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Asimmetria nella distribuzione dei lipidi su i 2 foglietti della membrana: tra interno ed esterno.
Inoltre, si formano all'interno della membrana delle zone dette 'raft o zattere' ricche di
colesterolo, sfingolipidi vie
e proteine peculiari: spesso a livello di queste zone si sviluppano le
di trasduzione del segnale.
Quindi i lipidi hanno funzione:
- strutturale: formano l'impalcatura della membrana biologica
- segnale (DAG o Diacil glicerolo, IP3, acido arachidonico): Es: PIP2 (fosfatidil inositolo4,5
difosfato) attraverso la sottrazione di un'attività enzimatica che è la fosfolipasi C, viene scisso
DAG IP3
in e (inositolo 3 fosfato), 2 molecole importanti utilizzate come messaggeri
intracellulari.
IP3 è importante, controlla l'apertura e la chiusura dei canali del calcio (messaggero
secondario): cambiano la concentrazione
La seconda componente della membrana è data dalle proteine di membrana classificate in
struttura funzione;
base alla propria e alla propria sono l'elemento che più contraddistingue
una cellula dall'altra.
Le caratteristiche funzionali delle membrane dipendono dalle proteine che si trovano immerse
struttura
Dal punto di vista della sono separate in proteine:
- integrali di membrana -> attraversano tutta la membrana una o più volte;
- periferiche -> associate al lato extra o intracellulare;
- ancorate ai lipidi -> proteine che hanno una codina lipidica che prende contatto con le
membrane dei lipidi.
Un aspetto molto importante per le membrane riguardo alla permeabilità e al controllo della
composizione è dato dal fatto che molte delle proteine integrali di membrana, o associate al
citoscheletro actina:
foglietto intracellulare, sono legate a un fatto di citoscheletro
sottocorticale, una sorta di impalcatura sulla quale la cellula prende forma e dal quale regola
e controlla le proteine della membrana.
funzione 4 tipo di proteine:
Dal punto di vista della abbiamo
- proteine strutturali (presenti nel citoscheletro, come la miosina, caratterizzano le giunzioni
cellula-cellula e sono fondamentali nella formazione degli epiteli. Molecole di adesione cellula-
cellula e cellula-substrato e sono importanti per ancorare le cellule a dei subtrati): sono
fondamentali per determinare la struttura delle cellule e dei tessuti;
- enzimi
- recettori che trasducono segnali -> per tenere informata la cellula riguardo all'ambiente
circostante;
- canali e trasportatori -> proteine che controllano la permeabilità della membrana e
permettono il passaggio di sostanze tra l'esterno e l'interno della cellula?
IL TRASPORTO DI MEMBRANA:
- molte tossine bloccano i meccanismi di trasporto
- permeabilità di farmaci alle membrane biologiche
- farmaci che modulano i trasporti di membrana (es. Omeprazolo. Inibitore pompa protonica)
- resistenza ai farmaci: dobbiamo tener presente il meccanismo della permemabilità della
membrana perché, qualunque farmaco per interagire con la cellula deve prima interfacciarsi
con queste proteine e con la natura lipidica della membrana.
Chiariamo le unità di misure dei soluti:
23
. mole: 6x10 atomi o molecole
. peso di una sostanza: PesoMolecolare x N di moli
. molarità: N di moli / L di solvente (acqua)
. equivalente (Eq/L): quantità di soluto ionizzato (moli x valenza)/L
. pH : -log [H+] il ph plasmatico è di circa 7,4
. osmolarità (Osm/L): numero di particelle osmoticamente attive nelle quali il soluto si dissocia
per litro di solvere. 1 mole di glucosio è 1 osm/mol e 1 mole di NaCl che si dissocia in Na+ e Cl-
sono quindi 2 osm/mol (questo concetto è molto importante per capire come l'acqua si muova
all'interno delle membrane)
. osmolarità (Osm/Kg): espresso per kg e non per litro
Equilibrio osmotico: sia all'interno che all'esterno c'è un numero di particelle osmoticamente
uguali
attive ma la presenza di ioni e soluti sono diversi, inoltre la membrana è più o meno
permeabile a queste sostanze. (liquido extracellulare: liquido interstiziale) Gli ioni
principalmente presenti sono Na, K, Ca e Cl;
intracellulare ricco potassio povero sodio,
Lo spazio è di e di l'ambiente extracellulare è
opposto: +sodio,-potassio
proteonati fosfati
All'interno ci sono e (garantiscono mantenimento neutralità), all'esterno
cloro
invece c'è il .
Il Ca è più concentrato all'esterno che nel citosol, ma nel nucleo è concentrato in alcuni
organelli soprattutto nel reticolo sarcoplasmatico, ossia nel muscolo.
Vi sono dei gradienti di concentrazione ai due lati di membrana e affinchè ci siano questi
gradienti è necessario che vi siano dei sistemi di traporto: la differenza di concentrazione è
mantenuta costante all'interno della cellula ed è necessario che rimanga costante per il
funzionamento della cellula.
In un uomo l'organismo per il 60% è fatto di acqua che è distribuita per il 77% nei
compartimenti intracellulari e solo per il 33% nei fluidi extracellulari (spazio interstiziale +
plasma). I valori della tabella sono in 1000 Eq/L.
Il Na è più concentrato nell'ambiente extracellulare: concentrazione di 140 mmol, mentre nei
liquidi intracellulari è molto basso: 14 mmol.
