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IV A
1. Riempimento rapido;
2. Riempimento lento – aumento del 10/20%.
Sistole ventricolare isovolumetrica: attivazione dei ventricoli 100ms dopo gli altri:
• - Contrazione dei ventricoli;
- Aumento della pressione nei ventricoli (P ).
IV
Quando P P chiusura valvole AV:
→
>
IV A
1. Contrazione ventricolare isovolumetrica;
2. Contrazione isometrica delle fibre.
Sistole ventricolare con svuotamento ventricolare: quando P > P apertura
• →
ventr sin aorta
valvola aortica:
1. Flusso sanguigno dal VS all’aorta;
2. Fase di eiezione ventricolare.
Diastole ventricolare: ripolarizzazione ventricolare:
• - Rilasciamento ventricolare;
- Caduta di pressione nei ventricoli.
Si distingue in due fasi:
1. Inizio diastole ventricolare: quando P < P chiusura valvola aortica e
→
IV aorta
rilasciamento isovolumetrico;
2. Quando P < P apertura valvole AV e inizio riempimento ventricolare.
→
IV A
Elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma è un esame strumentale che permette di registrare l’attività elettrica
complessiva del cuore attraverso l’applicazione di elettrodi sulla
cute.
L’elettrocardiogramma registra:
Onde: deflessioni sopra o sotto la linea di base;
• Segmenti: tratti della linea di base compresi tra due onde;
• Intervalli: combinazioni di onde e segmenti.
•
Intervalli ECG normali:
L’intervallo P-R è normalmente 0,12-0,20s,
o gran parte di questo tempo è il ritardo con
cui l’eccitamento arriva al nodo AV;
Il complesso QRS dura normalmente meno
o di 0,10s, un suo aumento è una
caratteristica di difetti a livello delle
ramificazioni del fascio o delle fibre del
Purkinje;
L’intervallo Q-T varia in maniera
o inversamente proporzionale alla velocità
cardiaca.
Il sistema digerente
Il sistema digerente (o sistema gastrointestinale) regola l'omeostasi dei principi nutritivi
dell'organismo e contribuisce al mantenimento del bilancio idrico ed elettrolitico.
Il canale alimentare è lungo 12 metri e gli organi che lo costituiscono svolgono 4 funzioni:
Motoria: il materiale alimentare viene lavorato meccanicamente e progredisce
o unidirezionalmente dalla bocca all’ano, grazie all'attività della muscolatura degli organi;
Secretiva: produce e rilascia sostanze chimiche e enzimi grazie le ghiandole degli organi;
o Digestiva: modificazioni che gli enzimi digestivi causano al materiale alimentare,
o trasformando le macromolecole in molecole semplici facilmente assorbibili;
Assorbimento: trasporto dei prodotti della digestione dal lume del canale alimentare al
o sangue, attraverso il quale, con la vena porta, arrivano al fegato e vengono metabolizzati.
Il sistema nervoso enterico è altamente efficiente e indipendente, intrinseco al tratto digestivo. I
neuroni del SNE danno origine a 2 plessi gangliari, il plesso mienterico e il plesso sottomucoso,
e a 4 plessi agangliari (sottosieroso, muscolare profondo, mucoso, vascolare).
Funzione motoria
La motilità del sistema comporta contrazioni e rilasciamenti coordinati della muscolatura degli
organi del sistema digerente, controllati dal sistema nervoso. La muscolatura può essere:
Scheletrica striata→ bocca, faringe, esofago prossimale, sfintere anale esterno: volontari;
• Liscia esofago distale, stomaco, intestino tenue e crasso, sfinteri involontari.
• →
Tipi di attività motoria:
Peristalsi: sono onde di contrazioni che procedono in senso aborale, fornendo una spinta
1. propulsiva al materiale alimentare; sono innescate dal bolo alimentare che attiva recettori
sensoriali in contatto sinaptico con neuroni del SNE, generando così dei riflessi locali che
culminano nella contrazione muscolare a monte dello stimolo e nel rilasciamento
muscolare a valle dello stimolo. Sede: esofago, stomaco distale, intestino tenue e crasso;
Segmentazione: sono contrazioni ritmiche dello strato muscolare circolare che spostano
2. il materiale alimentare bidirezionale (segmento propulsivo) allo scopo di dividerlo e
rimescolarlo (in corrispondenza del segmento recettivo). Sede: intestino tenue e crasso;
Contrazioni toniche: contrazioni muscolari prolungate che stringono il lume del canale
3. alimentare creando un temporaneo blocco alla progressione del materiale alimentare
verso i successivi compartimenti sede: sfinteri, stomaco prossimale.
La masticazione permette di triturare e mescolate con la saliva gli alimenti, formando il bolo
alimentare. La consistenza semifluida del bolo favorisce la successiva fase di deglutizione e
movimento lungo l’esofago; e inoltre il contatto del materiale alimentare con gli enzimi digestivi.
È un atto motorio volontario e controllato dal sistema nervoso centrale che invia i comandi motori
ai muscoli striati coinvolti nella masticazione.
