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IL GUSTO

ci sono cellule specializzate che servono per percepire i sapori che le eccitano

che poi creeranno lo stimolo nervoso. Queste cellule sono raccolte nelle papille gustative, la cellula può

iperpolarizzarsi o depolarizzarsi e mandare un segnale

elettrico andando a mandare l’impulso nervoso.

I gusti che

percepiamo sono:

- Dolce

- Salato

- Amaro

- Acido

- Unami

(gradevolezza

esaltata al palato)

Il gusto che per esempio il gatto ignora completamente è il dolce, il cavallo percepisce salato, dolce, aspro,

amaro e forse anche il sodio.

Fattori che determinano l’appetibilità o palatabilità:

➢ Odore

➢ Consistenza (quantità d’acqua)

➢ Presenza di certe sostanze (proteine, grassi e acidità)

➢ Abitudine

La preferenza per un alimento rispetto ad un altro dipende esclusivamente dall’appetibilità e dalle esperienze

precedenti e non dal livello nutrizionale stesso, generalmente la capacità di preferire un alimento in base alle

esigenze dell’animale avviene solo per tre sostanze: acqua, sale e certe proteine. Anche la dimensione delle

particelle è importante, le particelle più piccole sono più digeribili, i gambi meno appetibili dei foraggi.

IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO Con la fase di sistole si intende la fase di contrazione,

con la diastole c’è il rilascio, questo determina

l’attività cardiaca che arriva fino ai capillari, quando si

esaurisce intervengono altri meccanismi per far

tornare il sangue al cuore.

toni cardiaci

I : dovuti a chiusura e apertura di valvole

che emettono suoni diversi che possiamo sentire e

che permettono il ritorno del sangue al cuore:

- Primo tono= soffice e relativamente lungo (LUB)

associato alla chiusura delle valvole AV

- Secondo tono= tono più alto, breve e fine (DUP)

associato alla chiusura delle valvole semilunari

Il cuore si riempie di sangue (sistole), poi c’è la fase di diastole. La sistole spinge il sangue fino all’aorta che si

dilata, nella fase di diastole la forza elastica fa retrarre le pareti dell’aorta conferendo un’ulteriore spinta.

120 dovrebbe essere la pressione massima e 80 la

minima→ la massima pressione corrisponde o è creata

dalla fase sistolica di compressione. La fase diastolica è

80 e non 0 perché si ha sempre l’elasticità dell’aorta

che ne mantiene sempre di pressione nel sangue.

La fase respiratoria è un altro fattore di ritorno del

pressione arteriosa

sangue al cuore, la è quella forza

che permette al sangue di andare ai vasi. Con l’età l’aorta può perdere elasticità, diventare

meno rigida e rompersi e si muore. La velocità del

sangue deve essere minima, perché deve passare

vene capillari e arterie e vene.

La massima velocità la prende dalle arterie e la

minima dai capillari e nelle vene sarà di nuovo alta.

Tono muscolare ed esercizio fisico, o un arto rimane

immobilizzato per tanto tempo occorre per forza far in modo che il sangue riprenda a circolare in modo

corretto quindi aiutarlo in questo perché

l’irrorazione continua è fondamentale per

evitare la morte del tessuto.

La totale area di sezione di un vaso è

determinante in quanto più il diametro è

grosso più la velocità è poca, mentre

quando il vaso si restringe la velocità si

innalza moltissimo.

Perché quando si corre e non si è preparati viene male alla milza o fegato?

questo perché se uno non è abituato abbiamo una forte spremitura di questi due organi che provoca dolore

e che passa nel giro di pochi minuti, dovuta al fatto che l’organismo deve spostare sangue dalla milza al

fegato in grandi quantità.

Meccanismo che permette la contrazione cardiaca

A seconda anche del metabolismo e dalla situazione in cui ci si

trova il numero di bpm cambia a riposo o durante l'esercizio

fisico intenso. La frequenza cardiaca inoltre dipende anche

dalla dimensione del soggetto. (nel topo, nel cane è diversa).

Si distinguono diversi tipi di cellule cardiache:

Cellule specializzate= cellule pacemaker, si eccitano da

- sole perché hanno maggiore permeabilità al sodio

indipendentemente da altri fattori, mandano un segnale

ad un altro gruppo di cellule che mandano l’eccitazione al

cuore

Cellule cardiache contrattili vere e proprie

- Queste cellule sono connesse ad un altro gruppo che è il nodo atrioventricolare (AV), l’auto eccitabilità

- dura circa 1 secondo e poi c’è un momento di pausa di 1 minuto

Tutte queste sono fasi di impulsi elettrici: le cellule si

- eccitano a causa di depolarizzazione cellulare che parte

dal nodo seno atriale (SA), si accendono e

contemporaneamente le altre si spengono. Tramite

l’elettrocardiogramma vengono lette queste correnti

elettriche.

La curva rappresenta accezione di qualcosa: la curva corrisponde ad

una eccitazione ovvero una sistole atriale, i ventricoli non sono

eccitati qua quindi sono in diastole, dopodiché abbiamo una pausa

piccola e poi ancora eccitazione che interesserà i ventricoli, la

depolarizzazione l’abbiamo qui ora, ci troviamo in sistole

ventricolare e diastole atriale. Non può essere tutto

contemporaneo altrimenti avremo tutto il cuore contratto.

manca la ripolarizzazione atriale che è nascosta dietro questa onda.