In posizione opposta si trova il K con concentrazione all'esterno di 4 mmol, mentre all'interno è
120 mmol;
Il potassio controlla l'eccitabilità delle nostre cellule: ragione per cui dopo un'attività sportiva lo
dobbiamo reintegrare.
Il calcio è molto alto nell'ambiente extra (2,5 mmol), ma è 10 - 4 nel citosol poiché ci serviamo
delle oscillazioni di calcio per mandare segnali: piccolissime variazioni possano comportare un
grande segnale, (poco lavoro da parte della cellula)
Il sistema vivente (cellula) genera e mantiene le differenze di concentrazione ionica e di soluti
attraverso lavoro di trasporto. quantitativo
Se vogliamo introdurre il trasporto dal punto di vista diciamo che il flusso, ossia il
trasporto di una sostanza all'interno e all'esterno della membrana, è descritto dall'equazione
di Teorell (è un'equazione generale del trasporto): il flusso di una sostanza in soluzione libera
è direttamente proporzionale alla forza che lo genera per mezzo di una costante di
proporzionalità k: Ji = Ki x Fi
-1 -2
Ji = flusso = mol s x cm
Ki = costante di proporzionalità, dipende dalle caratteristiche del soluto (mobilità della
sostanza in esame, dimensioni, etc)
Fi = forza motrice, è la forza che sposta una mole di materiale
Il flusso, o trasporto di una sostanza attraverso le membrane biologiche, è indicato come moli
di sostanza che si spostano in un secondo per unità di membrana che è il cm2.
Le forze coniugate al flusso possono essere espresse come lavoro compiuto per spostare una
mole di soluto in un tratto unitario di percorso (gradiente di lavoro).
L'energia che si traduce in lavoro è:
- parte dell'energia libera del sistema, quindi energia intrinseca nel sistema (trasporto passivo)
- è fornita dal metabolismo (trasporto attivo)
TRASPORTO PASSIVO: l'energia che hanno già a disposizione
È un trasporto nel quale le molecole sfruttano : possono
sfruttare il gradiente chimico, elettrico o il gradiente di pressione a seconda delle diverse
condizioni.
Es: il Na, più concentrato all'esterno, ha un gradiente di concentrazione che va dall'esterno
all'interno; quindi, secondo gradiente di concentrazione può essere trasportato in modo passivo
verso l'interno.
Il trasporto passivo, intenso non in soluzione libera, ma attraverso le membrane si divide in 2
categorie:
diffusione semplice
1. diffusione facilitata
2.
Il movimento di molecole dalla regione più alla meno concentrata, secondo un gradiente di
diffusione
concentrazione, prende il nome di : è un movimento passivo ed è energeticamente
favorita e la velocità con la quale la molecola si muove è direttamente proporzionale al
gradiente di concentrazione: più è alto il gradiente di concentrazione più è alta la velocità alla
quale la molecola si muove.
PROPRIETÀ' DELLA DIFFUSIONE:
le molecole diffondono da una zona a maggior concentrazione verso zone a più bassa
1.
concentrazione;
più grande è la differenza di concentrazione e maggiore è la velocità delle molecole che
2.
diffondono;
Se riprendiamo l'equazione del flusso di Teorell
Ji = Ki x Fi
Se facciamo riferimento a una diffusione attraverso una soluzione liquida, abbiamo che il flusso
dipende dalla forza che in questo caso è la concentrazione della sostanza nell'ambiente di
partenza per mezzo di una costante che prende il nome di coefficiente di diffusione (misurato
2
in cm /s) che a sua volta è funzione della temperatura (più la temperatura è alta, maggiore è la
velocità di diffusione e tiene anche conto delle caratteristiche della molecola)
J = D x [C1]
1-2 2
D = cm /s = RT/Nf (R: costante dei gas, T: temperatura, N: n Avogadro, f: coeff. Attrito)
otteniamo che:
la diffusione è direttamente proporzionale alla temperatura
3. la diffusione è inversamente proporzionale alla dimensione molecolare
4. equilibranti:
Tutti i trasporti passivi si dice che che sono
J = J - J = D x (C1-C2)
netto 1-2 2-1
la diffusione delle molecole procede fino a quando la concentrazione è uguale in entrambi i
5.
lati della membrana: equilibrio dinamico
si raggiunge quindi un e il movimento delle molecole
continua senza spostamenti netti
la diffusione è rapida a breve distanza e molto lenta su scala macroscopica
6.
Quando alla fine andiamo a vedere il flusso netto, che è la differenza tra il flusso che va da 1 a
nullo
2 e da 2 a 1: è purché i due flussi siano identici. (flusso nullo, i movimenti ci sono ancora
ma lo spostamento è identico nelle due direzioni)
Questo meccanismo di diffusione passiva è molto usato dalle membrane e dagli organismi (es.
respirazione, passaggio di calore tra corpo ed esterno); meccanismo importante la cui velocità
però dipende dalla distanza da coprire. non
Il tempo è breve a cavallo delle membrane biologiche ma è il sistema prevalentemente
legge di Fick
utilizzato quando bisogna percorrere grandi distanze, perché c'è una seconda che
flusso è inversamente proporzionale alla distanza.
ci dice che il
Abbiamo però parlato della diffusione in un ambiente liquido, quale però n