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PLASMA
del plasma può fornire indicazioni su eventuali patologie o anomalie. Ad esempio un giallo torbido indica un
eccesso di composti lipidici (siero lipemico) mentre un giallo/arancione/rosso indica che alcuni o molti
globuli rossi a seguito dell’emolisi si sono mischiati al plasma: quest’ultimo riferimento può indicare una
patologia epatica o un prelievo eseguito male. In questo caso più il sopranatante sarà rosso, più il
sottonatante sarà scarso (perché i globuli rossi sono andati incontro a emolisi).
- 45% Ematocrito: parte corpuscolata del plasma (sottonatante)
ERITROCITI
- 1%
LEUCOCITI
In caso di disidratazione l’ematocrito può diminuire considerevolmente. In uno sforzo prolungato i liquidi
vengono espulsi tramite la sudorazione e il plasma si riduce (l’ematocrito in questi casi può arrivare al 60%
e oltre). Un cane che ha perso sangue in seguito a un trauma avrà lo stesso ematocrito mentre un cane
disidratato avrà un ematocrito più elevato.
Ad esempio il cane che dal 7% di volemia passa a 5%, i giorni seguenti il trauma se viene reidratato avrà
prima un ematocrito inferiore ai valori normali poiché il plasma si forma più velocemente rispetto alla parte
corpuscolata. In seguito dopo un’ulteriore analisi si verificherà che l’ematocrito sia tornato ai valori
normali. 6
Di norma quindi la variazione del valore ematocrito è più probabilmente a carico di una variazione del
plasma che della sostanza corpuscolata.
Il valore ematocrito è caratteristico per ogni specie.
Differenza tra plasma e siero
PLASMA: il plasma è ottenuto centrifugando un campione di sangue con sostanza anticoagulante. Il plasma
conterrà tutte le proteine plasmatiche più quelle anticoagulanti.
SIERO: è ottenuto tramite coagulazione naturale del sangue in provetta. Si avrà retrazione del coagulo e la
parte sopranatante avrà le stesse caratteristiche del plasma senza però le proteine anticoagulanti e anche
quelle coagulanti che hanno formato il coagulo.
Composizione del plasma
90% acqua
10%
o 6-7% proteine plasmatiche
o <1% sostanze inorganiche
o sostanze organiche (glucosio, amminoacidi, ecc)
o gas respiratori(CO2 e O2)
Proteine plasmatiche
Formate da lunghe catene di amminoacidi legate tramite legami peptidici.
Elettroforesi delle proteine plasmatiche: è un metodo quali e quantitativo che permette di classificare le
proteine. Le proteine plasmatiche sono una classe disomogenea e sono proteine anfotere (cioè le loro
cariche variano in rapporto al pH). Ogni proteina ha un suo valore isoelettrico, cioè un valore di pH in cui la
proteina avrà carica neutra. Tanto più il punto isoelettrico di una proteina è vicino al pH del sangue, tanto
meno prevarranno le cariche e viceversa. Nell’elettroforesi il pH è impostato a 8 (leggermente basico) per
accentuare le cariche negative delle proteine che si devono spostare verso il polo positivo. Il pH non viene
aumentato troppo altrimenti le proteine possono danneggiarsi. In seguito all’elettroforesi si esegue la
colorazione.
Mobilità elettroforetica condizionata da:
carica elettrica delle proteine
forma e grandezza
resistenza di attrito al supporto.
Albumina
Rappresenta il 50/60% delle proteine plasmatiche. Ha un peso molecolare tra i 65 000 e i 69 000
(abbastanza basso). Il suo peso molecolare è molto importante perché è al limite della sua filtrazione a
livello renale. Di solito infatti l’albumina non si trova nell’urina perché il rene, tramite il glomerulo renale,
filtra tutti i materiali con PM inferiore a 65 000. Basta però una piccola lesione o un piccolo difetto del rene
per far sì che l’albumina non venga filtrata e passi nell’urina. Si parla quindi di albuminuria. Questo può
capitare ad esempio quando una persona sta in piedi per molto tempo e la pressione del sangue sui reni
aumenta facendo filtrare l’albumina.
Globuline
Rappresentano tutte insieme circa il 40% del totale. Sono divise in:
α1: glico e lipoproteine. Le più importanti: lipoproteine ad alta densità (HDL) e α1 antitripsina.
α2: aptoglobina (lega emoglobina libera), α2 macroglobulina, ceruloplasmina, protrombina (processo
coagulazione), eritropoietina (prodotta dal rene, stimola la produzione di globuli rossi quando manca O2).
β1 e β2: lipoproteina a basse densità (LDL). 7
γ: immunoglobuline. Hanno PM = 200/300 000. Non sono prodotte dal fegato ma dal sistema immunitario.
Hanno il punto isoelettrico più vicino al pH del sangue.
Fibrinogeno
PM: 400 000. Rappresenta lo 0.3% sul totale. È posto nelle zone tra β e γ. Interviene nella coagulazione
Modificazioni patologiche della concentrazione delle proteine plasmatiche
aumento per disidratazione
riduzione per
o insufficiente produzione (patologia epatica poiché vengono per la maggior parte prodotte
dal fegato)
o perdita (patologia renale) soprattutto albumine.
Funzioni delle proteine plasmatiche
1. Regolano gli scambi idrici nei capillari (pressione colloidosmotica). Le proteine in soluzione non
sono diffusibili. La pressione che esse esercitano si chiama colloidosmotica o colloidale od oncotica.
