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LO SGUARDO E L’ATTENZIONE CONGIUNTA
Vedere un altro che guarda da una parte, porta a guardare
following), e quindi anche a
in quella stessa direzione (gaze
prestare attenzione nella stessa direzione (joint attention).
Questo comportamento è fortemente adattivo:
sapere dove l’altro sta prestando attenzione ci permette di
comprendere e fare inferenze sulle intenzioni e sugli scopi
degli altri, oltre che rilevare possibili eventi critici fuori dal
nostro campo visivo. 9
LO SGUARDO E L’ATTENZIONE CONGIUNTA
Orientamento automatico-riflesso dell’attenzione
spaziale in risposta allo sguardo deviato.
Svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle abilità sociali
e nella comunicazione referenziale.
È un comportamento adattivo diffuso nelle specie con
interazioni sociali cooperative (primati e non-primati).
Direzione dello
sguardo
“suggerimento” difficile
da ignorare.
Utilizzo del paradigma
cuing spaziale in
di
versione “sociale”.
L’orientamento
dell’attenzione viene
facilitato dalla direzione
dello sguardo.
Il modello anatomo-funzionale di Gobbini & Haxby (2007)
• Nella versione più recente del loro modello (Gobbini &
Haxby, 2007) la rappresentazione del volto è costruita
nel sistema nucleare attraverso l’analisi delle
caratteristiche invarianti (giro occipitale inferiore e giro
fusiforme) e delle caratteristiche dinamiche del volto
(solco temporale superiore posteriore), ed enfatizza due
aspetti del sistema esteso:
le conoscenze legate alla persona
– le emozioni legate alla persona
–
• Il giro fusiforme, grazie ad un meccanismo di feedback
sarebbe responsabile anche del riconoscimento
dell’identità familiare.
Il modello anatomo-funzionale di Gobbini & Haxby (2007)
Il modello anatomo-funzionale di Gobbini & Haxby (2007)
• Dopo la prima fase di analisi la rappresentazione visiva viene
trasmessa ad una serie di strutture che, in caso di un volto noto,
attivano le conoscenze personali ad esso associate: informazioni
episodiche e biografiche, tratti personali e stati mentali.
• Anche in questo modello, le emozioni sono elaborate
separatamente ed in particolare sono coinvolte tre strutture corticali:
l’amigdala, l’insula e lo striato. L’attivazione di queste aree sarebbe
legata non solo all’espressione emotiva del volto percepito, ma
familiarità con la persona osservata e con il legame
anche dalla
affettivo con l’osservatore.
• Secondo Haxby e Gobbini il riconoscimento di persone familiari è
quindi il risultato di una complessa rete corticale e di un processo di
integrazione di tutte queste componenti.
LINGUAGGIO.
Introduzione:
Sistema simbolico usato per comunicare significati concreti/astratti, indipendentemente dalla modalità
sensoriale impiegata o dalla modalità di espressione.
mettere in comune informazioni, permettere di non limitare le conoscenze alle
COMUNICARE
esperienze dirette.
6000-7000 lingue parlate esistenti.
In comune hanno un lessico, grammatica, sintassi.
o Solo 200 sono scritte.
o
Lessico:
Insieme delle parole di una lingua.
o Insieme dei vocaboli, locuzioni che costituiscono la lingua parlata di una comunità/parlante.
o
Terminologia del Linguaggio:
Fono identità fisica del suono.
o
Fonema suono vocale distintivo per la lingua.
o
Grafemi unità grafica.
o grafema-fonema in corrispondono quasi 1:1.
italiano
In lingue diverse possono essere parole (cinese), sillabe (giapponese) fonemi (inglese).
Morfemi componenti minime dotate di significato CAN-E, CAN-ILE.
o
Sintassi insieme delle regole che permettono la costruzione delle frasi.
o
Semantica significato delle parole.
o
Linguaggio fluido, non è possibile decifrare cosa dice un parlante facendo riferimento solo alle
registrazioni del suo eloquio.
Il processo neurale sottostante crea i percetti linguistici in modo attivo.
o Gli elementi formali di una lingua, in forma scritta/parlata, non rappresentano le unità di
o elaborazione e produzione linguistica.
Liebermann:
Nei suoni linguistici percepiamo i GESTI VOCALICI.
o Ciò che noi percepiamo corrisponde molto strettamente a ciò che il tratto vocale è
impiegato a fare quando pronunciamo il linguaggio, non il segnale acustico in quanto
tale.
Critiche:
o Fenomeno della (influenza del contesto prima e dopo).
Coarticolazione
Caratteristiche acustiche dei foni associati a differenti gesti parlati si sovrappongono.
È difficile immaginare come stimoli sonori potrebbero essere associati in modo
non ambiguo a configurazioni del tratto vocale.
L’idea di L. o è e ata:
o Ciò che si percepisce nel linguaggio è legato all’intenzione vocale e al contesto,
piuttosto che al segnale acustico.
Importanza del Contesto:
Gli elementi che compongono il linguaggio hanno fonti di ambiguità.
o
Omonimi stesso stimolo sonoro e ortografico, ma con significati multipli.
Omofoni stesso stimolo sonoro, diversa ortografia e significato.
Il sig ifi ato della pa ola ell’elo uio è fo te e te influenzato dal contesto, a sua volta,
o i flue zato dall’espe ie za.