Se l’onda aumenta vuol dire che potrebbe

esserci insufficienza cardiaca perché il tempo di

ripolarizzazione è troppo lungo.

La gittata cardiaca

= quantità di sangue che viene prodotta al

minuto dal cuore. Si calcola facendo il numero

di battiti al minuto x la quantità di sangue

espulsa dal cuore.

70 batt./min X 70 ml = 4.900 ml/min

pressione arteriosa o sanguigna

La è la forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Se i vasi

perdono elasticità la pressione sarà più alta e questo è dato dall’età che li indurisce, anche malattie sono la

causa o una cattiva alimentazione. Ecco perché va monitorata.

Concetti di base per valutare la pressione:

o Stringiamo il manicotto permettendo al sangue di

passare e sentiremo dei rumori, quella che vedremo

è la pressione massima, dopo lasciando il manicotto

avremo il passaggio del sangue che comincia e

avremo al pressione minima.

SISTEMA RESPIRATORIO

L’animale che non riesce a respirare con la bocca è il cavallo.

Alla base del polmone c’è il muscolo diaframma importante

per determinare la respirazione.

Funzioni:

l’apparato respiratorio serve per scambiare CO2 e O, garantire l’equilibrio acido-base e allontanare anidride per

ripristinare tutto il sistema. Inoltre serve per metabolizzare ormoni come le prostaglandine che vengono sempre

distrutte, per ripristinare il corpo luteo e anche regolare la temperatura corporea eliminando calore e acqua→ a

in grosse quantità e ce ne accorgiamo sotto forma di vapore acqueo.

Le pleure

= sono due membrane che sono accostate tra loro, separate da un piccolo fluido liquido che scivola, esse

scivolano l’una sull’altra ma non si distaccano e

questo perché il polmone deve allargarsi

seguendo l’attività toracica.

Questo è utile perché in caso di trauma da

incidente come la frattura si una costola, se si

rompono le pleure si bucano e quello che

accade è che il polmone non segue attività

toracica e si ha pneumotorace, non funziona

più.

Alveoli

= cellule con spazio all’interno nel quale scorre

aria, sono vicine ai capillari e quindi le sostanze

possono facilmente arrivare e portare agli

alveoli polmonari. si diffondono da un gradiente di concentrazione minore a uno maggiore (alveolo-sangue per

ossigeno mentre Co2 maggiore concentrazione nel sangue dei capillari

venosi verso alveolo dove verrà allontanata).

Se non ci fosse il surfattante l’acqua tenderebbe a chiudere gli alveoli

facendolo collassare, quindi è fondamentale che ci sia per farli rimanere

aperti.

Come avviene il processo respiratorio?

il diaframma alla base del costato è il muscolo fondamentale: esso

quando non è in fase contrazione la cavità toracica si riduce e il

diaframma si alza, durante la fase

respiratoria il diaframma si alza, si contrae e fa distendere la cavità

toracica.

➢ Fase inspiratoria attiva muscoli diaframma e intercostali esterni

➢ Fase espiratoria passiva (a riposo) componente fibroelastica del

parenchima polmonare

Durante l’esercizio fisico aumentano gli atti respiratori al minuto

(frequenza) e l’ampiezza della fase espiratoria L’aumento degli atti

respiratori al minuto è dovuto ad un accorciamento della espiratoria

Questo è possibile soprattutto per l’intervento dei muscoli addominali.

Ciò che controlla l’attività respiratoria sono dei nuclei che si autoeccitano che attivano l’attività respiratoria,

controllo intrinseco del respiro, possiamo però anche aumentare la frequenza con la volontà chiaramente. Gli

ioni idrogeno H+ sono i principali di tutti che sono capaci di eccitare le cellule. Gli ioni idrogeno sono i soggetti

perché alla fine la quantità di H+ è correlata alla CO2 quindi sono uno parallelo all’altro, con questo meccanismo

il sistema respiratorio controlla anche l’acidità

dell’organismo.

SISTEMA RENALE

organo essenziale per la sopravvivenza, osservando le urine si possono trarre molte informazioni. Sono due i

reni e sono vicine alle ovaie.

la funzione del rene è quella di allontanare le sostanze di scarto dall’organismo che vengono prodotte dal

metabolismo, esso funge da filtro per le sostanze di scarto ma anche riconosce la situazione elettrolitica e

controlla se vi è eccesso di elettroliti o ioni calcio, potassio e ioni

sodio. Se c’è un eccesso cerca di riportare tutto al livello normale.

Il RENE deve:

- Filtrare il sangue con RIASSORBIMENTO delle sostanze utili ed

ELIMINAZIONE delle sostanze in eccesso o tossiche

- Aiuta a mantenere equilibrio elettrolitico dell’organismo

- Equilibrio acido-base in quanto è importante l’azione

tamponante

- Attività ormonale→ se il rene funziona male abbiamo

alterazione ormonale perché intanto produce ormoni e in più gli

ormoni (steroidei, progesterone, estradiolo, tiroidei) essendo

prodotti da fegato che li metabolizza, se il rene funziona male non abbiamo la possibilità di trasportarli

grazie alle proteine trasportatrici e vengono trattenuti a livello del rene. (es. la

Dettagli
A.A. 2024-2025
47 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/02 Fisiologia veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sofia.bertolotti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia degli animali domestici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof De Rensis Fabio.