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Negli organismi pluricellulari: è il fluido interstiziale (o extracellulare) il mezzo nel quale
avvengono gli scambi cellulari. Esterno alla cellula, ma interno all’organismo chiamato
ambiente interno. Non importa quanto la cellula è lontana dall’ambiente esterno, è sempre e
solo l’ambiente extracellulare il mezzo di scambio. L’ambiente interno deve essere mantenuto
quindi costante in composizione per consentire i corretti scambi cellulari. Gli organi e sistemi
cono necessari per scambiare il materiale dall’ambiente esterno a quello interno. La maggior
parte delle cellule infatti non è in contatto con l’ambiente esterno.
LA SINAPSI ELETTRICA: Nella sinapsi elettrica le membrane delle due cellule comunicanti
sono connesse da gap junctions (giunzioni comunicanti). Le membrane sono separate da uno
spazio sottilissimo. In entrambe le membrane sono espressi canali che si allineano
perfettamente a formare delle comunicazioni funzionali tra le due cellule. Gli ioni possono
quindi passare attraverso queste strutture da una cellula all’altra andando a modificarne il
potenziale. La cellula A trasmette il potenziale d’azione fino al terminale che è connesso con
la cellula post sinaptica da gap junctions. Le correnti d’azione (quelle cioè responsabili del
potenziale d’azione) arrivate al terminale prendono la via della giunzione comunicante e
vanno a depolarizzare l’altra cellula. È veloce e bidirezionale.
LA SINAPSI CHIMICA: Nella sinapsi elettrica le membrane delle due cellule comunicanti sono
specializzate: la membrana della cellula che trasmette (pre-sinaptica) rilascia un messaggero
chimico (neurotrasmettitore) nello spazio sinaptico. Il neurotrasmettitore si va a legare ai
recettori situati sulla membrana della cellula ricevente (post-sinaptica). Risultato: il
neurotrasmettitore una volta legati i recettori situati sulla membrana post-sinaptica li attiva e
induce così una modificazione dello stato dei canali ionici sulla cellula ricevente che quindi
cambierà il suo potenziale. LA variazione di potenziale può essere una depolarizzazione o
iperpolarizzazione in relazione ai canali aperti o chiusi dai recettori
SINAPSI NEUROMUSCOLRAE: L’assone del motoneurone si divide in tanti rami quante sono e
fibre che va ad innervare. Ciascun ramo poi forma una serie di bottoni di contatto e l’insieme
dei bottoni di contatto vicini forma una “placca”. Questa struttura amplifica i siti di rilascio del
neurotrasmettitore favorendo una comunicazione più intensa ad ogni potenziale d’azione che
arriva al terminale. I meccanismi di trasmissione sono i medesimi della sinapsi chimica.
Neurotrasmettitore: acetilcolina. Recettore: nicotinico (ionotropo). Il canale è permeabile al
Na+ e K+, ma la forza motrice del Na+ >K+ pertanto la corrente in ingresso di Na+ è più
intensa di quella del K e la cellula muscolare si depolarizza. Il potenziale post sinaptico prende
il nome di potenziale di placca e si trasmette immediatamente al di fuori della placca motrice
dove trova i canali voltaggio dipendenti che generano il potenziale d’azione. Raggiunge
sempre la soglia per far entrare un potenziale d’azione sulla cellula muscolare rapporto 1:1
(un potenziale d’azione in arrivo dal neurone: 1 potenziale d’azione generato sul muscolo. Il
potenziale si trasmette lungo la cellula muscolare, quindi anche nei tubuli T che si trovano
proprio vicini alle cisterne del reticolo sarcoplasmatico. E’ qui che avviene l’accoppiamento
elettromeccanico.
ACCOPPIAMENTO ELETTRO-MECCANICO: il potenziale d’azione che viaggia sulla membrana
induce attraverso il recettore DHP l’apertura di canali per il Ca++ sul reticolo sarcoplasmatico
dove è sequestrato in grandi quantità. Il calcio liberato potrà innescare i meccanismi di
contrazione.
IL SISTEMA SENSITIVO: Comprende tutti i sistemi che trasmettono, analizzano e interpretano
le informazioni provenienti dall’ambiente esterno o interno sino a produrre, in alcuni casi, una
percezione consapevole degli stimoli. I sistemi sensoriali ricevono le informazioni dai diversi
tipi di recettori e la trasmettono al SNC. Quattro funzioni dei sistemi sensoriali: percezione,
controllo motorio, regolazione funzione organi interni, mantenimento stato di allerta.
Recettori: funzionano da trasduttori. Percepiscono stimoli provenienti dall’ambiente esterno
esterocettori), da organi interni (enterocettori) e da articolazioni e muscoli (propriocettori) e li
trasformano in segnali interpretabili dal SNC (potenziale d’azione). Neuroni sensitivi primari:
essi stessi recettori o in rapporto con essi inviano l’informazione relativa alle caratteristiche
dello stimolo ai centri nervosi attraverso le fibre afferenti sensoriali. Neuroni sensitivi
secondari: ricevono informazioni dai neuroni primari e le inviano ai neuroni terziari (talamo)
che le trasmettono alla zona di corteccia cerebrale specifica per quel tipo di sensibilità.