W.Bagley:
o I po ta za del o testo ella o p e sio e dell’elo uio.
Identificare correttamente e comprendere le sillabe dipende in modo cruciale da:
Caratteristiche acustiche nelle immediate vicinanze di una parola o frase.
Altri studi hanno dimostrato che:
o Le parole sono più facili da riconoscere se fanno parte di frasi, piuttosto che se isolate.
L’a ilità el i o os e e u a pa ola au e ta all’au e ta e della sua f e ue za ella
lingua.
Il li guaggio è disa iguato sulla ase della fa ilia ità dell’espe ie za.
Effetto McGurk:
Su uno schermo vedo una persona che muove le labbra come se stesse
pronunciando una sillaba GA.
Acusticamente sento la registrazione della sillaba BA.
La comprensione è influenzata dal movimento delle labbra, alla fine capisco
u ’alt a silla a DA.
Espe i e ti he o fe a o he iò he se te l’as oltato e o è dete i ato se pli e e te dalle
informazioni acustiche del suono, ma da un costrutto più complesso elaborato dalle regioni cerebrale
deputate all’ela o azio e del li guaggio.
fMRI + TMS integrazione che avviene nel solco temporale superiore.
o La percezione si basa sul significato empirico dei suoni linguistici, che deriva da un contesto più
o ampio del segnale acustico.
Coinvolge tutti gli stimoli sonori.
Acquisizione del Discorso Parlato:
La complessità del linguaggio indica:
Una predisposizione
o strutturale non specifica:
Struttura linguistica
latente.
Apprendimento ambientale
o linguistico specifico:
Passaggio a una
struttura linguistica
manifesta.
Aspetti Ontogenetici:
Dimensione prosodica
o acquisita a partire dallo
sviluppo fetale.
Aspetti Filogenetici:
La dimensione linguistica nasce circa 2,5 milioni di anni fa acquisizione struttura eretta.
o
Periodo Critico:
Periodo, che dura fino ai 7 anni, in cui il sistema neurale è particolarmente suscettibile.
o Se, oltre alla propria lingua, si apprendono altre lingue, la prestazione è indistinguibile da
o parlanti della lingua nativi.
Bambini Sordi dalla Nascita limitazione delle capacità linguistiche, mancanza di un feedback
o di ritorno proprio (non sento cosa dico).
Bambini che sono diventati sordi in un secondo momento ma sempre precocemente anche
o se hanno avuto un minimo di capacità linguistica, viene persa a causa di un mancato feedback
he o pe ette lo o di ifi i e gli sfo zi i iziali dell’elo uio.
La pe dita della apa ità li guisti a o avvie e del tutto se la so dità a iva ell’adoles e za e
o ell’età adulta.
IN SINTESI:
o L’a uisizio e o ale del linguaggio
umano è soggetta a un periodo critico di circa un
decennio.
L’esposizio e e la p ati a devo o avve i e i uesto te po l’a uisizio e
affinché vi sia
di una competenza fluida.
La capacità di acquisire una lingua rimane in età adulta, ma con livelli di
efficienza e prestazione finali ridotte.
Neurobiologia dello Sviluppo del Linguaggio:
fo da e tali pe l’app e di e to del li guaggio.
Ripetizione ed Esposizione
o Necessaria attivazione ripetuta di circuiti neurali rilevanti fatte alterando forze relative
alle connessioni sinaptiche.
Le due funzioni preservano selettivamente e rinforzano i circuiti neurali della propria
lingua.
Si ipotizza che i circuiti neurali coinvolti in altri foni, sono indeboliti o, persi del tutto.
I flue za dell’attività eu ale
su meccanismi molecolari che regolano la forza e la
prevalenza di connessioni sinaptiche.
Paul Bloom:
o i bambini sono in grado di fare il delle nuove parole in seguito a
mappaggio veloce
poche esposizioni.
L’a uisizio e apida di u a pa ola uova è il isultato del suo i se i e to all’i te o di
u o s he a p eesiste te di asso iazio i li guisti he, he si avvale dell’i te a ga a di
informazioni cognitive che si è in grado di apprendere.
La deprivazione del linguaggio in età infantile non permette la sua completa acquisizione in età
o adulta.
Lessico Mentale:
Insieme delle conoscenze sulle parole, rappresentate nella mente del parlante e usate nei
o processi di comprensione e produzione del linguaggio.
Deposito mentale delle informazioni relative alle parole, al significato, a regole sintattiche,
o ortografia e forma uditiva delle parole.
Rappresentazione lessicale, processi lessicali, acquisizione e accesso:
o Input.
Comprensione
Riconoscere una parola operazione base della comprensione.
Comprensione si basa sul riconoscimento di fonemi, unità minime delle
parole.
Conoscere i suoni di una lingua aiuta a segmentare il flusso del parlato.
Due suoni linguistici sono due fonemi differenti, se sostituiti tra loro cambiano il
–
significato delle parole in cui compaiono: CANE RANE.
Output.
Produzione
Teorie del Linguaggio:
Noam Chomsky.
Teoria della Grammatica Universale
P opo e l’esiste za di u a g a ati a u ive sale i ata, p ese te fi dalla ascita, essa si
o adatta alla lingua a cui il