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WOB E LAVORO
Risposta omeostatica all'ipossia e l'ipercapnia
L’organismo utilizza sensori che controllano la composizione del sangue arterioso.
● Rispondono a tre variabili regolate:
●
1) Ossigeno: la concentrazione deve essere adeguata a sostenere la respirazione aerobica e la produzione di
ATP delle cellule dell'organismo.
2) L'anidride carbonica: generata come prodotto di rifiuto durante il ciclo dell'acido citrico; alti livelli di CO,
sono sedativi per il SNC e causano uno stato di acidosi
3) pH: prevenire la denaturazione delle proteine è fondamentale
Cosa influenza lo scambio dei gas
Una ridotta Po2 alveolare può derivare da:
●
1) Un basso contenuto di ossigeno nell'aria inspirata→ altitudine
2) Un'inadeguata ventilazione alveolare
Diminuzione della compliance polmonare
● Aumento delle resistenze delle vie aeree
● Depressione del SNC, che riduce la frequenza e la profondità
● degli atti respiratori
Condizioni patologiche
Ipossia: mancanza di O2
● Ipocapnia: mancanza di CO2
● Enfisema e fibrosi provocano ipossia e ipocapnia
● L’edema e la broncocostrizione provoca ipossia
● Ridotta Po2 alveolare dovuta a
● -Aria inspirata con ridotta Po2 (altitudine)
-Ventilazione alveolare
inadeguata
Basso rapporto
● perfusione-ventilazione
Shunt: vasi che bypassano il
● sistema polmonare
(fisiologici o patologici)
Capacità di diffusione polmonare dei gas respiratori
La diffusione attraverso le cellule obbedisce alla diffusione semplice
● La diffusione permette l’annullamento dei gradienti di concentrazione
● ll flusso di massa è definito come la quantità di sostanza che si sposta nell'unità di tempo, dove flusso di
● massa : concentrazione x flusso di volume.
Legge di Fick
● Vo2 = DLo x (P1-P2)
DL
● -Coefficiente di diffusione
-Capacità di diffusione di un gas attraverso i polmoni.
-Per un dato tessuto è proporzionale alla solubilità del gas e inversamente proporzionale al PM
D = V / (P1-P2)
● Se D è costante allora
● -La velocità di diffusione è direttamente proporzionale all’area della superficie
Rimozione CO2
7% entra nel sangue venoso
● 70% convertito in bicarbonato→ stabilizzatore del pH
● 23% diventa carbossiemoglobina
●
Ventilazione
Vo2: ossigeno consumato al minuto = Vco2: anidride carbonica prodotta al minuto = 0,25 L/min
● O2 è trasportato legato all’emoglobina
● -Quantità di Hb per globulo rosso (27-33 pg)
-Quantità Hb nel sangue 12-17 g/dL
-Lega 200 mL di ossigeno ogni litro di sangue (senza 3 mL)
Nei capillari polmonari la Po2 aumenta e l’Hb lega l’O2
● Nelle cellule la Po2 plasmatica diminuisce e l’Hb libera l’O2
● Non tutte le zone del polmone sono ventilate allo stesso modo
●
Perfusione
Processo con cui l’ossigeno entra in circolazione e arriva nei tessuti
● Le zone in basso del polmone sono meglio perfuse: c'è più pressione idrostatica nei capillari
● Ipotesi di West
● -Polmone superiore: P arteriosa < P alveolare → i capillari risultano schiacciati e non c’è perfusione
-Polmone intermedio: P arteriosa > P alveolare > P venosa → flusso
-Polmone inferiore: P arteriosa > P alveolare → flusso libero
Velocità di perfusione: 0,25 secondi???
● Se la pressione aumenta il sangue fluisce più velocemente e il sangue non fa in tempo a scambiare i gas
● (esercizio fisico)
L'accoppiamento ventilazione e perfusione implica la regolazione locale di
● 1) Flusso d’aria
2) Flusso ematico
Rapporto ventilazione/perfusione
Simile a 1
● Migliore nella parte bassa del polmone
● Le zone più ventilate sono le più perfuse
● Migliore rapporto al centro del polmone
● Posizione prona:
● -Ventilazione migliore dovuta all’apertura della gabbia toracica e alla gravità che non fa pesare il contenuto
addominale sui polmoni
Posizione supina:
● -Ventilazione peggiore dovuta allo schiacciamento dei polmoni da parte del contenuto addominale
Saturazione dell'emoglobina
Quantità di o2 legato / massima quantità che può essere legata x 100
● Se Po2 > 100 mmHG la pendenza della curva tende a 0
● 60<Po2<100 mmHg non vi è ampia variazione della saturazione dell’Hb
● Po2<60 mmHg la curva è più ripida→ piccole variazioni di pressione determina un maggior rilascio di
● ossigeno
Abbassamento dell’affinità dell’Hb all’O2
● -Alta temperature e Pco2
-Basso pH
-La curva si sposta verso destra
-La velocità di diffusione è direttamente proporzionale alla differenza di pressione parziale della sostanza
che diffonde
-La velocità di diffusione è inversamente proporzionale allo spessore della membrana
Meccanismi locali di controllo per adeguare perfusione e
ventilazione
Se la ventilazione in un gruppo di alveoli
● diminuisce, aumenta la Pco2 ed il sangue che passa
per gli alveoli non è ossigenato
La diminuzione della Po2 attorno agli alveoli
● ipoventilati provoca la costrizione delle arteriole e
il sangue viene deviato verso alveoli meglio
ventilati
Regolazione della ventilazione
Movimento ritmico automatico
● Generato da neuroni a livello del SNC (bulbo pontini)
● -Neuroni respiratori bulbari controllano l'inspirazione e l'espirazione
-Neuroni del ponte integrano le informazioni sensoriali e interagiscono con i neuroni bulbari per la
modulazione della ventilazione.