La deglutizione è un atto motorio complesso che fa passare
il bolo dalla bocca all’esofago facendolo passare per la
faringe. La faringe ha tre porzioni distinte:
La rinofaringe comunica con la parte posteriore delle
• cavità nasali;
L’orofaringe comunica con la cavità orale;
• L’ipofaringe comunica con la laringe;
•
La deglutizione è composta da tre fasi:
Fase orale: il bolo viene spinto dalla lingua verso la parte posteriore del cavo orale;
1. Fase faringea: il bolo passa nell'orofaringe; lo spostamento verso l’alto del palato molle
2. e la contrazione dei muscoli costrittori superiori della faringe occludono l’accesso al
rinofaringe. La respirazione viene inibita e i muscoli laringei si contraggono determinando
l’occlusione dell’orifizio laringeo e si genera così un’onda peristaltica che si propaga dai
muscoli costrittori superiori ai muscoli costrittori medi e inferiori della faringe;
Fase esofagea: lo sfintere esofageo superiore si rilascia e torna a contrarsi tonicamente
3. solo dopo il passaggio del bolo alimentare nell’esofago prossimale; la motilità peristaltica
esofagea permette poi al bolo di procedere lungo l’esofago, verso lo stomaco.
Motilità esofagea:
La fase esofagea è permessa dalla motilità
esofagea, coadiuvata dalla gravità.
La motilità dello sfintere esofageo
superiore e della porzione prossimale del
corpo dell’esofago dipende dall’attività di
fibre muscolari striate. Mentre la motilità
dei due terzi distali del corpo dell’esofago
e dello sfintere esofageo inferiore dipende
dall'attività di fibre muscolari lisce.
Durante l’inspirazione, lo sfintere esofageo
superiore (SES) è chiuso in modo da prevenire l’entrata di aria nell’esofago. Durante la fase
faringea della deglutizione, il SES viene rilasciato per permettere il passaggio del bolo. Subito
dopo, il SES torna a contrarsi tonicamente per prevenire il reflusso del bolo verso le vie aeree.
Peristalsi primaria: ha inizio in seguito all’atto volontario di deglutizione e consiste in un’onda di
contrazione – che procede in senso aborale – che si genera a livello della muscolatura circolare
dell’esofago superiore in seguito al rilassamento dello sfintere esofageo superiore.
Peristalsi secondaria: interviene qualora in seguito alla peristalsi primaria permangano ancora
nell’esofago dei residui di materiale alimentare, che la innescano provocando la distensione di
meccanorecettori presenti nella parte esofagea.
In risposta alla propagazione dell’onda peristaltica lungo l’esofago si attivano i motoneuroni
inibitori del plesso mienterico che rilasciano lo sfintere esofageo inferiore (LES) e provocano
un’onda di rilassamento della muscolatura dello stomaco preparandolo a ricevere il materiale
alimentare. Il LES torna a contrarsi tonicamente dopo il passaggio del materiale alimentare nello
stomaco per impedire il reflusso di succhi gastrici dallo stomaco all’esofago ed evitare fenomeni
di corrosione delle pareti dell’esofago e dolore retrosternale.
Onde elettriche lente
Le cellule di Cajal sono cellule specializzate di origine muscolare presenti nella porzione distale
dello stomaco, nell’intestino tenue e nell’intestino crasso, che presentano un’attività elettrica
autoritmica e hanno una funzione pacemaker. Sono interconnesse tra di loro e con le cellule
muscolari lisce della parete viscerale attraverso le gap junctions, formando un sincizio elettrico
funzionale in cui l’attività elettrica generata si propaga passivamente alle cellule muscolari lisce.
Le onde elettriche lente sono alla base dell’attività contrattile spontanea della muscolatura liscia
viscerale di stomaco distale, intestino tenue e crasso. La frequenza di contrazione muscolare in
una data regione non può essere superiore alla frequenza delle onde lente in quella regione.
La natura della risposta contrattile in corrispondenza di ciascuna onda è determinata dall'attività
del sistema nervoso. Infatti, l’attivazione di motoneuroni inibitori del SNE mantiene le onde lente
al di sotto della soglia per la genesi dei potenziali d’azione, inibendo la contrazione muscolare.
Motilità gastrica (serbatoio gastrico):
Rilascia la muscolatura liscia per aumentare il proprio volume per ricevere il materiale
1. alimentare ingerito senza causare aumento della pressione intragastrica o una distensione
della parete gastrica;
Contrae tonicamente la
2. muscolatura liscia per
esercitare pressione sul
materiale spingendolo
verso la pompa antrale,
che grazie a contrazioni
fasiche della muscolatura
liscia, tritura e rimescola il
materiale alimentare con i
succhi gastrici, fino a formare il chimo gastrico, che viene fatto poi passare al duodeno.
Garantisce il passaggio nel duodeno del chimo ad una velocità ottimale per la digestione
3. e dell’assorbimento da parte dell’intestino. I liquidi sono svuotati più velocemente dei
solidi e i liquidi isotonici sono svuotati più velocemente di quelli iper/ipotonici.
Motilità dell’intestino tenue:
L’intestino tenue è una lunga struttura tubolare ripiegata su
sé stessa divisa in tre parti:
Duodeno;
1. Digiuno;
2. Ileo.
3.
Lo sfintere pilorico tra stomaco e duodeno regola il
passaggio del chimo al duodeno e previene la risalita dal
duodeno allo stomaco degli acidi biliari, dannosi. Mentre lo
sfintere ileocecale, posto tra ileo e cieco, previene il reflusso
nell’intestino tenue del materiale che è nell’intestino crasso.
Esistono 3 tipi di motilità nell’intestino tenue:
Digestiva: caratterizzata da movimenti di segmentazione che rimescolano il materiale
• alimentare e che sono regolati dalla funzione pace