotrasmettitori

vengono concentrati nelle vescicole sinaptiche a opera di specifici trasportatori di

membrana, che agiscono con dispendio energetico.

Alcune vescicole si trovano ancorate nella membrana presinaptica nelle cosiddette zone

e aspettano il segnale adatto per poter liberare il loro contenuto.

attive

La fessura sinaptica separa l’elemento presinaptico dalla membrana postsinaptica. Filamenti

di cellule gliali chiudono la fessura sinaptica alle estremità.

Anche il neurone postsinaptico mostra un ispessimento della zona rivolta verso lo spazio

sinaptico, dove si trovano molecole proteiche, chiamate recettori, che contengono siti di

legame specifici per il neurotrasmettitore liberato dal neurone presinaptico.

Esistono circa 100 tipi di recettori per altrettanti neurotrasmettitori. È possibile suddividerli in

ionotropici, ovvero canali ionici trasmettitori-dipendenti,

due categorie principali: recettori

metabotropici, accoppiati alla proteina G.

recettori

●​ i recettori ionotropici garantiscono il tipo di trasmissione chimica più veloce. I canali

ionici trasmettitori-dipendenti sono canali costituiti da proteine transmembrana, poro

formate da un numero variabile di subunità, che si legano fra loro formando un

centrale. In assenza di neurotrasmettitore, il poro è chiuso. Quando viene liberato il

neurotrasmettitore nello spazio sinaptico, esso si lega ai siti specifici del recettore,

l’apertura del canale.

provocando

●​ i recettori metabotropici sono così chiamati perché la loro attivazione da parte del

recettore innesca processi metabolici. Tutti questi processi hanno una reazione

iniziale comune e cominciano con l’attivazione di una particolare proteina, detta

proteina G. Una volta attivata la proteina G agisce dentro il neurone postsinaptico e

modula la funzione di altre proteine, dette effettori.

Esistono molti tipi di messaggeri chimici che differiscono enormemente per gli effetti che

possono generare a livello del neurone postsinaptico.

Essi possono essere rilasciati nello spazio sinaptico e agire direttamente sulla membrana di

un neurone adiacente, neurotrasmettitori o, per diffusione, a una distanza un po’ maggiore

neuromodulatori, oppure possono agire a distanze notevoli dal

dal sito di rilascio, i cosiddetti

sito di rilascio, essendo immessi nel circolo

sanguigno attraverso cui raggiungono gli organi bersaglio, i cosiddetti neurormoni.

I neurotrasmettitori, per essere definiti tali, devono presentare alcune caratteristiche

fondamentali:

●​ devono essere sintetizzati all’interno del neurone presinaptico

●​ devono essere liberati in seguito all’arrivo di un potenziale d’azione al terminale

presinaptico

●​ una volta liberati nello spazio sinaptico, devono produrre un effetto a livello del

neurone postsinaptico

●​ infine, deve esistere un meccanismo attraverso il quale essi possono essere inattivati

Un'ulteriore suddivisione fra i neurotrasmettitori può essere fatta in relazione alla loro

composizione chimica: neurotrasmettitori a piccole molecole, neuropeptidi e

neurotrasmettitori gassosi.

Neurotrasmettitori a piccole molecole

I neurotrasmettitori a piccole molecole sono: acetilcolina (ACh), monoamine, aminoacidi

neurotrasmettitori e ATP.

-​ acetilcolina: i neuroni che utilizzano come neurotrasmettitore l’acetilcolina sono

chiamati colinergici. Acetilcolina è il neurotrasmettitore della placca motrice,

regolando l’attività dei muscoli scheletrici, dei muscoli lisci e del cuore. Comunica con

l’ippocampo, la neocorteccia e l’amigdala. Le sinapsi che usano come

neurotrasmettitori l’acetilcolina sono coinvolte in un gran numero di processi cognitivi

di tipo attentivo, nell’apprendimento e nelle emozioni. Ci sono due categorie di

recettori colinergici: nicotinici (di tipo io non tropico) e muscarinici (di tipo metà boh

tropico).

-​ Monoamine: sono le catecolamine (cioè dopamina, adrenalina e noradrenalina) e le

indolamine (cioè serotonina e melatonina). Le monoamine, una volta utilizzate,

vengono riassorbite all’interno del neurone presinaptico attraverso un meccanismo

che prende il nome di ricaptazione. All’interno della terminazione sinaptica vengono

degradate grazie all’enzima monoaminossidasi (Mao).

poi

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cla05_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia neurovegetativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Coco Mariella.