La ventilazione è modulata da vari fattori chimici e meccanici oltre che dai centri encefalici superio
● Generati intorno alla 11-13 settimane di gravidanza
● Meccanismi a feedback negativo: meccanorecettori nella gabbia toracica, chemiorecettori, barocettori,
● meccanocettori nel locomotore
Meccanismi non a feedback negativo: emozioni, sistema limbico e emozioni (comportamentali)
● La contrazione dei muscoli inspiratori ed espiratori è controllata dall’attività ritmica dei motoneuroni
● spinali
Neuroni bulbari
1) Nucleo del tratto solitario
Contiene il gruppo respiratorio dorsale formato dai corpi cellulari di neuroni che controllano i muscoli per
● l'inspirazione
-Attraverso il nervo frenico controllano il diaframma
-Attraverso i nervi intercostali controllano i muscoli intercostali.
Riceve informazioni sensoriali dai chemocettori e dai meccanocettori periferici tramite i nervi vago e
● glossofaringeo
2) Neuroni respiratori del ponte
Ricevono informazioni sensoriali dal DRG e influenzano inizio e terminazione dell'inspirazione
● I gruppi respiratori pontini e altri neuroni pontini forniscono impulsi tonici alla rete di neuroni bulbari per
● coadiuvare nel coordinare un ritmo respiratorio calmo.
3) Il gruppo respiratorio ventrale del bulbo
Comprende diverse regioni con differenti funzioni.
● Complesso pre-Bitzinger: comprende neuroni ad attività di scarica spontanea che agiscono come
● pacemaker per il ritmo respiratorio.
Area che controlla i muscoli utilizzati per l'espirazione attiva e alcuni muscoli inspiratori,
● Fibre dal VRG innervano muscoli della laringe, della faringe e della lingua
● I neuroni espiratori del gruppo respiratorio ventrale restano per la maggior parte inattivi durante la
● ventilazione a riposo→ in funzione prevalentemente durante la ventilazione forzata
Chemiocettori
Controllare pH, Po2 e Pco2
● Contribuiscono a mantenere l'omeostasi dei gas nel sangue.
● La CO2 è lo stimolo principale che provoca modificazioni dei
● ritmi ventilatori
-Se aumenta di 1 mmHg la ventilazione aumenta del 50%
(supersensibili)
I chemocettori per l'ossigeno e per l'anidride carbonica
● sono associati strategicamente alla circolazione arteriosa.
● Se nel sangue arterioso è presente un livello di O2 troppo
● basso, la frequenza e la profondità della ventilazione
aumentano.
Se la velocità di produzione della CO2 supera la velocità di
● rimozione polmonare, la Pco2, arteriosa aumenta e la
ventilazione è intensificata per equilibrare la rimozione
1) Chemocettori periferici
Localizzati nei glomi carotidei e aortici stimolati dall’ipossia
● (Po2<60 mmHg)
Sono localizzati in prossimità dei barocettori coinvolti nel
● controllo riflesso della pressione arteriosa
2) Chemocettori centrali
Rispondono ai cambiamenti della concentrazione di CO, nel
● liquido cerebrospinale.
Posti sulla superficie ventrale del bulbo, in prossimità dei
● neuroni coinvolti nel controllo della ventilazione.
Rispondono all’aumento di Pco2
●
Alterazioni del ritmo
Kussemall, superficiale, normale, apneustico, agonico, Biot, Cheyne Strokes
●
FISIOLOGIA RENALE
Funioni renali
● 1) Regolazione del volume del liquido extracellulare e della pressione del sangue
2) Regolazione dell'osmolarità: valore a 290 mOsM
3) Mantenimento del bilancio ionico
4) Regolazione omeostatica del pH.
5) Emuntoria: creazione dei prodotti di scarto
6) Produzione di ormoni:
-Eritropoietina
-Renina
-Forma attiva della vitamina d
Sistema con componente uranifera e vascolare
● QUANTITà FILTRATA - QUANTITà RIASSORBITA + QUANTITà SECRETA = QUANTITà ESCRETA
Sistema Tubulare
Tubulo contorto prossimale:prima parte:
● -Riassorbimento Na+, HCO3-, glucosio, amminoacidi, lattato, H2O
-Secrezione di H+
Tubulo contorto prossimale seconda parte
● -Riassorbimento di Na+, Cl- e H2O
-Riassorbimento del 65% di H20
Ansa di Henle
● -Riassorbimento attivo di Na+, K+, Cl-
-Riassorbimento del 25% di H2O
Tubulo contorto distale
● -Riassorbimento NaCl
Dotto collettore
●
Filtrazione
Nel corpuscolo
● Filtrazione del plasma dai capillari: trasporto di massa
● Composizione simile a quella plasmatica ma senza proteine
● Grazie alla pressione idrostatica la pre urina o ultrafiltrato si raccoglie nello spazio di Bowman
● 3 barriere
● 1) Endotelio capillare defenestrato: pori che permettono al plasma di filtrare attraverso l'endotelio
2) Lamina basale: strato acellulare formato da matrice extracellulare che separa l'endotelio dei
capillari dal rivestimento epiteliale della capsula di Bowman
3) Epitelio della capsula di Bowman con podociti con pedicelli
I pedicelli avvolgono i capillari glomerulari e s'intrecciano l'uno con l'altro lasciando strette fessure di
● filtrazione
Cellule mesangiali
● -Situate tra i capillari glomerulari
-Contengono dei fasci citoplasmatic