Il raggiungimento del livello di coscienza di uno specifico stimolo sensoriale (un tipo di energia
fisica) prende il nome di sensazione (suono, odore, contatto…). La capacità di recepire,
elaborare e interpretare l’informazione contenuta nello stimolo estraendone rappresentazioni
organizzate, significative e utili prende il nome di percezione (due stimoli sono uguali? Sono
vicini? hanno la stessa intensità?). Le informazioni sensoriali provenienti dagli organi interni e
da articolazioni e muscoli non raggiungono il livello di coscienza ma partecipano al controllo
motorio e alla costruzione dello schema corporeo (afferenze propriocettive) e danno origine a
risposte finalizzate al mantenimento dell’omeostasi (afferenze viscerali).
Afferenze sensoriali:
Sensibilità somatica: raggiungono il SNC attraverso le radici posteriori del Midollo
Spinale e per la sensibilità della faccia e parte della testa tramite il V nervo cranico (n.
trigemino).
Sensibilità speciale: raggiungono il SNC attraverso organi di senso specifici e relativi
sistemi di trasmissione vista (occhio, sistema visivo), udito (orecchio, sistema uditivo),
senso dell’equilibrio (orecchio, sistema vestibolare), gusto e olfatto (sensi chimici)
Sensibilità viscerale: raggiungono il SNC attraverso le radici posteriori del Midollo
Spinale e tramite i nervi cranici.
Classificazione recettori:
Stimolo adeguato (meccanocettori, nocicettori, termocettori, chemocettori, fotocettori)
o Origine dello stimolo (esterocettori, telocettori, enterocettori, propriocettori)
o Derivazione embrionale (somatici, viscerali)
o
Classificazione recettori:
1. Recettore di I tipo: Il recettore è formato dalla terminazione libera di un neurone
sensitivo primario. Sono di questo tipo i recettori tattili, muscolari ed articolari.
2. Recettore di II tipo: Il recettore è una cellula specializzata in rapporto sinaptico con la
terminazione del neurone sensitivo primario. Sono di questo tipo i recettori
dell’orecchio.
3. Recettore di III tipo: Tra il recettore e il neurone sensitivo primario è interposta una
cellula di trasmissione. Questo tipo di recettore si trova solo nella retina (coni e
bastoncelli).
Funzione recettoriale: 1) Trasduzione, 2) Selettività, 3) Codifica temporale
1. Potenziale di recettore/generatore: natura locale e graduata. Amplificazione. Funzione
di trasduzione: trasformano l’energia dello stimolo in segnali elettrici. come? a) stimolo,
apertura canali di membrana, b) stimolo, sistema di secondi messaggeri, apertura
canali di membrana. La variazione del potenziale della membrana del recettore si
definisce potenziale di recettore è un potenziale graduato e , se supera la soglia si
definisce potenziale generatore.
Natura degli stimoli: Stimoli: fattori ambientali in grado di indurre la risposta adeguata di un
recettore. Gli stimoli tipici sono di natura:
• Elettromagnetica: calore radiante o luce
• Meccanica: pressione, onde sonore, vibrazioni
• Chimica: acidità, molecole di forma e dimensioni diverse
Intensità dello stimolo: quantità di energia (o la concentrazione in caso di stimoli chimici) in
grado di interagire con il recettore. Esiste per ogni tipo di stimolo una intensità soglia al di
sotto della quale il recettore non è attivato. Stimolo adeguato: ogni recettore è caratterizzato
da uno stimolo adeguato che rappresenta il tipo di stimolazione capace di attivarlo, e quindi di
produrre una sensazione, con la minore intensità. Es: lo stimolo adeguato per i recettori
retinici è la luce. In base allo stimolo adeguato i recettori vengono classificati come:
FOTORECETTORI: Attivati dalla luce, sono coinvolti nella sensazione visiva.
CHEMOCETTORI: Attivati da stimoli chimici, sono coinvolti nei sensi del gusto e
dell’olfatto e risentono della presenza di specifiche sostanze nel sangue e nei liquidi
corporei.
MECCANOCETTORI: Attivati dalle deformazioni fisiche, sono coinvolti nei sensi del tatto
e dell'udito e possono misurare lo stiramento di un muscolo o di un tendine.
TERMOCETTORI: Attivati dalla temperatura, rilevano il calore. NOCICETTORI: Attivati da
stimoli nocivi sono associati con la sensazione di dolore.
I sistemi sensoriali codificano 4 attributi dello stimolo: modalità, sede, durata, intensità.
La modalità si riferisce alla tipo di variazione di energia trasdotta dal recettore (visiva,
acustica, olfattiva, gustativa vestibolare, tattile, termica, dolorifica). La codifica della modalità
si fonda sulle proprietà Recettoriali. Codice della linea marcata: il cervello associa un segnale
che proviene da un determinato tipo di recettori ad una sola modalità (esempio recettore
dolore naturalmente o artificialmente stimolato). Ad un determinato tipo di recettori si
associano neuroni sensoriali di proiezione che seguono una via esclusiva che termina in
determinate porzioni dell’encefalo. La modalità è quindi indicata da quali neuroni sensoriali si
attivano e dalla regione dell’encefalo in cui termina la via afferente.
Intensità: non può essere codificata in ampiezza potenziale d’azione perché è tutto o nulla!
numero recettori attivati (codice di popolazione)
o frequenza potenziali d’azione (codice di frequenza)
o
Codice di popolazione: non tutti i recettori hanno la stessa soglia. Alcuni necessitano intensità
più elevate per essere stimolati. Codice di frequenza: viene codificata dalla durata della
scarica e ancora dalla frequenza. Tanto più a lungo lo stimolo persiste tanti più potenziali
vengono generati.
Durata: La codifica della durata dipende dalle proprietà di adattamento del recettore.
Adattamento: riduzione della risposta al perdurare dello stimolo applicato al recettore.
L’adattamento può essere:
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