Le proteine contribuiscono a costituire la pressione colloidosmotica (anche se in minima parte) cioè
a richiamare liquido ma non possono passare tramite il capillare. La pressione esercitata dalla
proteine plasmatiche è di 25/27 mm Hg mentre quella osmotica del plasma è di 6100 mm Hg o 300
milliosmoli. Nonostante sia un contributo molto modesto per la pressione colloidosmotica, tale
pressione è fondamentale per gli scambi idrici a livello di capillari. Vediamo perché: lungo tutto il
capillare la pressione esercitata dalla proteine plasmatiche rimane sempre attorno a 25/27 mm Hg.
La pressione esercitata invece dal sangue sarà diversa all’inizio e alla fine del capillare, a causa dei
numerosi componenti come i globuli rossi che riducono il flusso del sangue (i globuli rossi infatti
sono più grandi dei capillari e modificano la loro morfologia per poter passare). All’inizio si avrà una
pressione di circa 40 mm Hg mentre le proteine plasmatiche hanno sempre una pressione di 27 mm
Hg. Le proteine trattengono acqua ma ad ogni modo la pressione è ancora positiva (40 – 27 = 13
mm Hg) per cui l’acqua esce dai capillari. Alla fine del capillare invece il sangue ha una pressione
che già di suo è bassa, attorno ai 15 mm Hg mentre la pressione esercitata dalla proteine
plasmatiche è sempre la stessa, cioè 27 mm Hg. A questo punto la pressione diventa negativa (15 –
27 = - 12 mm Hg) e prevalgono le proteine plasmatiche che quindi richiamano l’acqua all’interno
del capillare. Con questo meccanismo all’inizio del capillare esce l’acqua ricca di nutrienti e
ossigeno mentre alla fine del capillare entra l’acqua ricca di CO2 e di sostanze di scarto (cataboliti)
che provengono dalle cellule. Ad esempio i bambini del terzo mondo che sono iponutriti sono
scheletrici ma hanno l’addome gonfio. Questo perché non avendo abbastanza proteine, non viene
trattenuta l’acqua all’interno dei vasi che quindi si deposita all’esterno. Le proteine maggiormente
responsabili di questa pressione sono le albumine, perché le più numerose e le più piccole, a
seguire le altre proteine. 22-23 mm Hg di pressione è dato dalle albumine.
2. Mantengono il pH ematico: hanno funziona tampone perché variano la loro carica elettrica
(possono essere accettori o donatori di protoni).
3. Contribuiscono alla viscosità del sangue (5 volte più viscoso dell’acqua).
4. Fungono da trasportatori. Ad esempio molecole a basso PM non legate a trasportatori verrebbero
filtrate dal rene. Sono anche utili perché legano molecole che se libere nel sangue risulterebbero
tossiche (ad esempio sostanze liposolubili che non si sciolgono nel sangue e creano delle
sospensioni). Le albumine trasportano bilirubina, penicillina, aspirina, ormoni tiroidei, ormoni
steroidei (cioè riconducibili al ciclo pentano peridro fenantrene), ioni.
5. Intervengono nella coagulazione (come la protrombina)
6. Intervengono nei processi immunitari: immunoglobuline prodotte dai linfociti.
8
7. Fungono da riserva amminoacidica
Funzione tampone delle proteine plasmatiche
Il pH del sangue deve essere mantenuto a livello di 7,35/7,40.
La regolazione è effettuata da:
Ambito renale: tubulo contorto distale che nel carnivoro immette ioni H+ aumentando il pH delle
urine (dieta a base di carne) mentre nei ruminanti immette ioni K+ (dieta a base di vegetali)
diminuendo quindi il pH delle urine. Quindi il pH delle urine nella vacca è basico mentre è acido nei
carnivori.
Ambito ematico: effetto tampone (acido debole con il suo sale più base forte) che permette di
azzerare l’effetto dovuto all’introduzione di una sostanza basica o acida in una soluzione entro certi
limiti.
Ambito respiratorio: eliminazione CO2 (acida).
Tamponi del sangue
Presenti nel plasma e nelle emazie (cioè globuli rossi).
PLASMA
H NO (acido carbonico) e NaHCO (carbonato di sodio)
2 3 3
NaH PO (fosfato biacido di sodio)e Na HPO (fosfato monoacido di sodio)
2 4 2 4
Pr COOH e Pr COONa (Pr sta per proteina)
EMAZIE
HHbO (emoglobina non ossigenata) e KHbO (emoglobina ossigenata)
2 3
HHb e Khb (emoglobina)
KH PO (fosfato biacido di potassio) e K HPO (fosfato monoacido di potassio)
2 4 2 4
Parte corpuscolata
Globuli rossi: a forma di dischetto biconcavo, anucleati tranne che negli uccelli. Sono le cellule più
numerose del sangue. La forma a disco biconcavo permette un aumento di superficie del globulo rosso e
una maggior deformabilità (ad esempio quando devono passare tramite un capillare).
Le dimensioni sono di 2 µm per l’altezza e di 7 µm per il diametro (quest’ultimo valore dipende dalla
specie).
Parametri eritrocitari diretti
Numero Dipendono dalla dimensione. L’aumento del numero aumenta il valore ematocrito a
Ematocrito parità di altri fattori ma può anche non farlo aumentare se i globuli rossi sono più piccoli.
Velocità di eritrosedimentazione
Concentrazione di emoglobina
Numero 3
Si esprime in milioni per mm di sangue. È un valore specie specifico (dipende da sesso, età e allo stato
3 3
fisiologico). 1 mm è un µl.Mediamente sono 6-7 milioni per mm a parte pecora e capra in cui sono molti
di più (12 milioni). Nel cavallo a sangue freddo cioè da tiro il numero è p